CAPITOLO 3

Il giorno seguente, (sabato), dopo la colazione, Scarlett decise di suonare ancora la sua ocarina. Andò in camera a prenderla, ma quando arrivò, notò che il cassetto del comodino in cui la teneva custodita era stato aperto. Preoccupata, guardò dentro, e notò che lo strumento mancava. Disperata, iniziò a girare per l'istituto alla ricerca dell'ocarina.

Arrivata nell'atrio principale, la rossa si fermò nell'udire un suono familiare: ma certo! Era il suono della sua ocarina, proveniente dalla saletta dello svago. Entrò con un impeto di rabbia, e nella sala trovò Rudolph che stava suonando la sua ocarina, e Ivan, Abdul e Gin che ascoltavano. "HEY!" gridò Scarlett, richiamando l'attenzione dei ragazzi. "Cazzo vuoi, mangiapatate?" Chiese Rudolph con il suo solito modo di fare menefreghista. Scarlett attaccò: "Quella è la mia ocarina! Non dovevi prenderla senza il mio permesso!" "Come se me ne fregasse qualcosa, Pel di carota!" Rispose Rudy beffardo. "Allora forse non ci siamo capiti. Rendimela, per favore" inveí Scarlett, che iniziava già a spazientirsi. "Fottiti" Rispose Rudy. "MOLLA SUBITO LA MIA OCARINA!" Urlò Scarlett con tutto il fiato che aveva in petto. Rudy non accennava a muoversi, allora la rossa, su tutte le furie, gli saltò addosso, ma ciò fece perdere a Rudolph l'equilibrio, che cadde all'indietro, e con lui l'ocarina, che andò in frantumi. Scarlett rimase per un attimo ferma a guardare i cocci del suo strumento con occhi tristi. La tristezza divenne ira, si girò verso Rudolph, urlando: "Guarda cos'hai combinato!" "Rudolph questa non l'ha fatta di proposito" cercò di calmarla Abdul "Sì, sta scialla" aggiunse Gin, leggermente spaventato. Vani furono questi sforzi, dato che Scarlett iniziò a picchiare duramente Rudolph, su braccia, spalle e volto. Rudy si difese, cercando invano di bloccare i pugni della rossa. Era troppo forte per lui! Rudy era spaventato, ma mantenne sempre il suo atteggiamento beffardo, o almeno, ci provava. Intanto, Gin e Abdul erano andati ad avvisare le ragazze e la direttrice, mentre Ivan cercava di allontanare i due litiganti, senza successo. Scarlett riuscì ad atterrare Rudolph, premendolo fermo sul terreno con un gomito ed una gamba sulla schiena ed entrambe le mani che gli bloccavano le braccia. Entrambi erano pieni di lividi, Rudolph era terrorizzato, ma mascherava il sentimento con il suo atteggiamento da duro e il suo sorriso beffardo. "Se ti avvicini un'altra volta alla mia roba, io ti SPEZZO LE BRACCIA, HAI CAPITO?!" "N-non ho capito" rispose Rudy ridendo, ma col cuore tutt'altro che allegro e beffardo. Allora Scarlett tirò le braccia del ragazzo, mentre stringeva i denti, Rudy contorse la faccia dal dolore. "Che succede qui!" Scarlett mollò la presa spaventata nel sentire la voce severa della direttrice. I due combattenti si alzarono con le teste abbassate, rossi di umiliazione. "Voi due, nel mio ufficio, adesso!" Ordinò la direttrice.

"Rudolph Leslie Brostovitch, non posso credere che per la terza volta, questo mese, hai rubato un oggetto a qualcun'altro caro, dovresti vergognarti di te stesso!" Lo sgridò la direttrice. Rudy abbassò la testa umiliato. Poi la preside continuò "E tu Scarlett, come hai potuto arrivare a picchiare una persona? Capisco che quell'ocarina fosse importante per te, ma ciò non giustifica il tuo comportamento deplorevole, sono molto delusa da te!" la rossa abbassò la testa, mormorando: "Ha ragione" "Non ho altra scelta, se non quella di punirvi entrambi: stasera dopo cena, pulirete il corridoio" Scarlett si intristí, la direttrice le disse con tono più smorzato: "Suvvia, non fare quel muso lungo, sarà solo per stasera" poi continuò verso Rudy: "Tu invece farai il corridoio per tutta questa settimana! Puoi andare ora" Rudy obbedí, lasciando le due donne sole. Scarlett iniziò: "Io me ne voglio andare da qui" "Cara, lo sai che non si può fare finché non sarai guarita" rispose la direttrice "Ma, signora Ratzinger, perché non ha preso provvedimenti per il comportamento di Rudy?" Chiese Scarlett. La signora Ratzinger tirò un sospiro, e rispose: "Vedi, Rudolph è sia carnefice che anche vittima, capisci cosa intendo? Aveva un grande problema in famiglia, fidati di me se ti dico che soffre molto" Scarlett annuì scettica "Vai ora" disse la preside, e Scarlett uscì dall'ufficio. "*sigh* poveri ragazzi" mormorò la signora Ratzinger.

Quella sera, dopo il pasto serale, Mara chiese a Scarlett: "Non vieni con noi a guardare un cartone?" "Non posso. Devo fare il corridoio assieme a Rudy, sai, per la rissa di stamattina" rispose Scarlett. "Oh, capisco, a dopo allora" disse Mara.

Arrivati al corridoio, i due avevano tutto ciò di cui avevano bisogno: il secchio d'acqua, il detergente, l'olio di gomito, le spugne e i panni per asciugare. "Però, è bello lungo" commentò Scarlett osservando il posto. "Se iniziamo, finiremo presto" rispose Rudy. I due si misero subito al lavoro. Ad un tratto Rudy chiamò la rossa: "Hey, Pel di carota,...mangiapatate,....Scarlett" finalmente la rossa si girò, e Rudy continuò: "Mi dispiace per ciò che è successo alla tua ocarina, giuro che non volevo romperla" "No, scusami tu, ho avuto una reazione troppo esagerata" ribatté Scarlett, per poi chiedergli: "Quindi, questa è la punizione che spetta a chi trasgredisce le regole?" "Eh sì" rispose Rudy. "Sono stati puniti altri, apparte noi stasera?" Chiese ancora Scarlett. Rudy rispose "Solo io, e una volta Abdul, perché era stato beccato da Mara a giocare al poker online, che ha subito avvisato la direttrice". Rudy sospirò, e aggiunse: "Questo sarà il solo lavoro che io e tutti gli altri qui, compresa te, saremo destinati a fare" "Ma come, Mara si sta già preparando per andare al college, e Dorothy per diventare suora" disse Scarlett sbigottita. Rudy aggiunse: "Sono tutte false speranze, boiate, stronzate. Solo che loro non mi hanno mai ascoltato" "Dai, non essere così grigio" cercò di ravvivarlo la rossa. Rudy ribatté: "Se non fosse vero lo sarei. Ho letto che il 66% di ex tossicodipendenti finisce a fare lavori come netturbini, i più fortunati vanno a lavorare al McDonald" detto ciò, il ragazzo portò al termine il lavoro. Anche Scarlett tacque e terminò il lavoro.

In camera, Scarlett faticò molto ad addormentarsi per via di ciò che Rudy le aveva detto. Quindi, tirò fuori il cellulare, sistemò gli auricolari, e mise su youtube la melodia della ninna nanna che suo padre le cantava sempre da piccola.

Un altro capitolo si è concluso gente. Scarlett ritroverà la fiducia? O vivrà per sempre nel pessimismo? La risposta si trova nei capitoli che seguono. La canzone non è mia. Tutti i diritti vanno al proprietario di questo video.

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