ASPETTAVO BABBO NATALE

Tommaso era un bellissimo bambino.
Con i suoi vivaci occhi azzurri e i suoi capelli dorati attirava l'attenzione ovunque andasse.

Fu proprio questa la sua rovina.

                                ....

<< Papà, quando arriva Babbo Natale?>> ripetè il bambino per l'ennesima volta.

<< Tra poco mostro, prima però io e la mamma dobbiamo andare a comprare il latte>> gli rispose il padre, lanciando un'occhiata d'intesa alla moglie.

Ogni anno era un incubo per i genitori del bambino uscire a prendere i regali e riportarli in casa senza farsi scoprire, ma gli occhi luccicanti di gioia alla vista dei doni ripagavano ogni sacrificio.

<<Ma abbiamo il latte, papà! Ogni Natale devi uscire a comprarlo?>> piagnucolò il bambino, impaziente.

<< Ti perdi sempre l'arrivo di Babbo Natale così, rimani!>> continuò il bambino, ignaro del fatto che fosse proprio il padre il suo paladino in costume rosso.

<< Questa volta farò in fretta, vedrai. Non avrai mica paura di stare a casa da solo?>> rispose il genitore, consapevole di aver trovato il punto dolente del figlio.

<< Io non ho paura! È solo che fuori è tutto buio...>> si difese il bambino gonfiando il petto.

<< Allora aspettaci qui, fai l'uomo di casa, d'accordo?>> disse il padre, sorridente.

Tommaso sbuffò, infastidito, per poi accettare, orgoglioso di avere una tale "responsabilità".

I genitori, dopo innumerevoli rassicurazioni e promesse di fare in fretta, finalmente poterono uscire dall' appartamento, e si diressero a passo spedito verso la strada, lasciando il figlio da solo.

Passarono i minuti, ma nè i genitori nè Babbo Natale arrivavano, quindi il bambino, stufo di aspettare, decise di andare a cercarli da solo.

Si mise le scarpine e la sciarpa, come gli diceva sempre la madre, e uscì di casa, deciso a trovare l'uomo che gli stava, a parer suo, nascondendo i regali.

La strada della loro piccola città di campagna era quasi completamente al buio, l' unico lampione acceso era quello sotto il quale si era seduto il piccolo Tommy, solo nella notte.

Dopo aver fatto qualche passetto incerto il bambino iniziò ad urlare per richiamare l'attenzione:

<< Babbo Natale!!>> urlò il bambino con la sua vocina candida.

<< Babbo Natale, dove sei?!?>> continuò, rabbrividendo per il freddo.

Pochi minuti dopo comparve una figura ammantata di rosso, e il bambino, felice, gli corse incontro.

<< Babbo Natale, siiii!! Ti stavo cercando!>> disse il piccolo, sorridente.

<< Oh Oh Oh! Che bel bambino che abbiamo qui! Come ti chiami?>> chiese l'uomo in rosso.

<< Mi chiamo Tommaso, e ho quattro anni e mezzo>> rispose il bambino.

<< Ciao Tommaso, perché sei qui tutto solo?>> disse ancora l'uomo, guardandolo in maniera strana.

<< Non arrivavi, e i miei genitori sono andati a comprare il latte, quindi sono venuto a cercarti! >> gli rispose il piccolo.

Per qualche secondo "Babbo Natale" rimase in silenzio, osservando il grazioso bimbetto, poi, con voce falsamente amichevole, gli disse:

<< Tommaso, vuoi vedere la mia fabbrica dei giocattoli? Ho dimenticato lì i tuoi regali, andiamo a prenderli insieme.>>

Con gli occhi brillanti come stelle il bimbo accettò, incurante del fatto che Babbo Natale avesse un aspetto diverso dal solito.

L'uomo prese la mano di Tommaso, gli sorrise e si allontanò con lui nella strada rischiarata dai lampioni, pregustando la fine che avrebbe fatto fare al bambino...

Quasi nello stesso momento i genitori del piccolo Tommy rientrarono in casa, senza sapere che non avrebbero mai più visto il loro adorato bambino...

                             . . . . . .

La polizia cercò per diverse settimane tracce del rapito, ma non trovò nient'altro che un inquietante messaggio scritto con il sangue della vittima:

PORTERÒ A TUTTI I VOSTRI REGALI

Prova HORROR di athenafavro

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