NESSUNO MUORE PER SEMPRE


La storia della Lista 23 si è classificata prima ottenendo ottimi risultati in tutte le categorie, raggiungendo un totale di 34/40.

* AUTORE: ALESSTAR

* TRAMA:
" Nella Fregene del 1997, Valerio per gli amici è ancora Rio. Se la comanda su un gruppo di trafficanti di pezzi di ricambio per auto rubati che opera solo di notte. Durante il giorno sono manovali, fabbri, meccanici e pure diplomati ragionieri col sogno di diventare ricchi. Una routine per metà nella legalità e per metà criminale, un modo per non fare una scelta definitiva, perché Rio è terrorizzato dal cambiamento e vorrebbe che le cose e le persone del suo presente restassero le stesse.Il papà di Rio fa il camionista ma è prossimo alla pensione e anche se Rio si sente in debito verso di lui, è troppo ambizioso per immaginarsi a guidare un autoarticolato per tutta la vita. Non vuole pensare al suo futuro ma, se lo immagina, non è in quel modo. Non potendo ignorare il costante senso del dovere, Rio accetta di fare un favore a suo padre: portarsi dietro Pierluigi, il figlio del capo, uno col Porsche e il Rolex e la cocaina sempre in tasca. E quando Rio decide di derubare proprio il capo di suo padre scopre che quella roba apparteneva nientemeno che al figlio deviato. Rio si ritrova coinvolto suo malgrado in un impiccio più grande di lui e attira su di sé gente senza scrupoli che farà di tutto per recuperare il carico. Ci andrà di mezzo Lara, la sua migliore amica che tutti chiamano Love, e Rio capirà che per riscattarsi e riscattarla non potrà più nascondersi. Rio inizierà a muovere il presente per immaginarsi il futuro, e per non rinunciare alla sua vita sarà costretto a cambiarla. Perché se c'è una cosa che Rio imparerà a sue spese, è che rinunciare ai propri sogni è come morire. Ma nessuno muore per sempre"

* ESTRATTO DALLA STORIA:

... dall'episodio 25:"
... E lei mi respira sulla faccia e me la prende tra le mani e mette la bocca bagnata sulla mia e ci sussurra sopra: «Sono loro che mi hanno fatto capire che anche quelli come noi, soli, poveri e orfani, possono essere felici. Mi hanno fatto capire che nessuno muore per sempre.» E le sale in singhiozzo e mi bagna la pelle e le stringo i capelli sulla nuca e le affondo le labbra nella bocca e la bacio con quella rabbia e quella forza maledetta che mi fa sentire ancora vivo e che mi spacca il cuore per come sento di amarla, questa scema guardona che sogna come una bimba e profuma come una donna. La mia donna.Lei scavalla la marcia e mi arriva addosso a cavalcioni, non la smette di respirarmi sopra e io non mi fermo e le bacio la pelle, slaccio la camicetta, affondo il viso tra i suoi seni e poi l'abbraccio così forte che potrei stritolarla e lei ricambia. E ci dondoliamo, avvinghiati, in silenzio, finché scende la sera e si illuminano i lampioni e di fuori, oltre il cancello, marito e moglie preparano una tavola e annunciano ai bambini che stasera si mangia in giardino. E loro urlano di gioia, sono entusiasti. E corrono, corrono, corrono.E io invece ho ritrovato la mia pace, ho dimenticato quell'immagine e quella voce, ho spento i demoni senza neanche muovermi, solo così, con lei addosso, stretta a me. Immobile, e per la prima volta, libero. "...


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