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qui sopra "when you're gone" di Avril Lavigne
in foto Andy Biersack a cui si ispira un nuovo personaggio che incontrerete in questo capitolo.
buona lettura
-Aliz
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08
Passarono pochi secondi, secondi un cui la mente di Nico si era trasformata in una tavola bianca, poi prese per le spalle il semidio biondo e interruppe il contatto tra le loro labbra
"Will ma che ti prende?!"
Per tutta risposta l' altro gli rivolse un piccolo sorriso e uno sguardo dispiaciuto
"Allora?!"
Il figlio di Ade stava davvero perdendo la pazienza. Prima la rissa con Percy, e ora questo. Gli dei oggi ce l' avevano decisamente con lui. All' inizio gli era dispiaciuto per il figlio di Apollo ma piano piano poteva sentire il dispiacere tramutarsi in rabbia. L' altro gli mise le mani sulle spalle ma il moro fece un passo indietro, non si fidava più
"Rispondi Will" la voce del figlio di Ade si era fatta improvvisamente gelida e Will sarebbe stato un bugiardo se avesse detto che in quel momento la paura per le conseguenze delle sue azioni non gli stava attanagliando lo stomaco.
"Nico stai calmo okay?"
"Okay un cazzo, mica siamo in colpa delle stelle! È vero quello che diceva Percy? Che... che io ti piaccio?"
Il figlio di Apollo a quel punto fece una faccia a metà fra l' incredulo e il triste dimenticandosi completamente della paura e del rimorso provati fino a poco fa. Ormai c' era dentro fino al collo, era inutile tirarsi indietro.
"Che tu mi piaci? Nico mi stai per caso prendendo in giro?" Gli occhi color cielo di Will si fissarono in quelli pece dell' altro e per la prima volta il figlio di Ade vide davvero cosa provava l' altro "Penso costantemente a te. Di giorno ti cerco per il Campo e faccio di tutto per passare del tempo con te o anche solo vicino a te, anche solo per guardarti e di notte... di notte sei ovunque, ti sogno sempre. Sei sempre nei miei pensieri, anche durante la guerra contro Gea non riuscivo a non pensarti, a non preoccuparmi a morte chiedendomi dove fossi, se stessi bene, se fossi ancora vivo! E lo stesso durante l' assedio del Campo Giove. Pensi sia stata una coincidenza trovarti ed andare insieme ad esplorare l' accampamento nemico? Sono stato settimane a torturarmi pensando che fossi morto chissà dove. Ogni volta che intravedevo una testolina dai capelli scuri pensavo fossi tu, ogni volta che passavo davanti alla tua cabina dovevo resistere alla tentazione di andare a bussare, come se solo facendolo tu saresti venuto ad aprirmi invitandomi ad entrare. Tu non mi piaci Nico, io sono perdutamente, irrimediabilmente e dannatamente innamorato di te"
Il figlio di Ade era senza parole. Non si sarebbe mai aspettato quelle parole da Will, non si sarebbe mai aspettato che qualcuno potesse provare qualcosa di così intenso per lui. A stento riusciva a crederci quando si trattava di Percy ma mai avrebbe pensato di poter essere l' oggetto di tanto amore da parte di Will.
Aprì più volte la bocca ma non ne usciva alcun suono e la richiuse. Una lacrima solitaria iniziò a scendere lungo la guancia sinistra del biondo e ogni traccia della rabbia precedente svanì. Come si può avercela con un cuore spezzato?
"Will..."
"Ti prego non dire niente so benissimo come stanno le cose. Tu ami Percy e Percy ama te, siete fatti per stare insieme, si vede lontano un miglio" lo interruppe il semidio
Il figlio di Ade posò una mano sul braccio dell' amico e con il pollice dell' altra scacciò un' altra lacrima che stava scendendo lungo la sua guancia.
"Will mi dispiace così tanto. Io... io non l' avrei mai immaginato"
Il biondo fece una risata amara
"Si lo so, ed è per questo che ho fatto quello che ho fatto. Dovevo farti capire cosa provavo prima di lasciarti andare."
Poi fissò i suoi occhi azzurri in quelli neri di Nico "Sai, si dice sempre che se ami davvero qualcuno alla fine devi lasciarlo andare. È come con gli animali selvaggi: anche se li ami non puoi tenerli con te perchè non sono fatti per vivere in un ambiente domestico e se tieni veramente a loro devi lasciarli andare liberi, non puoi tenerli in gabbia, e io Nico, penso di averti appena lasciato andare."
Si sporse di qualche centimetro verso il moro e gli diede un piccolo bacetto sulle labbra, un bacio innocente, triste, un bacio d' addio. Poi si girò e se ne andò. Come in un sogno Nico vide la figura del semidio allontanarsi. La maglietta arancione del Campo che piano piano si riduceva ad una macchiolina indistinta tra gli alberi del bosco.
il figlio di Ade non avrebbe saputo dire per quanto tempo rimase lì a fissare il punto in cui era sparito Will. Will, uno dei ragazzi più solari del campo, Will che sorrideva sempre, che non era mai triste, Will che era innamorato di lui e che aveva appena smentito quello che tutti i semidei che lo hanno conosciuto hanno sempre pensato di lui. Senza sapere neanche cosa stesse facendo Nico prese a camminare in direzione della città. Attraversò tutto il bosco e, senza sapere dopo quanto tempo, si ritrovò per le vie caotiche di New York. Si rese conto con stupore che il Sole stava calando e il cielo si era tinto di una bellissima sfumatura di arancione e rosa.
Entrò in un parco e si sedette su una panchina vicino un laghetto. Era quasi deserto ad eccezione di qualche coppietta sparsa qua e là che non faceva altro che ricordargli del suo precedente litigio con Percy.
Percy.
Perchè le cose erano dovute andare in quel modo? Da quando si erano messi insieme questa era la prima volta che litigavano e Nico non potè fare a meno di preoccuparsi. Si trattava della sua prima relazione e non sapeva esattamente come funzionassero le cose. Era tutto così nuovo per lui e si sentiva così idiota per questo. E se Percy si fosse arrabbiato a tal punto da decidere di chiudere? E se avesse deciso che non ne valesse la pena? Mille pensieri e scenari iniziarono ad affollargli la mente fin quando non arrivo a porsi la domanda peggiore di tutte: e se avesse pensato che in realtà era innamorato di Will? O peggio, se si fosse stancato di lui?
Erano pensieri irrazionali e senza senso, lo sapeva, ciononostante avvertì una lacrima farsi strada lungo la sua guancia. Poi ne arrivò un' altra e poi un' altra ancora fino a quando il figlio di Ade non venne scosso dai singhiozzi. Era così sconvolto che non si rese conto che qualcuno gli si era seduto accanto finché questi non parlò
"Hey tutto bene?"
Nico saltò per la sorpresa, poi una volta cercato di asciugarsi le lacrime alzò lo sguardo su quel ragazzo che gli sedeva affianco. La prima cosa che notò fu un paio di occhi di un blu ammaliante. Non si trattava del solito azzurro slavato, gli occhi di quel ragazzo erano di un blu intenso e ipnotizzante, quasi elettrico. Avrebbe potuto sbagliarsi ma gli sembrò che fossero leggermente truccati con un po' di matita. Poi c' era la carnagione chiara. No, non chiara, candida. Ricordava quasi il colore della Luna e metteva in risalto ancora di più quegli occhi. I capelli erano insoliti: neri, rasati da un lato, mentre dell' altro erano scalati e gli arrivavano quasi alla spalla. Notò anche un piercing al lato del labbro inferiore. Era alto e magro, ma non pelle e ossa e non si sorprese più di tanto quando notò le braccia quasi interamente tatuate, messe in mostra grazie ad una canotta.
Inutile dirlo, era bello da togliere il fiato. Eppure Nico non potè fare a meno di pensare che la sua bellezza straordinaria, quasi irraggiungibile, non avrebbe potuto competere con quella calda e accogliente di Percy. Dallo sguardo preoccupato che lo sconosciuto gli stava rivolgendo si ricordò di aver gli occhi rossi, le guance bagnate di lacrime e di non aver ancora risposto alla domanda gli era stata fatta.
Si schiarì la gola "Ehm...si grazie...sto bene"
"Si certo e io sono la Regina Elisabetta D' Inghilterra." Poi lo sguardo dello sconosciuto si addolcì " eri in preda ad un pianto disperato e hai ancora le guance rigate dalle lacrime. Insulti la mia intelligenza così"
Il figlio di Ade si sfregò gli occhi frettolosamente in modo da cancellare le tracce del pianto ma il misterioso ragazzo lo fermò posandogli una mano sui pugni chiusi che non si era reso conto di avere. Poi sorrise e Nico si sorprese non poco nel constatare che quello che gli stava rivolgendo era un sorriso davvero dolce, di quella dolcezza che sicuramente non si sarebbe aspettato da uno sconosciuto qualunque, specialmente non da uno con quell' aria da duro. In questo si somigliavano: appena li vedeva la gente saltava subito alle conclusioni basandosi solo sul loro aspetto, non rendendosi conto invece che dietro quell' aura scura che circondava Nico e dietro le apparenze di quel ragazzo c' era un mondo da scoprire.
Il semidio ricambiò il sorriso
"bhe non ti conosco, potresti davvero essere un idiota qualunque."
A quel punto l' altro scoppiò a ridere
"Cavolo, grazie!" poi gli porse la mano "io sono Andrew, ma tutti mi chiamano Andy"
"Nico, piacere" rispose stringendogli la mano grande.
"Nico ora mi dici cosa ci fai qui a disperarti?"
Il figlio di Ade sospirò. Non sapeva il perchè, ma qualcosa gli diceva che poteva fidarsi di quel ragazzo. Infondo probabilmente non l' avrebbe mai più rivisto, tanto valeva raccontargli tutto senza conseguenze.
"è successo un casino con il mio r-, con una persona..."
Andy rise ancora
"hey non ti preoccupare, non è un problema se si tratta di un ragazzo o di una ragazza"
Poi gli strizzò l' occhio
"io non sono un che giudica alle apparenze ma, detto fra noi, diciamo che non sprizzi eterosessualità da tutti i pori"
"e tu non sei-"
"omofobo?" lo interruppe finendo la frase per lui "no, per niente. Sarei un bell' ipocrita altimenti"
"ah... anche tu quindi sei g-"
"gay? Si, esatto"
Nico aggrottò le sopracciglia scure "la smetti di interrompermi? Odio quando lo fanno"
Poi si ricordò delle parole detto pochi istanti fa da Andy
"Aspetta, come sarebbe a dire che non spruzzo eterosessualità da tutti i pori? non è vero"
Andy per tutta risposta sfoderò un sorriso che Nico sospettava avesse il potere di mandare in bestia molta gente. Doveva ammettere però che faceva parte del suo fascino
"è verissimo, mio caro, e poi ho avuto la conferma quando hai iniziato squadrarmi dalla testa ai piedi con la bava alla bocca"
"Oh ma fammi il favore" Nico alzò gli occhi al cielo cercando di nascondere a sua volta un sorriso divertito
"Va bene va bene, ora raccontami di questo ragazzo"
Il figlio di Ade mise un finto broncio "e sentiamo, perchè dovrei raccontarlo ad un perfetto sconosciuto?"
L' altro alzò le spalle "perchè le mamme raccomandano sempre di parlare con gli sconosciuti?"
Nico alzò ancora gli occhi al cielo e Andy diventò serio
"guarda, tu non devi raccontarmi niente, però si vede che ne hai bisogno, chiunque si riduca a piangere l' anima in un parco con quello stesso sguardo che hai tu in questo momento ha bisogno di aprirsi e parlare con qualcuno. Io sono un perfetto sconosciuto, è vero, però puoi fidarti"
Nico non seppe esattamente cosa fosse, però qualcosa lo spinse a fidarsi davvero di quel ragazzo. Se ci si fosse fermato davvero a pensare probabilmente si sarebbe dato dell' idiota ma stranamente non reputava Andy una minaccia nonostante non lo conoscesse affatto. Così finì con il raccontargli tutto l' accaduto, tralasciando, ovviamente, i dettagli del Campo Mezzo-Sangue, l' esistenza degli dei eccetera eccetera.
Quando ebbe finito di sfogarsi e raccontare tutto si accorse di avere di nuovo gli occhi umidi. Andy, che era rimasto in silenzio per tutta la durata del racconto, gli scacciò delicatamente le lacrime con il pollice e sorrise
"che bisogno c'è di rovinare un bel visetto come il tuo con le lacrime? Vedi, ora si vedono molto meglio i tuoi occhi. Sono molto belli sai?"
Nico non potè fare a meno che mettersi a ridere
"I miei? Dimmi un po' ti guardi allo specchio la mattina?"
"Mi pare ovvio. Credi questa bella faccia si sistemi da sola? E non farmi iniziare a parlare dei capelli!"
"No grazie non mi interessa"
"Ah fai pure l' ingrato dopo che sono stato qui mezz' ora ad ascoltarti?"
Andy fece un sorrisetto diabolico "non è per niente educato Nico" gli disse e poi assalì il figlio di Ade facendogli il solletico.
"No- ti preg- basta..." cercò di dire in mezzo alle risate.
"Ti arrendi?"
"Si...si oh miei dei mi arrendo"Il ragazzo allora interruppe l' attacco e si fece un pochino più serio
"Nico ascoltami, so che stai molto male per quello che è successo con questo Percy, però da quello che ho capito ti ama e non ti lascerà per questa cavolata"
Il semidio sospirò
"Si lo so ma perchè si è comportato in quel modo? Percy non è così, non prende a pugni la gente senza un buon motivo specialmente se non gli mettono le mani addosso per primi e Will non l' aveva fatto"
"Si, ha sbagliato, ma devi capirlo. Probabilmente questo ragazzo ha la stessa paura di perderti che hai tu."
"Tu...tu credi? Percy è così sicuro di sé, non è il tipo da farsi assalire da mille dubbi"
"Certo! Si può essere sicuri in se stessi quanto si vuole ma si ha sempre paura di perdere la persona che si ama. E per quanto riguarda il bacio con quel Will... dovresti essere sincero con il tuo ragazzo e raccontargli tutto. Se sei sicuro di non aver provato nulla durante quel bacio non hai nulla di cui aver paura o da nascondere, stai tranquillo e racconta tutto a Percy"
Nico non sapeva cosa dire. Quel ragazzo aveva completamente ragione.
"Già hai ragione... grazie davvero Andy." disse abbracciandolo subito dopo
Il ragazzo sembrò preso un po' alla sprovvista da quell' improvviso abbraccio, ma dopo alcuni secondi ricambiò pienamente.
"Ora vieni, dai. Ti riaccompagno al Campo così puoi chiarirti con il tuo ragazzo"
Il semidio si congelò sui suoi passi "mi porti dove, scusa?"
L' altro sorrise e scrollò le spalle "stai tranquillo, so che sei un semidio"
"Ma...ma come? Tu sei un mortale, io lo so...non hai l'aura da semidio"
"Infatti è così. Solo che fin da piccolo sono sempre riuscito a vedere attraverso la foschia e così ho conosciuto alcuni semidei e ho imparato a riconoscerli. Poi ho immaginato che data la tua età vivessi ancora al Campo. Ho anche imparato a riconoscere l' aura di un semidio, per riconoscerne il genitore divino, sai. La tua però ha qualcosa di strano... mi fa uno strano effetto"
Nico sospirò "bhe si, sono figlio di Ade. La mia aura è oscura e, anche se non lo capiscono, è questo il motivo per cui i mortali mi stanno alla larga. Percepiscono questa cosa che non riescono a spiegare, ma che dice al loro istinto di starmi lontano. In un cero senso avvertono la morte. Inutile dire che non gli piace." Il figlio di Ade sembrò pensare a qualcosa, poi si rivolse ad Andy "tu però nonostante hai avvertito che ci fosse qualcosa di strano sei rimasto... è la prima volta che un mortale mi si avvicina spontaneamente"
Andy gli circondò le spalle con un braccio
"Hey Nico su con la vita. Non sanno che si perdono"
E iniziarono ad incamminarsi verso il Campo, lasciandosi la Luna ormai sorta alle spalle.
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allora che ne pensate della confessione di Will? Lo odiate un po' di meno ora oppure state ancora escogitando piani per ucciderlo?
sono molto curiosa di sapere che ne pensate di Andy...
se vi è piaciuto questo capitolo VOTATE
E MI RACCOMANDO COMMENTATE CHE VOGLIO SAPERE COSA NE PENSATE!
Pace, love & empathy
-Aliz
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