Giorno 2-La creatura nello scantinato
Carlotta era solita guardare dalla finestra
dello scantinato, che si affacciava nel giardinetto
dove si intravedeva la luna, sempre alla stessa ora.
Il bucato era fuori dalla lavatrice poggiato sul davanzale, era pronto per essere steso, ma un rumorino incuriosì la sua attenzione dirigendosi verso un mobiletto traballante.
Una luce come un piccolo faro arrivò diretta colpendo i suoi occhi, infastidita chiamò la sua mamma, un pò impaurita ma tanto curiosa di capire cosa stesse accadendo.
Sbucò fuori una creaturina con antennine, grandi occhi, appena alta quanto una matita, non credettero ai loro occhi.
Un suono vocale venne fuori come un linguaggio a loro sconosciuto.
Cercò di comunicare qualcosa ma che loro non riuscirono a captare.
Carlotta meravigliata cercò di sfiorare la creaturina con le sue piccole dita ma, si spostò con una tale leggerezza che sembrava volasse.
Continuò il tentativo fino a quando riuscì ad avere un lieve contatto.
Accarezzarla fu talmente piacevole che le scesero le lacrime, l'esserino si accorse e si avvicinò sempre di più. Riuscirono a comunicare fino a quando con un soffio buttò aria su i suoi grandi occhi si aprirono così tanto che riuscirono a penetrare quelli di Carlotta. Si guardarono profondamente e con un cenno d'intesa continuarono fino che la sua luce invase tutta la stanza.
Avevano già deciso il prossimo appuntamento,
sempre alla stessa ora.
- Concetta Emmanuele -
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