23. Alina
La punta delle dita mi formicola mentre uno strano calore mi avvolge il volto. Mi passo una mano sulla bocca spargendovi sopra il sangue di Demir.
Guardo Cassian e il cadavere che tiene tra le braccia. Ho completato la mia missione, ho ucciso il re delle terre Ombra e ora questo titolo mi appartiene. Sono l'ultima discendente dei Rosethorne e governerò sui loro territori.
Nonostante io sia riuscita a vincere, sento perfettamente un vuoto nel petto. Mi porto una mano sul cuore che batte lentamente. In questa notte ho perso una parte di me.
Le prime luci dell'alba filtrano dalla finestra sopra al trono illuminando la figura di Cassian ancora seduto a terra. I suoi occhi si riempiono di lacrime.
Patetico.
Il solo pensarlo mi fa sentire vuota.
Figure escono dall'ombra lentamente, rimanendo, però, lontani dai raggi del sole e trasportando con loro un'aura di freddezza. Avrò sicuramente bisogno di tutti questi marci. Dovrà pur esserci un modo per farli tornare com'erano prima. E forse, far tornare come prima anche me.
Mi guardo le mani sporche di sangue, posso percepire il potere scorrermi nelle vene. No, non ho intenzione di tornare la principessa di un tempo.
I marci si riuniscono intorno a me, mi osservano con i loro sguardi vuoti e mi si inginocchiano davanti.
Ora sono una regina.
Mi dirigo verso il trono di ferro e mi ci siedo sopra. Accarezzo a palmi tesi i braccioli e inspiro profondamente mentre avverto il potere diffondersi per tutto il corpo. Guardo dall'alto in basso i marci inginocchiati dinanzi a me. Hanno iniziato a intonare una cupa melodia battendo i pugni sul terreno.
Inspiro profondamente.
D'un tratto le parole si fanno chiare alle mie orecchie:
"Buia è la notte,
sereno è il trionfo.
Rinchiuso nel raggio di luna
si cela il ricordo.
Sovrani di un tempo che furono,
regine di tempi che saranno
dimentica il passato
rubato con l'inganno.
Un dì migliore sarà
la pallida luna ci illuminerà."
Stanno dicendo addio a un vecchio re e dando il loro benvenuto a me, la loro nuova regina. Sarò la sovrana che ho sempre voluto essere o deciderò qualcosa di diverso? Di una sola cosa sono sicura, voglio che loro abbiano qualcosa che l'ultima volta gli è stata portata via: la libertà di scelta.
Alzo le mani e il silenzio cala nella lugubre sala.
«Miei nuovi sudditi,» faccio passare il mio sguardo su ognuno di loro. «io sono Alina Cassarof. Non sono qui per comandarvi con terrore. Avete dovuto vivere nell'ombra e nella paura per così tanto tempo. Ma vi dirò che non sarà più così. Non sono vostra nemica, il nemico è lì,» Indico Demir, ma guardo Cassian dritto negli occhi. «e giace privo di vita.» Cassian tira un sospiro di sollievo, non voglio aizzarli contro di lui. Lui è mio. «Il nemico ha rapito voi e le vostre famiglie e vi ha trasformati in questo.» Lascio passare un secondo per respirare. «Io voglio lasciarvi una libertà che fino a questo momento vi è stata negata. Sarete liberi di vivere come marci se lo vorrete, vi sarà dato tutto ciò di cui avrete bisogno qui al castello; ma se il vostro desiderio è quello di ritornare umani, con sogni, emozioni e speranze, rimanete al mio fianco. Da oggi, fino a quando sarà necessario, io, la regina Alina Cassarof delle terre Ombra, farò tutto ciò che sarà in mio potere per fare in modo che possiate tornare a come eravate prima, a prima che tutto questo male si abbattesse su di voi.» Guardo per un momento i marci. Nei loro occhi vuoti spero ancora di trovare un briciolo di umanità. «Vi unirete a me in questa ricerca? Mi affiderete la speranza di un nuovo futuro?»
Sempre più forti, i pugni che i marci battono sul terreno rimbombano nell'intero castello.
Sì, ho intenzione di dar loro qualcuno in cui credere. Non voglio che mi seguano perché mi temono, voglio che mi seguano perché hanno fede in me.
Cassian lascia andare il cadavere di suo fratello e si alza in piedi. Tutti gli occhi dei marci sono rivolti verso di lui. Il marcio più avanti a tutti alza il volto verso di me, in una silente richiesta su cosa fare.
Ma, senza guardarlo, alzo una mano e il marcio rimane fermo lì.
Cassian avanza lentamente. Le braccia gli cadono pesanti, gli occhi sono vuoti, il corpo è stanco e il viso segnato dalla tristezza.
Arriva fino avanti a me, così comincio a tamburellare le dita sul ferro del bracciolo.
«Così sei regina.» Comincia. «Dovrei inchinarmi, maestà?» Si piega leggermente, e nel suo tono avverto del sarcasmo. «Hai sconfitto il re delle terre Ombra,» Indica il corpo di Demir privo di vita. «ora cosa farai? Sarai come lui, o la regina che hai detto volevi essere?»
Alzo il mento. Le sue sono semplici istigazioni.
«Chi lo vorrebbe sapere?» Chiedo, quindi. «La mia guardia del corpo, il fratello del defunto re o mio zio?» Il suo volto cambia espressione. «So tutto, Cassian. So come hai tentato di aggirare mia madre per riportarla qui, so come mi hai tradita e come mi hai mentito.» Mi alzo dallo scanno, scendo i due gradini che ci separano e mi avvicino a lui. «Io so ogni cosa.» Gli giro intorno, obbligandolo a indietreggiare e salire fino al trono. «So come mi hai usata e il perché non sei mai voluto venire a letto con me.» Cassian cade all'indietro, finendo per sedersi sul trono. «Io non ho voluto altro che calore da parte tua.»
Mi sollevo la gonna e gli salgo a cavalcioni sulle gambe. Posso sentire una protuberanza dura provenire dai suoi pantaloni. Comincio a muovermi lentamente ondeggiandogli addosso e facendo strisciare la mia intimità sulla sua. Cassian chiude gli occhi e porta le mani sui miei fianchi.
«Alina...» Ansima. «non possiamo...»
Sorrido.
«Ma io sono la tua regina, ti obbligo a farlo.»
Mi avvento sulle sue labbra, sporcandogli il volto di sangue. Cassian non rifugge il bacio, anzi, si getta sulle mie labbra con ancora più passione.
Per un attimo apre gli occhi e lancia un'occhiata ai marci alle mie spalle.
«Come facciamo con loro?» Chiede non smettendo di baciarmi.
«Lascia pure che guardino.»
Gli sbottono il pantalone e vedo la sua schiena arcuarsi quando infilo il suo membro dentro di me. Comincio a muovermi prima lentamente, poi aumento la velocità. Intanto le sue dita affondano nella carne dei miei fianchi.
Un piacevole calore avvolge il mio intero corpo.
Non posso fare a meno di pensare a tutti i marci che ci stanno osservando, così li guardo. Alcuni di loro hanno gli occhi pieni di desiderio. Così faccio loro cenno di avvicinarsi.
«Guardate e divertitevi anche voi.» Riesco a dire tra un gemito e un altro. Non è giusto che siamo gli unici a divertirci.
Con foga Cassian mi abbassa lo scollo del vestito obbligando il mio seno ad uscire. Mi prende uno dei capezzoli in bocca e lo strizza tra i denti. Chiudo gli occhi e apro la bocca facendo uscire un gemito.
I marci intorno a noi tirano fuori i loro membri turgidi dai pantaloni e cominciano a procurarsi piacere guardando la scena.
È diverso rispetto a come quando lo faccio con Kyan: con Kyan è più selvaggio, con Cassian è più gentile. Il piacere avvolge il mio corpo, come se fosse percorso da mille scariche.
Sento il culmine arrivare poco dopo. Cassian quasi viene appena dopo di me, ma glielo impedisco. Mi avvento sul suo collo mordendolo. Il corpo di Cassian si indurisce quando comincio a succhiare il sangue che scorre nelle sue vene. Lo sento riempirmi la bocca, per poi scivolare caldo giù per la gola.
Le dita di Cassian stringono di più la presa nelle mie carni e cerca anche di spingermi via, ma le forze lo stanno abbandonando del tutto. Mi è facile tenerlo fermo a sufficienza.
Ma non lo uccido. Mi alzo prima che possa esalare l'ultimo respiro.
«Così è questo il volto di un traditore che muore.» Nella mia voce atona sento essere scomparso qualsiasi tipo di sentimento che mi poteva unire a Cassian. Mi pulisco la bocca dal nuovo sangue con il dorso della mano, finendo per sputare sui piedi di Cassian un grumo che mi si era formato in gola.
Ma lui mi prende una mano fredda. Il suo cuore batte appena.
«Guardami.» Sussurra e io lo assecondo. Dopo tutto non ho nulla da perdere. «Ti amo.»
Lo confessa così, come se nulla fosse. Dopodiché i suoi occhi si fermano, la sua testa cade di lato, il suo cuore cessa di battere. Avviene tutto in un attimo, quasi da non sembrarmi vero.
Guardo il suo corpo privo di vita seduto sul trono, e per un attimo sento una morsa attanagliarmi lo stomaco.
Ma la sensazione dura solo un momento, giusto il tempo per le porte della sala di aprirsi facendo riversare al loro interno un esercito a capo del quale ser Dax sguaina la spada.
I marci corrono loro incontro circondandoli ma li fermo subito. Non ho bisogno di versare altro sangue innocente.
«Aspettate,» Ordino. «non è necessario.»
Tutti i marci fanno dei passi indietro, mentre le guardie di mio padre si fermano. È ser Dax il primo a fare un passo avanti.
«Principessa Alina?» Chiede togliendosi l'elmo.
«Benvenuto ser Dax. È regina Alina, ora.» Rispondo con un caloroso sorriso.
Ora ve lo posso dire: odio Cassian. Vi giuro non vedevo l'ora arrivasse questo capitolo per poterlo fare fuori. Mi è piaciuto solo nel capitolo in cui salva Alina, quindi il primo, dopodiché tutto quel suo attaccamento verso Demir è diventato un enorme problema.
Sono felice sia morto.
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