Capitolo 6- Viaggio Babbano

Durante l'intero arco della mattinata, Lily, dimostró di possedere doti di nuotatrice uguali se non superiori a quelle dei ragazzi, riuscendo a compiere a suon di bracciate l'intera lunghezza del bagnoasiciuga, senza fatica. Puntualmente alle tre del pomeriggio James esortó gli amici a raccattare il proprio equipaggiamento da spiaggia e a rivestirsi "Perchè? Non avevi prenotato per le quattro?" Chiese Sirius incrociando le braccia e fissando l'amico con fare interrogativo "Si ma il posto in cui staremo è dall'altra parte dell'isola è ci vuole almeno un'ora di...come si chiama quel coso che assomiglia al Nottetempo? Ah si autobus o qualcosa del genere." Spiegó lui infilando rapidamente una t-shirt bianca "E cos'è di preciso? Un albergo? Un motel?" Chiese in seguito Lily con gli occhi verdi sgranati dall'eccitazione, fremeva all'idea di poter fare un tuffo in piscina per potersi rinfrescare dal picco di sole che da circa un'ora impediva loro di sgusciare fuori dall'ombrellone improvvisato. "Quasi" Rispose James vago, passandosi una mano fra i capelli ritti e intrisi di sale marino "Cosa intendi con 'quasi'?" Domandó Remus, mentre l'immagine di una tenda da campeggio malbilanciata e di sè stesso sdraiato sull'erba e tremante di freddo gli attraversó all'istante la mente "Intende quello che intende ora muoviamoci, credo che quel coso, aiutobus o qualunque sia il suo nome ci stia aspettando!" Sirius non aveva effettivamente tutti i torti, sull'asfalto poco oltre la sabbia, un autobus grigio e alquanto affollato si ergeva in tutta la sua ordinaria babbanità. Il conducente non rivolse loro più di un'occhiata annoiata, evidentemente quattro diciottenni dalle cui tasche sporgevano alcune stecche di legno istoriate della lunghezza di una cannuccia e grondanti bagagli non erano i viaggiatori più strani che avesse mai avuto a bordo del suo autobus babbano. La stragrande maggioranza dei passeggeri aveva un' età non inferiore ai sessant'anni e un simpatico animaletto da cortile dolcemente addormentato sulle proprie ginocchia. Lily osservó curiosa un'anziana donna greca, probabilmente più anziana persino di Silente, dai capelli argentei lunghi fin quasi alla vita e raccolti in rade treccine decorate da piccole conchiglie e perline. Fra le braccia stringeva un'ochetta bianca che Lily sfioró con le dita, sorridendo. James occupó rapidamente i quattro posti uno accanto all'altro, sul fondo dell'autobus, qui si sedette esattamente al centro, non desiderava particolarmente osservare il panorama che era possibile ammirare attraverso il vetro degli sporchi finestini, come invece fecero ben volentieri Remus e Lily, preferiva avere attorno a sè ognuno dei suoi amici. Amava sentirsi circondato di persone a cui teneva, specie Lily, che raffigurava in una sola persona coloro che gli erano più cari e al tempo stesso una persona distante anni luce da tutto ció che conosceva perfettamente, lo specchio di un universo tutto suo, del quale due spiragli si potevano intravedere attraverso gli occhi, verdi, come la speranza. Avrebbe potuto ammirarla per ore, il naso all'insù di lei tenuto contro il vetro, gli occhi verdi sgranati dalla curiosità, i lunghi capelli rossi ancora umidi e salati, l'avrebbe baciata all'istante se non avesse saputo quanto lei era invece felice di poter osservare le case bianchissime scorrere rapide. Sconsolato, gettó una rapida occhiata a Remus: anche i suoi capelli erano umidi dalla moltitudine di tuffi ma a causa della tonalità decisamente più chiara era impossibile intravedere i residui di salsedine che invece spiccavano prepotentemente su quelli scurissimi e lunghi di Sirius. "Ehy Prongs, come ci sistemeremo in questo albergo?" Chiese all'improvviso quest'ultimo, voltandosi per osservare la reazione del suo migliore amico "Ho chiesto di poter avere due camere" Rispose James sfregando con noncuranza gli occhiali sul margine t-shirt "Oh, quindi tu e Lily dormirete..."
"Dormiremo con un muro di mattoni fra i nostri letti. Sono una singola e una tripla, Padfoot, perció non farti venire strane idee"
"D'accordo, d'accordo...dico solo che: voi due state insieme giusto?"
"Giusto"
"E dalle mie parti quando un ragazzo e una ragazza stanno insieme, loro..."
"Okay hai reso l'idea grazie ma no grazie"
James si voltó con uno scatto fulmineo verso Remus "Moony...mi serve un favore" Chiese gettando occhiate sottecchi a Sirius "Di che genere?" Chiese Remus voltandosi per osservare meglio l'amico "Devi impedire a Sirius di interferire fra me e Lily, chiaro?" Una scintilla pericolosa attraversó lo sguardo di James "Chiaro come un vetro dopo un Tergeo, lascia fare a me" Garantì Remus strizzando l'occhio
Ah Moony, in certi momenti potrei sposarti Pensó James lasciando andare la testa sul sedile rivestito di un'orrenda tonalità di beige a rombi "Peró per una volta credo di essere d'accordo con Sirius..." Commentó Remus accompagnando la frase con un'alzata di spalle. In altri invece è meglio intervenire E istigato da sadici pensieri di vendetta, James, gli rilasció uno schiaffo fra capo e collo.

#SpazioAutrice
Ciao! So bene che il capitolo è un pó breve rispetto agli altri ma sono molto impegnata è in realtà è l'esatta metà di un capitolo più lungo che avevo ideato e che a causa del poco tempo a disposizione non ho avuto tempo di scrivere interamente. La prossima settimana pubblicheró il seguito, spero comunque che questo vi sia piaciuto.
For ever and always be a potterhead !
I solemnly swear that i am up to no good !

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