Capitolo 20 - Ricordi
"Sicuri che volete venire con noi?" chiede poi.
"Certo che siamo sicuri." risponde Teal'c.
"Nonostante la fama che mi precede?" chiede Rodney.
"Se ti si conosce bene, non sei così male, McKay." risponde Ronon.
"Allora tutti questi anni ho solo perso tempo a farvi vedere i lati peggiori di me." dice Rodney.
"Già, perché l'hai fatto? Il vero Rodney è migliore, ma anche quello che abbiamo conosciuto su Atlantide non era male." dice sorridendo Ronon.
"Mai affezionarti alle persone che incontri, o ti tradiscono o pagano per te, ma soprattutto mai lasciare che le persone si affezionino a te, se ti perdono il vuoto che lasci è incolmabile e dai solo dolore e sofferenza a chi ti ha amato e voluto bene." risponde Rodney triste.
Ronon lo guarda cercando di capire cosa voglia dire il suo amico Rodney con quelle parole che a lui risultano così enigmatiche.
"Da quanto non sentivo queste parole, le diceva sempre Mr. H, il professore di quello stage, ricordi Radek?" interviene Nicholas, lo brillante scienziato dell'equipaggio della Destiny, uno scozzese quarantanovenne, magro, muscoloso, alto 1,73 m, capelli lunghi, lisci di colore sale e pepe, occhi marrone scuro, sentendo le parole di Rodney.
"Sì certo, chi se lo dimentica Mr. H." dice Radek.
"Davvero un grand'uomo, se così poteva definirsi, ci dissero che aveva ventotto anni, ma si dimostrava molto più giovane, secondo me era più piccolo di noi o aveva la nostra età." ricorda Nicholas.
"Anch'io la penso come te sai? A proposito, ti ricordi della presenza di Rodney a quello stage?" dice e chiede Radek.
Nicholas ci pensa un po' poi scuotendo la testa dice: "No, Rodney non lo ricordo proprio. Mi ricordo di quel tipo strano che Mr. H difendeva sempre, ma soprattutto ricordo la moglie di Mr. H e tutti gli insegnamenti che entrambi ci hanno dato. Ho imparato di più in quei sei mesi, che in tutti gli anni di università. Perché Rodney era allo stage?" dice e chiede Nicholas.
"Beh così dicono lui e sua sorella, addirittura Jeannie dice che lo stage di Rodney è durato tre o quattro anni." spiega Radek.
"Ma dici sul serio?" chiede Nicholas.
Radek annuisce sorridendo.
Rodney li ascolta divertito.
"Però se non è stato allo stage, come faceva a sapere le parole di Mr. H?" riflette Nicholas.
Radek annuisce. "Magari l'ha conosciuto a New York prima che..." si blocca triste Radek.
"Già sono sempre i migliori ad andarsene. Dopo l'incidente della moglie non è più stato lo stesso." dice triste Nicholas.
"Eppure io non ho mai creduto nella sua morte. Credo che sia nascosto da qualche parte ad indagare sul pirata della strada che gli ha portato via sua moglie e il bambino che aspettavano e che stia aspettando il momento giusto per uscire allo scoperto." dice Radek.
"Magari fosse così, vorrei crederci anch' io. Sai quando eravamo sulla Destiny ho pensato molto a lui e come si sarebbe comportato lui in quelle situazioni e questo mi ha aiutato molto, anche se purtroppo molte volte ho agito egoisticamente e non in modo altruista come ci aveva insegnato lui." dice Nicholas.
"Io e te eravamo i suoi pupilli Nicholas. Ti ricordi quando ci portò a casa dei genitori di sua moglie?" chiede Radek.
"Certo chi se la scorda quella giornata, fu davvero fantastica. Chissà cosa penserebbe dei nostri risultati e delle applicazioni che abbiamo fatto fatto delle sue nozioni sullo Stargate." dice Nicholas.
A quel punto Rodney prende la parola: "Sono sicuro che sarebbe fiero di tutti noi, perché abbiamo trovato il modo di far vivere i suoi insegnamenti e di tramandarli." dice serio.
Radek annuisce e riempie il calice di vino.
Nicholas fa lo stesso.
"Propongo un brindisi." dice Rodney riempiendo il suo calice e alzandosi in piedi: "A Mr. H, il meglio che ci poteva capitare." dice alzando il bicchiere per brindare.
Gli altri due fanno lo stesso.
Rodney manda giù il vino tutto d' un fiato. Guarda Radek, Nicholas e il resto della compagnia e dice: "È lì che siamo diretti, alla villa di Mr. H., nella foresta di Elliot Lake, ad Ontario, in Canada." rivela Rodney.
Radek guarda Rodney. "Sei sicuro che possiamo farlo? È una proprietà privata sarebbe occupazione di suolo e abitazione privata." dice Radek.
"Ma nessuno saprà mai che la villa è di nuovo abitata e poi ho dei conti da chiudere col passato lì." si limita a dire Rodney di nuovo scuro in viso.
"Almeno per me sarà un piacevole tuffo nel passato." sorride Nicholas.
"Sì, è vero abbiamo tanti bei ricordi lì." sorride Radek.
Rodney li guarda e si lascia prendere dal loro entusiasmo. Per lui di certo non sarà bello come per i suoi amici, ma forse dopo quel viaggio potrebbe finalmente trovare quella pace che tanto cerca dai tempi dello stage e forse sarà alleggerito dai suoi sensi di colpa e senso di inadeguatezza che spesso lo sovrastano. "E già." si limita a dire sospirando.
Intanto l'ora si fa tarda.
"Direi di andare a dormire, domani c'è sveglia presto." dice Jenny.
Rodney e gli altri annuiscono.
Tutti vanno nelle loro stanze a dormire.
Rodney saluta Jenny con un bacio appassionato e va nella sua stanza dove Maddy e Jeannie lo aspettano per dormire.
Jeannie e Maddy crollano subito strette a Rodney.
Tutti dormono tranne Rodney che resta sveglio a pensare.
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Buona lettura a tutti.
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Lasciate un commento di come trovate il racconto.
Spero di non essere troppo disastroso e che il racconto vi piaccia.
Secondo voi perché nessuno ricorda la presenza di Rodney allo stage?
E Mr. H. è morto davvero?
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