Capitolo 4- Partenze
Sirius Orion Black possedeva a pieno titolo la sua residenza al numero dodici di Grimmauld Place, Londra. Tuttavia nonostante l'abitazione fosse a tutti gli effetti di sua proprietà, Sirius, detestava l'idea di abitarci, difatti da ormai due anni si era trasferito, causando una fortissima delusione alla sua famiglia, a Godric's Hollow, paese interamente magico nel quale era nato il suo migliore amico James.
"Alzati che altrimenti facciamo tardi, quando saremo in vacanza potrai dormire fino a mezzogiorno, oh aspetta tu dormi sempre fino a mezzogiorno" Lo rimproveró James il lunedì mattina in cui avevano programmato la partenza. Sirius, per tutta risposta, si rivoltó rumorosamente sulla pancia affondando il viso nel morbido cusino piumato. James, occasionalmente già sveglio e vestito alle sette e mezzo del mattino, era impegnato nell'operazione di preparazione delle valigie, che consisteva nello svuotare i suoi cassetti all'interno dei bagagli fin quando questi non erano più richiudibili. "È un metodo pratico e ci vuole l'abilità di un vero campione di Quidditch" Aveva affermato compiaciuto la sera prima, svuotando un'intero cassetto di biancheria all'interno di una valigia azzurra. "Dai Padfoot fai il bravo cagnolino, se ti alzi ti do in cambio un bell'osso" Rise James sedendosi sopra una valigia nel disperato tentativo di chiuderla "L'osso te lo infilo nel...non farmi essere volgare di prima mattina Prongs...e lasciami dormire" Imploró Sirius ormai sveglio, non aveva sonno ma avere la consapevolezza di aver convinto in qualcosa James era impagabile "No, sono le otto e mezzo, Lily e Remus ci aspettanvano mezz'ora fa... Per Godric siamo in un ritardo apocalittico e tu mi raccomando non muovere un muscolo per aiutarmi con queste valigie" James aveva un tono di voce preoccupato e quasi nervoso, decisamente non era da lui agitarsi per un ritardo, anzi spessissimo rimproverava Remus di essere troppo puntuale. "Sta calmo James, se ti rilassassi capiresti che sono solo le sette e mezzo e poi mica scappano insieme" Osservó Sirius sfilandosi la sbrindellata t-shirt scolorita che indossava come pigiama e lanciandola, con un centro perfetto, all'interno di una valigia nera; alla t-shirt seguirono i pantaloncini e una serie di altri indumenti indossati negli ultimi giorni e poi abbandonati sul letto, a modi coperta. "Lo so anch'io che non scappano insieme, ho fiducia in entrambi" Garantì James con un tono saccente, di sfida. Ma non appena fu certo di non essere osservato lanció una rapida occhiata all'orologio a forma di Boccino d'oro appeso alla parete di color rosso acceso della sua camera, per essere certo che Sirius avesse detto la verità. "Si d'accordo non ti scaldare. Hai detto che hai fiducia in loro e io ti credo" Si giustificó Sirius rivolgendo all'amico uno dei suoi migliori ghigni malandrini. "Gelosone" Aggiunse incrociando le braccia e squotendo la testa, ma questo naturalmente non lo disse ad alta voce.
Casa Evans era una modesta abitazione su due livelli, piacevolmente piccola ed accogliente, tanto carina da sembrar essere adagiata nella sterminata campagna circostante quasi come una casa di bambole. Oltre il cancello verde bosco non vi era l' ombra di altre case, difatti gli Evans da alcuni anni non avevano alcun vicino nel raggio di qualche chilometro. Nonostante Lily avesse tanto sperato di poter avere dei nuovi vicini di casa, quel soleggiato lunedì mattina si ritrovò, anche se per opposte ragioni, ad essere d'accordo con la sorella Petunia, la quale pur essendo una gran ficcanaso, riteneva che i vicini fossero solo una presenza inutile e fastidiosa. Lily la pensava diversamente, ma quando vide Materializzarsi con un gran fragore, al centro del suo giardino, il suo amico Remus fu ben contenta che non ci fosse nessun Babbano avesse assistito alla scena. "Ehy Lily!" La salutò allegramente il ragazzo pallido lasciando che le sue valigie finissero nel praticello fiorito. Remus era un ragazzo alquanto particolare, aveva grandi occhi grigi, capelli di un biondo molto scuro e il suo viso era in qualsiasi stagione di una particolare tonalità lattiginosa. Ed era un lupo mannaro. "Ciao Moony, sono contenta che almeno tu abbia fatto presto" Spiegò Lily abbracciandolo all'improvviso, cosa che lasciò il ragazzo alquanto perplesso. Remus si divincolò dalla stretta e recuperò i bagagli "Come al solito Prongs e Padfoot sono..." Non ebbe il tempo di concludere la frase che un secondo fragore sordo echeggiò nel giardino, rivelando un Sirius dall'aria annoiata, che lo faceva apparire più elegante di quanto non fosse, e un James particolarmente spettinato. "In perfetto orario" Concluse James. Il suo sguardo si posò su Lily e immediatamente la mano destra volò ad arrufargli maggiormente i capelli. Lily gli si avvicinò correndo e gli si avvinghiò al collo, "Il cervo perde il pelo ma non il vizio evidentemente" gli sussurrò, sorridendo intanto a Sirius, il quale ostentava indifferenza, ma guardando la romantica scenetta un po' troppo attentamente. "Tutti pronti a partire?" Chiese James talmente raggiante da non aver notato il fatto che gli occhiali fossero storti, fortunatamente Lily provvedè a riassestarli senza troppi complimenti. "Assolutamente si, almeno in vacanza potrai lasciarmi libero" Commentò Sirius completando la frase con un ampio gesto delle braccia, in segno di sollievo. "Chi è quella?" Chiese in seguito Remus notando la sagoma di una ragazza che osservava la scena sulla soglia del portico, indecisa se unirsi o rimanere nell'ombra. Lily si voltò di scatto verso la figura e la ragazza si ritrasse istintivamente verso l'interno "Lei è mia sorella Petunia" Spiegò facendo un cenno verso il luogo in cui era rintanata Petunia "Non vuole salutarti? Non vi vedrete per l'intera estate!" Sentenziò James particolarmente in vena di amicizie "No ecco...noi non andiamo molto d'accordo, diciamo che abbiamo idee contrastanti" Spiegò Lily abbassando lo sguardo. Sirius ebbe un sussulto, sentire il racconto di Lily aveva avuto l'effetto di riaccendere nella sua memoria le faide avute con suo fratello Regulus, lotte che ancora andavano avanti. James notò l'improvviso cambiamento di umore dell'amico e istintivamente gli posò una mano su una spalla. "Io la vorrei salutare" Ammise Lily avviandosi verso la porta seguita a ruota dai suoi amici. "Bhe Tunia io sto per partire...volevo solo salutarti" Spiegò Lily sorridendo gentilmente, Petunia le rivolse un'occhiata sprezzante "Parti pure con i tuoi amici balordi, con la gente della tua specie, non potrebbe importarmene di meno. Anzi sono contenta che tu parta, in questo modo potrò invitare le mie amiche senza dovermi vergognare di uno scherzo della natura come te!" Annunciò stringendo le braccia, Lily la fissò per un lungo minuto, gli occhi verdi carichi di delusione. "Ciao sono James Potter, il ragazzo di Lily...e tu devi essere Petunia?" Chiese improvvisamente James allungando la mano destra in segno di saluto. Petunia non ricambiò il gesto, si limitò ad annuire con indifferenza, lanciando invece occhiate di sbieco Sirius, chiedendosi come mai un ragazzo simile poteva essere diventato amico di quella matta della sorella. Sirius dal canto suo si limitò ad ignorarla, parlando con Remus del luogo in cui avrebbero sostato per quel giorno. "Ascoltami Petunia, tua sorella è una persona straordinaria perciò voglio che tu le porti quantomeno rispetto chiaro? E guardami negli occhi mentre ti sto parlando non sono mica un Basilisco!" Ruggì James rivolgendo a Petunia un'occhiata penetrante "Non mi farò dare ordini da un...un fenomeno da barraccone e la sua brigata dell'orrore" Reagì Petunia imponendo il suo metro e sessanta di statura "D'accordo Petunia te lo sei voluta, nessuno ripeto nessuno insulta i miei amichi chiaro? Scusami Lily...Levicorpus!" Pronunció James sfoderando la bacchetta, all'instante Petunia si ritrovó immobilizzata a mezz'aria, come trattenuta da funi invisibili. Sirius scoppió a ridere, seguito incredibilmente da Remus il quale solitamente evitava di lasciarsi andare "Lasciami subito mostro!" Strilló Petunia scalciando, Lily rivolse un'occhiata rapida a James il quale mormoró "Finite Incantatem!" Lasciando cadere la ragazza sul prato. "Andiamo ragazzi le vacanze ci aspettano" Decretó Sirius stringendo il braccio attorno a quello di James, che fece lo stesso con quello di Lily, la quale strinse infine il proprio attorno quello di Remus. E si Smaterealizzarono.
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