Il beta

<<Pensi che riuscirà a recuperare la memoria?>> disse Kilian.

<<Credo di sì, ma non posso darti certezze, il trauma potrebbe essere stato così forte da non fargli mai recuperare la memoria. Dipenderà molto anche da te, cerca di stargli accanto il più possibile, soprattutto in questa fase di grande confusione per lui. Solo il tempo potrà darci le risposte che cerchiamo>> rispose il medico.

Kilian sospirò. <<Va bene, farò come dici. Sarò forte per entrambi>> mi sentii triste all'idea di addossargli un fardello così grande addosso.

Poco dopo sentii delle labbra lasciarmi un dolce bacio sulla fronte ed entrambi uscirono dalla stanza.

Aspettai ancora qualche secondo per essere certo di essere completamente solo nella stanza, poi aprii gli occhi e lasciai che un sospiro affranto uscisse dalle mie labbra. Per quanto non conoscessi quel ragazzo, non avrei mai voluto essere un peso per lui, non mi sembrava giusto, dopotutto anche se mi aveva indelebilmente marchiato, io non ero nessuno. Cercai di pensare lucidamente alla situazione nella quale mi trovavo. Ero in un ospedale chissà dove, ridotto veramente male, dei tubi dentro il mio naso mi davano l'ossigeno per poter respirare meglio, i tagli più piccoli e poco profondi fortunatamente si erano già rimarginati, ma ancora non riuscivo a muovere bene sia le braccia che la gamba sinistra e quella destra era ancora appesa al sostegno posto in alto ma stavolta non era completamente ingessata ma solo fasciata più e più volte e questo mi fece capire che dovevano essere passati almeno un paio di giorni. Per quanto guarissimo in fretta gli omega come me, erano più lenti a guarire e dubito che un osso rotto in più parti si rimarginasse tanto in fretta.

Poi c'era l'altra questione. Ero stato marchiato. Io, un omega maschio senza alcun valore avevo un compagno. Non riuscivo a capire come avrei dovuto reagire. Mi sentivo felice di aver trovato qualcuno con cui poter condividere la mia vita ma... Un Alpha? Ero altrettanto felice di sapere che fosse un uomo forte o almeno così immaginai che fosse, dopotutto era un Alpha. Anche se non sapevo se di nascita o per successione ma immaginai che lo avrei scoperto presto. D'altra parte però, sentivo un peso sul petto. Non ricordavo assolutamente nulla né di me stesso né del mio passato e come avrei potuto io essergli di sostegno ridotto così? Un pensiero mi passò fulmineo per la mente; e se io mi trovassi in quel bosco perché desiderassi la morte? Non avevo avuto possibilità di scelta. Mi aveva marchiato senza chiedermelo e per questo avrebbe potuto tenermi sempre sotto controllo mentre io che non avevo fatto lo stesso non lo percepivo con chiarezza. Era tutto così... Ingiusto!

Senza nemmeno accorgermene calde lacrime presero a sgorgare fuori dai miei occhi e dei singhiozzi mi scossero. Lasciai che tutta la tristezza e il mio caos mentale si sfogassero, non potevo fare altro, non avevo nessuno con la quale parlarne e non avrei di certo potuto caricare ulteriormente di stress Kilian. Era un Alpha, aveva sicuramente altro da fare che perdere tempo con me, nonostante avesse detto al medico di essere disposto a prendersi cura di me, per il momento. Quando sarei guarito cosa ne sarebbe stato di me? Ebbi dei brividi di paura.

Mentre ero perso nel mio dolore non mi accorsi che la porta della mia stanza si aprì e che qualcuno entrò.

<<Perché piangi?>> la durezza con la quale quelle parole vennero pronunciate mi portò ad alzare di scatto il volto e per il movimento veloce mugulai. A pochi passi c'era un ragazzo dal volto squadrato e lo sguardo assottigliato rivolto verso di me che mi fece intuire che non era felice della mia presenza lì e ne ebbi la conferma con le sue successive parole.

<<Oltre il danno la beffa eh? Non solo sei un debole omega ma anche un frignone>> ancora disprezzo uscì dalle sue labbra.

<<C-chi sei?>> balbettai. Avevo ancora la gola dolorante, non era facile parlare.

<<Il secondo in comando del branco di Kilian, il suo beta e il suo migliore amico. Tu chi sei?>>

<<Io... Non lo so>> risposi abbassando lo sguardo sul lenzuolo che mi copriva.

Una risata di scherzo librò nell'aria. <<Sai io non me la bevo la scusa della tua amnesia. Stai mentendo, ammettilo che sei una rogna porta guai!>> gnugnì alzando il tono di voce verso la fine.

<<Io davvero non ricordo nulla!>> d'istinto risposi alzando anche io il tono di voce e mi accorsi solo dopo della cavolata che avevo fatto.

<<Tu!>> tuonò. <<Come osi alzare la voce con me, insulso essere>> i suoi occhi assunsero una colorazione simile a quella del bronzo e un sorriso privo di felicità comparì sul suo volto. Fece qualche passo nella mia direzione e arrivò al lato destro del mio letto. Abbassai immediatamente lo sguardo e sperai che se ne andasse il più in fretta possibile. Sapevo di non essere nessuno, ma come avrei potuto mentire su una cosa tanto grande?

<<Io non mento. Io... Io...>> tentennai. Come avrei potuto spiegargli che questa situazione mi stava facendo tanto male e che le lacrime che prima stavo versando fossero proprio per questo?

<<Guardami bene!>> mi prese bruscamente il volto portandolo alla sua altezza e mi fece male, avevo delle fasce anche intorno al collo e sicuramente dei graffi anche lì, inoltre il suo sguardo era... Cattivo.

<<Ascolta bene le mie parole>> e mentre me lo disse sentii le sue unghie allungarsi in artigli e stringermi più forte il mento, gemetti.

<<Anche se sei il compagno del mio Alpha, proprio perché è il mio capo e il mio migliore amico, finché non saprò chi sei e che diavolo ci facevi nel bosco, per me sei e sarai sempre una minaccia. Mettitelo bene in testa, seguirò ogni tuo singolo movimento e se anche solo proverai a ferire Kilian o qualcuno del nostro branco, prima ancora che tu possa avvicinarti, ti avrò già sgozzato, intesi?>> la crudeltà intrisa in ogni sua parola mi fece tremare violentemente e nel mare acquoso delle mie lacrime annuii debolmente.

<<Intesi? Voglio sentirtelo dire!>>

<<Si!>> urlai questa volta con disperazione.

Mollò finalmente la presa sul mio mento e si allontanò da me andando verso la porta ma prima che potessi sospirare di sollievo, si voltò nuovamente verso di me e mi lasciò con un'ultima frase.

<<Datti una ripulita prima che Kilian torni sentendo la tua puzza di paura e guai a te se gli riferisci questa conversazione>> detto ciò se ne andò.

Era tutto così assurdo! Cos'avevo fatto di male per meritare così tanto disprezzo? Con forza mi sfregai il volto cercando di rimuovere ogni traccia di pianto sul mio volto, anche se sapevo che i miei occhi rossi e gonfi mi avrebbero tradito, forse. Quando finalmente ci riuscii, chiusi gli occhi e inspirai ed espirai più volte a fondo. Molto più calmo rispetto a prima cercai con la mano sinistra di allungarmi verso il comodino alla mia destra per prendere il bicchiere d'acqua e schiarirmi la gola ma nel farlo, da sciocco quale ero mi buttai con tutto il mio peso sul braccio destro e rischiai di cadere dal letto. Lanciai un grido di dolore che cercai di attutire mordendomi il labbro con forza. Cercai di appoggiarmi a qualcosa, anche al letto stesso ma iniziavo a sentirmi di nuovo stanco e senza forze. La conversazione con il beta di Kael mi aveva sfiancato completamente.

Forse il mio grido era arrivato a lui o forse il legame gli aveva permesso di sentire come stessi, anche se ne dubitavo perché altrimenti sarebbe arrivato prima, pensai, fatto sta che Kilian entrò nella stanza di scatto facendomi spaventare e vedendomi caduto per metà dal letto mi venne subito incontro.

<<Ma che stai facendo?>> sembrava preoccupato. Avvolse le sue braccia intorno al mio corpo e mi rimise sdraiato.

<<Stai bene? Che ci facevi messo così?>> sì era decisamente preoccupato.

<<Acqua>> dissi solamente e subito dopo un bicchiere entrò nella mia visuale. Tracannai l'acqua come se non bevessi da giorni ed effettivamente era così, non ricordo l'ultima volta che la mia gola aveva avuto il piacere di fare un incontro ravvicinato con l'acqua.

<<Avevi tanta sete mh? Mi spieghi però che ci facevi piegato così sul braccio? Non sei ancora messo benissimo, non devi fare gesti azzardati>> e mentre me lo disse le sue mani scesero sul mio braccio destro posandoci sopra e un dolce calore comincio ad espandersi e non sentii più dolore. Chiusi gli occhi e per qualche minuto mi beai di questo calore così confortante e sbadato come poco prima mi attentai ad alzare il mio sguardo e incrociarlo col suo.

Fuoco ardente nel profondo degli abissi.


NOTE D'AUTRICE

Booom! Non ho mai scritto così tanto come negli ultimi giorni e davvero non vedevo l'ora di scrivervi di questo primo incontro tra il nostro protagonista, uno sventurato omega e il beta del branco di Kilian. Ma poi vogliamo parlare di Kilian? Nel prossimo capitolo i due avranno modo di scrutarsi meglio e chissà quali altri cambiamenti ci saranno nella vita del nostro caro omega. Come sempre se vi è piaciuto questo capitolo fatemelo sapere!

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