03

sopra c'è 'Come As You Are' dei Nirvana. Enjoy

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"... e così dopo averlo quasi baciato in bocca ho girato i tacchi e mi sono fiondato qui da te"

Il figlio del dio del mare si trovava nella cabina 1. Aveva appena finito di raccontare l' accaduto a Jason che si era trasformato da semidio-incavolato-che-è-stato-appena-svegliato in semidio-versione-fangirl-che-salta-sul-letto-con-un-sorriso-da-maniaco-stampato-in-faccia.

" Grace, mannaggia al divino Zeus , mi faresti il piacere di levarti quel sorrisetto inquietante dalla faccia! Io non so che fare, sono sconvolto. Ho appena quasi baciato Nico Di Angelo, il mio praticamente-migliore-amico per poi piantarlo in asso nella sua cabina! Per non parlare della figura che ho fatto con la scenata di gelosia che gli ho fatto a proposito di Will!"

Jason aprì la bocca per poi richiuderla, fece un respiro profondo e poi riaprì la bocca per parlare "Okay, mi è passato l' attacco di fangirlamento."

"Ne sono felice!"

Il figlio di Zeus sospirò visibilmente "Senti, io non sono mai stato bravo in queste cose, ma so perfettamente chi può aiutarti"

Così una decina di minuti dopo una rapida telefonata da parte di Jason a solo gli dei sanno chi, qualcuno bussò alla porta della cabina. Il semidio biondo non sembrava avere la minima intenzione di alzarsi dal letto per aprire, così andò Percy. E proprio lì sulla soglia della porta si ritrovò davanti la bellissima ragazza dagli occhi azzurri e la carnagione bronzea che faceva parte del gruppo dei suoi più cari amici. Avrebbe dovuto immaginarselo che Jason si sarebbe rivolto alla figlia di Afrodite ma, seriamente, non è che ci si potesse aspettare molto dal figlio di Poseidone, visto lo stato di shock in cui si trovava.

'Piper!'

'chi altri se no' rispose la semidea abbracciandolo

'beh si, ora che ci penso avrei dovuto aspettarmelo,in fondo sei una figlia di Afrodite e-'

'si, okay Percy. andiamo al punto. Jason mi ha già detto tutto ma da te vorrei sapere una cosa: perché l' hai baciato?'

'io... te l' ho detto in quel momento non stavo pensando. ero furioso a causa di Will. non riuscivo davvero a sopportare il fatto che Solace ci stesse provando con lui. e non fare quella faccia, lo sa tutto il campo che gli va dietro come un cane infernale. poi non so cosa mi sia preso e ho provato l' impulso fortissimo di baciarlo, ho allontanato ogni pensiero razionale dalla mia mente, volevo solo assaggiare quelle labbra. e l' avrei fatto se non mi fossi ripreso appena in tempo! chissà cosa starà pensando di me in questo momento. magari mi odia. oh santa Era e se non volesse più rivolgermi la parola? e se-'

'Percy' lo interruppe dolcemente Piper 'calmati okay? stai parlando a raffica. ascoltami, perché non ne parli con lui e gli dici come ti senti?'

' ma è questo il punto, non so nemmeno io come mi sento! non so nemmeno se sono gay. so solo che quando non sto con lui vorrei averlo vicino e quando stiamo insieme desidero prenderlo per mano, ma non è ancora abbastanza. vorrei tenerlo tra le braccia, farlo ridere e sentire il sapore di quelle bellissime labbra...'

verso la fine la sua voce si era ridotta a un sussurro e rendendosi conto di quanto sdolcinate fossero le sue parole arrossì. arrischiò uno sguardo in direzione di Piper e vide che stava trattenendo lo stesso sorriso che poco fa aveva il suo ragazzo, ma senza successo.

'oh miei dei... è ufficiale Percy: tu sei innamorato perso'

se possibile il ragazzo arrossì ancora di più. ma poi il suo sguardo si fece determinato

'devo parlare con Nico. devo spiegargli come stanno le cose'

La spiaggia a quell'ora era deserta e Nico non avrebbe potuto desiderare niente di meglio. Certo, avrebbe preferito trovarsi in un luogo che non gli ricordasse terribilmente il semidio dagli occhi verde mare ma, in fondo, adorava andare in spiaggia proprio perchè quel luogo gli dava l' impressione di essere, in qualche modo, connesso con Percy.

si sedette su uno dei pochi scogli che si trovavano abbastanza in alto da non essere raggiunti dalle onde e si accese una sigaretta.

Non era uno di quei fumatori accaniti che non possono stare per più di cinque minuti senza accendere una sigaretta. più che altro fumava quando era molto nervoso e,purtroppo, con la vita che aveva condotto fino a poco tempo fa si era ritrovato molto spesso a dover scaricare la tensione con il tabacco e la nicotina.
Aspirò mentre ripensava per l' ennesima volta a quello che era successo un'oretta fa. Buttò fuori una nuvoletta di fumo, spense la cicca ormai consumata sulla suola delle sue Vans nere per poi poggiare temporaneamente il mozzicone, che poi avrebbe buttato, sullo scoglio. Si rese conto che era già il la terza cicca che aggiungeva alla collezione sullo scoglio. Una punta di rabbia e frustrazione si fece largo dentro di lui. Ultimamente non aveva più sentito il bisogno di fumare,finalmente stava andando quasi tutto bene,considerati i suoi standard, aveva praticamente smesso di fumare e ora Percy aveva mandato tutto al Tartaro!
Fece per accendersi un'oretta altra sigaretta per calmare i nervi ed evitare di andare a chiamare Leo per bruciare la cabina do Poseidone, quando una piccola bolla d'acqua si posò sulla punta accesa della sigaretta spegnendola.
Strano.
Il mare era calmo e si trovava su uno scoglio troppo alto perché gli schizzi della risacca lo raggiungessero.
Sospirò.


'Ciao Percy'

'Sai, quella roba uccide ' disse il ragazzo rivolgendo uno sguardo veloce alle ormai quattro cicche ai piedi del figlio di Ade

'Grazie tante Percy' sospirò ancora una volta cercando di mantenere la calma e non buttarsi tra le braccia del figlio del dio del mare che,intanto, si era seduto al suo fianco.

Rimasero in silenzio per un po', le braccia che si sfioravano in una maniera piacevole.

'Senti Nico, devo dirti una cosa '
Il semidio annuì e Percy continuò

'Sai... prima, nella cabina...'

'Si...'

'Io...io ho realizzato una cosa e...' Si passò una mano tra i capelli e cercò di riprendere il discorso

'Quello che sto cercando di dire è che.... mi dispiace Nico, non avrei dovuto comportarmi in quel modo e poi andarmene. Non so cosa mi sia preso.'


Il cuore di Nico gli balzò in gola. Quindi se n'era pentito. Non si era comportato in quel modo perché provava qualcosa per lui...
Ma dal tronde chi poteva provare qualcosa per lui?
Nico si disse che non gli importava, che non aveva bisogno del semidio, ce l'avrebbe fatta da solo. Eppure poteva sentire con chiarezza le lacrime che gli stavano appannando la vista.

'Si bhe Percy non ti preoccupare. Lo sapevo che prima o poi saresti finito di nuovo con l'illudermi,come hanno fatto tutti e come continuano a fare. Mi chiedo solo... perché? Perché hai voluto farmi credere una cosa per poi girarti e andartene? Perché hai voluto per forza che crescesse una sorta di speranza dentro di me per poi venire qui a scusarti perché ti sei pentito di quello che hai fatto? E, soprattutto, perché continui ancora a starmi vicino e ad essere mio amico se tanto sappiamo entrambi che presto o tardi ti stancherai di me e mi abbandonerai? Perché Percy, perché? '

Ormai Nico era come un fiume in piena che straripa. Non riusciva a fermarsi. Ma non poteva farci nulla,non quando i suoi timori peggiori tornavano a tormentarlo dopo quelle poche settimane in cui aveva creduto che non sarebbero mai più tornati.

' Perché mi rivolgi ancora la parola, mi chiedo. Vuoi infilare ancora di più il dito nella piaga comportandoti da amico per poi voltarmi le spalle? E non fare quella faccia, sappiamo benissimo entrambi che lo farai. E io non credo di poterlo sopp-'


il figlio di Ade fu interrotto da un paio di labbra morbidissime che si poggiarono sulle sue. Percy lo stava baciando! Avrebbe voluto respingerlo, ma non trovò la forza e si abbandonò al bacio. Dapprima fu solo una lieve pressione tra labbra ma poi Percy approfondì il bacio. Sentì le labbra di lui leccare le sue come un invito e la bocca di Nico si schiuse facendovi entrare la lingua del figlio di Poseidone. Sentì le mani di Percy afferrargli i fianchi per eliminare lo spazio tra i loro corpi e Nico affondò le mani nei capelli del semidio.
Percy gli mordicchiò il labbro inferiore e un piccolo mugolio uscì dalla bocca di Nico. Più continuavano più il bacio si faceva passionale. Il figlio di Ade non aveva neanche provato a far qualcosa per prendere il controllo del bacio, era fin troppo chiaro che Percy non glielo avrebbe lasciato fare. Sentì le mani del semidio sfiorargli la pelle tra i pantaloni e l'orlo della maglietta e un brivido gli attraversò la schiena.

Poi accadde tutto velocemente.

Spinto dalla forza del bacio di Percy, Nico spostò indietro il piede destro che andò proprio a finire su una maledettissima conchiglia. Il figlio di Ade scivolò all'indietro portandosi appresso Percy, che lo teneva ancora stretto fra le braccia, e i due caddero in mare.


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