CAPITOLO 19

Il mattino seguente, i ragazzi si svegliarono alle sette in punto. Alcuni erano ancora assonnati, c'era chi aveva i capelli scompigliati (come Scarlett), chi dormiva in piedi (come Rudy), chi ancora aveva una striscia trasparente di saliva che partiva dalle labbra (come Ivan). La voce entusiasta della Fitzgerald li richiamò: "Su ragazzi, andiamo a fare colazione! La tappa di oggi sono gli Universal Studios. Non siete curiosi di visitare il luogo dove menti geniali come Spielberg, Williams e altri hanno ideato i loro lungometraggi migliori?" Queste parole risvegliarono i ragazzi dal torpore del sonno, e si avviarono più velocemente verso la sala della colazione.

Mara, Scarlett e Amanda erano sedute insieme su un tavolino, accanto a loro si trovavano Rudy, Ivan e Gin erano seduti su un tavolino accanto a loro. I ragazzi mangiavano con gusto le proprie cialde con marmellata di mirtilli. Poi, Scarlett guardò Mara, inghiottí il boccone e disse: "Comunque non credere di salvarti. Ho visto come ti guarda Ivan, pensa a quello che ti ha detto ieri quando ti ha dato le sue patatine." Ridacchiò, Mara divenne rossa, le guance a criceto e le labbra macchiate di marmellata. Deglutí, poi, non sapendo cosa dire, ridacchiò imbarazzata, poi disse solo: "Tuscè." "Chi la fa l'aspetto Bellini." Rispose Amanda con un sorrisetto. La rossa guardò leggermente in direzione di Rudy, il quale si girò anche lui in direzione della ragazza, e un velo di rosa si estese sulle sue guance: forse Mara non aveva tutti i torti.

Quando i ragazzi si furono lavati i denti e avevano preparato i propri zaini, borse e marsupi, si avviarono con gli insegnanti verso il pullman. Destinazione: Universal Studios.

Ci vollero circa 45 minuti di pullman, ma arrivarono in tempo. Erano le nove quando il pullman si fermò davanti all'imponente ingresso del parco. I ragazzi scesero dal mezzo, e rimasero piacevolmente meravigliati. "Guardate che ingresso" "È enorme." "Ragazzi, guardate il globo." "Se questo è solo l'ingresso, non oso immaginare come sarà il parco." "Oggi sembra anche esserci poca gente." Il prof Campbell richiamò l'attenzione dei ragazzi, poi dette le ultime indicazioni: "Eccoci arrivati al parco ragazzi. Solo le ultime raccomandazioni: ci divideremo in tre gruppi, il mio, quello della mia collega Fitzgerald e quello del coach Leonard. Divertitevi, alle 18:00 ci ritroviamo all'ingresso."

"Andiamo nello stesso gruppo fragolina?" Chiese Rudy alla rossa, la quale lo guardò negli occhi, e rispose: "Va bene Rudy." "Possiamo unirci a voi?" Chiese Peter assieme all'amico Craig. Il corvino e la rossa acconsentirono, e tutti decisero di andare con il coach Leonard.

"Con cosa vogliamo iniziare squadra?" Chiese il coach al suo gruppo. Scarlett indicò l'attrazione de "lo squalo" e propose: "Se cominciassimo con quel percorso laggiù?" I ragazzi e il coach ci pensarono, poi acconsentirono. Mentre si avviavano, Rudy si avvicinò a Scarlett, e chiese: "Fragolina, sei consapevole che è un film splatter, vero? Io ammetto di essere un po' sensibile a queste cose, quindi, ehm...." il ragazzo arrossí, non sapeva come continuare la frase. Scarlett sorrise, e rispose: "Certo, puoi sederti accanto a me." Il ragazzo sorrise, e i due si presero per mano raggiungendo gli altri.

Dopo il giro, il gruppo uscì dall'attrazione, e Rudy iniziò: "Bah, non faceva paura, dovrebbero spostarla nella zona dei bambini." "Non si direbbe dalla foto." Replicò Scarlett indicando verso il punto foto: i ragazzi e il coach erano seduti sulla barca, avevano tutti la bocca aperta per gridare, Peter e Craig si abbracciavano gridando, il coach Leonard si era pure coperto gli occhi, ma Rudy era il più spaventato. Egli si teneva abbracciato forte a Scarlett. Il corvino arrossí, poi la rossa aggiunse un po' sarcastica: "Certo che stringi piuttosto forte per uno che dice di non aver avuto paura." Rise un po', Rudy la guardò storto, ancora rosso. Non riuscì a rispondere, che intervenne il coach: "Non c'è problema ad avere paura. È una reazione normale." Rudy rispose distogliendo lo sguardo da Scarlett con un comportamento spavaldo: "Io avevo la bocca aperta, ma mica ho gridato. Non come una donniciuola almeno." Aggiunse "Una donniciuola griderebbe così "aaaaaaaah"" rise, allora Scarlett lo agguantò forte per le spalle. Il corvino saltò sul posto mentre un urlo acuto e poco virile uscì dalla sua bocca. I ragazzi risero. Quando finì di gridare, il corvino ebbe dapprima uno sguardo irritato, poi però sorrise un po', e intrappolò la rossa in un abbraccio molto stretto, mentre con le mani le solleticava i fianchi. La rossa si divincolava ridendo, mentre alcune lacrime scendevano dai suoi occhi: "Sta fermo...basta...pietà." implorava tra le risate. Il corvino mollò la presa, e una risata generale uscì dalla bocca di tutti.

La prossima attrazione si chiamava "Simpson ride". Dopo il giro, il coach propose: "Che ne dite di andare a mangiare una ciambella?" I ragazzi acconsentirono con gioia. Incontrarono anche Ivan e Mara al bar. I ragazzi si salutarono, e Ivan propose: "Mangiamo insieme? Offre Ivan." "Grazie ragazzone." Disse Scarlett sorridendo per poi scompigliare i capelli del ragazzo.

Dopo lo spuntino, anche Ivan, Mara e il gruppo della Fitzgerald si unirono al gruppo del coach Leonard. Il buonumore degli zuccheri, dell' adrenalina e della bella giornata avevano contagiato tutti, anche la Fitzgerald.

Si divertirono per tutto il giorno, fino a che fu l'ora di tornare all'hotel.

Quella sera, Mara e Scarlett si ritrovarono a parlare da sole. "Sai, potresti avere ragione su me è Ivan." Disse Mara arrossendo un po'. "Anche tu, su me e Rudy." Rispose Scarlett, poi aggiunse porgendo la propria mano: "Pietra sopra?" "Pietra sopra." Rispose Mara stringendo la mano della rossa. Le due ragazze si abbracciarono, e stanche e felici si avviarono verso le proprie camere.

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