[Capitolo 6]
Peter's POV
Nel frattempo che aspettavo Wanda, andai nell'androne e mi misi a giocare al telefono e chattai un po' con Ned.
Gli raccontai di Wanda e del progetto della Stark, era talmente emozionato che aveva deciso di chiamarmi, uscii fuori dall'edificio per non farmi sentire dagli altri Avengers, anche se in quel momento non c'era nessuno, forse erano in palestra ad allenarsi.
<<Amico ti rendi conto? Una ragazza verrà ad abitare da te! Dio quanto cavolo sei fortunato! Vorrei essere al tuo posto!>> disse Ned urlando dall'altro capo del telefono, allontanai l'apparecchio dal mio povero orecchio, ormai stordito, lo riavvicinai a iniziai a ridacchiare.
<<Già non è male>> dissi <<Oltretutto verrà anche nella nostra scuola, Tony vuole che la controlli sempre>>.
<<Amico ma che figo! Ti presenterai con una ragazza strafiga a scuola! Sai quanti parleranno di questo?>> disse il mio amico super eccitato.
<<Non m'importa tanto di ciò che pensano gli altri Ned, insomma è solo una ragazza>> dissi e alzai lo sguardo al cielo, quel giorno era proprio limpido e senza una nuvola, sarebbe stato bello andarsi a fare un giro.
<<Non sono una semplice ragazza Peter!>> mi voltai e mi ritrovai Wanda con in mano la valigia, mi spaventai portandomi una mano al petto e chiusi gli occhi mentre lei iniziò a ridere. Salutai Ned dicendogli che ci saremo visti domani a scuola, rimisi il telefono in tasca e iniziai a fissare Wanda.
<<Beh? Vogliamo andare o rimaniamo qui a fissarci?>> disse guardandomi fredda, a quanto pare soffriva di bipolarismo, un secondo prima rideva e ora è fredda, penso non sarà facile convivere con lei, ma lo faccio per il signor Stark, e ovviamente anche per lei. Spero solo che io e lei potremmo essere amici, in qualche modo.
<<Oh sisi! Uhm... Magari più tardi potremmo uscire per farci una passeggiata mh? Potremmo andare a Central Park? Che ne pensi Wan?>> dissi sorridendo, lei continuò a guardarmi fredda, si limitò ad annuire e prese a camminare, alzai gli occhi al cielo e mi passai una mano tra i capelli, okay non sarebbe stato per niente facile, la seguii e le indicai la strada che dovevamo prendere per andare a casa mia, ora nostra.
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<<May sono a casa!>> urlai e mi guardai attorno, vidi la testa di May sbucare dalla cucina con un sorriso, venne verso di noi con un ciotola di cioccolato sciolto, stava preparando un dolce, forse era la sacher che gli avevo chiesto ieri, adoravo un casino quella torta.
<<Ben tornato caro!>> disse e poi spostò lo sguardo dietro di me <<Oh tu sei l'amica di Peter vero?>> mise la ciotola sotto al braccio e tese la mano verso Wanda.
<<Io sono May Parker! Ma puoi chiamarmi semplicemente May>> Wanda strinse la mano di mia zia un po' titubante, le guardai sorridendo e misi le mani nella tasca della felpa.
<<È una piacere conoscerla signora Parker, mi chiamo Wanda Maximoff ma questo credo già lo sapesse>> disse spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro, mi morsi il labbro inferiore guardandola e poi sorrisi, la trovai adorabile, aspetta che? Ho davvero pensato adorabile?.
<<Sisi grazie al messaggio da parte del signor Stark lo sapevo, fate lo stage insieme?>> disse guardando me e Wanda, la mora si girò verso di me con uno sguardo curioso, sbarrai gli occhi e annuii.
<<Oh sisi zia! Io e Wanda facciamo lo stage per la Stark insieme!>> dissi e mi misi accanto a Wanda sussurrandole "stai al gioco".
<<Oh che cosa meravigliosa! Ora se volete scusarmi vado a finire di preparare il dolce, Wanda cara fa come se fossi a casa tua, Peter ti mostrerà la stanza, benvenuta in famiglia>> disse e se ne andò in cucina.
Wanda sorrise imbarazzata poi mi guardò, solo ora sto notando i suoi occhi, verdi tendenti al marrone, le labbra carnose ma non troppo, le guance rosee che le donavano un casino, un momento, che mi sta succedendo? Perché sto notando tutto ciò?.
<<Mi mostri la stanza Peter?>> disse con tono stranamente dolce, ritornai alla realtà e annuii, le portai la valigia in stanza e lei mi seguii guardandosi attorno.
"Non vedo l'ora di portarla a Central Park, chissà se ci è mai stata prima d'ora, spero che si troverà bene qui da me, e spero soprattutto che si troverà bene nella mia scuola, però, ora che ci penso, Stark ha detto che verrà Wanda nella mia stessa scuola, ma non mi ha detto se l'aveva già segnata, forse dovrò farlo io e si é scordato di dirmelo?".
Poco dopo sentii il telefono vibrare, lo tirai fuori e lessi il messaggio da parte di Tony, o meglio Friday. Disse che il signor Stark già si era occupato dell'iscrizione di Wanda e che potevo stare tranquillo, il messaggio diceva anche si era dimenticato di dirmi che l'aveva già segnata.
"Lo sapevo si era dimenticato, menomale che il signor Stark ci aveva pensato, una cosa in meno da sbrigare, almeno potrò passare più tempo con Wanda e conoscerla meglio, soprattutto ora che abita da me potremo combattere il crimine insieme! Che figata assurda!"
<<Wanda, ma tu lo sapevi che Stark ti aveva già segnata alla mia scuola?>> dissi mentre stavo rispondendo al messaggio di Friday.
<<Si lo sapevo, però mi sono dimenticata di dirtelo>>
La guardai e sorrisi, le dissi che non doveva preoccuparsi, mi aveva già avvertito Friday per messaggio.
<<Ma ora Peter voglio una spiegazione>> disse Wanda mentre andava a chiudere la porta, scossi la testa non capendo, a che si riferiva?.
<<Cos'è questa storia dello stage?>> disse mettendosi a braccia conserte.
<<Scusa che dovrei dire a mia zia? Che sono Spiderman e che lavoro per Tony Stark?>> dissi come se la cosa fosse ovvia, e in effetti lo era, se avessi detto tutto ciò a mia zia, sarebbe stata la mia fine, e probabilmente anche la sua, la ragazza mi guardò per un lungo istante, sembrava ci stesse riflettendo sopra.
<<Non hai tutti i torti, non ci avevo pensato>> disse e andò verso la sua valigia iniziando a disfarla.
<<Va bene senti uhm...io devo studiare biologia, e più tardi andremo a Central Park mh? D'accordo?>> dissi e mi sedetti sulla sedia accanto alla scrivania, Wanda si girò per guardarmi e mi sorrise appena, disse che andava bene.
<<Abito qui a New York da un sacco di tempo e ancora non ho mai visto quel parco, grazie che mi ci porti Peter>> disse e riprese a disfare la sua valigia, risposi con un semplice "non c'è di che" con aggiunta di sorriso, mi voltai verso la scrivania e presi i libri per lo studio, anche se mi ricordavo tutto a memoria volevo comunque dare una ripassata, giusto per essere sicuri.
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