Capitolo 4

Shu Nian fece scivolare una mano in mezzo alle gambe. La dove un rigonfiamento si intravedeva attraverso il tessuto dei jeans che aveva preso a tirare. Poggiò la mano sopra sospirando appena dal desiderio di lasciarsi andare totalmente.

Sapeva di essere entrato appena nel ciclo del calore, ma sperando di essere passato inosservato. Xie Yan in silenzio prese ad avvicinarsi, seguendo il percorso di quell'odore inconfondibile. Esattamente da chi lo stava producendo

Shu Nian annaspò in cerca di aria, quella stessa aria che datata dal calore bruciante che sentiva dentro di sé, la eliminava del tutto. Poteva dirsi che al momento si sentiva umiliato? Ebbene sí, si sentiva esattamente così.

Sentiva come se una parte di sé stesse lottando contro il bisogno di non toccarsi. Mentre l'altra parte non faceva altro solo che aumentare ancora di più la voglia che aveva. Era questo che in quel preciso istante l'Omega sentiva.

<< So che sei lí dietro >> .
Proruppe la voce roca e sexy dell'Alpha. Poco dietro all'albero in cui Shu Nian era nascosto.

Il più piccolo lasciò cadere lacrime amare e guardò davanti a sé, sentendosi all'estremo delle sue ultime forze. Non c'è la faceva più. Sentiva il suo bisogno. Respirò delle lunghe boccate d'aria nuove, poi chiuse gli occhi. Volendosi addormentare.

Il più grande serrò le labbra in una dura linea e si avvicinò del tutto, senza alcuna esitazione.

<< Chi sei? >>
Chiese Xie Yan guardandolo di schiena all'albero, poi gli si piazzò davanti. Guardando rapito quella bellissima e fragile creatura.

Shu Nian lo fissava infatuato a sua volta e a continuare sentirsi letteralmente imprigionato da quello odore di menta che circondava l'aria. Una cosa che di certo per uno come nelle condizioni e ridotto così non era un buon aiuto. Lui era un omega era normale che il suo corpo reagisse così per un Alpha. Un Alpha di cui mai aveva visto e sentito il nome. Non sapeva nemmeno più se fosse quella persona che stava cercando.

***

Juliet andò ad aprire alla porta, cercando di capire chi fosse che bussava in quel modo.

L'aprí e fissò il fratello che teneva tra le braccia un ragazzo praticamente svenuto. Fu lí che aveva capito che non doveva dire niente. Nessuna domanda di troppo. Niente di niente se non solo il silenzio.

Ma nonostante ciò la sua mente non riuscì a smettere di chiedersi troppe cose. Voleva sapere cosa fosse successo.

Juliet si fece di lato e Xie Yan si indirizzò verso il divano.

Lo adagiò sopra con delicatezza. Le mani a spostargli quei ciuffi scuri che dispettosi gli ricadevano sulle palpebre ancora chiuse. Perso completamente a contemplarlo con attenzione.

Si sentiva attirato come una falena con la luce di una lanterna e quella sensazione di volere sapere qualche cosa in più sullo sconosciuto, continuava a tormentarlo. Xie Yan continuava a guardarlo in silenzio e le sue mani andarono ad appoggiarsi ai lati della testa dell'addormentato. Era rimasto così concentrato su di lui che nemmeno si accorse che la sorella lo avesse affiancato.

Si allontanò da lui e si avviò verso la cucina seguito da Juliet che avendo notato il suo intento sorrise dolcemente. Sapeva che forse era scattato un qualcosa all'interno del fratello.

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