10
Qui sopra 'Alone' degli Sleeping With Sirens
love
-Aliz
-----------------------------------------------------------------------------------------
10
Davanti i loro occhi si mostrava in tutta la sua straordinaria bellezza nientemeno che Afrodite, la dea della bellezza e dell' amore. Il figlio di Poseidone aprì la bocca un paio di volte per poi richiuderla a corto di parole. Cosa potevi dire ad una dea del genere quando ti accusava di essere troppo sdolcinato?
"tesoro, so che la mia bellezza lascia senza fiato ma non pensavo che avresti preso la cosa in senso letterale" disse la dea ridacchiando.
Percy allora si riprese e si alzò in piedi insieme a Nico, c' era solo un certo numero di insulti che poteva sopportare.
"salve Afrodite"
"le mattinate in spiaggia sono deliziose, non credete?" disse la dea guardando il mare calmo
Percy si girò verso il fidanzato non sapendo che dire e si rese conto che il più piccolo aveva una sguardo ancora più stralunato di quello che doveva aver lui. Poteva solo immaginare quanto fosse shockante per il ragazzo trovarsi davanti Afrodite dopo tutto quello che era successo con Cupido.
Capendo che toccava decisamente a lui mandare avanti la conversazione si schiarì la gola
"ehm... non per sembrare scortese ma posso chiederle a cosa dobbiamo la sua presenza?"
Solo allora Afrodite si prese il tempo e il garbo di guardarlo in faccia "che c'è ora non posso neanche venire a far visita a una delle mie coppie preferite?"
"no no, non è questo. Eravamo solo...come dire... sorpresi di vederla qui" ci mancava solo che entrasse a far parte della lista nera di una dea potente come Afrodite.
Cercò di cambiare discorso "e così siamo una delle sue coppie preferite eh?"
La dea sorrise in un modo che al semidio non piacque affatto "certo che lo siete! E aspettate di vedere cosa io e il Fato abbiamo in serbo per voi"
Potè sentire chiaramente il suo fidanzato che si irrigidiva affianco a lui "come sarebbe a dire scusi?"
Afrodite sminuì la faccenda con un gesto della mano "oh, niente di che, niente di che. Ho solo intenzione di rendere la vostra vita amorosa molto...movimentata, si. Lo sanno tutti che le storie più belle sono quelle tormentate" I due semidei rimasero a bocca aperta e la dea ricominciò a parlare come se niente fosse "ora vi lascio. C' è qualcuno che sta arrivando. Poi ditegli che lo saluto e di non disperarsi perchè è sempre stato uno dei miei protetti e che ho in serbo qualcosa per lui."
Prima che i due potessero anche solo aprire bocca per rispondere Afrodite scomparve lasciando dietro di se una scia di profumo alle rose e cioccolato. Percy incontrò lo sguardo di Nico: "sai cos' è appena successo per caso?"
"non ne ho idea veramente"
"oddio no" Percy sembrava avesse visto un fantasma
"che c'è Percy?"
"no, no. Proprio no."
Nico pensò che il suo ragazzo stesse impazzendo "ma no cosa?"
"che coglioni, proprio ora?" Percy continuava a parlare da solo e Nico non aveva idea di cosa gli fosse preso. Solo quando sentì qualcuno salutarli capì perché il suo ragazzo stava dando di matto
"ciao ragazzi"
La voce flebile del biondo echeggiò per la spiaggia deserta e Percy non potè fare a meno che afferrare Nico per la vita con fare protettivo. Il moro gli rivolse un sorriso rassicurante e delicatamente si liberò della presa di Percy.
"hey Will"
E stranamente il semidio dagli occhi verde-mare non provò nessuna fitta di gelosia quando il suo ragazzo salutò il figlio di Apollo rivolgendogli un ampio sorriso e il biondo sorrise di rimando.
"ciao Will" lo salutò Percy. Quello gli rivolse un sorriso triste "ciao Percy"
Poi sospirò "sentite ragazzi sono venuto qui per scusarmi con te, Percy. Per tutto quello che ho causato, per essermi intromesso tra di voi ma credo che tu più di chiunque altro mi possa capire. Tu non avresti provato in ogni modo ad avvicinarti a Nico se fosse stato il contrario? Se lui fosse stato con me?" Ti piacerebbe, tesoro. Forse in un altro universo.
Ma quando il semidio ci pensò seriamente non potè fare a meno che annuire, perchè per avere Nico anche lui avrebbe fatto qualsiasi cosa.
"io lo amo davvero, Percy e non credo ci sia bisogno di ricordarti di quanto tu sia fortunato ad averlo." Poi spostò lo sguardo a terra " In ogni caso non mi intrometterò più, ho capito che lui ama te. Quindi mi farò da parte però Percy, ti prego, non farlo soffrire, non farlo mai."
Con quelle ultime parole Will fece per andarsene ma Nico lo prese per un polso e lo abbracciò e fu un abbraccio forte "possiamo essere amici, Will"
Il biondo sorrise e a Percy non sfuggirono il dolore e l' amore che si celavano nei suoi occhi azzurro cielo
"non ora, ma forse un giorno. Quando avrò superato tutto quanto e la vita tornerà ad andare avanti anche per me. Ma voglio che tu sappia che anche quando questo accadrà ci sarà sempre una piccola parte del mio cuore che ti amerà, Nico."
Il figlio di Apollo fece per ritornare verso il Campo ma Nico lo fermò di nuovo "aspetta Will. Afrodite mi ha detto di dirti di non disperarti perchè ha in mente qualcosa per te"
Il biondo rise senza umorismo "spero proprio che sia qualcosa di buono allora"
Questa volta quando se ne andò lo fece davvero e non si voltò indietro.
Nico sentì una mano prendere la sua ed alzò lo sguardo incontrando due occhi verde-mare preoccupati.
"hey Nico, tutto bene?"
Il semidio scosse la testa e Percy lo attirò a sè "scosso per le parole di Will?"
Il figlio di Ade sospirò "si... vederlo così, con quello sguardo negli occhi... gli ho spezzato il cuore, mi sento come se fosse colpa mia"
Il figlio di Poseidone gli alzò il mento con un dito in modo che potesse guardarlo negli occhi, poi sussurrò "Nico, ascoltami, non è colpa tua. Queste sono cose che non si possono controllare, in nessun modo tu avresti potuto impedire a Will di innamorarsi di te. Vedrai che lo supererà, andrà avanti e potrete tornare ad essere amici. Ricorda le parole di Afrodite." Percy gli mise una ciocca di capelli dietro l' orecchio e gli diede un piccolo bacio a stampo sulle labbra "ti fidi di me?"
Nico, ormai perso nell' oceano che erano gli occhi del suo ragazzo, annuì senza pensarci due volte. E il semidio si avvicinò per connettere le loro labbra in un bacio lento, dolce, rassicurante. Un bacio per esprimere tutta la fiducia che riponevano l' uno nell' altro. Percy iniziò ad indietreggiare verso l' acqua, continuando a baciare il figlio di Ade, fin quando l' oceano aveva raggiunto il livello del bacino di Percy ed era arrivato un po' più sopra la vita di Nico. Il figlio di Ade sentì la paura iniziare ad insinuarsi dentro di sè ma l' altro percependolo continuò a baciarlo con maggiore passione, facendolo sciogliere tra le sue braccia, facendogli dimenticare dove fosse. Percy passò la lingua sulle labbra di Nico e gliele mordicchiò leggermente, quasi a voler chiedere il permesso di accedere a quella meravigliosa bocca e il figlio di Ade senza esitazione la aprì permettendo alla lingua del fidanzato di farsi strada. Poi le mani di Percy iniziarono a scorrere lungo i fianchi dell' altro fino ad arrivare a posarsi sul suo sedere. Al contatto dei palmi grandi del ragazzo verde-mare con il suo corpo il figlio di Ade rabbrividì e quando Percy gli sollevò le cosce Nico aggrappò le sue gambe alla vita dell' altro stringendo e facendo venire a contatto le loro parti più intime. Percy emise un mugolio contro la bocca del suo ragazzo e il figlio di Ade sorrise.
Era musica per le sue orecchie.
Le mani del semidio si insinuarono dentro la maglietta di Nico tracciando i contorni dei suoi addominali asciutti facendolo rabbrividire di piacere mentre infilava le mani nei capelli soffici e disordinati di Percy. Le labbra del figlio di Poseidone si staccarono da quelle di Nico per andarsi a posare sul suo collo lasciando una scia di baci che partiva dall' orecchio fino ad arrivare alla base del collo. Si soffermò sul punto delicato del semidio, quello che avrebbe fatto uscire i più dolci dei suoni dalle belle labbra di Nico. Il figlio del dio dei morti sentì la lingua del suo fidanzato leccare quel famoso punto per poi succhiare la carne ripetutamente facendogli sospirare il suo nome. Sapeva che il giorno dopo ci sarebbe stato il segno del succhiotto in quel punto, ma a Nico non avrebbe potuto importare di meno. Probabilmente sentir pronunciare il proprio nome in quel sussurro così intimo eccitò Percy ancora di più perchè in un batter d' occhio Nico si ritrovò le labbra impegnate con quelle del suo ragazzo e le mani del figlio del dio del mare che lo accarezzavano per tutto il corpo accendendogli un fuoco dentro. Il respiro dei due si faceva sempre più affannoso e entrambi sapevano che non potevano assolutamente rimanere lì. la spiaggia era deserta, si, ma era pur sempre giorno, sarebbe potuto arrivare chiunque. Fu allora che Nico evocò tutto la forza di volontà e la concentrazione che erano rimaste in lui per farli viaggiare nell' ombra ed arrivare nella cabina di Percy.
Arrivarono direttamente sul letto e Nico ringraziò mentalmente le ombre per questo. Le labbra di Percy si staccarono dalle sue una volta resosi conto del cambio di location per poi curvarsi in un sorrisetto malizioso:
"qualcuno ha fretta a quanto pare"
E il figlio di Ade a quelle parole non potè fare a meno di arrossire e distogliere lo sguardo da quello fin troppo intenso del ragazzo. La mano di Percy sulla sua guancia però fece si che i loro sguardi si incontrassero di nuovo
"amo quando arrossisci, lo sai" gli disse in un sussurro prima di baciargli dolcemente la fronte
"amo quando mi guardi con quegli occhi come se esistessi solo io"
La mano di Percy che non si trovava sulla guancia dell' altro iniziò a scendere per tutto il corpo di Nico. Passò sul petto e quando le dita giocarono con i capezzoli sensibili il figlio di Ade trattenne il fiato per un momento "ecco, amo quando reagisci così al mio tocco, Nico"
La mano del maggiore continuava a scorrere lungo gli addominali dell' altro mentre piano piano le loro labbra si facevano sempre più vicine. Si stavano sfiorando, erano a qualche millimetro di distanza, quando la mano di Percy raggiunse la zona più delicata in assoluto del corpo di Nico che si fece scappare un mugolio dalle labbra rosse
"mi fai impazzire" e finalmente il figlio di Poseidone annullò del tutto la distanza tra le loro bocche che si fusero di nuovo, lente, sensuali, prendendosi tutto il tempo per assaporarsi l' un l' altro. La mano del ragazzo dagli occhi verde-mare continuava a massaggiare il più piccolo che respirava sempre più affannosamente.
Poi prima che potesse finire tutto Percy fece risalire la mano sul petto del ragazzo e, continuando a baciarlo, iniziò a spogliarlo lentamente. Presto si ritrovarono completamente senza vestiti, la bocca di Nico impegnata a dare piacere al suo amato che gli teneva una mano fra le ciocche nerissime. Respiri affannosi e gemiti risuonavano nella stanza producendo una musica dolcissima. Nico sapeva che presto il suo ragazzo sarebbe esploso ma la notte era ancora lunga e l' altro sembrava essere dello stesso parere quando allontanò gentilmente le labbra dell' altro dalla sua intimità e le riportò di nuovo sulle sue.
"non ho ancora finito con te, piccolo" gli sussurrò Percy contro l' orecchio.
E dèi se aveva ragione. Percy lo prese in tutti i modi possibili, in tutte le posizioni possibili, in tutti i ritmi possibili. Prima con foga, con una passione tale che bruciava da dentro, poi lento e sensuale in cui ogni spinta, ogni affondo e ogni gemito erano una dichiarazione d' amore urlata al mondo intero. Ogni volta con Percy era così, non era mai solo sesso, era un qualcosa di più. Il trovarsi l' uno nel corpo dell' altro era un qualcosa che nessuno dei due sarebbe riuscito a spiegare a parole per quanto era intensa la sensazione. Si appartenevano.
Andarono avanti tutta la notte e quando entrambi erano ormai stremati e giacevano abbracciati l' uno all' altro, gli ultimi suoni che le pareti della cabina udirono furono i 'ti amo' che i due si sussurrarono prima di addormentarsi beatamente.
--------------------------------------------------------------------------------------
che ne dite?
Voti? Commenti?
Peace, love & empathy
-Aliz
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top