Capitolo 12
"Che camera strana." È la prima cosa che pensi appena entri. È in ordine, a contrario del resto della casa, e quindi non fai altro che passare un po' la scopa per terra. Finito il tuo lavoro apri la porta, ritrovandoti davanti Sans.
<Oh... Ehm, ciao San...s.> Le sue orbite, ridotte a due fissure, ti osservano attentamente, con l'istinto di ucciderti riflesso in esse.
<San-
Vieni sbattuta alla parete in un millisecondo dopo che il tuo cuore è diventato blu. Tossisci un po' di sangue, e quando alzi lo sguardo noti che lo scheletro ha il braccio destro teso in avanti e l'occhio sinistro illuminato di rosso.
<Umana, non sai leggere?> La sua voce, da acuta e insopportabile che è sempre stata, adesso è molto bassa e inquieta.
<I-io-
Non ti fa finire la frase che ti sbatte ripetutamente al muro. Tossisci nuovamente sangue sotto il suo sguardo freddo e disgustato.
<Pulisci tutte le sostanze che espelli. Sempre, e impara a leggere.> Esce dalla stanza, lasciandoti lì, in dolore. Riesci ad alzarti a fatica grazie ad un mobile al quale ti sei appoggiata. Guardi la parete, notando le multiple crepe su di essa.
<Che è successo? Ho sentito dei rumori e-
Papyrus si blocca alla vista del muro.
<Oh, cazzo! SANS, NON PUOI TRATTENERTI PER UNA VOLTA?> Urla all'aria, in pratica, considerando che suo fratello se n'è andato da un bel po'. Dopo aver sospirato sta per tornare sul divano, quando vede in che condizioni ti ha ridotta.
<Cazzo->
Corre verso di te, aiutandoti a sorreggerti portandoti un braccio attorno alle sue spalle.
<N-non mi serve il t-tuo aiuto... >
<Sei troppo fiera, lo sai?>
Quando noti che ti sta portando fuori dalla stanza indichi il punto del pavimento insanguinato.
<D-devo pulire...> Fai per dimenarti, ma sei una decina di volte più debole del solito.
<Pulirò io, ok?> Lo guardi, dubbiosa.
<N-non ci c-credo...> Alza un sopracciglio. Ti posa un secondo per terra, si teletrasporta chissà dove, e dopo qualche minuto torna da te.
<Fatto. Come stai?>
<C-c'è bisogno di c-chiederlo?>
<Beh, sì, hai ragione.> Con la sua magia ti volta, e successivamente riesci a vedere una luce verde riflessa sulla parete.
<C-che stai facendo?> Chiedi, mentre il dolore si indebolisce con calma.
<Ti sto curando.>
"Proprio come ha fatto Temmie con (n/a)..."
<Fatto!> Esclama, infine, quando il dolore se n'è andato quasi completamente.
<G-grazie...>
<Di niente dolcezza.>
Ti fidi molto più di lui adesso che ti ha aiutata, e sai di star sbagliando a fidarti così facilmente.
<Andiamo a mangiare un boccone?> Lo guardi male. Mentre parli cominci a tenere il conto sulle dita:
<So a mala pena il tuo nome, mi state costringendo in casa vostra, se gli altri mostri mi vedono siamo tutti e tre nella merda, non ti conosco... Ho già detto che se mi vedono siamo nella merda?> Ridacchia.
<Beh, ci siamo già presentati fino a prova contraria.>
Lo fulmini con lo sguardo. Ti tende la mano per la seconda volta.
<Il mio nome è Papyrus, Papyrus lo scheletro, ma puoi anche chiamarmi-
<Papyrus. Papyrus è perfetto. Io sono (t/n), nel caso non fosse abbastanza chiaro.> Lo interrompi prima che spari un'altra cazzata, ricambiando la stretta. Sorride.
<Allora, mia cara (t/n), che ne dici di andare a mangiare un boccone per conoscerci meglio?>
<Ci sto!> Sorride al tuo entusiasmo, per poi tornare serio.
<Devi cambiarti, però. Non posso portarti a giro vestita così.> Ti guardi gli abiti, non vedendo il problema.
<Perché, che c'è che non va?>
<Sono di qualche taglia più grandi, punto uno, e punto due sei vestita troppo leggera.> Fai spallucce.
<Sono forte.>
<Oh, di questo non ho dubbi.> Riesci a percepire un pizzico di ironia nella sua voce.
<Ma?> Domandi.
<Ma non voglio che tu prenda un raffreddore. Ho già abbastanza problemi.>
<Aww, ti preoccupi per me? Adorabile.> Esclami, posando una mano sulla sua tibia.
<Ovvio che mi preoccupo per te. Sei o non sei la mia ragazza dopo tutto?> Lo dice con tale ovvietà che ti destabilisce.
<Cos-
<Su, andiamo!> Si alza dal divano per dirigersi a passo spedito verso la sua camera.
<Ma-
Neanche il tempo di dire qualcosa che sparisce nel nulla. Letteralmente. Fissi l'ultimo punto dove l'hai visto, incredula.
<Tieni.> Fai un balzo in avanti dallo spavento, mentre Papyrus ti guarda con un sopracciglio alzato e il braccio teso verso di te con dei vestiti in mano. Posi una mano sul cuore, riprendendo fiato, per poi afferrare i vestiti e guardarli meglio. Un maglione a collo alto di lana, una sciarpa nera e dei pantaloni molto più lunghi di quelli che indossi adesso. Indossi i vestiti (ovviamente Papyrus ti ha osservato in ogni tuo piccolo movimento) e ti accorgi solo dopo che il maglione è di circa due taglie più grande.
<Aww, sei adorabile! Sembri così piccola con quel maglione!>
Fa delle foto col telefono, e allora posi i pugni sui fianchi.
<Perché, la maglietta di prima non mi stava ancora più grande?>
<Sì, infatti ho già fatto delle foto di quando la indossavi.> Scorre le immagini, mostrando te appena vestita finita la doccia, te nella stanza mentre mangi e una foto dove stai... dormendo.
<Stalker di merda.> Ti fa l'occhiolino e tiri fuori la lingua, disgustata.
<Andiamo, su.>
Lo scheletro ti attira a se grazie al trucchetto del cuore blu, e in un attimo ti ritrovi seduta sulle sue gambe, dandogli di spalle.
<Cosa c'è ora?> Chiedi seccata, incrociando le braccia sotto al seno. Ti mette davanti agli occhi il collare che ti aveva recentemente tolto per infilarti il maglione.
<Tch, speravo ti fosse passata la fissa col collare.> Te lo lega al collo, esclamando:
<Ma ti sta così bene!>
<Mi stai dando della cagna?> Chiedi con tono di sfida.
<Nah, neanche troppo.> Annulla l'effetto dei suoi poteri, e dice, dopo aver legato il collare ad una catena:
<OK, adesso possiamo andare.>
Angolo autrice
No, ok, ho dei seri problemi con la musica, io.
Ho scritto questo capitolo ascoltando unicamente canzoni di Chase Holfender. Seriamente, ho messo la riproduzione casuale sul suo canale. Se qualcuna di voi lo conosce (esclusa te Claudia), vi prego, compatitemi. Come si fa a non adorarlo? Ha una voce stupenda!
Comunque, immagino che per i prossimi capitoli ascolterò soltanto i Queen, giusto per.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top