[Capitolo 10]
Il mattino seguente mi alzai con lentezza, ero ancora scosso da ieri, per il meteorite e per Wanda, che si era ferita con lo specchio. Per giunta non mi disse nemmeno a cosa aveva pensato quando ruppe lo specchio, e soprattutto per cosa mi aveva ringraziato.
Andai in bagno trascinando i piedi, ero davvero distrutto, non avrei dovuto fare quelle ricerche a notte fonda.
Arrivato a destinazione, accesi la luce e guardai il mio riflesso nello specchio, sembrava il volto di un ragazzo che ne aveva passate tante, e infondo era così. Mi feci una doccia calda e poi mi lavai i denti, uscii con un asciugamano in vita e tornai in stanza, notai Wanda che dormiva ancora, feci il meno rumore possibile ma, ovviamente il Destino era contro di me anche quella mattina, andai a sbattere il piede contro l'armadio creando un rumore sordo, mi tappai la bocca per non urlare, puntai gli occhi verso Wanda, non si era svegliata, notai che tra le sue braccia, teneva un peluche a forma di pinguino, chissà chi glielo avrà regalato, non mi soffermai più di tanto su quel dettaglio, presi i miei vestiti di corsa dall'armadio e andai in salone, mi vestii velocemente e andai a preparare la colazione, dato che zia May ancora dormiva, ed anche perché erano solo le sei e cinquanta del mattino, mi sveglio molto presto per non fare tardi a scuola ma, puntualmente faccio sempre ritardo, speriamo che oggi sia diverso.
-----------------------------------------
<<Dai Wanda sbrigati! O faremo tardi a scuola!>> urlai davanti alla porta del bagno, si era alzata quindici minuto dopo rispetto a me, e si era rinchiusa in bagno da mezz'ora, continuava a dire che aveva quasi fatto, mi passai una mano tra i capelli sbuffando e tornai sul divano, nemmeno aveva fatto ancora colazione, che tipa assurda. Sentii il click della porta e scattai di nuovo in piedi, finalmente era uscita, si era vestita come ieri e si era leggermente truccata, la guardai per un lungo istante poi distolsi lo sguardo schiarendomi la voce, le dissi che la colazione era pronta, lei mi sorrise e andò in cucina, poco dopo arrivò zia May sbadigliando, mi diede un bacio sulla fronte e poi andò in cucina salutando Wanda, era bello vederle parlare e ridere insieme, soprattutto era da molto tempo che non vedevo zia May cosi serena e allegra, mi si scaldò il cuore quando la vidi cosi, non potei fare a meno di sorridere a quella scena cosi tenera.
----------------------------------------
<<CORRI WANDA O PERDEREMO IL BUS!>> dissi urlando come un pazzo per la strada mentre correvo, Wanda mi seguiva correndo come una matta peggio di me, avevamo scoperto che nella sua valigia il signor Stark le aveva messo uno zaino, con tanto di quaderni e penne, e in più ci mise anche un cellulare, cosi da poter chiamare per le emergenze, corremmo fino alla fermata, si erano fatte le sette e mezza, per fortuna il bus non era ancora arrivato, poco dopo sentii abbracciarmi da dietro, capii subito che era Ned, mi soffocava sempre con i suoi abbracci.
<<Oh amico sei arrivato con cinque minuti di anticipo eh? Complimenti!>> mi diede due pacche sulla spalla, in tutta risposta respirai affannato, Wanda invece molto meno di me, forse il suo gene mutante le permetteva di avere una resistenza maggiore rispetto alla mia.
<<Lei chi è?>> disse indicando Wanda, mi schiarii la voce e presi a parlare.
<<È la ragazza dello stage della Stark, di cui devo fare da mentore, te lo avevo detto al telefono Ned>> Ned sbarrò gli occhi e aprii la bocca stupefatto, le andò vicino porgendogli la mano, la mora la strinse in tutta risposta e ridacchiò presentandosi a Ned, poco dopo vidi in lontananza il bus, feci cenno ai due che stava arrivando, si fermò preciso come sempre davanti alla fermata, Jorge, cosi si chiamava l'autista, aprii le porte sempre col sorriso sul volto, adoravo quell'uomo hispanico, salimmo e come sempre mi salutò con "hola hermano", appena vide Wanda fece un fischio compiaciuto e si tolse il cappello in gesto teatrale dicendo "y hola señorita", vidi la ragazza sorridere e salutò l'uomo, presi posto nella fila infondo, feci cenno a Wanda di sedersi accanto a me e così fece, tirai fuori il telefono con le cuffiette e gliene porsi una, Wanda la prese e se la mise nell'orecchio.
<<Wan?>> dissi prima di far partire la musica, lei si giró verso di me con sguardo curioso.
<<Dopo mi dici a cosa stavi pensando? Quando ieri hai rotto lo specchio?>> dissi a bassa voce per non farmi sentire, lei fece si con la testa, le sorrisi e feci partire la musica, misi I'm With You di Avril Lavigne, un'altra cantante che mi piace un sacco, vidi Wanda andare a tempo con il piede e canticchiare sotto voce, a quanto pare la conosceva anche lei, mi poggiai interamente sullo schienale del sedile e iniziai a fissare fuori dal finestrino il paesaggio che mi scorreva davanti, mentre aspettavo la destinazione verso la mia "amata" scuola.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top