🧛🏻 | UNA TRAGICA SERATA - @artvworld
PILOTA: Daniel Ricciardo
PROMPT: Specchio
CARATTERISTICA: il personaggio ama accaparrarsi gli oggetti più strani dai mercatini delle pulci (ma, questa volta, avrebbe fatto meglio ad evitare)
UNA TRAGICA SERATA
Luna odiava gli specchi.
Odiava vedere il suo riflesso nello specchio, e quindi tendeva a coprire quei pochi che aveva in giro per la casa.
Aveva un problema di accettazione della sua immagine fin da bambina, quando ha 10 anni si era dichiarata al suo compagno di classe alla fine delle elementari e il bambino le aveva detto in faccia che era una brutta bambina, con quei denti storti e troppo in chili (anche se a quell'età era normale avere un po' di peso).
Si era rifugiata nell'arte per sfuggire ai commenti, ore intere chiuse in camera a studiare storia dell'arte e disegnare bozze di progetti futuri. Non avendo così tanti amici, non aveva mai dovuto giustificarsi per i sabato e le domeniche rimasta a casa a disegnare. Prima un volto, poi un abito che continuava in un edificio, in una statua o in una piantina di una città. Disegni sconnessi per chi lo guarda da fuori, ma per Luna aveva un significato.
- Ma disegni pure ad Halloween? Molla tutto e vieni ai mercatini - disse Daniel entrando in camera della ragazza. Era uno dei pochi amici che sono riusciti ad entrare nella vita dell'australiana in punta di piedi e senza stravolgere la sua vita.
- Aspetta Danny, prima ti faccio vedere una cosa - disse Luna agitando la mano come a dire aspetta e vieni qua. - Parere su questo -
- Vedi, il tipo di arte che fai è più "performativa" che tradizionale. Non sei solo una persona che fa disegni. O scrive. O compone. La tua capacità e anche di rompere i limiti dei media e di unirli diversamente. -
- Non ti capisco -
- Allora te lo rispiego. Ad esempio, il vecchio disegno che hai fatto un paio di anni fa, il tuo autoritratto dove sei divorata dalla magrezza è di per sé un' opera d'arte, ma quello che poi rende tutto diverso dal solito è la descrizione scritta che hai messo. Tu metti a confronto due aspetti, e queste due cose, ciascuna già di per sé "performanti" diventano una terza cosa nuova. Ecco, tu sei unica a mio avviso su questo aspetto, in pochi ti capiscono fino in fondo, ma chi non ti capisce rimane abbagliato dalla bellezza che dai nei tuoi disegni che ci arriva dopo un po' -
Non aveva pensato a questo aspetto.
Aveva sempre pensato che non avesse talento in
nulla.
E ora incomincia a vedere con occhi diversi quella lettera dell'Accademia di Belle Arti in Italia dove le avevano offerto una borsa di studio per il suo disegno, un autoritratto di qualche anno fa.
- So a cosa pensi, penso che devi accettare senza pensarci due volte - disse Daniel leggendo nella mente della ragazza. Ne sapeva più di tutti visto che aveva lasciato la famiglia per seguire il suo sogno di essere un pilota di Formula Uno.
- E se sto facendo una cazzata? -
- Se non ci provi, non lo saprai mai -
[..]
- Io penso di aver fatto una cazzata - disse Luna sbuffando mentre girava per i mercatini di Perth.
- Adesso finiscila perché hai stufato - disse Daniel prendendola in giro.
- Daniel, non sei divertente -
- Adesso non pensarci e divertiamoci - disse prendendola per mano e correndo lungo il mercatino dedicato ad Halloween.
Sembrava di ritornare indietro nel tempo, quando correvano nei mercatini natalizi e pasquali per vedere i regali che davano ai bambini. Quando si intrufolavano nelle pasticcerie per chiedere dei dolcetti oppure quando andavano nella sezione dei fumetti per chiedere se avevano il numero di Wolverine.
- Non vorrai andare nel mercatino delle pulci? - domandò la ragazza a Daniel mentre si dirigevano in un mercatino insolito, con il tendone blu pieno di stelle e costellazioni disegnate ad esso.
- Ma certamente, sono curioso -
- Ho paura di quello che ci sarà lì dentro -
- Forse troveremo qualche film horror -
- Un film horror? -
- Non guarda, troveremo un cadavere ammuffito -
- Sto per vomitare -
- Ma sto scherzando, rilassati -
I due ragazzi entrarono nel mercatino. Era come una casa di una strega, con gli utensili e i libri tipici delle streghe dei film. Nella casa-mercatino era infestato di un profumo molto particolare, come un miscuglio di lavanda e aglio, o su per giù.
In varie lavagne improvvisate, fatte di carta vecchia, erano scritte varie frasi e discorsi del libro "Stregoneria popolare: una guida alla tradizione, alla terra e allo spirito familiare per il praticante solitario" di Roger J. Horns come ad esempio "Le persone che si identificavano con l'astuzia dell'artigianato, la tradizione benandanti, la tradizione della fasa di fagioli e molte altre pratiche popolari alle radici della stregoneria del vecchio mondo avevano ormai completamente incorporato elementi cristiani. Da una prospettiva magica moderna, questo è molto intelligente, poiché il lavoro a portata di mano può attingere agli gregori della cultura dominante, proprio come una batteria magica."
- Buonasera ragazzi, che cosa desiderate? - disse una giovane ragazza dai capelli corvini e la carnagione chiara come il latte.
- Buonasera anche a lei, stavamo esplorando i mercatini e mi sono incuriosito del suo - disse Daniel sorridendo.
- Anche perché mi piacciono le costellazioni sopra di esso - disse Luna esplorando con gli occhi.
- E' studiosa di astronomia? -
- No, sono solo curiosa della materia -
- Vi posso dare una cosa - disse la ragazza dandogli un libro all'apparenza molto antico.
- Che cos'è? - domandò Daniel.
- Un libro sulla storia della magia tradizionale e di come si è sviluppata accanto alla nostra cultura -
- Che figata, lo apprezzo moltissimo - disse Luna sorridendo e accettando il regalo.
Improvvisamente le luci si spensero.
Si udirono delle urla e degli ululati.
- Ora sarete i miei prigionieri - disse una voce. Luna e Daniel si spaventarono, e la prima cosa è prendere la mano dell'altro per constatare che non si fossero allontanati.
- Chi siete? - domandò Daniel.
- Sono Arietta, la strega dell'attuale Perth - rispose la voce.
- Che cosa volete? - domandò Luna.
- Due anime, un maschio e una femmina - disse.
- Merda, siamo noi - dissero in coro.
- Sono stata uccisa dall'esercito inglese quando conquistarono questo paese, perdendo le mie ceneri lungo il mare. Sono secoli che cerco due anime di due giovani ragazzi che mi possa saziare la mia sete di vendetta -
- Non ti devi azzardare a toccarli - disse la ragazza parandosi davanti ai ragazzi.
- Ginevra togliti immediatamente, non puoi farci nulla - disse la voce.
- Mi dispiace avervi messo in questo guaio, non meritate di vivere quello che hanno passato i miei genitori. Questo posto è maledetto da questa strega da secoli - disse Ginevra sottovoce.
- Non centri nulla, non ti preoccupare - disse Luna con dolcezza.
- Cercate una formula per scacciarla, io la tengo occupata - disse Ginevra decisa.
Furono le ultime parole che sentirono prima che una nebbia nera li avvolse. Il giorno successivo fu ritrovato Daniel e Ginevra in evidente stato di shock dopo il trauma cerebrale, invece di Luna non si seppe più nulla.
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