09
Ecco il 9° capitolo di Saviour
sopra avete "carolyn" dei Black Veil Brides
-Aliz
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09
Toc. Toc. Toc.
Toc. Toc. Toc.
"Ma perchè non apre nessuno!?"
Erano due minuti buoni che Percy bussava, non con estrema delicatezza, alla porta della cabina di Afrodite e la sua pazienza, già inesistente, si stava esaurendo. Dava la colpa all' ADHD.
Alzò di nuovo il braccio per bussare quando qualcuno si decise ad aprire la porta. Il semidio alzò lo sguardo per sbraitare al figlio di Afrodite che ci aveva messo un' eternità ad aprire, ma rimase a bocca aperta. Quello che aveva davanti non era esattamente il tipo di ragazzo che passa inosservato, eppure chissà perché non l' aveva mai notato in giro per il Campo. Il ragazzo era senza maglietta e metteva in mostra degli addominali non indifferenti. Lungo le braccia muscolose gli risalivano a spirale delle scritte in una strana lingua le cui lettere somigliavano vagamente a quelle dell' alfabeto greco, ma se fosse stato greco Percy avrebbe potuto comprenderlo, cosa che invece non riusciva a fare. I capelli lisci e castani che ricadevano fastidiosamente su dei luminosi occhi color nocciola gli incorniciavano un viso dai lineamenti marcati e mascolini, indossava un paio di pantaloni della tuta e aveva i piedi nudi.
Vedendo che il figlio di Poseidone non apriva bocca l' altro decise di parlare
"ehm ciao..."
Percy si riprese dallo shock. Concentrati Jackson sei qui perché hai appena fatto lo stronzo con il tuo ragazzo, non per sbavare addosso a questo qui.
"Ciao sono Percy"
Il figlio di Afrodite sorrise serenamente
"si, so chi sei. Io sono Jordan, si può sapere ora cosa ci fai qui?"
"Ah si giusto, hai ragione. Sto cercando Piper"
Il ragazzo continuava a sorridere come se non avesse una preoccupazione al mondo "va bene ora te la ch-"
"Hey ciao Percy!" Piper uscì dalla cabina e corse ad abbracciare l' amico
"hey Pipes"
"bene mi ha preceduto lei. Ciao è stato un piacere" il ragazzo sorrise un' ultima volta e poi tornò nella cabina. Non appena chiuse la porta Piper gli fece l' occhiolino
"vedo che hai conosciuto Jordan. Mamma si è impegnata parecchio con quel ragazzo, è nuovo"
"ecco perché non l' avevo mai visto... " poi si ricordò del perché era andato fin lì "senti devo parlarti di una cosa. Sto nella merda"
"ecco, lo sapevo. Dai andiamo a sederci da qualche parte"
I due arrivarono fino alla spiaggia e si sedettero sul bagnasciuga guardando il mare per un po'.
"ti vedo preoccupato, dimmi che succede."
Percy sospirò "si tratta di Nico... abbiamo litigato e io non so che fare. È stata tutta colpa di Will che gli sbava dietro e poi c'è stata la lezione di nuoto e poi le maledettissime boe che non si trovavano. Poi Nico è quasi annegato e Will gli ha fatto la respirazione bocca a bocca e io stupido come sono ho perso il controllo e poi Nico l' è venuto a sapere e voleva chiedessi scusa a quello e so che forse aveva ragione ma io so che lui non aspettava altro che poggiare le sue labbra su quelle del mio Nico e poi alla fine l' ha baciato e io non c' ho visto più, ho iniziato a colpirlo e poi c'è stata una specie rissa e-"
"fermo, fermo, fermo. Non ci sto capendo nulla. Ora ti calmi e mi racconti tutto da capo eh"
Il figlio di Poseidone fece un bel respiro e iniziò a raccontare tutto all' amica.
Alla fine Piper annuì "okay Percy io davvero ti capisco ma mannaggia a Zeus c' era davvero bisogno di fare una scenata e prenderlo a cazzotti? Lo so che Will si è comportato da idiota a provocarti in quel modo ma pensa a Nico. Lo sai com' è fatto, pensa che nessuno possa interessarsi a lui in quel modo è ingenuo e no, non avresti dovuto dirglielo in quel modo. Devi fidarti di lui Percy. Ti ama con tutto se stesso, lo sai che è così."
"Ma io mi fido di lui, è di quell' altro che non mi fido."
La ragazza alzò gli occhi al cielo e gli posò una mano sul braccio "Percy, Nico ti ama e se Will ci dovesse provare esplicitamente con lui sai benissimo che lo respingerebbe, non c'è bisogno di esser così gelosi. Questo non sei tu, questo non è il Percy di sempre, il Percy di cui Nico si è innamorato e se continui così non farai altro che rischiare davvero di perderlo."
Il semidio si prese la testa fra le mani disperato "Hai ragione! e se fosse già troppo tardi, se l' avessi perso? Non posso vivere senza di lui io...io non posso"
"tesoro non ti preoccupare non è niente di irreparabile, é la vostra prima litigata, dovete solo chiarirvi. Appena torna Nico parlaci, scusati e vedrai che si risolverà tutto"
Il ragazzo dagli occhi verde-mare sorrise un po' più sollevato ed abbracciò l' amica "grazie Pipes, sapevo che mi avresti aiutato. Grazie davvero"
"di niente, lo sai che ci sarò sempre per te"
Poi sorrise e si alzò in piedi "ora però vado. È quasi l' ora di punta per le docce e devo controllare che i miei fratelli e le mie sorelle non si uccidano per decidere chi andrà prima. In famiglia siamo così drammatici!"
*****
Il figlio di Ade poteva sentire chiaramente le gambe tremargli mentre attraversava il Campo Mezzo-Sangue diretto verso la spiaggia. Era sicuro al 100% che avrebbe trovato lì il suo ragazzo ed era un fascio di nervi. Sentì il cellulare vibrargli dentro la tasca dei jeans. Da quando i figli di Atena avevano inventato un programma per evitare che i cellulari attirassero mostri e calamità mortali varie permettendo ai semidei di utilizzarli tranquillamente, Nico ancora non si era abituato all' apparecchio.
Sorrise quando vide il messaggio
da Andy: non ti preoccupare andrà tutto bene
Quel ragazzo gli leggeva proprio nel pensiero. Più motivato di prima il figlio di Ade accelerò il passo. Era talmente perso nei propri pensieri che non si rese conto di cosa gli si trovava davanti fin quando non andò a sbattere contro qualcosa di duro.
Alzò lo sguardo ed incontrò un paio di freddissimi occhi neri che gli erano così terribilmente familiari.
"ma guarda un po', chi non muore si rivede... purtroppo"
I cinque ragazzi dietro di lui scoppiarono a ridere, anche se la battuta era tra le più squallide che Nico avesse mai sentito. Il figlio di Ade aggrottò le sopracciglia
"cosa vuoi Rixon"
Il figlio di Ares lo afferrò per il collo della maglietta "voglio che i finocchietti come te inizino a portare rispetto e-"
Nico lo interruppe incredulo "non ci posso credere! Adesso sarei io quello che manca di rispetto?!"
L' altro strinse ancora di più la presa sulla maglietta del figlio di Ade "NON, e dico, NON provare mai più ad interrompermi mentre ti parlo e già che ci sei voglio che ti scusi immediatamente per la messa in scena dell' altra volta in città"
Nico fece un passo indietro "non se ne parla"
In un secondo tutti i fratelli di Rixon lo accerchiarono
"ripeti un po' quello che hai detto che non mi sembra di aver capito bene..." disse il più grande mentre avanzava di un ulteriore passo verso di lui.
Lo stronzo cercava di mettergli paura, peccato che avesse scelto la giornata sbagliata " ho detto che non se ne parla" gli rispose Nico scandendo bene le parole. Passò solo un secondo da quando quelle parole lasciarono le sue labbra, poi il semidio si ritrovò a terra spintonato da uno dei figli di Ares
"come scusa?" gli fece l' idiota.
"è una caratteristica di voi figli di Ares, oppure è solo il vostro gruppo ad essere pieno di ritardati?"
Calcio nelle costole.
Nico lanciò un urlo di dolore. Non se l' era aspettato. Avrebbe potuto stenderli tutti in un secondo con i suoi poteri ma non gli piaceva usarli. Sapeva che avrebbe perso il controllo e non voleva che questo accadesse. Per quanto odiasse tutti quegli stronzi non aveva nessuna intenzione di lasciar loro ferite permanenti, o peggio, rischiare che la sua furia si abbattesse su altre persone del Campo.
Fece per alzarsi, deciso almeno a reagire un minimo nonostante lui fosse solo uno contro un gruppo di figli di Ares, solo che prima che riuscisse a mettersi di nuovo dritto si ritrovò di nuovo a terra
"Rixon, questo non vuole collaborare" sentì dire a uno dei fratelli prima che il dolore di un altro calcio nelle costole lo facesse urlare per la seconda volta. Si portò una mano sulla zona dolorante e per poco non urlò di nuovo, stava per valutare l' opzione di scappare utilizzando il viaggio- ombra quando sentì qualcuno urlare il suo nome.
Alzò di scatto la testa in direzione della voce che conosceva come la propria.
Era Percy, l' avrebbe riconosciuta fra un milione.
In un attimo Nico non era più accerchiato, Rixon e i suoi fratelli che si stavano allontanando sempre più da lui. Potè sentire uno dei figli di Ares dire a Rixon "dai andiamocene. Se ci becca ad alzare le mani sul finocchietto è la volta buona che lo va a dire a Chirone e allora siamo fottuti!"
Ovviamente i codardi avevano paura del vecchio centauro, avrebbe dovuto realizzarlo prima. Girò la testa e vide il figlio di Poseidone che si avvicinava correndo e quando riportò lo sguardo in direzione dei figli di Ares si accorse che si trovavano tutti ormai a diversi metri di distanza e se ne stavano andando con passo affrettato. Uno però era rimasto indietro. Era Rixon che lo stava guardando. Rimasero occhi negli occhi per una strana quantità di tempo, poi il figlio di Ares distolse lo sguardo e se ne andò. Nico non sapeva bene cosa pensare, Rixon l' aveva guardato in modo strano. Stava per rialzarsi da terra ma venne steso di nuovo al suolo da un corpo che lo abbracciava disperatamente.
"Oh miei dei Nico stai bene? Che cazzo volevano quelli, ti hanno fatto male?"
Percy gli prese il viso tra le mani e iniziò ad accarezzarlo e a passargli le mani nei capelli
"sto bene tranquillo"
Il figlio di Poseidone gli posò un bacio delicato sulla guancia "si sicuro?" Nico allora lo afferrò per le spalle e lo costrinse a guardarlo negli occhi "Percy tranquillo non mi hanno fatto nulla che un quadratino di ambrosia non possa sistemare, tranquillo okay?"
L' altro iniziò ad accarezzargli le guance con i pollici "che cazzo volevano?"
Il figlio di Ade sorrise rendendosi conto di come il suo fidanzato fosse così preoccupato da non rendersi conto che erano ancora a terra: Nico disteso sulla schiena e Percy che gli stava sopra a cavalcioni
"ti spiego tutto strada facendo, ora però dici che possiamo alzarci da terra oppure dobbiamo rimanere qui ancora un po' ?"
Il figlio di Poseidone dapprima sembrò sorpreso, poi rise e si alzò, aiutando il ragazzo a fare lo stesso.
Senza dire niente, entrambi iniziarono ad incamminarsi verso la spiaggia come se si fossero letti nel pensiero
"allora, ora puoi dirmi che volevano?"
Nico sospirò "ti i figli di Ares che abbiamo incontrato in città?" l' altro annuì scurendosi in volto "Rixon voleva che mi scusassi per la scenata che gli ho fatto, parole sue."
"che cosa?!"
Il figlio di Ade annuì "tranquillo non mi hanno fatto niente, solo qualche livido sulle costole ma te l' ho detto: un quadratino di ambrosia e starò perfettamente. Non mi fa nemmeno male quando cammino"
Percy gli prese la mano "mi dispiace per non essere arrivato prima"
Nico non rispose. Gli sarebbe dovuto dispiacere per un' altra cosa, non per qualcosa su cui non aveva controllo.
Erano quasi arrivati in spiaggia quando Percy, al silenzio dell' altro, si fermò all' improvviso accarezzando con il pollice il dorso della mano di Nico. Il figlio di Poseidone sospirò e fissò i suoi occhi verde-mare in quelli nerissimi del figlio di Ade
"senti Nico mi dispiace davvero tanto, non solo per quegli stronzi. Per la storia di Will io...io non so cosa mi sia preso lo giuro! Ero talmente geloso... avevo paura che ti portasse via da me. So che non ha senso ma da quando sto con te mi sento all' Elisio e ho troppa paura che tutto questo finisca. E poi quando ho visto che aveva le sue labbra sulle tue non ci ho visto più. La prima cosa che mi era venuta in mente era che ci fosse riuscito, che fosse riuscito a portarti via da me e non potevo sopportarlo. Poi si è presentato anche in infermeria e ha detto di averti salvato la vita e tu gli eri così riconoscente, Nico! Non sapevo più cosa pensare e come se non bastasse prima di andarsene ti ha quasi baciato sulle labbra! Sapevo perfettamente che l' aveva fatto per provocarmi ma dopo tutte le insicurezze precedenti e tutte quelle paure che mi stavano facendo impazzire non ce l' ho fatta più. Sono esploso e l' ho colpito. So benissimo di aver fatto un' enorme cazzata e so che probabilmente in quel momento non mi avrai riconosciuto ma se c' è una cosa che ho imparato sull' amore è che spesso e volentieri ti fa fare delle cazzate, non ti fa ragionare razionalmente e no, non sto accollando tutta la colpa all' amore perchè so benissimo di essere un idiota e di essermi comportato in maniera stupida, ma so che posso superare questa storia della gelosia, lo so che posso."
Con quella sincerità che impregnava ogni parola e quello sguardo intenso Nico si rese conto che non avrebbe mai potuto restare arrabbiato con lui
"ti prego Nico. Ti amo, mi dispiace"
Il figlio di Ade sorrise e si avvicinò al ragazzo dagli occhi verde-mare "ti amo anch' io. Baciami."
L' altro non se lo fece ripetere due volte. Fu un bacio lento, dolce, uno di quei baci che ti fanno sciogliere dentro. Quando si staccarono si diressero verso gli scogli, verso il loro posto segreto. Il posto dove Percy Jackson aveva trovato il figlio di Ade con una sigaretta in bocca prima che cadessero in acqua e si dichiarassero il loro amore.
*****
La mattina dopo si erano svegliati accoccolati sulla spiaggia. Inutile dire quanto stancante fosse stata la giornata precedente e, evidentemente, erano crollati entrambi prima che riuscissero a tornare nelle loro cabine. Erano da poco passate le sette e la spiaggia era deserta fatta eccezione per i due semidei abbracciati.
"Sai, avevi ragione su Will" iniziò Nico
"riguardo il fatto che è un idiota? Si, lo so"
Nico rise dando uno schiaffetto al suo ragazzo "no Testa d' Alghe. Riguardo il fatto che è davvero innamorato me"
"ah si? ma non mi dire"
"dai sono serio. Io non avrei mai pensato che lo fosse davvero. Quando sono scappato Will mi è venuto dietro e...e mi ha baciato" continuò il figlio di Ade con voce flebile.
Percy per poco non si strozzava con la sua stessa saliva "LUI HA FATTO COSA?!"
L' altro sospirò "Percy stai calmo e fammi finire. Mi ha baciato, si. Ma è durato pochissimo perchè l' ho subito respinto e poi mi ha detto...bhe si, mi ha detto che è innamorato di me"
"Però aspetta, non è come pensi" riprese il ragazzo vedendo l' espressione del suo ragazzo "mi ha detto che quel bacio era una specie di addio e poi ha detto che se ami davvero qualcuno devi lasciarlo libero e lui in quel preciso momento mi stava lasciando andare. Penso che abbia smesso di provare definitivamente..."
Nico potè sentire Percy borbottare qualcosa che somigliava molto a "meglio per lui" e diede un bacio sulla guancia del più grande.
Rimasero in silenzio a guardare il mare per un po', poi Nico si ricordò improvvisamente dello strano ragazzo che aveva incontrato la sera prima "sai, ho conosciuto un ragazzo in un parco in città. Sempre ieri sera, era un mortale"
Sentì il figlio di Poseidone irrigidirsi e lo tranquillizzò disegnandogli dei cerchi invisibili sulla mano "sta' tranquillo. Mi ha aiutato davvero con i suoi consigli, mi ha ascoltato, mi ha consolato e poi mi ha riaccompagnato all' entrata del Campo"
"aspetta, cosa? Non avevi detto che era un mortale?"
Nico annuì "si, però fin da piccolo è sempre riuscito a vedere attraverso la foschia, non sa neanche lui perché. Quindi ha conosciuto vari semidei"
"capisco. E senti... com' è questo ragazzo? Un cesso spero."
Il figlio di Ade scoppiò a ridere "tranquillo amore, non può competere con te"
"oh miei dei come siete sdolcinati"
I due su girarono di scatto al suono di quella voce dolce e leggermente divertita e videro una figura che non si sarebbero mai aspettati di vedere che veniva verso di loro.
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che ne dite?
VOTI, COMMENTI?
Peace, love & empathy
-Aliz
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