Cap. 10: Indagini parallele
Essendo Raven e Flynn più che al sicuro nella casa del mezzodemone più pericoloso e potente che Xander conoscesse (oltre che l'unico), decise che poteva benissimo andare dagli altri per ragguagliarli e lasciare soli lui e Raven.
Decisione intelligente, anche perché Timmi aveva tutta l'aria di qualcuno che deve pensare bene prima di decidere, e probabilmente la sua presenza in giro per la casa sarebbe solo servita a confonderlo ulteriormente. Quindi, intimamente grato per non essere lui a dover prendere simili decisioni all'interno della squadra, radunò tutti quanti a casa sua, che in quel momento era l'unica vuota, e gli spiegò agli amici la faccenda di Lemuria e di Atlantide, e cosa stava combinando Raven con quel bambino.
I tre ascoltarono in silenzio, anche se Jo tentò più volte di interromperlo, venendo tuttavia fermato in ogni occasione da Alis, e fecero pochissime domande, annuendo ogni tanto.
- Questo spiega che cosa stessero combinando quei Licantropi prima di morire.- commentò infine Alis - Quelli su cui stanno indagando Trys e Darth. I casi sono collegati.-
- E spiega anche come mai lei è sparita.- disse Nadine - Per non parlare del crollo del tempio sottomarino a cui lavora Skin. Il Pentacolo sta lavorando sullo stesso caso senza saperlo.-
Xander annuì.
- Tutto rimanda a Flynn.- commentò Jo - È la cosiddetta "chiave di scorta".-
- Chiave di volta, Jo.- lo corresse Nadine.
- Questo significa che le daranno la caccia finché starà con lui.- disse Alis - E non potrà farcela in eterno, specialmente se quel Julien è davvero immortale.-
- Sì, beh, a quello preferirei non pensarci...- commentò Xander.
- Però è scappato quando Timmi ha cominciato a ruggire.- osservò Nadine - Quindi ha paura di lui.-
- E grazie!- esclamò il ragazzo - Anche io ho sempre paura, quando fa quella cosa strana con gli occhi e i denti... è terrificante!-
- Non dicevi che per te è come un fratello?- lo prese in giro Alis.
- Perché, tu non avresti paura di tuo fratello?- chiese Xander.
- Basta scherzare.- disse Nadine, calma ma perentoria - La situazione è molto grave, ragazzi. Raven non vuole aiuto da parte del Sommo Concilio, e si rifiuta di abbandonare questa sua crociata personale. Finirà col farsi ammazzare.-
Alis annuì cupamente, il sorriso scomparso.
- Sì... hai ragione, Nadine... ma cosa possiamo fare?-
- Non possiamo non dirlo a Daniel.- disse Xander - Timmi passerebbe dei guai. Ma se poi lo facessimo...-
- ... li passerà Raven.- annuì la ragazza - Ma non siamo nella posizione per fare una cosa del genere. Siamo gli ultimi arrivati, non è compito nostro, e forse nemmeno ci ascolterebbero.-
- Però potremmo aiutarla noi, magari.- tentò Jo.
- Non so se ce lo lascerà fare.- rispose Xander - Mi è sembrata molto decisa. Potrebbe fare come Timmi con... quella volta sull'isola.-
Gli era quasi scappato il nome di Kyle Anderson, il fratello che Timmi aveva dovuto uccidere sei mesi prima. Per qualche motivo, nessuno lo aveva ancora pronunciato, e anzi avevano tutti evitato, per tacito accordo, di citarlo direttamente in presenza di Timmi. L'ultima volta che uno di loro ci aveva provato (in modo vago, tra l'altro), Timmi aveva assunto un'espressione piuttosto rigida, smettendo di parlare per quasi un quarto d'ora.
Era evidente che ancora non se la sentiva di raccontare com'era andato esattamente il loro scontro, né tantomeno di ripensare a lui
- Ha ragione Xander.- disse Alis, dopo un istante di silenzio collettivo - Potrebbe farlo.-
- Quindi la domanda è: che si fa?- chiese Nadine.
Rimasero tutti quanti a rimuginare in silenzio.
***
Darth e Trys si scambiarono un'occhiata, poi riportarono gli sguardi sull'ometto peloso dall'espressione nervosa con cui stavano parlando: era basso e tozzo, con un'aria leggermente sparuta, come se si aspettasse di venire aggredito in qualsiasi momento. Ogni suo movimento era una sorta di piccolo scatto, di chi ha i nervi a fior di pelle, facendo tremolare i radi capelli che gli coprivano la testa liscia, e i suoi occhietti, piccoli e di un penetrante color ambra, dardeggiavano continuamente da sotto le irsute sopracciglia, guardando alternativamente loro due e poi il resto della stanza, quasi cercassero inesistenti pericoli pronti a saltargli addosso, mentre si tormentava le bitorzolute mani callose.
Era talmente patetico che, se si fosse trovato in mezzo a una rissa, nessuno avrebbe mai e poi mai scommesso su di lui..
Ma, d'altra parte, neanche sarebbe mai stato possibile immaginare che quel tipo era un Ibrido.
- Ehm... io credo di non aver capito bene, Vlad.- ammise Darth, grattandosi la testa - Potresti ripetere?-
- Te l'ho detto, Templare dei miei stivali!- grugnì con voce rasposa e soffocata l'ometto, guardandosi freneticamente intorno da sopra il ripiano del tavolo del pub, la testa incassata tra le spalle e seminascosta dal colletto del vecchio impermeabile grigio che indossava - Io non so niente di Fratelli fuori controllo, e a nessuno ci verrebbe mai in mente di attaccare briga con voialtri! Che ne so di quattro pazzoidi che si fanno ammazzare da chissà chi!-
- Andiamo, tu sei uno dei più vecchi ancora in vita, Vlad.- lo stuzzicò Trys - Sei uno dei più rispettati... per qualche strano motivo...- l'Ibrido gli gettò un'occhiataccia - ... quindi non puoi non sapere perché hanno fatto i matti con qualcuno che molto probabilmente era uno dei nostri.-
- E come sapete che era la Valchiria?- sbottò Vlad - A quanto ne so è un pezzo che non si fa vedere in giro. E io non sono uno scemo, non mi va di darci fastidio, quella gira con armi d'argento!-
- Ma magari hai sentito qualcosa che non ti torna, tra i tuoi.- disse lentamente Darth - Che so... voci di insubordinazioni sospette, o sparizioni improvvise.-
- Ve l'ho detto, non so niente!- ululò il Licantropo, cominciando a irritarsi.
Il Templare sospirò, scocciato.
- D'accordo...- disse lentamente - Allora, visto che una volta ero sposato con una Ibrida farò finta di crederci, così tu avrai del tempo da usare per fingere di chiedere in giro. Tra un paio di giorni torniamo e ricominciamo il discorso. Ci stai?-
- No, che non ci sto!- grugnì Vlad - Io con voi non c'ho più niente da dirci!-
- Beh, allora noi potremmo avere un paio di cose da dire ad alcuni vecchi amici.- osservò Trys, inarcando un sopracciglio - A proposito di quei tuoi traffici di veleni, non so se mi spiego. Credo che i Cacciademoni potrebbero cominciare a trovarti d'un tratto molto attraente...-
- Oh, d'accordo, d'accordo!- esclamò l'altro - E va bene!- sbuffò - Io non so molto, quei quattro avevano deciso di andarsene per conto loro chissà dove già da un mesetto almeno. Però credo che ci abbiamo qualche amico loro che può dirci cosa ci passava per la testa.-
- Bene.- disse Darth, alzandosi - Allora andiamo via. Ci vediamo tra un paio di giorni.-
Il Lupo Mannaro grugnì qualcosa di indefinibile, e i due uscirono dalla bettola in cui l'avevano scovato senza più aggiungere altro, trovandosi in una strada umida e muffosa. Lì fuori, in mezzo al marciume, c'era Skin, appoggiato con le spalle a un muro fatiscente dall'altro lato della strada.
I passanti della via gli gettavano rapide occhiate sospettose, ma nessuno osava incrociare il suo sguardo, e tutti procedevano rapidi verso le proprie destinazioni. A nessuno piaceva rischiare di mettersi contro qualcuno come il Fantasma.
- Guarda chi c'è...- disse lentamente Darth, mentre il biondo collega si avvicinava a loro - Che fai qui?-
- Quello che fate voi: lavoro.- rispose lui - Ero poco lontano da qui, ho saputo che eravate in giro.-
- E hai pensato di farci un saluto?- chiese Trys - Gentile da parte tua. Mi hai portato il gelato?-
- Non è una visita di cortesia.- disse Skin, scuotendo la testa - A dir la verità, credo che potremmo avere obbiettivi simili.-
I due si scambiarono un'occhiata (o meglio, Darth guardò Trys, che prima guardò alle sue spalle, ricambiò lo sguardo di Darth e poi fece le spallucce, come a dire che non c'era nessuno), poi riportarono gli occhi su Skin.
- Obbiettivi simili?- ripeté Darth - Noi stiamo cercando di capire come mai dei Licantropi hanno un aspetto simile a quello di seicento chili di hamburger e perché sembra che sia stata Raven. Cosa c'entra con una piramide sottomarina franata?-
- Non ne sono troppo sicuro.- ammise lui - Ma il nome della nostra amica è venuto fuori spesso... e sempre associato agli Emissari delle Ombre.-
Stavolta Trys rispose subito all'occhiata che Darth gli lanciò, anche se all'improvviso sul suo naso era comparso un monocolo rosa, che il Templare ignorò beatamente.
- Va bene, questo è strano.- disse - E sei certo che fosse proprio lei?-
- Perché, qualcuno le somiglia?- chiese in risposta - O pensi che non sappia riconoscere la mia migliore amica?-
Darth sospirò.
- D'accordo, andiamo dove si può parlare...-
***
Il palazzo di luce del Sommo Concilio era il luogo ideale per quelli che come loro volevano un posto per riposarsi, scambiarsi informazioni, ricevere cure di prima necessità, consultare i voluminosi tomi riposti nell'immensa biblioteca o fare un po' di pratica con i propri poteri. Ed era anche la scelta perfetta per parlare un po' senza temere che qualcuno di indesiderato sentisse.
Si rintanarono in una delle numerose stanze usate per riposarsi dai loro colleghi, una di quelle incantate in modo tale da soddisfare ogni richiesta.
Era arredata solo con un tavolino rotondo, tre sedie e un lungo mobile bar ben fornito di ogni tipo di bevanda desiderabile, oltre a salatini, patatine, biscotti e...
- Che ci fanno qui le caramelle gommose alla frutta?- chiese Skin, riemergendo da sotto il bancone con un sacchetto di gelatine.
- Ah, grazie...- disse Trys, scippandogli il sacchetto e mettendole nella tazza del tè - Allora, stavamo dicendo?-
Skin guardò Darth, che scosse la testa come a dirgli di non chiedere, e riprese a parlare:
- Stavamo spiegando a Skin cosa avevamo scoperto. Abbiamo identificato uno di quei Licantropi come appartenenti al Clan di Vlad il Grigio, uno degli ultimi capibranco Ibridi rimasti, oltre che uno dei più anziani del momento. Non è un brutto soggetto come quelli che l'hanno preceduto, ma c'è poco da fidarsi.-
- Lo conoscete?- chiese Skin, sedendosi con una bevanda analcolica nella mano.
- Più o meno.- rispose Trys, sorseggiando il te - Mmmh... manca ancora qualche Mentos...- commentò - L'abbiamo incontrato parecchi anni fa, mentre lavoravamo ancora in proprio. Non è mai stato un tipo simpaticissimo, ma abbiamo pensato che potesse tornarci utile, così abbiamo chiuso un occhio su alcune sue attività discutibili in cambio di informazioni.-
- Precisamente.- annuì Darth - Oggi gli abbiamo fatto qualche domanda, ma non sa... o finge di non sapere... cosa avessero in mente quei lupi in particolare, così ci ha promesso di fare qualche domanda. Ci farà sapere tra un paio di giorni.-
- E vi fidate?-
- Assolutamente no.- rispose Trys - Ma è un buon informatore, comunque, e ha il pregio di essere riuscito a garantirsi la longevità. Mica tutti i Lupi Mannari ne sono capaci, sai? Avrà almeno centocinquant'anni, ormai.-
- Bene.- sospirò Skin, un po' stanco - Altro?-
- Sì, questa stanza non fa proprio tutto...- sbuffò il folletto - Dove sono le mie Mentos?-
- Sì, gli Emissari delle Ombre erano nei dintorni, quando abbiamo avvicinato Vlad.- rispose Darth, ignorando l'amico - Non li abbiamo attaccati per non attirare l'attenzione, ma stavano uscendo da uno dei locali famosi per ospitare i lupi. Abbiamo provato a seguirli, ma sono scomparsi troppo alla svelta. Secondo noi potrebbero avere chiesto loro qualche aiuto in più, se non stavano cercando di rimediare al casino fatto con Raven.-
- Beh, ad ogni modo dovevano essere dei veri stupidi.- disse Skin - Insomma, mandare delle creature allergiche all'argento contro una che lo usa ogni giorno...-
- Già...- concordò Darth - Non avevano speranze.-
- Non ne hanno mai avute.- assentì Trys - Allora, queste Mentos?-
- Finiscila con le Mentos!- sbottò Darth - Daniel ti ha proibito di toccarle dopo quella volta sul monte Danan*, lo sai!-
Il folletto sbuffò.
- Bah...- grugnì - Capirai... tutto per quella piccola eruzione...-
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*Monte Danan: digitate su google, è realmente esistito.
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