XVII - Fire King
L'alba trapelò dalla finestra.
Tenko si svegliò rapidamente sentendo suo fratello chiamarlo.
-cosa c'è Izu?-
-fratellone andiamo a fare colazione!-
Non rispose, annuì sbadigliando.
Nella sala da pranzo vide Rei e Shouto, li stavano aspettando, Kurogiri non era ancora tornato.
-Kurogiri dov'è?-
-il vostro amico è tornato molto tardi, e alle prime luci è uscito nuovamente, ha detto che stava cercando un mercante, probabilmente per prendere delle provviste-spiegò Rei-sei molto affezionato a Kurogiri?-sorrise.
-quando ero piccolo mi faceva da mentore... Mi ha insegnato a leggere, fare di conto e a combattere, era un amico fidato di mio padre-
-capisco, ma non temere, ha detto che sarebbe passato a prendervi presto-
Izuku era corso a sedersi vicino Shouto, i due si misero a mangiare ridacchiando.
Tenko sorrise, almeno suo fratello aveva trovato un amico.
-mi dispiace dover ripartire cosí presto... Ma dobbiamo veramente andare-
-non temere, posso capire, spero comunque che tornerete a trovarci-
-senz'altro, mio padre sará ben lieto di ricompensare la vostra gentilezza e ospitalità!-
Durante la colazione, Tenko non faceva che pensare a quanto fosse buono il cibo.
Kurogiri tornò dopo alcune ore, vestito di tutto punto come suo solito, i due fratelli erano nella serra con Shouto e sua madre.
-miei signori... Sono riuscito a comperare una carrozza... Vi sta aspettando fuori-
-oh! Molto bene, Izuku preparati per favore...-disse Tenko.
Izuku era molto restio ad andare via ma Rei gli diede un sorriso che solo una madre sa regalare.
-Izuku non temere, sarai sempre il benvenuto qui, potrai rivedere Shouto ogni volta che vuoi ok?-
Il piccolo annuì.
-Izu, saluta Shouto-
Izuku e Shouto si diedero un forte e lungo abbraccio.
-tanto ci rivedremo in sogno giusto?-
-giusto... Però mi mancherai comunque-
-anche a me...-
-su non piangete... Quando sistemeremo le cose potrete giocare assieme sempre ok?-disse Tenko.
-davvero?-
-veramente fratellone?-
-certo! Non dico mai bugie-
I due ebbero gli occhi luminosi dall'emozione.
-andiamo, ho preparato i cavalli e il resto-disse Kurogiri.
-come hai fatto a trovare i soldi?-domandò Tenko che stava osservando la carrozza.
-Dabi ha dato una mano... Mi ha portato i cavalli e alcune gemme-
-almeno è utile...-
-ci aspetta fuori, abbiamo stabilito i turni per guidare, inoltre potremmo fare piú strada e dare meno nell'occhio-
Tenko annuì.
-Izuku vieni...-
-andiamo a prendere Dabi?-
-si esatto-
Tenko guardò nuovamente Rei.
-ancora una volta... Grazie di tutto-
-è stato un piacere... Fate attenzione e che il vostro viaggio sia sicuro-
-grazie e a voi auguro ogni bene-sorrise Tenko.
-ciao ciao Izuku!-
-ciao Shouto!-
Salirono sulla carrozza, sebbene no fosse enorme era comoda e accogliente.
Kurogiri fece partire i cavalli, che con un verso acuto partirono, Izuku fece uscire la testolina dalla finestrella e si mise a salutare, Shouto ricambiò il saluto.
Il villaggio diventava sempre piú piccolo.
-Kurogiri dov'è Dabi?-domandò il piccolo.
-ci aspetta poco piú avanti, non temere-
Infatti il semi dio era seduto su un masso vicino ad un crocevia.
-finalmente siete arrivati!-Sbuffò il corvino.
-scusa per l'attesa-
-Dabi!-urlò Izuku.
-ci hai fatto spaventare piccolo lord-gli arruffò i capelli mentre entrava dentro la carrozza.
-solo spaventare?-Tenko incrociò le braccia.
-scusa...-
La strada faceva traballare la carrozza, gli zoccoli dei cavalli erano rumorosi contro il terreno, non sapevano da quanto erano in viaggio, piú volte Kurogiri e Dabi si diedero il cambio per guidare i cavalli.
-fratellone dove stiamo andando adesso?-
-dobbiamo cambiare strada Izuku... Kurogiri pensa che potremmo trovare mamma e papà se contattiamo una sua vecchia conoscenza-
-oh chi è?-
-un alchimista... Ma non sará semplice trovarlo-
-nulla è semplice-
-purtroppo si...-
-miei signori siamo arrivati a destinazione...-
Kurogiri aveva fermato la carrozza ed era entrato nella carrozza dando a tutti un lungo mantello nero, e a Dabi una mezza maschera di stoffa.
-e questi a che servono?-
-l'alchimista si è nascosto in una città decisamente ostile, almeno per noi, per te Dabi non saprei... Nel dubbio nascondiamo tutti il nostro aspetto-
-dove siamo?-
-nella città del fuoco-
Dabi parve sbiancare.
-cosa?! Non è un posto sicuro per loro!-urlò.
-Dabi calmati... Viaggeremo sotto la città, ho ancora alcuni contatti, si occuperanno dei cavalli e della carrozza per noi, mentre cerchiamo l'alchimista-
-non sono molto convinto...-
-tranquillo Dabi, andrà bene-gli sorrise Izuku.
Dabi sospirò mentre indossava maschera e mantello.
-allora andiamo-
Enji si trovava, come suo solito, nella sala da guerra, quando sentì una sensazione strana, notò come il suo drago, che attualmente stava sdraiato su una parte del tetto, visibile dalla finestra, avesse alzato la testa, lo sguardo allarmato e furioso.
-cosa ti prende vecchio mio? Hai sentito qualcosa?-
Hellflame ringhiò piú forte, osservando la città con sguardo fisso, cercava qualcosa o qualcuno.
-Hellflame?-
Il capo del drago rosso si voltò, fermando glo occhi su quelli blu di Enji.
-cosa hai sentito?-
Hellflame si avvicinò alla finestra facendo capire al suo cavaliere di salirgli in groppa, Enji sapeva che qualcosa non andava e fece come richiesto, mettendosi addosso i pezzi mancanti d'armatura.
Il drago aprí le enormi ali e si mise a volare sopra la citta con sguardo acuto e attento.
-Izuku tutto bene?-Domandò Dabi che notò come Izuku fosse... spaventato.
-non mi piace stare qui... Mi sento... Mi sento... Osservato-
-non temere fratellino, ti proteggeremo, giusto?-
-certamente, non accadrà nulla al giovane principe-disse Kurogiri che giá teneva una mano serrata sul pugnale nella cintura.
Dabi annuì, accese una piccola fiamma bel palmo della mano e sussurrò alcune parole ad essa, che svanì in un attimo.
-cosa hai fatto?-Chiese curioso Izuku.
-è un incantesimo per vedere le anime oltre il mio campo visivo... Almeno potrò capire se qualcuno ci segue-
Enji ancora non capica cosa Hellflame avesse percepito, gli passò una mano sul collo.
-torniamo indietro, nulla è fuori posto-
Il drago scosse la testa, poi lo vide.
Vide quel bagliore inconfondibile.
Sentì quell'odore.
Ruggì rumorosamente, causando a molti abitanti di voltarsi allarmati.
-oh cazzo... Ditemi che è uno scherzo!-brontolò Dabi mettendo Izuku dietro di lui.
-che succede?-
-state calmi... E nessuno fiati-
Il dragone rosso atterrò davanti al gruppo, sibilando e mostrando i denti, Kurogiri mise Tenko dietro di lui, lo riconobbe, Enji Todoroki, il re di quella città era davanti a loro, con uno sguardo abbastanza confuso.
-quindi? Volevi farmi vedere loro?-domandò al drago che non ne voleva sapere di calmarsi.
-ma che...-
-Izu non parlare-disse rapido Dabi trattenendo il bambino alle sue spalle.
Enji guardò Dabi e Kurogiri, sospirò rumorosamente.
-mi scuso per il comportamento di Hellflame... Forse... Siete forestieri?-
-si, lo siamo-disse brusco Dabi.
-forse per questo si comporta cosí... Non conosce l'odore... e si è allarmato-
-probabilmente è cosí...-
-ma... Se posso chiedere... Cosa vi porta qui? Non è posto per forestieri-
Kurogiri rispose prima di Dabi.
-siamo solamente di passaggio, dobbiamo prendere alcuni rifornimenti e andremo via immediatamente-
-mi sembrate familiare... Ci siamo giá visti per caso?-
-temo di no, sicuramente si sta sbagliando-
-probabilmente... Vi chiedo ancora perdono...-
Kurogiri annuì e fece cenno al gruppo di muoversi.
Izuku rivolse uno sguardo terrorizzato al drago, Hellflame scattò verso di lui, ignorando l'urlo di Enji, Tenko prese suo fratello tenendolo stretto, Dabi si mise davanti ai due sguainando la falce e tenendola premuta sul collo del drago.
-adesso.... Stiamo tutti calmi-disse Enji.
-vallo a dire al tuo lucertolone-ribatté Dabi.
Rimasero fermi come statue.
-penso che sia piú saggio se tutti cessasserò le ostilità-disse calmo Kurogiri facendo un passo avanti.
Con titubanza Dabi abbassò l'arma, ma la tenne sempre stretta tra le mani.
Enji spinse, con non poca fatica, Hellflame via dai tre ragazzi, restando davanti al drago per precauzione.
-mi dispiace, non so cosa gli sia preso, non si è mai comportato cosí-
Dabi era pronto a rispondere con parole velenose ma Kurogiri lo interruppe.
-nessuno si è fatto male... Basta questo-
-posso fare qualcosa per voi? Per scusarmi?-
-no... Ha giá fatto abbastanza danni-
Enji fu preso alla sprovvista dalle parole di Dabi, la sua voce era così familiare ora che ci faceva caso.
-andiamo ragazzi... Bisogna preparasi-
-ancora una volta le mie piú sincere scuse...-
-dovrebbe scusarsi con lui non con noi-disse Tenko furibondo e indicando il fratello.
Izuku teneva stretto un lembo dell'abito di Tenko, le mani tremavano come foglie.
Lo sguardo di Enji era pieno di vergogna.
-mi dispiace molto, Hellflame non avrebbe mai attaccato un bambino, non so veramente cosa gli sia preso-
Tenko e Dabi si scambiarono uno sguardo fugace, mentre Kurogiri disse nuovamente che nessuno si era ferito e che il bambino stava bene ed era ciò che contava, per tagliare corto..
-stai bene piccolo?-
-o-oh s-si....-disse abbassando la testa incappucciata.
-se aveste bisogno di qualsiasi cosa... Non esitate a chiedere... Andiamo iguana troppo cresciuta... A casa-diede un leggero colpo al collo del drago.
Izuku sentiva il sibilo di Hellflame contro di lui e non solo, il suo drago voleva uscire, voleva proteggerlo e dilaniare quell'essere che lo aveva fatto spaventare, ma doveva resistere, anche a costo di svenire.
-Hellflame muoviti!-urlò Enji.
Hellflame si voltò verso di lui e con molta lentezza fece come richiesto.
-cosa è accaduto?-domandò Tenko appena Enji ed il suo drago furono andati via.
-Hellflame ha una percezione estremamente potente, potrebbe aver sentito Izuku-ipotizzò Kurogiri.
-come lo sai?-
-vedi Dabi, mi sono scontrato spesso contro Enji Todoroki, conosciuto come Endeavour, ed ho imparato sulla mia pelle cosa possono fare quei due-
-ma allora... Perchè solo Izuku?-Dabi guardò Izuku che adesso era in braccio al fratello.
-probabilmente Hellflame ricorda l'odore di All for One...-
-fortunamente quello stupido di Enji non ha minimamente prestato attenzione-
-non sottovalutare il re del fuoco, Tenko-disse Dabi in tono grave.
-cosa?-
-la sua attenzione è rivolta a noi adesso, cercherà di capire perché Hellflame si è comportato cosí... E se lo scoprisse... Probabilmente ucciderebbe Izuku-
-m-ma io... Non ho fatto niente-
-lo sappiamo Izuku... Ma queste persone non tengono in conto che tu sei solo un bambino... Pensano solo che tu sia un mostro, anche se non è vero-il corvino parlò con voce calma e triste.
-ma... Non è giusto...-
-andiamo ragazzi... Non pensiamo a questo adesso-
-Kurogiri ha ragione... E fratellino non preoccuparti, ti proteggeremo noi-
Enji stava fissando Hellflame con preoccupazione.
-cosa ti prende?-
Il drago ringhiò come risposta, osservando dal tetto del palazzo la strada.
-mio signore? Mi ha fatta chiamare?-
-oh... Si Sephir... Non capisco cosa abbia Hellflame... È strano... Per poco non aggrediva un bambino-
-un bambino dite?-
Il sovrano annuì.
-hmm... Mi lasci parlare con lui-
Sephir era una veggente, ma speciale, poiché era un drago, discendente delle divinità, la sua famiglia era ridotta ai minimi termini a casua di All for One, che li aveva quasi sterminati.
La donna dai capelli color acqua poggiò la mano sul collo di Hellflame, e sussurrava domande in una lingua sconosciuta ai mortali.
Enji vide come gli occhi si sgranarono dalla sorpresa ed ora c'era paura dentro di essi.
Sephir indietreggiò sconvolta.
-cosa ti ha detto?-
-i-il... Lui... Lui...-
-lui chi? Di che parli?-
-il Divoratore-
-cosa c'entra lui?!-
-la progenie del Divoratore... Hellflame l'ha percepita-
Enji sgranó gli occhi.
-devo informare le guardie-
-non farlo!-
-perché no? Hellflame voleva attaccare dei viandanti... Probabilmente era tra loro-
Sephir scosse il capo.
-se è veramente qui... Non possiamo rischiare, la sua potenza è ancora instabile, potrebbe ucciderci tutti-
-e cosa posso fare?-
-fammi usare il canto-
Enji rimase silenzioso un istante, la sua espressione divenne rabbiosa.
-no, scordatelo-
-perché no? È il modo piú sicuro per avere conferma-
-l'ultima volta hai rischiato di morire-
-non si tratta del Divoratore in persona! Starò bene-
-anche se fosse cosa dovrei fare Dopo?-
-quello che deve essere fatto-
-il frammento mi è stato sottratto anni fa... Lo sai bene, chissà dov'è finito-
-potresti semplicemente imprigionarlo, ed io riuscirei a sigillare i suoi poteri... per sempre-
-potresti farlo?-
-si... Hellflame non ha percepito un enorme potere, solo un odore, magari è ancora un bambino... O comunque molto giovane-
-stai suggerendo una temporanea "castrazione magica" insomma-
-ci dará il tempo necessario per trovarlo e... Finire tutto-
-io non so se...-
-Enji, tu mi hai permesso di restare, mi hai dato ospitalità ed una casa... Lascia che ti ripaghi-
Annuì a malincuore.
Lui e Sephir era amici dall'infanzia ed avevano contribuito a sigillare All for One nella prigione dove si trovava adesso, Sephir usò il potere della sua voce, ma l'averlo fatto la rese debole, rischiò la morte ma sopravvisse.
-se non ti sentissi bene... Smetti subito d'accordo?-
-va bene... Non preoccuparti...-
La melodia risultava piacevole all'orecchio.
Un canto dolce come il piú letale dei veleni.
Si muoveva sinuoso per le vie della città, come il serpente tra l'erba.
Raggiunse in poco tempo Izuku.
Il serpente morse la sua preda, ed il veleno avrebbe presto fatto effetto.
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