Capitolo 2

Non sai come, ma sei riuscita a scappare da quell'essere. Il problema? Hai la tua amica in spalla e quel cane/gatto sulla tua testa. Anche se ti sei allenata molto nel corso degli anni adesso ti stai stancando. Senti le urla della capra sempre più vicine a te, il tutto accompagnato da delle fiamme che molto, troppo spesso ti sfiorano.

<Fermati!> Urla.

<Ma col cazzo che mi fermo!> Urli a tua volta.
Arrivi davanti ad una strana di spuntoni alquanto affilati.

<Beh... Merda.> Ti dici, pensando a come potrebbe ucciderti quel mostro.

<Fai 5 passi avanti.> Ti volti verso la creaturina, che ha un espressione molto seria sul volto. La guardi interrogativa.

<Muoviti!> Fai come ti ha detto, contando i passi.

<Due passi a destra  ...  5 in avanti  ...  Due a destra  ...  Tutto in avanti... sbrigati!> Esegui gli ordini mentre li detta, e subito ti ritrovi dall'altra parte del ponte. Ci sono altri puzzle, ma grazie all'aiuto della creaturina riesci a completarli facilmente. Alla fine arrivate davanti ad una casa.

<E adesso?> Dici col fiatone. Il suo sguardo passa su tutte le pareti, le finestre e le porte, confuso come non mai.

<Cosa si fa adesso?!> Chiedi in preda al panico.

<Non lo so, entra!> Corri dentro alla casa, chiudendo la porta a chiave.

"Devo cercare delle bende!" Cerchi un bagno, ma niente.

"Ma che ca... Quando deve cagare dove la fa, eh?!" Ti domandi in preda al panico. Apri ogni porta possibile, trovando un set per le medicazioni sotto a un letto enorme.

<Bingo!> Lo raccogli, posando la tua amica e la creaturina sul letto.

<Ok, tu...> non sapendo il nome della creaturina ti fermi.

<Temmie.>

<OK, Terny. Sai medicare una persona?>

<Temmie.> Ripete.

<Sì, vabbè, quello. Allora, sai medicarla? >Annuisce, e allora aggiungi:

<Perfetto, allora mentre la curi io vado a serrare la porta prima che quel mostro entri...> Annuisce nuovamente, e ti dirigi a grandi passi verso la sala da pranzo, prendendo una sedia e posizionando lo schienale sotto la maniglia, impedendo l'entrata esterna. Sposti anche un mobile lì vicino ed un armadio.

"Non si sa mai" pensi.
Sistemata la porta torni verso la tua amica, fermandoti sulla soglia alla vista di Temmie con le mani tese verso le ferite illuminate una strana aura verde.

<Ma che cazzo stai facendo? Ti ho chiesto di medicarla!> Ti avvicini furiosa a lei.

<Infatti io la sto curando.> Ti fulmina con lo sguardo, facendoti tacere.

<OK, e quanto dura di solito questa cosa?> Chiedi, ansiosa, incrociando le braccia al petto. Dopo pochi minuti esclama:

<E... Fatto! Le ferite non erano così gravi, quindi è stato abbastanza facil- Ehi! Non prenderla così! Potresti farle del male!> La prendi a sacco di patata, ignorando i richiami di Temmie.

<Dobbiamo sbrigarci, non abbiamo tutto il giorno.> La creaturina sospira, dicendo, con un pizzico di preoccupazione:

<Dovresti dormire, sai? Non sei in ottime condizioni...> Effettivamente ha ragione: i tuoi vestiti sono strappati in vari punti e hai molti lividi e altrettanti graffi sul corpo, alcuni dei quali sanguinano. Scuoti la testa, rassicurandola:

<Non è niente. Ci sono abituata, non preoccuparti.> Sorridi leggermente alla creaturina, chiedendogli finalmente:

<Ah, toglimi un dubbio: sei un cane o un gatto?> Alza le spalle, rispondendo con un semplice:

<Non l'ho mai capito neanche io.> Che ti fa ridere.

<Dove devo andare?> Chiedi poi, guardandoti attorno.

<Scendiamo da quelle scale, e poi tutto dritto.> Annuisci, camminando verso le scale. Quando senti che le bussate si sono fatte più forti, istintivamente cominci a correre. Senti la porta sfondarsi quando hai ormai raggiunto la fine delle scale, e l'urlo intimidatorio della capra riecheggia per tutto il corridoio.

<Vieni qui, ragazzina!> Senti con sorpresa l'odore di fumo, e quando ti volti noti che i tuoi capelli hanno preso fuoco.

<Merda! Tommy, spegni quella fiamma, ADESSO.>

<Temmie!>

<SPEGNI QUELLA MALEDETTA FIAMMA O SAI DOVE TE LO FICCO IL TUO FOTTUTO NOME.> Sbuffa, per poi estinguere finalmente l'incendio.

<GRAZIE.> Sospiri, sollevata, quando la sfera di fuoco che ti passa accanto ti fa prendere un colpo.

<Merdamerdamerda!> Esclami. La paura ti ha fortunatamente fatto aumentare incredibilmente il passo, distaccando di molto il mostro alle vostre spalle. Raggiungete un portone, e subito lasci con molta delicatezza (n/a) per terra. Cominci a tirare, posando perfino il piede sull'altro lato per fare resistenza, ma è tutto inutile.

<Idiota, devi spingere!> Ti fermi di colpo, fulminandolo con lo sguardo.

<E dirlo prima no, eh?>

<Ferma!> La voce profonda del vostro inseguitore ti fa trasalire, motivandoti ad uscire da quelle rovine. Spingi con tutta la tua forza, sussurrando parole come "Andiamo, apriti porta del cazzo!", quando finalmente un bianco candido ti acceca.

Angolo autrice
Ok, è vero, il carattere di Asgore è completamente diverso da quello originale. Ma compatitemi: ho poche fonti da cui trarre il carattere dei personaggi, e adattare la mia idea per la storia alla trama originale dell'AU è alquanto complicato, anche perché sono partita con un concetto e sopratutto un ricordo completamente diverso dei personaggi. Comunque! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e se è così vi invito a lasciare un corpo celeste che brilla di vita propria! Alla prossima e restate connessi!

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