Capitolo 6
Quella luce che dal nulla era parsa, prendeva sempre ad allontanarsi di più, Shu Nian ancora accecato da tanto calore decise di seguire una di quelle tante strade che sul suo cammino all'improvviso si erano aperte. Voleva solo uscire al più presto da lí. Da quel buio che lasciato alle spalle, aveva ripreso a inseguirlo. Semplicemente non voleva che lo avvolgesse una seconda volta.
Aprendo lentamente gli occhi che infastiditi dai raggi solari che entravano dalla finestra, gli coprí con uno scatto veloce con la mano.
Gli scoprí appena. Guardò il soffitto bianco che sopra di sé si trovava, cercando di capire dove effettivamente si trovasse. Cercò di ricordare ogni passo del prima di quel fatidico svenimento.
« Ti sei svegliato, grazie al cielo ».
« Xie Yan dovrebbe essere sulla via del ritorno, a quest'ora » aggiunse la voce dolce di una giovane ragazza, mentre prendeva ad avvicinarsigli.
Shu Nian scattò a sedere, portando una mano sulla tempia dolorante e l'altra sul morbido divano, proprio vicino alla sua gamba con il ginocchio rivolto in sù.
« Dove sono ? »
« Sei al sicuro a casa nostra, ti ci ha portato mio fratello più grande Xie Yan » rispose Juliet, prendendo la minestra ormai del tutto raffreddata che aveva lasciato sul tavolo, la stessa che aveva preparato il suo adorato Xie Yan .
« G - grazie » .
Mormorò con tono spezzato l'Omega, prendendo gentilmente la zuppa di piselli che gli era stata porsa .
« Ahi che sciocca, dimenticavo. Io sono Juliet, ma se ti va puoi anche chiamarmi Jul » si presentò, sbattendosi una mano sulla fronte, come per enfatizzare la sua sbadata dimenticanza.
Vedendo ciò, al dolce Shu Nian non gli rimase altro che sorridere. La guardò e notò che esternamente non assomigliasse molto al fratello, erano due opposti, per il carattere non poteva dire, in fondo non li conosceva così bene per mettere lí un suo giudizio . Ma, nella sua testa ricordava ancora bene la diversità di quel viso rivolto verso il cielo o di quella voce profonda. Al ricordo di ciò, il senso di avvampare una seconda volta lo attanagliò, facendogli sentire quella strana sensazione invaderlo. Giusto come era successo quando erano stati solo loro due e la bellezza di quell'Alpha che in lui aveva scorto. Non sapeva esattamente cosa ci avesse visto di giusto in lui. Ma in quel momento, qualcosa gli aveva gridato che quel lui, era quell'Alpha che stava cercando. Che invece fosse tutto sbagliato ? Chissà. Ma questo presto lo avrebbe scoperto.
« Va tutto bene... »
Irruppe la ragazza, con tono premuroso .
Juliet ancora ferma al suo posto, lo guardò indecisa se avvicinarsigli più del dovuto, oppure no, per poi fare con titubanza un passetto in avanti. Sentiva un odore dolce di frutti di bosco alleggiare nella stanza e lí, capí in che stato di disagio si sentisse l'altro. Sorrise appena, con la dolcezza di una sorella.
« P - potrei andare in bagno per alcuni secondi ? » chiese imbarazzato, senza riuscire a guardarla. Quella situazione era pressoché imbarazzante. Tutta colpa di quel calore irregolare che veniva sempre nei momenti meno opportuni .
« Certo, se esci da qui e poi vai a destra, l'ultima porta del corridoio é quella che cerchi » gli istruì recandosi poi in cucina.
Giá ! Il bagno al momento era l'unica cosa che gli serviva.
***
Solo voglia di lasciarsi andare. Solo liberarsi da quella oppressione che non era più riuscito a trattenere. Quel calore era diventato troppo asfissiante. Doveva e aveva il neccessario bisogno di darsi quel sollievo che in parte lo avrebbe calmato e forse una doccia calda sarebbe riuscita a affievolirlo.
Guardando con gli occhi lucidi e il viso accaldato, totalmente arrossato, la doccia completamente con le ante aperte, portò le mani a slacciarsi i pantaloni divenuti oramai troppo insopportabili.
Gli tirò giù insieme all'intimo. Avanzò verso la doccia, sentendo - oltre la pelle tirare - il cuore battere furioso, come se avesse proprio voluto sfondare quella gabbia toracica in cui si sentiva prigioniero. Udí poi il cigolio della porta che veniva aperta, con irruenza.
« Stai bene » .
Ruppe la voce calda del ragazzo appena entrato, fingendo l'indifferenza verso quel corpo nudo che gli dava la schiena e quei feromoni pazzi che nell'aria, un'altra volta, avevano preso ad alleggiare.
Shu Nian voltò di poco la testa rossa dall'imbarazzo verso la sua spalla sinistra, cercando di coprirsi alla bell'e meglio, ma invano e fingere che era tutto a posto.
« T- tu... E - esci per favore » .
« Al mie rientro, non vedendoti ho chiesto di te a Juliet, mi ha detto che eri praticamente quasi corso in bagno. Ma dovevo constatare con i miei propri occhi che stessi bene » rispose il maggiore con tono impassibile e freddo, nascondendo invece la nota di sollievo nel vederlo, in parte che stava bene, anche se lo vedeva benissimo dalla sua espressione e postura che stesse in realtà soffrendo. In realtà Xie Yan, aveva benissimo capito dove stava invece il problema. Perché nonostante tutto, era lo stesso problema che in quel momento era una cosa che tentava di tenere a bada in tutti i modi possibili.
« Mi dispiace » .
Aggiunse, prendendo ad avvicinarsigli, insieme ai propri feromoni non più trattenuti.
« C - cosa. T - ti prego non avvicinarti » biascicò l'Omega, in modo piuttosto imbarazzato.
Arrivandogli praticamente dietro, Xie Yan gli allacciò un braccio intorno alla vita sottile, mentre l'altra mano libera la portò del tutto sulla guancia dell'altro. Lo avvicinò al suo viso e si perse a guardarlo ammaliato, in quella tempesta di emozioni che in lui si era venuta a creare. Ancora un passo in più e indietro non sarebbe potuto più tornare. Non sapeva per quale motivo, ma anche se per pochi secondi contati voleva assaggiare quel frutto estasiante che tra le sue braccia teneva. Il desiderio era tanto.
« Non posso più fare finta di nulla. Non qua e non così » sussurró il più grande, sulle labbra dischiuse e rosee del più piccolo, un momento prima di suggellarle in un premuroso bacio .
Shu Nian sorpreso e totalmente immobilizzato, si lasciò trasportare da quelle labbra dal sapore di caffè. Chiuse gli occhi e si gustò quel momento sbrigativo, senza chiedersi ne il perché e ne il ma . Ma solo con la certezza, che pian piano dentro di sé avanzava sempre di più .
« Adesso però sbrigati di fare quel che devi fare, o ti prenderai qualche malanno. Appena finisci vieni di lá, nel frattempo vado a cercarti qualcosa da mettere addosso » aggiunse, staccandosi del tutto da lui. Da quel corpo.
Shu Nian annuì solo appena.
Xie Yan alla fine uscì dal bagno, lasciandolo solo e con il suo più totale stordimento. Lui era quell'Alpha che stava cercando ?
Nota Autrice : Da, Da, Dan . Qualcosa é successo. Ma sarà stato un qualcosa dettato al momento o si cela, invece, altro ? Se vi va, ditemi pure cosa ne pensate . (◍•ᴗ•◍)❤
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