capitolo 21
Ciau ragazzi, da quanto tempo!
mi dispiace davvero tanto per essere praticamente sparita ma ultimamente non è un buon periodo tra problemi a casa, lo stress della scuola e cavoli vari. In più ci si era anche messo il fatto che tutto quello che scrivevo non mi piaceva quindi ho riscritto questo capitolo un sacco di volte
comunque Saviour ha raggiunto quasi i 18.000 lettori e per questo vi ringrazio tanto <3
la canzone è ' Demolition Lovers '
ora iniziamo questo 21esimo capitolo
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NICO POV
Nico Di Angelo non si era mai sentito così devastato in tutta la sua vita come in quel momento. Niente, neanche la morte di sua madre e sua sorella arrivavano al dolore che stava provando perché alla tristezza infinita, al senso di solitudine e alla sensazione di essere rimasto solo al mondo si aggiungeva anche il dolore e lo smacco del tradimento, un tradimento compiuto non da una persona qualunque ma da parte di colui che amava più al mondo. Gli occhi ormai rossi e gonfi per le lacrime non riuscivano a distogliere lo sguardo dalla scena davanti a loro. Le guance erano rosse e rigate da quelle gocce salate che sgorgavano in massa dai suoi occhi nerissimi, ma in quel momento il semidio non ci fece quasi caso. Incontrò gli occhi verde-mare di Percy che lo fissavano spalancati, pieni di sorpresa e quelle che il figlio di Ade decise di identificare come paura e senso di colpa. Se non si fosse sentito come se il mondo gli stesse crollando sotto i piedi, il semidio si sarebbe quasi arrabbiato alla vista di tutto quello stupore nello sguardo di Percy. Era ovvio che non si aspettasse di vederlo, era ovvio che quello che sarebbe dovuto essere la persona che lo amava più al mondo non avesse minimamente pensato a lui e che se ne fosse completamente fregato dell' esistenza di un certo Nico Di Angelo.Rimase in una specie di trace a chiedersi come la scena che lo aveva accolto non appena entrato nella stanza fosse reale o minimamente possibile. Passarono vari secondi, o minuti, in quel momento non poteva importargliene di meno. Poi il ragazzo che fino a poco tempo fa Percy stringeva tra le braccia fece un passo avanti e fece per dire qualcosa, attirando per la prima volta lo sguardo del figlio di Ade su di sé. Ma Nico non gli diede il tempo di proferire parola perché,indietreggiando di un passo, rivolse di nuovo lo sguardo al semidio dagli occhi verde-mare chiedendo con voce flebile "perché"
Ormai non riusciva più a distinguere gran che all' interno della stanza a causa della vista appannata dalle lacrime ma mantenne lo stesso lo sguardo fisso sul figlio di Poseidone
"perché... perché..."
continuava a chiedere a voce bassa. Fece un ulteriore passo indietro " perché ?!"
questa volta lo aveva urlato tirando fuori tutta la voce che aveva in corpo. Il dolore che provava in quel momento traspariva perfettamente dalla sua voce straziata. Un altro passo indietro e questa volta Percy parve riprendersi dallo shock e dallo stupore facendo un passo verso quello che ormai non poteva più chiamare il suo Nico.
"Nico aspetta..."
Ma il figlio di Ade continuava a scuotere la testa ed indietreggiare.Le braccia di Percy attorno a quel ragazzo e le loro bocche troppo vicine continuavano ad apparire nella sua testa. Fece un ultimo passo indietro ed incrociò il suo sguardo d' ossidiana con quello verde-mare dell' altro poi si voltò e diede le spalle a colui che una volta era la persona di cui si fidava di più al mondo e prese a correre senza una meta.
PERCY POV 4 ORE PRIMA
Erano quasi le otto e quella sera, come al solito, Percy e gli altri dovevano andare a cena ma Nico ancora non si era presentato. il figlio di Poseidone sapeva benissimo che il suo ragazzo era uscito con Andy e, nonostante avesse imparato a non odiare con una passione bruciante il mortale, non poteva di certo dire di sentirsi tranquillo all' idea di Nico da solo con lui. il figlio del dio del mare infatti sapeva benissimo anche che Andy provava sentimenti ben diversi dalla sola amicizia per il figlio di Ade. cosa che, del resto, sembravano sapere tutti tranne lo stesso figlio del dio dei morti.
tutti gli altri avevano iniziato ad avviarsi in direzione della mensa quando Percy vide in lontananza il suo ragazzo che si affrettava verso di lui.
il figlio di Ade aveva un sorriso tale che neanche i metri di distanza che separavano i due impedivano al figlio del dio del mare di accorgersene. gli illuminava il viso e gli faceva brillare gli occhi in modo da renderlo ancora più bello e il fatto che il tempo passato con quel mortale avesse procurato tanta felicità al suo ragazzo gli causò una strana sensazione alla bocca dello stomaco, e non si trattava affatto della fiamma che provava ogni volta che baciava Nico o faceva l' amore con lui.
arrivato abbastanza vicino il semidio dagli occhi neri come l'ossidiana si sporse in avanti per baciarlo ma, come di riflesso, Percy girò la testa bruscamente facendo in modo che le sue labbra e quelle di Nico non venissero a contatto.
Qualcosa attraversò lo sguardo del figlio di Ade e Percy si rese conto che quei bellissimi pozzi neri erano ormai velati di confusione.
Subito sentì una vampata di senso di colpa invaderlo ma la buttò giù scrollando le spalle, andando verso la mensa insieme a Nico che aveva iniziato a parlare tutto sorridente di un concerto, ma Percy non ascoltò una singola parola, troppo occupato a rimuginare su un certo mortale dagli occhi di ghiaccio e sul sorriso del suo ragazzo provocato da suddetto mortale.
"hey Percy tutto bene? È tutta la sera che ti comporti in modo strano"
la mano piccola e magra del figlio di Ade sul suo petto riscosse dai suoi pensieri il semidio dagli occhi verde mare. La cena era ormai un ricordo sfocato per lui che aveva passato tutto il tempo perso in in mare di pensieri mentre i suoi amici ridevano a scherzavano.
"si, tutto bene. Perché me lo chiedi?"
Il figlio di Ade non rispose alla domanda, piuttosto prese la mano del ragazzo nella propria
"dai vieni, facciamo quattro passi."
Così i due si ritrovarono nel bosco seduti sull' erba con la schiena poggiata al tronco di una grande quercia. Percy doveva ammettere che al chiaro di luna con la mano del ragazzo che amava nella propria, la maggior parte dei pensieri negativi aveva abbandonato la sua testa. Nico dovette percepirlo perché fissò i suoi bellissimi occhi neri in quelli dell' altro accarezzandogli con il pollice il dorso della mano
"allora, perché non mi dici cosa c'è che non va?"
Percy sospirò e rivolse lo sguardo alla luna che sembrava sorridergli dall' alto
"niente...è solo che..."
"che..."
"è solo che quando ti ho visto venirmi incontro dopo essere statotutto il pomeriggio con Andy... avevi un sorriso enorme, raggiante, ti illuminava il viso e avevi un aria così felice e serena che..."
Il figlio del dio del mare abbassò gli occhi a terra
" mi sono sentito invadere dalla gelosia e dalla rabbia al pensiero che lui potesse renderti così felice. Mi sono chiesto se lui riuscisse a renderti più felice di quanto riesca a farlo io, se con lui stessi meglio, se cercasse di portarti via dame e- "
Nico allora lo interruppe e lo baciò passionalmente. All' inizio Percy.rimase un attimo shockato ma subito dopo ricambiò il bacio con tutto sé stesso. Passò la lingua sulle labbra dell' altro e quelle si schiusero immediatamente permettendo alla lingua dell'uno di esplorare la bocca dell' altro. Nico gli mise le braccia intorno al collo e portò il figlio di Poseidone più vicino possibile mentre le mani del semidio dagli occhi verde-mare si posarono sui fianchi del semidio più piccolo.
Quando si staccarono il figlio di Ade gli rivolse un sorriso dolcissimo
"nessuno riuscirà a portarmi via da te, capito? Ti amo Percy"
"ti amo anch' io"
Percy prese Nico per i fianchi mettendoselo in braccio e rimasero così, accoccolati. La testa del figlio di Ade poggiata sul petto dell'altro e le mani di Percy che giocavano con i capelli del fidanzato. Ma, come si sa, i bei momenti non possono durare in eterno e il fato aveva proprio in mente di far durare il loro momento il meno possibile.
Dopo un quarto d' ora circa, infatti, il cellulare di Nico squillò annunciando un messaggio
"percy vedi un po' chi è. Il cellulare è troppo lontano non riesco a prenderlo"
Non appena il figlio del dio del mare prese in mano il cellulare aggrottò le sopracciglia. Il numero era nascosto. Aprì il messaggio e le parole che lesse per una frazione di secondo gli fecero fermare il cuore.
"i'm trying, i'm trying
To let you know just
how much you mean to me
And after all the things
we put each other through
And I will drive until the end with you
A liquor store or two
Keeps the gas tank full
And I fell like there's nothing left to do
But prove myself to you
And we'll keep it running
But this time, I mean it
I'll let you know just how much you mean to me
As snow falls on desert sky
Until the end of everything"
[N/A: traduzione e testo della canzone completo a fine capitolo]
Percy non credendo a quello che aveva appena letto scorse la conversazione e si accorse che questo non era il primo messaggio del genere che arrivava al suo ragazzo. Ce n' erano molti altri sempre dallo stesso numero.
"allora Percy chi era ?"
Quando non ricevette alcuna risposta il figlio del dio dei morti si alzò per vedere da sé e non appena si rese conto della situazione ogni sorta di sorriso che poteva avere prima scomparve dal suo viso.
"Percy aspetta. Non è come pensi-"
Allora il figlio del dio del mare non ci vide più e scostò bruscamente il ragazzo da sopra di lui.
"non è come penso?! Cosa dovrei pensare sentiamo? Chi è?"
Nico a quel punto alzò gli occhi al cielo "se magari mi facessi spiegare te lo direi. Non è nulla di cui preoccuparsi o di cui fare una questione di stato, è-"
Ma Percy non lo fece finire di parlare perché a quel punto una voce di miele dolce quanto insidiosa e malefica iniziò a sussurrargli cose spiacevoli sul conto del suo ragazzo e a instillargli dubbi sulla fedeltà del ragazzo che amava.
"è Andy vero? Vi scambiate messaggi tramite numero sconosciuto, non è così?"
Il semidio sapeva perfettamente di aver oltrepassato il limite dell'assurdo e di star esagerando ma quelle voce continuava a sussurrargli cose terribili creando scenari di ogni genere e Percy non potè evitarela rabbia che cresceva dentro di lui ogni secondo di più.
"che cosa? Percy ma non dire cazzare è semplicemente assurdo! Non è Andy!"
"ah bene con chi altro te la fai alle mie spalle?"
La faccia di Nico a questo punto aveva iniziato a farsi seriamente preoccupata e la voce aveva iniziato a tremare
"Percy ma stai scherzando? Sai che non ti tradirei mai che stai dicendo?"
"allora come mai ci sono messaggi del genere sul tuo telefono? Chi era, Nico. Chi cazzo era?!"
Per la fine della frase il tono di voce di Percy si era alzato notevolmente, costringendo Nico a fare un passo indietro.
"percy, calmati. Se mi lasciassi parlare ti spiegherei tutto e capiresti che-"
Di nuovo il semidio lo interruppe facendo un passo verso di lui e rivolgendogli parole gelide
"non mi hai ancora detto chi era ed è evidente che quei messaggi non erano di un semplice amico. Che c'è non ti basto io ? non ti basta Andy?"
La voce del ragazzo dagli occhi verde-mare andava via via facendosi sempre più sottile e cattiva. La voce nella sua testa continuava a instillare dubbi e suggerirgli cose orribili da dire al figlio di Ade
"Quanti uomini ti servono per soddisfarti, quanti uomini ti servono che ti vengano dietro come cagnolini, che ti corteggino, che ti portino ai concerti e ti ronzino costantemente intorno, eh? Sai cosa Nico? Pensavo fossi diverso. Pensavo che il ragazzo di cui mi sono innamorato non fosse una troia bisognosa di attenzioni. Pensi che avere tante persone che ti vengono dietro ti renda migliore?"
Percy ormai era arrivato al punto in cui non sapeva neanche cosa stesse dicendo. Diceva quello che la voce gli diceva di dire. Perché Nico lo aveva ferito, lo aveva tradito, si meritava ogni singola parola.
" bhe ti sbagli. Rimarrai sempre il piccolo, depresso, solo e schifoso figlio di Ade. Rimarrai sempre uno scarto degli inferi."
A quel punto Percy girò i tacchi e se ne andò. Lasciandosi alle spalle un Nico sconvolto, ferito, un Nico che non credeva a tutto quello che era appena accaduto, desideroso di dare all' altro quella spiegazioneche lui non gli aveva permesso di dare.
Ma che il figlio di Ade non avesse idea di chi fosse il mittente dei misteriosi messaggi, Percy Jackson non poteva saperlo.
Così si diresse dalla prima persona degna di fiducia che gli venne in mente. Forse l' unica persona dalla quale non sarebbe dovuto andare.
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Wow.
Non odiatemi perché da ora in poi la storia si fa un tantino complicata
AMO IL DRAMMA!
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto
VOTATE & COMMENTATE MI RACCOMANDO
L ' estratto che il misterioso mittente manda a Nico viene da 'Demolition Lovers ' dei My Chemical Romance che vi ho messo sopra
Ecco la traduzione :
"Sto provando, sto provando
A farti sapere quanto tu sia importante per me
E dopo tutte le cose che abbiamo passato
E io guideró fino alla fine con te
Un negozio di liquori o due
Tengono il serbatoio pieno
E mi sento come se non ci fosse più nulla da fare
A parte mettermi alla prova per te
E lo lasceremo correre
Ma questa volta voglio farlo davvero
Ti faró sapere quanto tu conti per me
A mentre cade la neve in un cielo deserto
Fino alla fine di tutto"
Alla prossima
Peace, Love & Empathy
-Aliz
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