La storia della Lista 17 ha colpito le altre lettrici oltre che per la sua trama, anche per la grammatica e per i personaggi, ed è per questo motivo che si è guadagnata il primo posto con un punteggio totale di 33/40.

* AUTORE: ECHOCIDE

* TRAMA:
"Parigi, la ville lumière, la città dell'amore, nonostante gli appellativi la città è una metropoli dalle mille sfaccettature e dai mille universi, ed è come un richiamo per Sarah: per tutta la vita ha sentito il bisogno di andare nella capitale francese, di vivere lì. 
E il karma, o destino che dir si voglia, non l'ha di certo aiutata a pensare a qualcosa di diverso: fin da piccola, ogni cosa riportava alla città francese. 
Una pubblicità, un film, un libro.Tutto rimandava a Parigi. 
Quando finalmente si trasferisce, però, lo fa sperando che nella sua nuova casa, lei possa dimenticarsi di tutto ciò che ha sconvolto la sua vita, mettere un tappo sopra a qualcosa che vuole fingere sia mai avvenuto, chiudere con il passato e cominciare una nuova vita. 
Ed è fra le rue della capitale francese, fra i suoi monumenti che sfidano il corso del tempo, che fa la conoscenza di Rafael, giovane parigino, amante della vita e vero portatore del significato di voir la vie en rose: lui non ha pensieri, è bello, ha un lavoro come modello e si diletta come bartender, accetta tutto ciò che la vita gli offre e gli sorridere, giocando con essa, senza mai prendere qualcosa sul serio."

* ESTRATTO DALLA STORIA:

... Poggiò entrambe le mani ai lati del lavandino, stringendo la ceramica bianca e cercando di scacciare tutto ciò che il sogno le aveva ricordato: la psicologa l'aveva informata che era normale, che rivederlo non era niente di preoccupante, ma lei non voleva. 
Era più facile far finta di niente, andare avanti come se nulla fosse successo e ricordarsene occasionalmente, quando parlava con sua madre o Alex, minimizzando la cosa: Erik Davis era un fantasma della sua vita e, sebbene sapesse benissimo che ciò non rendeva giustizia al padre, era anche l'unico modo che lei aveva di sopravvivere. 
L'alternativa era un qualcosa che non aveva la forza di affrontare. 
Era molto meglio così, più facile gettare il tutto in un pozzo e chiudere il coperchio sopra ...