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Eccoci con il primo capitolo.
la canzone è 'Saviour' dei Black Veil Brides
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Ormai erano passate due settimane da quando i due campi si erano uniti e avevano vinto la battaglia contro Gea, salvando l'intera umanità.
Tutto sembrava tornato come prima...più o meno.
Per gli altri semidei probabilmente la vita era tornata quella di sempre, ma Nico Di Angelo non poteva proprio dire lo stesso.
Dopo aver contribuito a gran parte della vittoria con enormi sacrifici, i semidei avevano iniziato a comportarsi in maniera totalmente differente con il figlio di Ade: non lo trattavano più come fosse un appestato, non lo evitavano, non si mettevano a bisbigliare fitto fitto ogni qualvolta che lui era nei paraggi. Non più, ormai Nico era entrato a far parte degli 'eroi'. Tutti lo salutavano, gli sorridevano , si congratulavano, volevano conoscerlo meglio e molti erano perfino venuti a scusarsi per i loro comportamenti nei mesi precedenti... lo rispettavano, aveva degli amici. Nico Di Angelo finalmente si sentiva a casa al Campo Mezzo-Sangue.
Tutto poteva sembrare perfetto, ma il figlio del dio dei morti aveva imparato tempo fa che nulla era mai perfetto, non esisteva la perfezione. C' era sempre quella sensazione di vuoto che si faceva largo nel suo stomaco, come se mancasse qualcosa, una parte importante di qualcosa. Nico continuava a ripetersi che si trattava di Bianca, di suo padre, ma pensava di sapere a cosa era dovuta la spiacevole sensazione in realtà.
Gli tornarono in mente la parole di cupido
"oh, io non direi che l' amore rende sempre felici e contenti. A volte rende incredibilmente tristi ma va affrontato".
In un certo senso lo stava facendo, lo stava affrontando a modo suo, un passetto alla volta. Era cambiato, non era più Nico Di Angelo il figlio di Ade depresso. Non si nascondeva più nell' ombra e non aveva più paura di farsi conoscere per quello che era realmente. Da quando tutto era finito si era deciso ad uscire dall' oscurità, era riuscito ad aprirsi agli altri. Così facendo aveva scoperto che infondo il contatto fisico con le altre persone non era poi così male, era riuscito a condividere i propri segreti e timori con gli amici più cari. Aveva scoperto che, levandosi un peso dalle spalle il dolore diminuiva. Gli amici erano capaci di sostenere suddetto peso con te, non servivano maschere.
C' era voluto uno sforzo e una fiducia verso i suoi compagni enorme ma alla fine era riuscito a dir loro il segreto che si portava da tanto.
Il momento del suo coming out era stato il più imbarazzante della sua vita. Rise ricordando le reazioni dei suoi amici:
Jason, ovviamente, sapendo già tutto aveva iniziato a vantarsi per essere stato il primo in assoluto a conoscere la verità, i vari sguardi omicidi di Piper eventualmente erano riusciti a zittirlo. Dopo aver fatto suddetta opera di bene, la figlia di Afrodite si era poi buttata addosso a Nico in preda ad un attacco di fangirling implacabile. C ' era voluta la forza di Jason per levargliela di dosso. Annabeth, una volta riuscita a far calmare l'amica, gli si era avvicinata e con un rapidissimo abbraccio gli aveva comunicato tutto il suo appoggio; un imbarazzatissimo Frank gli aveva semplicemente detto che per lui non c' era alcuna differenza; Hazel era quella più shockata di tutti. Non era abituata neanche a sentir parlare di cose del genere data l' epoca da cui proveniva. Nico doveva ammettere di essere abbastanza preoccupato, sapeva che la sorella gli voleva un bene dell' anima ma non è così semplice cambiare la mentalità di una persona. La figlia di Plutone però aveva sorpreso tutti stringendolo in un abbraccio. Nico ancora ricordava lo scintillio dei suoi occhi dorati mentre gli diceva che gli voleva bene lo stesso esattamente come prima. Certo, avrebbe avuto bisogno di un po' di tempo per abituarsi all' idea ma questo non cambiava l' amore che provava nei confronti del fratello. Leo, essendo ovviamente Leo, doveva per forza rendere il tutto ancora più imbarazzante di quanto non fosse chiedendogli di fare una classifica dei ragazzi del Campo. "ovviamente io non partecipo, non voglio togliere la possibilità di arrivare al primo posto ai ragazzi meno dotati" aveva detto. In tutto ciò Nico non aveva saputo se scoppiare a ridergli in faccia o preoccuparsi seriamente per la salute mentale dell' amico. La reazione di Percy però era stata quella che lo aveva stupito di più. il figlio di Poseidone gli si era avvicinato guardandolo negli e poi...
Poi l'aveva stretto in un dolce abbraccio che valeva più di mille parole.
Ultimamente Percy lo invitava spesso a passare del tempo insieme dicendo di volerlo conoscere meglio. A volte andavano in città a prendersi dei frullati insieme, guardavano dei film nella cabina di Poseidone, o semplicemente facevano lunghe passeggiate sulla spiaggia durante le quali spesso non si scambiavano neanche una parola, ma erano i loro occhi a parlare. Ora che ci faceva caso, tra loro stava nascendo un' amicizia bella forte.
Si sdraiò all'ombra di una quercia nel bosco confinante con il campo mezzosangue, chiuse gli occhi e sospirò. Gli apparvero nella mente due lucenti occhi color verde-mare che erano tanto belli, quanto portatori di dolore per Nico.
Dolore, si. Perchè nonostante si stessero avvicinando sempre di più, era la persona a cui appartenevano quegli occhi la causa del suo vuoto, era la persona a cui appartenevano quegli occhi a procurargli le farfalle nello stomaco ogni qualvolta che i loro sguardi si incontravano, era Percy Jackson, il ragazzo dagli splendidi occhi verde mare, la persona a cui era devoto tutto il suo amore, un amore che Nico sapeva non sarebbe potuto mai essere ricambiato.
Ma il giovane semidio in realtà non aveva ancora la più pallida idea di ciò che sarebbe accaduto da lì a poco tempo.
*****
Dopo aver lasciato Annabeth alla sua cabina, Percy Jackson si era ritrovato senza neanche accorgersene in spiaggia. La cosa, ovviamente, non lo sorprese più di tanto. Gli succedeva più volte di quelle che gli sarebbe piaciuto ammettere.
Si sedette sul bagnasciuga e rivolse lo sguardo verso il mare.
Da quando la guerra contro Gea si era conclusa si era accorto di non provare più gli stessi sentimenti per la figlia di Atena e, anche se non voleva ammetterlo, lei era diventata sempre più scostante. Dopo tutto quello che avevano passato insieme si erano entrambi accorti che , quello che credevano fosse amore, era in realtà solo profonda e leale amicizia. Dopo tutte le avventure condivise il loro legame si era rafforzato , si, ma non aveva nulla a che vedere con l' amore romantico, con l' Eros. Erano diventati una squadra inseparabile, combattevano in sincronia, ognuno era gli occhi e gli arti dell' altro ma l' amore, e di questo il figlio del dio del mare ne era certo, era un' altra cosa.
Nella mente del semidio apparvero due pozzi di oscurità racchiusi i due occhi splendenti. Non riusciva a capire come mai in un momento tale era arrivato a pensare a Nico di Angelo ma quel pensiero non gli dispiaceva affatto. Finalmente al Campo tutti erano arrivati a rispettare e a voler bene al figlio di Ade che, finalmente, era uscito fuori dalla sua nube d' ombra rivelando un nuovo Nico, un Nico che aveva piacevolmente sorpreso Percy. Era più estroverso, si era fatto molti amici e –rullo di tamburi- sorrideva!
Più di una volta il semidio si era ritrovato a fissarlo mentre lo faceva. Anche ora, ripensando a come curvava le labbra, a come gli si creava un' adorabile fossetta sulla guancia destra e a come socchiudeva gli occhi, non riuscì a fare a meno di pensare che era davvero carino.
Aspetta. Cosa? E questo da dove veniva? Aveva appena pensato che Nico di Angelo era carino quando sorrideva?
E mica solo quando sorride... vogliamo parlare di quando, durante gli allenamenti, il sudore gli attacca la maglietta al petto mettendo in mostra gli addominali? gli disse una vocina nella sua testa
E di quando si scosta i capelli davanti gli occhi con la botta di frangia... oppure di quando cammina e quei jeans attillati neri mettono in risalto il-
"STOP!" si ritrovò a dire ad alta voce il semidio interrompendo la vocina(a quanto pare molto attenta ai dettagli). Improvvisamente sentì molto caldo e si accorse di avere le guance e le orecchie in fiamme.
Manco fossi Leo Valdez. Alzò gli occhi al cielo.
Cosa gli stava succedendo? A lui non piaceva Nico di Angelo, a lui non piacevano i ragazzi in generale! Certo, ultimamente aveva provato il desiderio di avvicinarsi di più al figlio di Ade, voleva passare del tempo con lui, stargli vicino, conoscere ogni lato del suo carattere, ogni suo piccolo dettaglio e ci stava riuscendo alla grande, Nico ormai era diventato il suo migliore amico, ma questo non voleva dire che ne fosse interessato in quel modo. Sentiva una sorta di connessione tra lui e il figlio del dio dei morti, ne era attratto.
Questo ovviamente non voleva dire che ne fosse necessariamente innamorato.
Giunto a questa conclusione il semidio si sdraiò sulla sabbia beandosi di quella convinzione, peccato però che le convinzioni non rimangano quasi mai tali.
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