Cap. 47: Corsa folle con la jeep

Né Timmi né Nadine aggiunsero niente al discorso fatto la sera prima, facendo come se niente fosse successo; nonostante ciò la ragazza, osservando l'amico, non poté non notare alcuni accenni di tensione nel suo comportamento, come se fosse più nervoso del solito.

Cosa niente affatto strana, in effetti.

Ad ogni modo, nessuno dei due accennò in alcun modo all'argomento, e non appena furono pronti ognuno di loro si caricò in spalla i bagagli i bagagli sulla schiena, partendo poi alla volta della collina, che raggiunsero nel giro di un'ora.

- Come saliamo?- chiese Jo, guardando con apprensione il pendio.

In effetti era piuttosto scosceso, e percorrerlo a piedi sembrava davvero difficile. Oltretutto c'era un muro di cinta alto circa cinque metri che interrompeva il passaggio dopo poco. La cima era coperta di filo spinato lucido e ben tenuto, che scoraggiava ogni sforzo di arrampicata.

- Ci dev'essere una strada d'accesso.- osservò Xander - Forse dovremmo cercarla.-

- Concordo.- annuì Timmi - Non mi va di usare la magia se non sono costretto. Forza, dubito che sia lontanissima.-

Il "dubito che sia lontanissima" significava fare un giro di almeno un chilometro e mezzo da dove si trovavano loro fino ad uno stradone asfaltato largo come una quattro corsie, che dal bosco si inerpicava su per il pendio della collina, attraversando i resti contorti di un cancello automatico sfondato e abbandonato a terra, tutto ammaccato. Sembrava che fosse stato investito da camion lanciato a tutta velocità, e proseguendo verso l'alto la situazione non migliorava: come per l'edificio semidistrutto che si erano lasciati alle spalle giorni prima, disseminati lungo il percorso c'erano rottami d'ogni genere, frammenti di metallo e un paio di jeep rovesciate.

- Cos'è successo qui?- chiese Xander.

- Probabilmente la stessa cosa che è successa al resto dell'isola.- rispose Alis.

- Forse Ducan è impazzito del tutto.- ipotizzò Jo - E ha iniziato a usare la Fornace per sterminare chiunque si trovi qui con lui.-

- Ipotesi da non scartare.- rispose Timmi - Ma potrebbe anche essere opera di Kyle, chissà... se è come me, gli piace avere tutte le attenzioni e fare scena.-

- Sì, sappiamo che sei un tipo a cui piace apparire...-

- Nadine, fottiti.-

- Sentite, non che non voglia raggiungere il grattacielo, ma... dobbiamo per forza farcela tutta a piedi?- chiese Jo, guardando scocciato la collina e interrompendo il battibecco sul nacere.

- Avanti, diamoci una mossa.- sbottò Timmi, secco - E piantatela di rompere, o farete la strada col mio piede stampato sui pantaloni.-

Presero a salire, e ben presto si ritrovarono grondanti di sudore e stanchi come non mai: il pendio era talmente ripido che, nel giro di un'ora e mezza, avevano fatto meno di un quarto della strada.
Si fermarono sfiniti (o meglio, Timmi concesse una pausa) quando giunsero ad una delle jeep rovesciate, quella che sembrava in condizioni migliori.

- Qua... quanto manca?- ansimò Jo, che pareva essere allo stremo delle forze, accasciato sopra il proprio zaino.

- Tro... troppo...- rispose stentatamente Alis - Ci vorrà un'eternità a sa... salire. Ci credo che andavano in... macchina.-

- Tranquilli, non credo che ci metteremo poi molto.- li rassicurò Timmi che, a differenza di tutti gli altri, era in piedi e non sudava nemmeno.

- Come mai?- chiese Xander, sfidando il proprio fiatone, alzando uno sguardo appannato sull'amico.

Lui si strinse nelle spalle.

- Perché correremo.- rispose tranquillo.

- Correre?- ripeté Jo rialzandosi con quello che, a Xander, parve uno sforzo sovrumano - Ma sei matto? Siamo mezzi morti già adesso!-

- Beh, dovrete resuscitare, allora...- continuò pacato lui - Quelli lì non aspettano.- e indicò un punto in fondo alla collina.

Tutti si voltarono di scatto, e lungo la grande strada asfaltata videro un'immensa fiumana nera e brulicante che si accalcava lungo il percorso, spintonando e spingendo per correre verso di loro in un ammassarsi di corpi neri e deformi, che sfidavano persino la luce del sole; probabilmente, era la stessa folla di mostri che aveva inseguito Timmi.

***

- Oh, accidenti...- gemette Nadine, alzandosi di scatto in piedi - E ora? Non riusciremo mai a seminarli!-

Timmi non replicò in alcun modo, né si perse in chiacchiere: prese la jeep lì accanto e, apparentemente senza il benché minimo sforzo, la rimise in piedi. Quando fu raddrizzata poterono ammirarne i fanali rotti e le portiere ammaccate, oltre che i paraurti semistaccati e il tettuccio divelto. Per il resto, pareva a posto.
- Non mi sembra messa molto male, ma credo che il serbatoio sia vuoto.- disse - Donovan, riparalo e riempilo con quello della jeep più vicina, di corsa!-

Lui non fece domande, per due motivi: primo, era certo di aver capito cosa volesse fare Timmi; secondo, non era sicuramente quello il momento migliore per mettersi a discutere.

- Nadine, mettiti al volante!- continuò il mezzodemone, parlando in fretta - E dammi la pistola. Jo, prendi il bastone, tu e Xander state dietro con me!-

I tre fecero come aveva detto lui, che si mise sul retro della vettura, la Fiaccola in una mano e la pistola nell'altra, scrutando la marea nera che si avvicinava a velocità preoccupante.

- Xander, sbrigati!- esclamò Alis, seduta accanto a Nadine: ora le creature avevano cominciato a salire, e si avvicinavano ad una velocità preoccupante.

- Sto facendo più in fretta che posso!- esclamò lui, che stava travasando del carburante tramite la magia.

Non appena il serbatoio fu sufficientemente pieno, il ragazzo saltò a bordo e Nadine mise in moto. Il motore si avviò con un rombo, le gomme stridettero e l'auto schizzò in avanti, evitando per un pelo che uno dei mostri più vicini saltasse a bordo.

- Prendi la mira col bastone!- gridò Timmi a Jo, che cercava di aggrapparsi alla jeep - E se qualcosa si avvicina troppo, sbatti la punta a terra!-

Il ragazzo annuì, anche se non sembrava aver capito proprio tutto. Xander, invece, preparò immediatamente le sfere di fuoco, pronto a colpire ognuno di quegli esseri, se solo avesse tentato di aggredirli. Non vedeva l'ora di fare esplodere qualcosa.

Poco dopo, l'assalto vero e proprio cominciò: un'Arpia cercò di prenderli dall'alto, ma Timmi le sparò addosso un paio di proiettili e quella si ritirò immediatamente, scartando per evitarli. Intanto, un mostro piuttosto grosso e brutto simile a una scimmia, correndo sulle quattro zampe, aveva affiancato la vettura dal lato di Jo che, seguendo le istruzioni di Timmi, batté la punta del bastone a terra con forza.

Fu come se una specie di bolla partisse dalla sommità del legno, mentre le rune si illuminavano di botto, e il mostro fu scaraventato a un lato della strada, investito dalla magia. Basito, il ragazzo guardò il suo regalo di Natale, che ora vedeva decisamente sotto una luce diversa.

Xander, invece, bersagliava tutto quello che riusciva a raggiungere con la magia, causando tanti botti che gli parve quasi di essere alla festa del Quattro Luglio.

Purtroppo, per quanto lui e gli altri s'impegnassero, c'erano talmente tanti demoni che ben presto si ritrovarono quasi circondati, e il solo lato positivo che riuscì a trovare in quella situazione fu il fatto che non rischiava di lanciare un colpo a vuoto.

Nadine, dal canto suo, guidava a zig zag per evitare che qualcosa saltasse a bordo, talmente concentrata sulla guida da avere le nocche bianche e la fronte imperlata di sudore, i capelli sferzati dal vento, mentre Alis si teneva al bordo della vettura, colpendo sulla testa qualsiasi cosa osasse avvicinarsi con una delle buste piene di carne in scatola. Entrambe erano sudate e concentrate, gli occhi spalancati, visibilmente terrorizzate.

Ognuno di loro sentiva in corpo l'adrenalina, mentre le strida dei mostri, le magie lanciate a vuoto, i botti di Xander e della pistola e le imprecazioni di un po' tutti riempivano l'aria mischiandosi ai versi dei demoni, in una cacofonia tale da confondere l'udito.

Verso la metà della corsa una creatura simile a un pipistrello gigante riuscì ad avvicinarsi abbastanza da atterrare Timmi, e i due finirono in un agitarsi confuso di membra all'interno della jeep, provocando sbandamenti ancora più intensi con la colluttazione.

Jo, scordandosi del proprio incarico di bersagliare i mostri, usò il bastone come una mazza e lo brandì contro il nuovo nemico, talmente forte che si spezzò di netto, riuscendo tuttavia a stordirlo abbastanza da impedirgli di combattere ancora.

Timmi scaraventò via il mostro, gettandolo fuori bordo e, ringraziando brevemente l'amico, tornò al proprio posto, sparando e brandendo la Fiaccola con una ferocia incredibile, mentre anche Xander raddoppiava gli sforzi per tenere lontane le creature. Jo, ormai praticamente disarmato, usò quel che restava del bastone per colpire la testa dei demoni lì attorno, con meno efficacia di prima.

Un altro pipistrello gigante sorvolò l'auto e atterrò sul parabrezza. Alis gridò e Nadine, in preda al panico, finì con lo sbandare; la jeep centrò in pieno un detrito al lato della strada, si rovesciò su un lato e tutti e cinque finirono a terra, intontiti dalla caduta.

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