Cap. 9: La storia segreta della Valchiria

Non si erano imbattuti in Raven e Flynn perché li stavano cercando, pur essendosi diretti nella Valle delle Meraviglie a loro volta. A dir la verità avevano solamente deciso di dare la caccia a un uomo che, senz'ombra di dubbio, era un Emissario delle Ombre che si aggirava da qualche tempo su quelle montagne.

Di conseguenza si erano procurati un'auto e subito si erano diretti a sud, avevano girato per un po' ricostruendo gli spostamenti della loro preda e, scoperto che si era inoltrato tra i monti veri e propri, avevano iniziato a seguirlo. Lungo la strada avevano scoperto che quell'uomo usava come copertura un finto incarico presso l'Interpol, e che aveva fatto emettere un mandato di cattura per una donna, sospettata di almeno due omicidi.

Scoperti questi dettagli, Timmi aveva costretto tutti a una marcia a tappe forzate lungo il percorso preso dall'uomo, ricostruendo i suoi spostamenti grazie alle testimonianze di chi affermava di averci parlato lungo la strada, avvistamenti occasionali nei rifugi montani e intuito, inseguendolo fino a quando non si erano imbattuti in loro, grazie al cielo proprio nel momento migliore.

Nonostante le mille domande, comunque, Timmi decise di non sottoporli immediatamente all'interrogatorio annunciato: Raven aveva un aspetto orribile, coi capelli sporchi di sangue misto a polvere e il vestito, solitamente impeccabile, tutto lacero e macchiato. E neanche Flynn sembrava del tutto in forma: pur non versando nelle condizioni di Raven, il viaggio lo aveva molto affaticato, e le ultime emozioni avevano definitivamente esaurito le sue forze.

Rimasti senza alternative valide, quindi, optarono per portarli subito a casa di Timmi tramite la Proiezione, con l'intenzione di farli riposare per un po' e poi di farsi spiegare la situazione e di informare il Sommo Concilio di quanto stava accadendo.

All'inizio Raven aveva fatto un po' di resistenza, dicendo che erano di fretta e non potevano fermarsi per nessun motivo al mondo. Era anzi quasi sul punto di prendere le loro cose e sparire di nuovo quando Timmi le ricordò che avrebbe potuto portarla immediatamente al Sommo Concilio, con la forza se necessario, e lasciare che fossero loro a occuparsi della questione: in quello stato, lei di certo non sarebbe riuscita a fermarlo.

Così, rassegnata, la Valchiria aveva accettato le sue condizioni e finalmente, si era decisa a stendersi su un letto e a riposare per un po'.

***

- Da quant'è che stanno dormendo, secondo te?- chiese Xander seduto in cucina con i piedi sul tavolo, in bilico sulle gambe della sedia.

- Ormai saranno almeno sei ore, presumo.- rispose Timmi, prendendo una lattina di Coca Cola dal frigo - E se non togli quelle zampe dal tavolo ti azzoppo.-

Il mago mise giù i piedi e fece tornare la sedia in equilibrio, fissando il soffitto di travi con aria pensierosa.

- Chissà chi è quel bambino.- disse lui - Nadine ha detto di aver sentito qualcosa in lui.-

Il mezzodemone si sedette di fronte all'amico, aggrottando la fronte.

- Qualcosa ?- ripeté - Qualcosa cosa?-

Xander si strinse nelle spalle.

- Non lo so, è lei quella che l'ha sentito.- rispose - Ma mentre studiavo mi hanno spiegato che a volte un mago può percepire i poteri degli altri, giusto?-

- Vero.- rispose Timmi - Alcuni maghi sviluppano la capacità di sentire la magia, sia nelle persone che intorno a loro, e possono farlo su vari livelli, dipende dai loro poteri. Che tipo di percezione ha avuto Nadine, almeno questo sai dirmelo?-

- Non ne era sicura nemmeno lei... ha detto che era una cosa diversa dal solito. Non era come percepire me, o Jo, ma era comunque qualcosa di molto chiaro e forte.-

- Se lo chiedessi a lei saprebbe descrivermela?-

Il mago scosse la testa.

- Non c'è riuscita nemmeno con me.- rispose lui - Ma ha detto chiaramente che è diverso da tutti noi.-

Timmi annuì lentamente, bevendo qualche sorso di Coca Cola, immerso nei suoi pensieri.

- Perché ci ha chiesto di non informare il Sommo Concilio?- chiese all'improvviso Xander - Come mai non vuole far sapere a tutti che sta bene?-

- Lo stai chiedendo alla persona sbagliata.- disse Timmi, lo sguardo perso nel vuoto - E poi, non mi sembra stare bene.-

Raven aveva acconsentito a seguirli soltanto se avessero accettato di non dire a nessuno dove si trovavano lei e Flynn. Nessuno di loro era riuscito a capire il perché, ma la Valchiria era stata assolutamente irremovibile, su questo punto. In ogni caso, Timmi non era intenzionato a portarla immediatamente lì neanche prima che lei fissasse quella condizione.

In realtà voleva parlarle prima di persona: doveva vederci un po' più chiaro in quella faccenda, prima di poter decidere il da farsi. La cosa gli puzzava.

Dei passi leggeri sulle scale dissero loro che stava scendendo qualcuno. Si voltarono e videro Raven avanzare nel salotto, di nuovo perfettamente vestita tranne che per i piedi, ancora scalzi.

- Hai dormito molto.- disse Timmi, mentre lei si sedeva in silenzio - Ma meno di quanto immaginassi. Come stai?-

- Sto bene, grazie.- rispose, formale come al solito - Dove sono i vostri compagni?-

- Li ho mandati via.- disse Timmi - Non c'era bisogno che restassimo tutti qua. Lui fa eccezione perché gli piace rompermi le scatole.- bevve un altro po' di Coca - Ora, se permetti, tocca a me fare delle domande.-

Raven sospirò stancamente e incrociò le braccia, appoggiandosi allo schienale della sedia.

- Temo di non potervi rispondere.- disse - Ciò che sto facendo...-

- Oh, per favore, piantala!- ringhiò Timmi - Ho attraversato la Francia e affrontato un Emissario delle Ombre per salvarti la pelle, mi sembra di meritare un paio di risposte, no?- la guardò per un attimo, mentre lei sosteneva il suo sguardo - Inoltre, quando ti abbiamo trovata non sembravi proprio in forma. Qualsiasi cosa tu stia combinando, ti sta succhiando le energie. Non potrai andare avanti a lungo.-

Lei non rispose, limitandosi a sostenere il suo sguardo in silenzio.

- D'accordo.- disse infine - Chiedetemi ciò che volete. Però vi prego di non dire niente al Sommo Concilio.-

- Perché mai non dovremmo?- chiese Xander - Raven, lo sai che ti stanno cercando? Anche Daniel è preoccupato per te.-

- Me ne rammarico.- rispose - Io però sto bene. Ho solo bisogno di non essere trovata. Ciò che sto facendo è qualcosa che loro non potrebbero mai capire.-

- Nemmeno noi, se non ti decidi a parlare.- sbuffò Timmi - Allora?-

- Certo.- disse lei - Cominciamo dal principio.- si sistemò meglio sulla sedia e li guardò negli occhi - Alcune settimane fa... due, tre al massimo... non so di preciso quante, ho perduto il senso del tempo... si è verificato un terribile incidente.-

- Che incidente?- chiese Xander.

- Due miei amici sono morti.- rispose la Valchiria - I genitori di Flynn, per essere più precisi. Ma sospetto che l'Alleanza delle Ombre c'entri qualcosa, perché i lupi mannari che li hanno aggrediti hanno poi aggredito anche me, qualche tempo più tardi.-

- Licantropi all'attacco?- chiese Timmi, sorpreso - Ancora?-

- Erano Ibridi, ovviamente.- spiegò lei - Appartenenti a un clan sotto sorveglianza. Immagino che l'Alleanza li abbia aiutati a eludere i nostri controlli.-

- Come sai che erano gli stessi?-

- Lo so.- disse semplicemente lei - I miei amici erano consapevoli di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, o almeno non escludevano questa possibilità.- riprese, come se non si fosse interrotta - Di conseguenza, sono scappati, anche se con scarso successo. Volevano fare ciò che sto facendo io adesso, ma li hanno raggiunti prima di me, così mi hanno chiesto, nel caso loro non avessero più potuto, di proteggere Flynn e tutto ciò che rappresenta.-

- Tutto ciò che rappresenta?- ripeté Xander - Cosa vuoi dire?-
Lei scosse lentamente la testa.

- So che non sarà semplice crederlo, ma quel bambino non è una persona normale, anche meno di quanto lo sia un mago paragonato a un comune essere umano. Non è nato come tutti noi, per fare un esempio.- spiegò.

- Vuoi dire che è come i Custodi dell'Eden?- chiese Timmi - Nato dalla magia?-

- No.- disse Raven - Creato in laboratorio.-

- Laboratorio?- sbottò il mezzodemone - Che cosa accidenti sta combinando Loran?-

- Non è stato lui.- disse la valchiria, scuotendo ancora la testa - Persino un Elfo non potrebbe essere tanto vecchio, e nessuna tecnologia, nemmeno la sua, potrebbe creare qualcuno come Flynn.-

- Perché?-

- Perché, dentro di sé, porta tutta la conoscenza del suo popolo.- rispose.

- E quale sarebbe?- domandò Xander.

Raven levò lo sguardo su di lui, con in volto un'espressione risoluta ed assolutamente convinta di ciò che diceva.

- Lui è l'ultimo figlio di Atlantide.-

***

Per alcuni istanti nessuno di loro aprì bocca, anche se Timmi aveva convulsamente stretto la lattina con tanta forza che la Coca Cola era schizzata quasi fino al soffitto e aveva prodotto una bella pozza sul pavimento.

- Ma... non è possibile!- esclamò alla fine Xander - Insomma... Trys ha detto che Atlantide è andata distrutta...-

- E aveva ragione.- sbottò Timmi, con aria arrabbiata, quasi le parole di Raven fossero un insulto - I Custodi dell'Eden affondarono Atlantide con tutto quello che c'era sopra, proprio come successe a Lemuria. Nessuno di loro può essere sopravvissuto.-

- Può, invece.- rispose Raven, tranquilla - Lui non è nato come tutti quanti, ve l'ho detto.-

- E come è nato?- chiese Xander.

- Secondo lui, i Lemuriani sapevano già che fine avrebbero fatto. Sapevano di essere una minaccia per i custodi, con la loro magia avanzata e la grande tecnologia. Prima che succedesse il disastro riuscirono quindi a creare una stringa genetica che conteneva i ricordi di tutta la loro conoscenza, la loro storia, le loro tradizioni...-
- E questa stringa è dentro Flynn?- chiese Timmi.

- Sì.- annuì lei - Per questo sembra tanto maturo, per la sua età. Ma prima venne riscoperta dagli atlantidei, che la usarono per progredire così rapidamente da finire a loro volta nel mirino dei vecchi Custodi dell'Eden. Così, scelsero di imitare i Lemuriani, e crearono una nuova stringa con dentro le conoscenze di entrambi i popoli. Un'eredità genetica incredibilmente vasta e importante, che nascosero con estrema cura.-

- E poi che ne è stato?- domandò il mezzodemone - Mi rifiuto di credere che quel marmocchio abbia più di cento milioni di anni, nemmeno l'Evocatore era tanto vecchio.-

- Infatti ne ha solo dieci.- annuì Raven - Non so di preciso come sia venuto al mondo, e non lo sa con esattezza nemmeno lui stesso. È stato semplicemente lasciato davanti alla porta dei suoi genitori con un messaggio che spiegava loro la situazione. Immagino che il laboratorio in cui era conservato il campione genetico abbia per qualche motivo generato Flynn e abbia fatto in modo che arrivasse a qualcuno che avrebbe potuto proteggerlo e crescerlo. È così che la stringa è sopravvissuta tanto a lungo, rimanendo nascosta in una struttura di Atlantide fino a quando il macchinario che la custodiva non si è risvegliato.-

- Risvegliato?- ripeté Xander - E come?-

- Non saprei.- ammise la valchiria - Possono esserci ragioni infinite per spiegare questo evento: un corto circuito dovuto a chissà quante cause diverse, magari, o un terremoto che ha mandato in tilt le apparecchiature di qualche laboratorio... o magari la macchina che conservava la stringa genetica era semplicemente programmata per dare vita a Flynn in una data ora di un dato giorno di un dato anno. Non lo so, e non lo sa nemmeno lui. Non sa neanche come è arrivato fino ai suoi genitori, o perché proprio a loro. È soltanto successo, e forse non sapremo mai il motivo.-

Timmi gettò dietro la spalla la lattina accartocciata, centrando perfettamente il cestino poco più in là senza nemmeno guardarlo e si appoggiò allo schienale della sedia, distendendo le gambe con le braccia incrociate sul petto.

- Posso sapere a cosa pensi?- chiese Raven, osservandolo con attenzione.

Lui scosse lentamente la testa e la guardò: sembrava veramente preoccupato.

- Cosa state facendo tu e Flynn?- domandò infine - Perché giravate per il sud della Francia?-

- Non solo per la Francia.- disse lei - Siamo stati anche in Spagna, in Marocco, nel deserto del Sahara e su alcune isole Britanniche.-

- Un bel viaggetto, non c'è che dire.- commentò Xander.
- Donovan, sta' zitto!- sbottò seccamente Timmi - Che state facendo?- ripeté.

- Stiamo cercando i laboratori Atlantidei.- rispose Raven - Quelli Lemuriani sono spariti ormai da secoli, distrutti con efficienza assai maggiore dai Custodi dell'Eden. Ma tra le rovine di Atlantide, sparse per l'Europa e l'atlantico, c'è ancora qualche struttura operativa e perfettamente funzionante, e potenzialmente pericolosa. In certi luoghi c'erano anche dei rimasugli di Lemuria, ritrovati dagli Atlantidei. Io e lui le stiamo cercando per disattivarle, proteggerle o distruggerle.-

- E come mai proprio adesso?- chiese Xander - Perché non è stato fatto prima?-

Raven sospirò, e il suo bel volto pallido fu solcato da un velo di malinconia e sconforto. Ma fu solo un attimo: subito dopo scomparve tutto, e la stanchezza fu scacciata via dalla sua ferrea disciplina.

- Prima non era necessario.- disse - Nessuno sapeva dove trovarli o come entrarvi. Non esisteva una sola persona a conoscere i segreti di quei laboratori, o ad avere la possibilità di usarli.-

- E adesso?- chiese Timmi.

- Adesso c'è l'Emissario delle Ombre di nome Julien Wings.- rispose - Nel suo corpo ha uno dei più pericolosi e antichi manufatti magici. È un frammento del Cristallo di Atlantide, dai fantastici poteri curativi.-

- Poteri curativi... nel senso che lo guarisce?- chiese Xander.

- No, nel senso che... okay, non mi viene nessuna battuta.- sbuffò Timmi.

- All'istante.- confermò Raven, ignorando Timmi - Quando siete arrivati l'avevo appena decapitato, e lui era guarito subito dopo. Probabilmente avrà a malapena sentito il mio colpo, credo. Secondo Flynn, non può essere ucciso. Persino qualcosa di estremo come il taglio della testa è stato inutile: finché avrà il frammento sarà immune alla morte stessa.-

Xander deglutì: un assassino dotato del potere dell'immortalità era qualcosa di così orribile che preferiva non pensarci.

- Ancora non capisco.- disse Timmi - Quell'uomo è pericoloso, senza dubbio, ma questo non spiega cosa c'entri lui con tutto il resto.-

- È il frammento del cristallo.- rispose la valchiria - Flynn può risalire all'esatta ubicazione in cui si trova il Cristallo di Atlantide originale, frugando nelle strutture che stiamo cercando, ma dice che è impossibile recuperarlo senza il frammento, la sua sola parte a non essere stata protetta come il resto. Attualmente il cristallo completo è inaccessibile persino a lui, senza quella scheggia.-

- E quindi l'Alleanza delle Ombre vuole Flynn per via del frammento.- disse lentamente il mezzodemone - Certo. È chiaro.-

- Ma come sanno di lui?- domandò Xander - Chi gli ha detto che è... quello che è?-

- Hanno molti modi di procurarsi le informazioni.- disse distrattamente Timmi - Saresti sorpreso, credimi.- sospirò, guardando di nuovo Raven con quella sua espressione preoccupata - Mi dispiace, ma non posso non dirlo a Daniel.-

Lei scosse la testa.

- Ti pregherei di non farlo.-

- Perché?- chiese Xander - Lui può aiutarti.-

- No.- rispose lei - Se il Sommo Concilio sapesse, vorrebbe studiare ciò che rimane di Atlantide. Non c'è niente di male, ma Flynn passerebbe il resto dei suoi giorni a scappare, o come un soggetto per gli studi di Loran. Ha solo dieci anni... non posso chiedergli questo.-

- Però non puoi nemmeno andartene in giro da sola a rischiare la vita.- osservò Timmi - Farai anche parte del Pentacolo, ma non sei invincibile.-

Lei non rispose, intrecciando le dita e sostenendo lo sguardo di Timmi. Rimasero in silenzio per alcuni minuti, senza parlare, mentre il mezzodemone prendeva uno straccio e si decideva a pulire il pavimento. Stava andando in bagno per mettere la pezza in lavatrice, quando Raven parlò di nuovo.

- Ti prego.- disse, senza guardarlo - Non dirlo a Daniel.-

Lui chinò il capo.

- Io... ci penserò.- disse.

Poi uscì dalla stanza.

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