tribunale e la spiegazione
Era passata una settimana e Dusk si preparava ad andare al tribunale, dee e heavy avevano deciso di accompagnarlo. I tre sono in macchina. Dee e Heavy si guardano.
Heavy:- Dusk potremmo sapere l'intera storia?-
Dee:- Heavy sei maleducato.-
Dusk:- no, no avete ragione, però so che anche i vostri genitori sono curiosi perciò possiamo parlarne dopo il tribunale, quando questo incubo sarà finito per sempre-
Heavy:- okay.-
Quando arrivano al tribunale, dee e heavy sono costretti ad attendere fuori. Dusk entra nella sala in cui cala il silenzio è tutti gli occhi si puntano su di lui. Dusk si siede al suo posto.
Giudice:- bene lei signor. Balan e già stato incriminato di abuso di minore, tentato omicidio e violenza domiciliare, ormai dieci anni fa.-
Il padre di Dusk non batte ciglio.
Giudice:- bene, dusk silver, vuoi riportare il caso sul tavolo?-
Dusk:- certo, quando e stato incriminato ero troppo piccolo per dire il mio punto di vista, ma vorrei dire che io non potevo alzare lo sguardo o avrei ricevuto una punzione, mi ha trasformato in uno dei suoi giocattoli. Poteva frustrarmi con un righello, oppure venivo lasciato in uno stanzino per giorni a volte senza acqua o cibo.....-
Dusk continua con una lunga lista di accuse e quando ha finito si siede.
Giudice:- be....cosa ha da dire per proteggersi l'accusato?-
Padre:- crederete alle parole di un ragazzino? Non avete le prove di quello che dice e solo un moccioso.-
Il giudice si gira verso Dusk.
Dusk:- le prove certo. Ecco qua, ne ho quante volete, sia sulla mia pelle che visive e i ricordi che ho trascritto.-
Dusk si alza le maniche della camicia mostrando gli avambracci coperti di sottili cicatrici, poi prende una borsa e ne tira fuori vari album da disegno.
Dusk:- ecco guardi pure.-
Gli album vengono portati dal giudice che li sfoglia osservando tutti i disegni, a volte scambiandosi parole con la giuria. Quando ha finito il giudice e la giuria si parlano per un po, poi il giudice riprende la parola.
Giudice:- bene la giuria ha dichiarato l'imputato colpevole, sentenza: prigione a vita.-
Dusk ringrazia e si riprende i disegni. Quando esce Carlos, Dee e Heavy gli sono addoso per sapere l'esito.
Dusk:- c'è l'ho fatta. Ho vinto il processo, stara in prigione per il resto della sua miserabile vita.-
Carlos abbraccia Dusk in un abbraccio trita ossa, Dusk e costretto a staccarselo di dosso per respirare.
Dee:- bravissimo Dusk.-
Heavy:- sei un grande.-
Carlos:- hai fatto benissimo.-
Dusk sorride e i tre tornano verso casa, ma invece di andare a casa di Dusk vanno a casa di dee e Heavy.
Glam:-entrate pure, come è andata?-
Dusk:-abbiamo vinto.-
Vicky:-bravo gli hai fatto vedere.-
Dusk:-si, ma so che siete tutti curiosi di sapere la storia completa.-
Vicky:- ci hai beccati.-
Glam:- a se non vuoi non ce la devi raccontare.-
Dusk:-no e giusto che sappiate l'intera storia. Mi avete aiutato tanto.-
Dusk si siede su una sedia e fa un profondo respiro prima di iniziare.
Dusk:- allora io sono nato in un piccolo villaggio cristiano in romania, quando naqui le infermiere dissero a mia madre che ero un diavolo e avrei portato sfortuna al intero villaggio, perché sparavano queste minchiate? Perché ho gli occhi rossi e si sa il rosso e il colore del diavolo e varie cazzate cosi. Fatto sta che mia madre si è subito indignata perché lei voleva una figlia, non un inutile figlio maschio. Mi fece crescere i capelli, me li legava lei personalmente e indossare vestiti di pizzo. Inizio a bere per non dover sopportare mio padre. Mio padre invece reagì in modo diverso alla cosa. Lui pensando che fossi figlio del diavolo fece in modo che fossi nel palmo della sua mano, mi insegno il violino, sbagliavo una nota? Dieci frustate con il righello e avanti così finché non avevo lividi e tagli su tutto l'avambraccio. Non potevo alzare lo sguardo, non potevo parlare a bocca piena, mangiavo cosa volevano loro, facevo cosa volevano loro e non rispondevo a meno che venissi interpellato e se parlavo dovevo fare frasi corte, essere gentile e mai alzare la voce. Mia madre mi trattava come una femmina, perciò a volte ho degli atteggiamenti molto femminili, per esempio metto le mani sul grembo e tengo le gambe chiuse. Andò avanti così finché quando avevo cinque anni, mia madre mi disse di scappare, di andare il più lontano possibile, quella e stata la prima ed ultima volta che io l'abbia mai vista sobria. Riuscì a riportare mio padre e lui fu sentenziato a dieci anni di carcere. Io fui messo in un orfanotrofio, li provarono ad insegnarmi a leggere e scrivere, io non riuscivo a stare al passo degli altri così venivo spesso punito e sgridato, mio padre non aveva mai e dico mai alzato la voce lo stesso con mia madre perciò mi sono spaventato davvero tanto, mi spavento ancora molto quando qualcuno grida, ma sono migliorato. Passai circa due anni li prima che Carlos si facesse vivo e mi prendesse con se, mi trasferì qui con lui e lui mi insegno a leggere e scrivere con molta pazienza e tempo. Quando ho iniziato le medie le insegnanti non erano felici, abbiamo cambiato città varie volte, circa due o tre volte l'anno per vari motivi: bullismo, insegnati e altro. Mi ci e voluto molto tempo, ma mi sono rimesso in piedi e ora finalmente sono sicuro che mio padre non tornerà piu a rovinarmi.-
Vicky:- scusa, ma tua madre?-
Dusk prende un sorso d'acqua.
Dusk:- si è suicidata, non era abbastanza forte per vivere.-
Vicky:- mmh, capisco.-
Glam:- mi dispiace che tuo padre ti abbia fatto odiare tanto la musica.-
Dusk:- mmh, spiace anche a me. Forse riprendo a suonare regolarmente.-
Heavy:- non sarebbe male, così vediamo chi è più bravo.-
Dusk:- accetto la sfida heavy.-
Dee:- adesso che farai?-
Dusk:- credo o almeno spero di finire l'anno scolastico qui, poi mi trasferiro di nuovo. Per quanto mi siate amici non posso propio rimanere qui.-
Dee:- peccato.-
Dusk:- già, un vero peccato.-
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