Capitolo 20
hola a tutti
eccoci con il 20esimo capitolo
spero vi piaccia
la canzone (che se non conoscete vi INVITO CALDAMENTE ad ascoltare) è 'Stairway to Heaven' dei Led-Zeppelin
un classico, davvero
a fine capitolo ci sono due cosine che devo dirvi
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PERCY POV
'Non posso credere che tu sia riuscito a convincermi ad alzarmi a quest' ora...'
ripetè Percy per la milionesima volta guardando Jordan con i suoi bellissimi occhi verde-mare ancora assonnati.
'voglio dire, è ancora buio! '
il figlio di Afrodite emise una risata leggera
'sai Percy, di solito, alle cinque di mattina il Sole non è ancora sorto. quindi si, c'è questa cosa che si chiama buio.'
'lo vedi! Neanche Apollo si è alzato.'
'ti ricordo che Apollo è il dio del Sole... lui può'
'non ci posso credere...'
il figlio di Poseidone si ritrovò a sospirare appoggiando la testa sulla spalla di Jordan.
per lui era stato uno shock lasciare il suo caldo e comodo letto, specialmente dopo aver dormito poco e male la notte precedente.
Nico non aveva fatto altro che tremare tra le sue braccia, tormentato dagli incubi. Gli era anche sembrato di vedere l'ombra di qualche lacrima ma non aveva osato chiedere. Aveva passato ore sveglio a sussurrare parole dolci all' orecchio del suo ragazzo nella speranza che smettesse di tremare e che si addormentasse ma, alla fine, aveva ceduto al sonno senza poter fare più nulla per Nico. Quella mattina - se le cinque potevano definirsi mattina- strappato al sonno dalla sveglia aveva trovato il figlio del dio dei morti addormentato. La testolina piena di capelli neri arruffati dal sonno poggiata sul suo petto come se fosse un cuscino.
si riscosse dai pensieri che affollavano la sua mente quando Jordan prese il tappetino e si sedette sull' erba a gambe incrociate e chiuse gli occhi.
Percy non potè fare a meno di pensare che fosse di una bellezza straordinaria con la sua maglietta verde a maniche corte e i pantaloni della tuta sformati e un po' rovinati a causa delle varie sedute di meditazione che faceva principalmente in mezzo al bosco. La pochissima luce delle cinque del mattino e la sua espressione distesa rilassata gli davano un' aria quasi eterea, divina.
'sai, anche se ho gli occhi chiusi posso sentire il tuo sguardo su di me.'
Percy rimase interdetto per qualche secondo, colto sul fatto.
'dai siediti che cominciamo'
e il sorriso che gli rivolse il figlio di Afrodite fu abbastanza da riscuoterlo e farlo sedere a gambe incrociate difronte al semidio.
'allora Percy chiudi gli occhi e concentrati su ciò che ti circonda. devi rilassarti. il nostro scopo, infatti, è che tu impari a rilassarti, a reprimere e poi quindi a far perdere d' intensità le emozioni farti come la rabbia. iniziamo con la tecnica di respirazione.
prendi un respiro profondo, immagina l' aria che attraversa l' esofago e ti entra nella pancia, trattienila per qualche secondo e poi buttala fuori.'
Percy fece come gli veniva detto e ripetè l' azione per tre volte. stava per buttare fuori l' aria per la quarta volta quando sentì una mano di Jordan posarsi alla base della sua schiena e l' altra sulla sua spalla destra.
'quando butti fuori l'aria' iniziò il semidio con voce calma che rasentava il sussurro ' assicurati di togliere tutta la tensione dalle spalle. immagina che, insieme a l'aria, se ne vada via anche tutta la tensione indesiderata. dai prova'
il figlio di Poseidone lo fece e doveva ammettere che il tutto, accompagnato dalla mano di Jordan che gli disegnava ampi cerchi sulla schiena, era molto rilassane.
'conosci ' Stairway to Heaven' dei Led-Zeppelin?' chiese il figlio di Afrodite in un sussurro.
Percy fece per aprire la bocca e rispondere di si ma il semidio lo fermò con un altro sussurro
'non parlare. annuisci e basta'
e Percy annuì
'bene. Pensa alla melodia iniziale. lasciati tutto il mondo alle spalle e concentrati solo sulle note della chitarra e del flauto, sul bosco da cui sei circondato e sulla mia voce che ti dice cosa fare.'
e Percy annuì di nuovo potendo quasi sentire le note iniziali della canzone canzone intorno a sè.
ripensò a tutti gli anni passati a combattere mostri, titani e divinità. ogni battaglia affrontata, ogni trauma subito gli passarono davanti gli occhi. ripensò al tartaro, a quello che lui, i suoi amici e tutto il campo avevano passato, ripensò a Nico a Rixon e ad Andy. normalmente tutto ciò lo avrebbe investito di dolore e rabbia ma in quel momento in cui i problemi e il resto del mondo sembravano così lontani, Percy sentì le ferite che erano ancora rimaste aperte, rimarginarsi e la rabbia accumulata sul momento al ricordo di tutto ciò, piano, piano scivolare via.
la voce sussurrante del figlio di Afrodite lo risvegliò
'bene Percy, stai andando benissimo. altri tre respiri.
uno, due, tre e stop. puoi riaprire gli occhi ora.'
all' improvviso le mani di Jordan lasciarono la sua schiena e la sua spalla e il figlio di Poseidone si trovò davanti il semidio che lo guardava con gli occhi più tranquilli al mondo e il suo solito sorriso semplice e mozzafiato.
'wow...'
all' esclamazione del semidio il sorriso di Jordan si allargò ancora di più.
'è andata bene, no? da oggi in poi dobbiamo soltanto lavorare su come accelerare il processo di rilassamento e quindi applicarlo nella vita quotidiana quando senti che sta per arrivare un attacco di rabbia, di cui ti pentirai.'
a quelle parole Percy si sentì cadere le braccia
'soltanto...'
NICO POV
Nico si svegliò con il peggior mal di testa di tutti i tempi.
la notte precedente era stata d' inferno, nonostante Percy fosse stato tutto il tempo - o quasi- al suo fianco a stringerlo tra le braccia e, come se non bastasse le parole di quel messaggio anonimo gli risuonavano ancora in testa.
il figlio di Ade non sapeva davvero cosa pensare e continuava ad arrovellarsi su chi fosse il mittente e soprattutto sul perchè qualcuno dovrebbe mandare proprio a lui un messaggio romantico e bellissimo come quello. prendendo la citazione, tra l' altro, da uno dei suoi classici preferiti.
si rigirò nel letto in modo da guardare il soffitto della cabina di Poseidone e si accorse che il suo ragazzo già era uscito. probabilmente per fare yoga, meditazione o qualsiasi cosa fosse con Jordan. il pensiero del suo ragazzo che provava a fare yoga lo distrasse dal ricordo del messaggio e degli incubi facendolo sorridere istintivamente.
considerando l' ora in cui Percy doveva essersi alzato, Nico si disse che avrebbe dovuto assolutamente offrire al figlio di Afrodite, come minimo, un gelato gigante per aver dovuto combattere con un Percy che aveva dormito poco e niente.
infondo però, il figlio del dio dei morti, era davvero felice che il suo fidanzato stesse facendo quelle 'lezioni' con Jordan. molti, al suo posto, considerata la bellezza innegabile del semidio, sarebbero stati gelosi o per lo meno restii a lasciare il proprio ragazzo/a solo/a con Jordan ma Nico non avrebbe potuto essere più tranquillo. si fidava ciecamente di Percy.
forse, anche se Nico Di Angelo non se ne rendeva conto, anche un po' troppo.
***************
ormai erano le otto passate ma il figlio di Ade ancora non si era deciso a vestirsi e stava seduto a gambe incrociate sul letto, in boxer, con le cuffiette a palla.
inutile dire che , quando rientrò il suo ragazzo e lo abbracciò da dietro, Nico ci mancò poco che ebbe un attacco di cuore.
'hey, amore, ti ho spaventato?' gli chiese il figlio di Poseidone posandogli un bacio sulla spalla nuda.
'no Percy, mi hai solo fatto venire un infarto!'
e in una frazione di secondo il semidio dagli occhi verde-mare lo aveva ribaltato sul letto posizionandosi sopra di lui.
guardando negli occhi, ora pieni di malizia, dell figlio di Poseidone, Nico si ritrovò a deglutire a vuoto.
'qualche ragione speciale per cui ti sei fatto trovare in boxer, Nico' gli sussurrò l' altro mordicchiandogli il lobo dell' orecchio.
veramente il figlio del signore degli inferi non ci aveva pensato minimamente ma con Percy sopra di lui che lo guardava in quel modo, il tono di voce sexy del suo ragazzo, il lobo del suo orecchio destro che veniva mordicchiato dolcemente e il suo cervello che era andato in pappa non era che avrebbe potuto dirglielo. neanche volendo. così Nico si ritrovò a balbettare cose senza senso per poi essere stoppato da Percy, che gli mise un dito sulle labbra ridacchiando.
E Dei, cos' era quella risata...
probabilmente il suono più sexy che Nico avesse mai sentito.
con agonizzante lentezza il figlio del dio del mare avvicinò le proprie labbra a quelle del semidio più piccolo e quando, finalmente, si toccarono Percy le ritrasse subito per poi lasciare di nuovo che si toccassero per pochissimi secondi e poi ritrarsi di nuovo. il ragazzo dagli occhi verde- mare ripetè quella che per Nico era una piacevole tortura per qualche altra volta, lasciando il semidio in uno stato di bisogno. Poi, finalmente, Percy iniziò a baciarlo lentamente. con una dolcezza e una cura tali che, se Nico non si fosse già trovato sdraiato sul letto, di sicuro si sarebbe ritrovato a terra per di un cedimento delle gambe.
i denti del semidio più grande morsero delicatamente il labbro inferiore del più piccolo, per poi spostarsi sul suo collo. dove venne depositata una scia di baci e succhiotti che fecero sospirare Nico.
'ti piace amore?' gli sussurrò Percy all' orecchio con voce sensuale.
voce che, unita a tutto ciò che il suo ragazzo gli stava facendo, fecero risvegliare una certa parte del corpo del figlio di Ade.
accorgendosi di ciò, il semidio fece di nuovo quella risata
'allora Nico, rispondi: ti piace?
voglio sentirlo da te'
il figlio del signore dei morti dubitava di poter essere capace di parlare nello stato in cui si trovava ma se il suo ragazzo glielo chiedeva in quel modo e con quella voce, chi era lui per non rispondergli?
'S...si Percy'
'si cosa?'
se il suo cervello non fosse stato fuori uso di sicuro Nico avrebbe alzato gli occhi al cielo. lo stronzo si stava divertendo a vederlo in quello stato.
ma quanto gli piaceva quando faceva lo stronzo e lo riduceva lui stesso nello stato corrente in cui si trovava...
'si... si mi piace Percy'
'bene'
e in un lasso di tempo che Nico non avrebbe saputo definire i suoi boxer erano spariti, i vestiti di Percy avevano trovato posto sul pavimento mentre nella cabina di Poseidone risuonavano i gemiti e i sospiri dei due innamorati.
****************
Era da poco passata l' ora del tramonto e Nico stava attraversando le vie di New York con una strana sensazione addosso. aveva la chiara impressione di essere seguito, tutti i sensi erano all' erta eppure, quando arrischiava uno sguardo dietro di sè, non vedeva altro che i soliti mortali che si affaccendavano per le strade diretti chissà dove a fare chissà cosa insieme a chissà chi.
arrivato al portone del palazzo di Andy trovò che il ragazzo era già sceso e lo stava aspettando con il suo solito sorrisetto.
'hey ragazzo sexy degli inferi!' lo salutò l' amico facendolo arrossire lievemente per il complimento
'hey tu!'
i due si abbracciarono dirigendosi verso Backery House, uno dei negozi di dolci più buono in assoluto.
'allora, come va con...' iniziò Andy
'con gli incubi? bhe, stanotte ho passato le pene degli inferi e in più ho anche i sensi di colpa perchè non ho fatto dormire per niente neanche Percy...'
'ed è esattamente per annegare i sensi di colpa che ci strafogheremo di dolci e diventeremo obesi!'
Nico non potè fare a meno di ridere
'già. grassi, ma felici!'
'così mi piaci!' gli disse il ragazzo dagli occhi blu assestandogli una pacca sul braccio che, anche se Nico non l' avrebbe mai ammesso, doveva dire che faceva leggermente maluccio.
Dopo essersi strafogati abbastanza i due si ritovarono sulla stessa panchina su cui, non molto tempo fa, Nico e Andy si erano incontrati.
Il parco era pieno di NewYorkesi che portavano a spasso rispettivi cani e l' aria calda estiva dava un tocco piacevole a quella sera.
Il figlio di Ade peró continuava ad avere addosso la sensazione di essere seguito così si accese una sigaretta per tranquillizzarsi, sotto lo sguardo sbalordito dell amico.
Il semidio rise.
'Perché quella faccia Andy? '
'E tu da quand' é che fumi?! '
Sempre sorridendo il figlio di Ade alzó le spalle prendendo una boccata di fumo
'Da qualche anno purtroppo...'
'Strano, non ti ho mai visto fumare'
'Bhe non è che ne sono dipendente o altro. Solo che quando-
Rendendosi conto di quello che stava per dire Nico si corresse subito
'Quando ne sento il bisogno ne accendo una'
Di certo non poteva dire ad Andy che fumava quando era nervoso e aveva bisogno di calmarsi. Sicuramente avrebbe pensato che fosse colpa sua, cosa assolutamente non vera, e avrebbe iniziato a farsi mille problemi.
Il ragazzo che gli siedeva accanto non si accorse del "salvataggio " di Nico e gli sorrise annuendo.
'Comuuuuuunque' inizió Andy
'Hai a sentito del concerto qui a New York che sarà la prima tappa del nuovo tour degli Sleeping With Sirens? '
Buttando fuori la sostanza tossica Nico annuì tristemente
'Si certo. Ma so anche che i biglietti sono già finiti... '
A quel punto il volto del ragazzo dagli occhi di ghiaccio si aprì in un sorriso da orecchio a orecchio
'Bhe, si dà il caso che io abbia due biglietti...'
A quelle parole Nico saltó in piedi con gli occhi spalancati
'TU COSA?!?! '
il sorriso di Andy si allargó ancora di più
'E... e con chi ci andrai...'
'Sai che non lo so... C'é questa ragazza a cui piacciono davvero gli Sleeping ed è arrivata addirittura a pregarmi in ginocchio... '
Il cuore del semidio inizió a precipitare verso gli inferi.
'Ah. Bhe, divertitevi allora. E fate tanti video e-'
Andy scoppió a ridere
'Cretino, ma è ovvio che ci vado con te! Mica ci avrai creduto! '
A quelle parole il figlio del dio dei morti lanció un urlo molto poco virile e saltó letteralmente addosso all amico.
'OMMIEIDDEI ANDY GRAZIEEEEE '
'sai che farei questo ed altro per te, ragazzo sexy degli inferi. '
Ma quell' ultima frase probabilmente non venne udita dal semidio. Troppo euforico ed impegnato a stritolare l'altro.
??? POV
Era tutta la serata che seguiva Nico e, vedendolo ridere e scherzare con il suo amico mortale, non poteva fare a meno che provare delle fitte di gelosia anche solo per il loro rapporto di amicizia. Sempre che si potesse parlare ancora di amicizia perché, tra le tante cose, di sicuro non gli era sfuggito il modo in cui il mortale guardava il semidio.
Quel ragazzo sicuramente provava qualcosa di più profondo nei confronti del figlio di Ade.
Ma, di certo, lui non poteva biasimarlo. Quel ragazzino aveva un modo incredibile di entrarti dentro e tormentarti. Ti faceva venire voglia di farlo felice anche solo per vedere il suo sorriso, ti faceva venire voglia scoprire tutte le cause che avevano portato quel velo di tristezza che era sempre presente nei suoi occhi nerissimi, per poi tenerlo stretto e fare di tutto per fargli dimenticare suddette cause.
E mentre ripensava a ció non poté fare a meno che scrivere un altro messaggio che esprimeva tutto ció che provava per il figlio di Ade.
Ma non lo mandó subito. Nico avrebbe dovuto leggerlo da solo poiché quelle parole erano destinate a lui e lui soltanto.
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Ed eccoci qui
Spero di non aver fatto troppi errori visto che l'ultima parte l'ho dovuta finire di scrivere al cellulare.
Comunque ci sono delle cose che devo dirvi
Non so se avete notato che ho pubblicato una NUOVA STORIA.
Si chiama " innamorato del prof. " e non è una fanfiction Pernico.
Se volete andate a vedervi la trama e il primo capitolo che ho già pubblicato perché mi farebbe molto piacere.
Detto ció
VOTATE se vi è piaciuto il capitolo e
MI RACCOMANDO COMMENTATE
Peace, Love & Empathy
-Aliz
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