Capitolo 14

Possibile che non ci fosse una vana speranza di scongiurare una tragedia ? Possibile che tutto era destinato a finire così? Com'era dunque possibile? Una lotta contro il tempo, nel quale era finito. Nel centro di un vortice senza fine. Come doveva pensare? A cosa ? Come poteva uscire da quella situazione?

Guardando la ragazza sdraiata sul materasso contornata da petali di rose rosse sparse un po' qui e un po' lì e che lo guardava imprigionata a sua volta, come in una sorta di qualche strano sortilegio lanciatoli, prese ad avvicinarsi pian piano.

Si fermò di qualche centimetro dal letto matrimoniale. E lei si alzò andandogli incontro, guardandolo dritto negli occhi.

Gli accarezzò una guancia ora inumidita da una lacrima appena sfuggita.

《 Sembri così morbido e bello, fragile quanto ad una bambola di porcellana 》.

Shu Nian si immobilizzò, ritrovandosi con il cuore a mille nel petto e con le mani strette debolmente ai lati della maglietta che lo copriva dai brividi di terrore che lungo il suo corpo scorrevano, rizzandogli i peli. Non poteva crederci. Che aveva appena voluto dire quella ragazza ?Non era spaventata dalla situazione di per sé in per sé? Shun Nian non ci stava capendo più nulla.

***

《 Perché sei venuto ? Cosa vuoi esattamente da me cugino ingrato? Non ti è bastato avere la residenza di tuo padre ? Tutti i suoi soldi ? E la successione del trono? Dimmi hai già ingravidato qualche futura consorte ? Tutto questo non ti basta ? CHE DIAMINE ALTRO VUOI ? COSA? 》 sbraitò tra il deluso e l'amareggiato Ke Luo, alzandosi dalla comoda poltrona.

《 Senti.... Dimmi solo dove cazzo si trova SHU NIAN ? Per il resto faremo i conti dopo. Ho tante cose da chiederti e per il quale farti gonfiare la faccia per le botte. DIMMI DOVE CAZZO È 》Gridò alla fine e a sua volta Xie Yan, ringhiando tra i denti stretti.

《 E se anche se te lo dicessi a te che viene nelle tasche. Ah! L'ennesimo giocattolino sessuale. Non sei stufo di tutto questo ? Della pessima reputazione che la tua famiglia ha ? Senti fammi un piacere, esci dalla mia dimora e non far più vedere la tua faccia nelle mie terre. Sono stufo di te 》disse con tono più calmo Ke Luo, senza minimamente lasciare il posto, poggiando i palmi delle mani sulla cattedra con sguardo di puro disgusto e di sfida.

Voleva proprio sapere sino a dove stavolta si sarebbe spinto Xie. Dove il suo carattaccio lo avrebbe portato . Conosceva perfettamente quel indole fredda distaccata, ma se per rabbia o quale rancore trattenuto sarebbe facilmente esploso con niente. Irascibile. Ecco come poteva descrivere Xie Yan. E voleva conoscere la natura del suo interesse verso quel inutilità.

Se a breve ci sarebbe stata la resa dei conti, questo era sicuro.

《 DIMMI SOLO DOVE SI TROVA FIGLIO DI UNA PUTTANA 》sbraitò fuori di sé, raggiungendolo in poche falche per poi prenderlo dal colletto della camicia cremisi.

Ke Luo non si scompose nemmeno di un poco. Nonostante tutto riuscì a mantenere il buon controllo. Non aveva paura di quella furia per lui insensata. Non era terrorizzato. Lo guardò negli occhi carichi di fiamme, per poi portare le mani su quelle del più grande e facendogli abbandonare la presa salda e ferrea. Voleva proprio sapere perché lo stesse cercando e cosa da lui volesse? Che Shu Nian fosse indebito con la famiglia Xie e se era così come era dunque possibile che non sapesse nulla? O forse era qualcosa di più ? Voleva sapere, per saziare la voglia della curiosità che sentiva pian piano ucciderlo . Voleva godersi lo spettacolo. Allora perché non dargli le informazioni che cercava .

Gli sorrise derisorio di chi effettivamente nascondeva qualcosa di losco.

***

Un corpo venne sospinto verso un letto morbido. Due labbra affamate erano intente nel divorare altre due labbra e odori forte di calore e feromoni aleggiavano in aria. Shu Nian era terrorizzato. La donna che gli stava sopra, invece, era più che irremovibile dal prendersi ciò che bramava. Un po' come Adamo ed Eva in fissa con il frutto proibito dell'intero Eden. Anche se il serpente gli aveva avvertiti, ciò non era servito dal fermarsi. Ciò era anche ciò che stava facendo quella ragazza dalla finta aria innocente, ma che dentro bruciava dalla lussuria dell'inferno.

《 N- No fermati. N- non è necessariamente così c- che deve andare 》.

Non poteva dire che fosse una brutta ragazza ne dentro e ne fuori. Bella era bella, con quei lunghi capelli ricci mori, dal viso un poco tondo e dagli occhi azzurri cielo e dal seno prosperoso. Non era questo ciò che Shu Nian guardava. Bastava averla solo guardata negli occhi per capire che anche lei fosse l'ennesima vittima dell'arcigno e presuntuoso Ke Luo. Lei era solo nel pieno del calore, voleva essere soddisfatta. Non era nel pieno di sé. La capiva . Ma per lui, dal suo punto di vista, la situazione era ben differente. Non voleva, non lo eccitava e in più era ingiusto sia per lui che per i confronti di lei. Eseguire l'ordine datogli dal cugino, sarebbe stato anche un po' come violentarla non nel pieno del consenso. Come poteva evitare tutto ciò? Solo per un momento un pensiero diretto a Xie Yan e ai sentimenti che per lui provava invasero il suo cuore e la sua mente, ma ciò fu obbligato a sopprimerlo per il momento. Non era né il luogo e ne il momento.

Cercando di fermare il più delicatamente possibile la ragazza che gli strusciava addosso e che stava cercando con le mani di armeggiare sul cavallo del pantalone, voltò di un poco la testa di lato, proprio per evitare di venire nuovamente attaccato da quelle labbra piene e laccate di un rosso fuoco .

Cercò di prendere un po' di forza che aveva sentito sotto terra. La guardò negli occhi capovolgendo i ruoli. Ora era lui che stava sopra di lei. Ma senza gravargli di alcun peso, tenendole dolcemente e delicatamente le braccia bloccate sopra la testa.

《 Devi ascoltarmi. Questo non è davvero ciò che vuoi. So che non sei nel tuo pieno delle facoltà in questo momento e che hai solo bisogno di certe cose, ma devi pensare lucidamente 》sussurrò Shu Nian sorridendogli con affetto. E se prima ne era terrorizzato ora provava solo dispiacere e sensi di colpa.

《 I- io....scusami 》.

Scoppiò a piangere la ragazza sentendosi imbarazzata e colpevole, sbloccandosi da quella stretta e portandosi le mani a coprire gli occhi liquidi e il viso arrossato.

《 Va bene così ma non devi scusarti 》 rispose Shu Nian.

Guardandola in quello stato si alzò dal letto e l'aiutò ad alzarsi a sua volta. La ragazza tirò su con il naso e con l'altra mano si asciugò le lacrime. Come posso farmi perdonare? Si chiese mentalmente lei. Anche se il caldo e l'affanno continuavano a nuocerla.

《 O- ora come faremo con l-lui? 》 chiese titubante la giovane.

《 Troveremo un modo 》

Le rispose, sospirando appena pensieroso.

La ragazza lo guardò.

《 Possiamo fingere 》.

Disse infine, guardando il letto e con la speranza che ciò sarebbe potuto bastare a farglielo credere per davvero.














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