capitolo 18
ciaaaaaaaaau!
finalmente sono riuscita ad aggiornare!
non avete idea di quanto mi sia mancato scrivere. avrei dovuto finire questo capitolo prima che iniziasse la scuola per evitare ciò che invece è successo, ovvero di venire di nuovo sommersa di compiti e non avere tempo per curare wattpad, ma purtroppo sono una persona pigra e mi sono goduta gli ultimi giorni di pigrizia fino all' ultimo.
per chi se lo fosse chiesto l' esame di recupero di greco è andato tutto bene e mi sono ritrovata con la media del 7 che, per un liceo classico, non è male.
comunque ho notato che durante la mia assenza i lettori sono aumentati a dismisura! 10.300 e passa lettoriiiiii! svengo.
ma ora bando alle ciance
che questo capitolo abbia inizio!
p.s.
vi consiglio di sentire la canzone che vi ho messo sopra mentre leggete questo capitolo
PERCY POV
inspira. espira. lo uccido. inspira. espira. lo ammazzo di botte. inspira. espira. Merda. inspira. espira. gli farò così male che rimpiangerà il giorno in cui sua madre l' ha partorito. inspira. espira. Merda. Merda. Merda. Merda!
più o meno da quando Andy aveva supposto che Nico fosse stato drogato da quel deficiente questi erano stati i pensieri del figlio di Poseidone.
mentre lui fumava di rabbia e entrava nel panico più totale vedendo il suo fidanzato in quello stato pietoso, il mortale dagli occhi di ghiaccio prese in braccio il figlio di Ade e lo portò di corsa fuori dal locale. cosa che a Percy non piacque affatto ma, troppo preoccupato per la salute del più piccolo, lasciò correre e seguì il ragazzo di fuori.
Andy lo aveva adagiato su una panchina. Nico alternava tra stati di coscienza e incoscienza e farfugliava cose senza senso. poi tutt' a un tratto il figlio del dio dei morti iniziò a tremare. tutto il colore defluì dal suo viso. il sorriso indotto dalla droga di poco fa completamente svanito, sostituito da un' espressione di terrore e panico. Nico Di Angelo fu scosso dalle convulsioni proprio sotto gli occhi sconvolti e preoccupatissimi del suo ragazzo. era davvero straziante per il figlio del dio del mare vederlo in quello stato pietoso. Andy fece appena in tempo ad alzare la frangia del figlio di Ade e a sorreggergli la schiena che questi prese a dare di stomaco. fu troppo.
'che gli succede Andy!' sbraitò il semidio. vedere il suo ragazzo in quello stato lo stava uccidendo e il fatto che l' altro riuscisse a mantenere la calma con tanta facilità lo mandava ancor di più in bestia.
'non lo so okay? non è normale il fatto che stia reagendo in questo modo. voglio dire, normalmente con una dose sola di quella robaccia ci si dovrebbe limitare a provare una forte euforia e provare quello che diceva Nico poco fa. ma questo... questo non è per niente normale e non va per niente bene.'
'ma non mi dire!'
'no...' l' altro scosse la testa 'non capisci. questa reazione... le convulsioni e tutto... è come se stesse andando in overdose.'
'CHE COSA? ma è impossibile. in quello shottino sicuramente non ce n' era una dose tale da mandarlo in overdose!'
'appunto. è per questo che non capisco. dobbiamo...'
Nico diede di stomaco ancora una volta. Andy gli disegnava cerchi invisibili sulla schiena con il palmo della mano. Percy fece finta di non vedere. un' altra serie di brividi scosse il corpo del semidio minore appena prima che questi svenisse.
non volava una mosca nel vicolo vicino alla discoteca dove si trovavano. strano, non c' era più nessuna sorta di rumore. il figlio di Poseidone si girò verso il mortale e lesse nei suoi occhi magnetici la stessa preoccupazione che era sicuro ci fosse anche nel suo sguardo verde-mare. un odore pungente di zolfo riempì l' aria.
poi la terra prese a tremare. pezzi di intonaco caddero dal muro al quale erano vicini. l' asfalto si crepò e da una voragine più grande delle altre uscì niente meno che Ade, fratello di Zeus e Poseidone, dio dei morti e signore degli inferi.
'oh cazzo'
senza distogliere lo sguardo da quello che era sia suo zio che, sperando, futuro suocero, Percy si ritrovò ad annuire e a concordare con l' esclamazione del mortale.
il signore degli inferi non calcolò minimamente il figlio di Poseidone e si diresse verso il mortale che teneva fra le braccia suo figlio.
Percy spostò lo sguardo su Andy. Nonostante l' espressione precedente piuttosto colorita, il ragazzo sembrava sorprendentemente calmo e a suo agio. Perfino il figlio di Poseidone, che era di fatto un semidio, si sentiva sempre in soggezione e nervoso in presenza di Ade.
ma, in fondo, questo non era che un altro fatto da aggiungere alla sua lista di cose che non gli piacevano di Andy .
'lei è davvero Ade?' chiese il ragazzo
'in persona.'
il signore degli inferi prese il corpo incosciente di suo figlio tra le braccia e in mano gli apparirono tre di quelli che sembravano semi.
'cosa gli è successo?'
'cosa gli sta dando?' chiesero il mortale e il semidio in contemporanea e Percy si stupì non poco quando il dio rispose al ragazzo dagli occhi blu e ignorò completamente la sua domanda.
'sono semi dal giardino di mia moglie Persefone.'
mentre Percy continuava ad essere ignorato i due continuarono a parlare con voci preoccupate
'perchè ha reagito in questo modo? non è normale'
'certo che non lo è. lui è un semidio, figlio della morte per giunta. i miei figli tra tutti i semidei sono quelli che hanno la reazione peggiore a questa robaccia mortale che gli hanno dato. vedi, Andrew, in teoria, la morte dovrebbe essere un qualcosa che solo io, per mezzo di mio figlio Tanathos , dovrei poter indurre. queste sostanze, queste droghe invece la inducono in modo non naturale e i miei figli ne risentono particolarmente. per loro anche la minima dose è mortale.'
il figlio del dio del mare percepì il cuore saltargli un battito nell' udire le parole del dio. stanco di non essere considerato, fece un passo avanti.
'starà bene?'
si pentì immediatamente di aver parlato. Ade gli rivolse un' occhiata che, Percy ne era sicuro, se non fosse stato per il fatto che non era ancora giunta la sua ora, lo avrebbe ucciso all' istante.
'di certo non grazie a te' gli rispose con voce gelida
'Tu, un semidio, figlio di mio fratello Poseidone, non sei riuscito a mantenere la calma e a prenderti cura di mio figlio! Andrew é stato quello che ha preso in mano la situazione e l ha portato qui fuori. Ha cercato di fare qualcosa, a differenza tua.'
Ogni parola del dio dei morti era come una pugnalata dritta al cuore di Percy. Aveva ragione, non era riuscito a prendersi cura del suo stesso fidanzato. Ma come poteva non farsi prendere dal panico quando la persona a cui teneva di più al mondo rischiava di morire?
Con un filo di voce, ma con tono fermo e senza distogliere lo sguardo dal dio gli si rivolse
'Starà bene?'
Ade sostenne il suo sguardo per un po' e poi rispose
'si, si riprenderà presto. ora devo tornare Sotto. Andrew, prendi mio figlio.'
mentre guardava il suo ragazzo tornare fra le braccia del mortale, una lampadina si accese nella testa di Percy.
'aspetta, come facevi a sapere il suo nome? addirittura quello di battesimo, perchè sono sicuro che neanche Nico sapesse che si chiama Andrew.'
'ha ragione... perchè sembri conoscermi?' intervenne il ragazzo, gli occhi di ghiaccio velati da uno strato di curiosità.
il signore dei morti sospirò. un gesto talmente umano che sorprese non poco il figlio di Poseidone.
'Bhe prima o poi lo saresti venuto a sapere...
Andrew, in minima parte, tu sei un semidio. '
Percy pensó di non aver capito bene, ma il viso sconvolto del ragazzo era la prova che non aveva capito male.
Ade sospiró di nuovo.
'In te scorre sangue semidivino. Tua nonna era una semidea.
Era mia figlia. Per quel famoso patto per il quale io e i miei fratelli non avremmo dovuto generare figli, peró, l'ho dovuta tenere nascosta. È cresciuta pensando di essere una semplice mortale, anche se di semplice in lei c'era ben poco. Era una donna straordinaria e non era minimamente a conoscenza del mondo divino. Avevo mosso mari e monti per coprire il suo "odore semidivino " ai mostri.
Poi sposó un mortale, tuo nonno, e naque tua madre. Lei e tua nonna avevano i tuoi stessi occhi.
Ora ti chiederai perché tua madre non è nata semidea e, a dir la sincera verità, non lo so neanche io. La genetica è un qualcosa di imprevedibile, ancor di più quando c'é sangue divino di mezzo. Da un semidio puó nascere un altro semidio, un semplice mortale o un mortale con caratteristiche semidivine. Tua madre era una semplice mortale, ma tu no.
Ti sei mai chiesto perché riesci a vedere attraverso la foschia? Oppure perché ti senti così a tuo agio in mia presenza? Inte scorre una piccolissima parte del mio sangue. '
La tensione nell'aria era tale che si sarebbe potuta tagliare con il coltello. Inutile dire che Percy era sconvolto, ma mai quanto l'altro ragazzo.
Questo peró, pensó il figlio del dio del mare, spiegava molte cose.
Ci fu qualche attimo di silenzio che sembró un'eternità e poi il dio sparì lasciando Andy, Percy e un Nico ancora privo di sensi da soli.
ad un tratto il ragazzo dagli occhi verde mare si ricordò di non essere andato in discoteca da solo
'devo andare a cercare i miei amici e avvisarli...' disse rompendo un po' di quell' imbarazzo che li circondava. Andy sembrò riprendersi momentaneamente dallo shock quando Percy cercò di togliergli il figlio di Ade dalle braccia.
'tu vai' rispose 'non possiamo lasciare Nico qui e gli serve dell' ambrosia il più presto possibile.'
il semidio si indispettì
'lo so. è per questo che io andrò a cercare gli altri e poi porterò il mio ragazzo al campo mentre tu tornerai a fare qualsiasi cosa tu voglia.'
l' altro scosse la testa non permettendogli ancora di prendere Nico.
'è una follia e lo sai anche tu. passerebbe troppo tempo e non si può dire che il tuo ragazzo sia in buone condizioni visto quello che ha appena passato. tu vai a chiamare gli altri, io porterò Nico a casa mia che è molto più vicina del campo. ho dell' ambrosia a casa, ci penserò io a lui.'
ogni cellula del corpo di Percy gli diceva che si trattava di una pessima idea. dopo tutto quello che era appena successo l' ultima cosa che avrebbe voluto fare era separarsi dal suo ragazzo e lasciarlo con quell' Andy, ma d' altra parte il ragazzo aveva ragione: non avevano tutto il tempo del mondo per cercare gli altri in quella fiumana di gente e poi portare Nico al campo mezzo-sangue.
si ritrovò a scuotere la testa mentre pronunciava il "si" più forzato della sua vita.
Andy lo guardò storto confuso dall' azione contraddittoria del semidio, ma una volta capito si allontanò in direzione di una moto parcheggiata dall' altra parte della strada con Nico fra le braccia.
NICO POV
Nico non faceva che sentire la stessa melodia. una musica dolce, lenta ma terribilmente dolorosa. da quelle note sembrava quasi trasparire sofferenza e sconsolazione.
'è così essere morto?' si chiese
ripensò a tutte le persone che doveva aver lasciato:
Percy, tutti i suoi amici, Andy...
si sentì male per loro, perchè sapeva perfettamente come la sua morte avrebbe devastato quelli a lui più cari.
si confuse di nuovo tutto quanto. la solita melodia che si ripeteva ancora e ancora e all' improvviso avvertì delle mani che lo accarezzavano dolcemente.
aprì gli occhi.
una fortissima sensazione di dèja-vu lo colpì. per la seconda volta si svegliò nello stesso letto, nella stessa stanza della stessa persona.
sorrise quando avvertì nuovamente delle mani che, questa volta, gli stavano spostando la frangia ormai troppo lunga da davanti gli occhi.
le riconobbe all' istante e fu sorpreso di non essere deluso dal fatto che non si trattasse delle mani del suo ragazzo.
incontrò lo sguardo blu ghiaccio di Andy e non potè fare a meno che abbandonarsi al sollievo.
'non... non sono morto, vero?'
l' altro sorrise, gli occhi gli si illuminarono di sollievo, felicità e qualcos' altro che Nico riuscì bene ad identificare.
'no, non sei morto ma ci sei andato vicino. pensavo di averti perso, sai?'
il figlio di Ade abbassò lo sguardo
'l' ho pensato anch' io. è stato tutto terribilmente confuso, poi ho sentito l' odore degli inferi e poi... poi c' era quella musica. era terribilmente straziante e bellissima...'
il ragazzo incrociò di nuovo il suo sguardo e chiese l' ultima cosa che Nico si sarebbe aspettato. non scese nei dettagli, non lo forzò a raccontargli tutto quanto costringendolo quindi a rivere tutto. con voce sorprendentemente dolce chiese
'ti va di cantarmela?'
il figlio del dio dei morti annuì e iniziò a cantare con voce flebile la melodia che ormai sapeva a memoria
[N\A: a questo punto penso sia importante che sentiate la canzone che vi ho messo sopra e di cui sotto ho messo la traduzione nel caso in cui foste interessati]
Eyes like a car crash
I know I shouldn't look but I can't turn away.
Body like a whiplash,
Salt my wounds but I can't heal the way
I feel about you.
I watch you like a hawk
I watch you like I'm gonna tear you limb from limb
Will the hunger ever stop?
Can we simply starve this sin?
That little kiss you stole
It held my heart and soul
And like a deer in the headlights I meet my fate
Don't try to fight the storm
You'll tumble overboard
Tides will bring me back to you
And on my deathbed, all I'll see is you
The life may leave my lungs
But my heart will stay with you
That little kiss you stole
It held my heart and soul
And like a ghost in the silence I disappear
Don't try to fight the storm
You'll tumble overboard
Tides will bring me back to you
The waves will pull us under
Tides will bring me back to you
The waves will pull us under
Tides will bring me back to you
The waves will pull us under
Tides will bring me back to you
Tides will bring me back to you
That little kiss you stole
It held my heart and soul
And like a ghost in the silence I disappear
Don't try to fight the storm
You'll tumble overboard
Tides will bring me back to you
That little kiss you stole
It held my heart and soul
And like a deer in the headlights I meet my fate
Don't try to fight the storm
You'll tumble overboard
Tides will bring me back to you
mentre cantava con un tono di voce così flebile che rasentava il sussurro, Nico si rese conto con stupore che gli occhi di ghiaccio di Andy si stavano velando di lacrime. non ne versò neanche una, ma quel luccichio nel suo sguardo era evidente e Nico era sicuro che non fosse molto frequente che gli occhi di quel ragazzo anche solo si velassero di lacrime.
la vista del figlio di Ade iniziò ad appannarsi e si rese conto che anche i suoi occhi scuri si stavano velando di lacrime, ma anche lui, come Andy, non ne lasciò cadere nessuna.
Nico era sicuro che l' altro avesse capito tutta la tristezza che c' era dietro quella melodia. non era facile sapere di essere stato così vicino alla morte, così vicino a lasciare Percy e tutti coloro che avevano fatto della sua vita un qualcosa che valeva la pena affrontare, con i suoi lati brutti e con i suoi infiniti lati bellissimi. in quel momento però, mentre si specchiava nello sguardo blu di quel ragazzo che gli era stato vicino tante volte, il fatto che avesse condiviso tutta quella sofferenza con lui lo stava facendo sentire meglio, gli stava dando la sicurezza e la consapevolezza di essere ancora vivo, di essere più ancorato alla terra che agli inferi a cui apparteneva suo padre, più vicino alle persone che amava e che lo amavano.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------
capitolo deprimente eh?
devo dire che però sono felicissima di essere tornata finalmente a scrivere. mi era mancato tutto ciò.
so che il capitolo è molto corto ma, sinceramente, sapevo che andava bene così. aggiungere altre cose avrebbe solo rovinato tutto il resto.
spero che vi siate andati a sentire 'Deathbeds' dei Bring Me The Horizon che vi ho messo sopra perchè è stata proprio questa canzone che mi ha ispirato a scrivere questo capitolo.
ora però è importantissimo che se vi è piaciuto il capitolo VOTIATE e che COMMENTIATE PERCHé DEVO ASSOLUTAMENTE SAPERE CHE NE PENSATE
qui sotto vi metto la traduzione della canzone
Occhi che si scontrano come delle automobili
So che non dovrei guardare,
ma non riesco a girarmi da un'altra parte
Il corpo come un colpo di frusta
Metto il sale sulle ferite
ma non riesco a guarire il modo in cui mi sento per te
Ti osservo come un falco
Ti osservo come se dovessi dilaniarti in mille pezzi
La fame si placherà mai?
Possiamo semplicemente lasciar morire di fame questo peccato?
Quel piccolo bacio che mi hai rubato
Ha tenuto in ostaggio il mio cuore e la mia anima
E come un cervo alla luce dei fari, ho incontrato il mio destino
Non provare a combattere la tempesta
Rotolerai fuori bordo
Le maree mi riporteranno da te
E sul mio letto di morte, tutto quello che vedrò sarai tu
La vita potrà abbandonare i miei polmoni
Ma il mio cuore resterà con te
Quel piccolo bacio che mi hai rubato
Ha tenuto in ostaggio il mio cuore e la mia anima
E come un cervo alla luce dei fari, ho incontrato il mio destino
Non provare a combattere la tempesta
Rotolerai fuori bordo
Le maree mi riporteranno da te
Le onde ci spingeranno sott'acqua
Le maree mi riporteranno da te
Le onde ci spingeranno sott'acqua
Le maree mi riporteranno da te
Le onde ci spingeranno sott'acqua
Le maree mi riporteranno da te
Le maree mi riporteranno da te
Quel piccolo bacio che mi hai rubato
Ha tenuto in ostaggio il mio cuore e la mia anima
E come un fantasma nel silenzio io scompaio
Non provare a combattere la tempesta
Rotolerai fuori bordo
Le maree mi riporteranno da te
Quel piccolo bacio che mi hai rubato
Ha tenuto in ostaggio il mio cuore e la mia anima
E come un cervo alla luce dei fari, ho incontrato il mio destino
Non provare a combattere la tempesta
Rotolerai fuori bordo
Le maree mi riporteranno da te
kiss kiss
-Aliz
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top