XI - Dreams

Si rincorrevano per la distesa d'erba, ridevano e scherzavano.

Finalmente Izuku si sentiva un bambino come gli altri.

Si fermarono per riposare.

-dove vivi Izuku?-
-beh non saprei... Ora come ora sto cercando i miei genitori con mio fratello-
-hai un fratello? E che vuol dire che stai cercando i tuoi genitori? Vi siete persi?-
-diciamo di si... E si ho un fratello, te ne hai uno?-
-ne ho tre anche se... Uno di loro non lo vedo piú da molto... Mamma dice che è andato via-
-mi dispiace-
-tranquillo... Non lo sapevi-
-non voglio svegliarmi...-
-nemmeno io-
-vorrei ci fosse un modo per trovarti-
-c'è! Io vivo in un villaggio dove tutto è ghiacciato, si trova nelle montagne, se lo trovi potremmo incontrarci!-
-sarebbe bello!-
-prometti che mi troverai?-
-lo prometto-

Izuku divenne pensoso.

-cosa c'è?-
-questo vuol dire che... Siamo amici?-
-certo! Mi sembrava ovvio!-

Izuku sorrise trattenendo le lacrime di gioia.

-hey non piangere adesso-
-non sto piangendo! Sono solo felice-
-ti aspetterò! Non metterci troppo però-
-appena mi sveglio corro da te!-

Avrebbero voluto continuare a parlare e giocare ma quel sogno stava per finire, quel luogo diventava sempre piú scuro.

-oh no... Non adesso-
-non preoccuparti Izuku! Ci rivedremo!-urlò Shouto prima di svanire con il sogno.

Izuku aprì gli occhi, si girò intorno, era ancora notte fonda, tutti stavano ancora dormendo.

Scese dal letto, si mise le scarpe che Kurogiri gli aveva dato e con passo leggero uscí fuori.

Guardava la luna, grande e luminosa.

-non voglio aspettare domani...-Disse tra se e se.

Avrebbe tanto voluto volare in cielo e cercare il villaggio tra le montagne.

Ma non poteva farlo.

Pensava e pensava a come arrivare da Shouto rapidamente.

Si voltò per tornare dentro quando sentí una presenza dietro di se.

Il grande drago lo guardava con quegli occhi rossi, teneva il muso basso, sbuffando dal naso.

-non possiamo andare via cosí...-Gli disse Izuku voltandosi completamente verso di lui.

Le scaglie nere e verdi del drago vibrarono con un suo sbuffo.

Sebbene nessuno lo potesse sentire, stava parlando, con parole mute udibili solo a Izuku.

-beh si... Potremmo anche fare solo un volo per vedere dov'è-

Il drago parve scodinzolare, sollevò l'enorme testa con uno sguardo eccitato all'idea di volare.

-però dobbiamo farlo in segreto eh! Niente rumore-

Con fatica montò sul collo del drago, aiutato da quest'ultimo, afferrò una delle tante protuberanze che gli spuntavano dal collo, aprì le ali nere e volò in cielo, silenzioso e veloce come nessun altro.

Sebbene Izuku non riuscisse a vedere sotto di lui, data la stazza del drago, bastava che chiudesse gli occhi... Per vedere con i suoi occhi.

Era come se fosse lui a volare, erano una cosa sola.

-non lo vedo...-disse deluso.

Osservava ancora ma nulla.

-forse... Non era reale?-

Izuku appoggiò il capo contro il corpo del drago, godendosi il calore che emanavano le scaglie.

Lo sentí nuovamente vibrare, si sollevò immediatamente.

-cosa c'è?-domandò aspettando una risposta.

Sorrise quando capí che aveva trovato qualcosa.

Atterrarono distanti da quel villaggio innevato.

Appena scese stava per correre via ma il drago lo fermò addentando parte del vestito del bambino.

-no, non puoi venire con me, non cosí! Sei troppo grande-disse guardandolo.

Il drago sembrò pensare, poi venne avvolto da una nube nera ed al posto dell'enorme essere, rimase un peluche a forma di drago, nero e a tratti verde.

-ah si! Ora va meglio!-disse Izuku prendendolo in braccio.

Camminò veloce tra la neve pungente, ormai era vicino.

Non c'erano porte che bloccavano l'accesso, solamente mura ghiacciate e nessuna guardia.

Entrò sempre silenzioso, era tarda notte, sentiva alcuni respiri sopiti all'interno delle case.

-ora so dove si trova il posto... Deve essere questo per forza!-

Osservò il pupazzo e sgranó gli occhi.

-come non puoi portarmi indietro?! Mi avevi detto che potevi farlo!-

Lo fissò arrabbiato.

-non vuol dire nulla! Dovevi aspettarmi fuori... Adesso nii-san si arrabbierà tantissimo...-disse sull'orlo del pianto.

Non sapeva cosa fare.

Era solo e con un drago stanco.

Anche se aveva il presentimento che lo stesse prendendo in giro.

L'unica cosa che poteva fare era bussare ad una porta.

-si però... Cosa dirò?-Pensò.

Si sedette su alcuni scalini non innevati e guardò il peluche.

-questa è tutta colpa tua!-disse rabbioso verso il puppazzo.-mi hai messo nei guai! Sei cattivo-

Il drago iniziò a parlargli, con fare dispiaciuto ma Izuku scostò il capo offeso e poggiò il peluche affianco a lui.

Incrociò le braccia rabbioso.

Non notò nemmeno le corna che iniziarono ad apparirgli sul capo.

-non voglio sentire le tue scuse! Ora smetti di essere un peluche... Non ci voglio parlare con te!-

Voltò la testa.

-no, adesso siamo anzi, sono nei guai! Non dovevo darti retta...-

Il drago fece come richiesto, tornando un tutt'uno con Izuku.

-ora ho freddo...-

Sentì la porta dietro di lui aprirsi.

Si girò lentamente e vide un'anziana signora, con una candela in mano, la sua espressione era di totale sorpresa.

-ma... Cosa...? Cosa ci fai qui da solo piccolo?-
-io...- si ammutolì.
-vieni dentro, povero piccolo starai gelando! Vieni su-

Con titubanza accettò l'offerta.

L'interno era decisamente caldo.

L'anziana gli fece strada in una cucina, piccola ma accogliente, gli offrì del latte caldo che Izuku accettò ben volentieri.

-come sei arrivato fino a qui?-domandò con tono gentile.
-ho camminato-non c'era cattiveria nella risposta, anzi risultò fin troppo innocente.

L'anziana non domandò molto, solo se fosse da solo e se avesse ancora freddo.

-vieni piccolo, domani ti porto dal capo villaggio, vedrai che ti aiuterà a tornare a casa-

Lo accompagnò in una stanza.

Ma Izuku ebbe timore ad entrare.

-qualcosa non va?-
-io non... Voglio stare da solo-

L'anziana sorrise.

-se vuoi ho qualcuno che potrebbe farti compagnia e tenerti al caldo-

Izuku non rispose ma annuì.

Da un'altra stanza vide uscire un lupo grigio, era enorme, il pelo lungo sembrava soffice.

-questo mio caro amico ti farà compagnia ok? Tranquillo non morde-

Il respiro del lupo lo cullava come una ninna nanna.

Senza nemmeno rendersene conto si addormentò.

Sognò nuovamente ma non c'era traccia di Shouto.

Incontrò un uomo alto, gli somigliava molto.

I capelli erano neri, lunghi e legati in una coda lasciata penzoloni sulla schiena.

-Izuku...-

Il bambino indietreggiò di un passo, tenendosi stretto un lembo di abito.

L'uomo sorrise prima di avvicinarsi.

Solamente in quel momento Izuku notò come fosse grande, decisamente più imponente rispetto ad un uomo normale, le corna che aveva sul capo erano molto simili a quelle di Izuku.

-sei diventato cosí grande-
-chi... Chi sei?-
-oh piccolo mio... Hai ragione... Non ti potresti mai ricordare di me-

Si abbassò al suo livello.

-sono tuo padre piccolo mio-
-sei... Papà?-

Hisashi annuì sorridendo.

Izuku si lanciò abbracciandolo forte, pianse stringendolo, Hisashi ricambiò il gesto.

-non piangere piccolo drago-
-papà! Papà!-ripeteva lacrimando.
-finalmente posso vederti chiaramente-
Disse allontanandosi leggermente dall'abbraccio e spostando qualche ciuffo dal viso del figlio.

Izuku si stropicciava gli occhi cercando di smettere di piangere.

-suvvia piccolo mio-

Rimasero per un po dov'erano, prima che Hisashi gli poggiasse la fronte contro la sua.

Quel gesto era estremamente calmante per il bambino, non sapeva bene perchè, era qualcosa di istintivo.

-avrei voluto vederti crescere Izuku, mi dispiace non esserti stato vicino in questi anni-

Rimase in silenzio guardando gli occhi verdi del padre.

-dovevo essere piú forte, ma ho fallito, ho deluso tua madre, te e tuo fratello-
-no non è vero-La sua voce era cosí sottile.

Stavolta fu Hisashi a rimanere silenzioso.

-hai fatto del tuo meglio... Tenko me lo ha detto! Mi ha parlato di come ti sei battuto-

Hisashi rise, accarezzandogli il capo, si soffermò sulle corna di Izuku, il piccolo arrossí.

-dove siete te e mamma?-
-oh piccolo mio... Purtroppo non lo so con precisione, so che è molto in basso, sotto la terra, la chiamano "Oblio" una prigione per uno come me... E purtroppo anche per te-
-non capisco... Cosa c'è che non va in noi?-
-tuo fratello non ti ha detto cosa siamo, vero?-

Izuku scosse il capo.

Hisashi sospirò mentre si mise in una posizione piú comoda e tenendo il figlio in braccio.

-vedi Izuku... Io sono sia umano che drago... Non ne ho uno, non piú, siamo una cosa sola adesso-spiegò mentre poco a poco prendeva una forma piú draconica.
-anch'io sono cosí papà?-Si guardò la mano sinistra.
-tu sei molto più di me-

Izuku si appoggiò a lui, lo sentì produrre un suono che era solito essere prodotto dai draghi, come le fusa dei gatti ma un suono piú profondo.

-cosa ti è successo al braccio?-

Quella domanda sperava non arrivasse mai.

-Izuku cosa è successo?-il tono era preoccupato.
-io e Tenko... Ci hanno portati in un posto papà... Un posto brutto-Si strinse il braccio destro.

Hisashi rimase silenzioso.

-quella donna era cattiva... Ci faceva del male e... E poi...-
-non ne devi parlare se non vuoi Izuku-
-io non... Non potevo restare a guardare e basta! Tenko mi ha protetto sempre e... E io sono stato un codardo e basta-
-piccolo mio...-
-volevo solo che smettesse... Volevo che lo lasciasse stare, cosí... Mi ha portato nella stanza e... Poi... Mi ha tolto il braccio-

Hisashi lo abbracciò, il suo odio poteva attendere.

-va tutto bene adesso-
-voglio solo... Stare con Te, mamma e Tenko-
-anch'io piccolo... Anch'io-

Il sole fece capolino dalla finestra, i raggi avevano svegliato Izuku che a malincuore dovette alzarsi.

L'anziana signora gli aveva gentilmente fatto fare colazione.

-metti questo, fa molto freddo per chi non è abituato-

Gli mise un lungo cappotto fatto di pelliccia, era abbastanza lungo da nascondere il braccio completamente nero.

-vieni ti accompagno dal capo villaggio-

Gli prese dolcemente la mano.

Fu sorpreso di vedere cosí tanta gente fuori, un via vai di mercanti, cacciatori e chi piú ne ha piú ne metta.

L'edificio dove dovevano entrare era simile ad un tempio, dai mattoni bianchi e azzurro pallido, le porte nere come carbone si aprirono silenziose.

-vai pure, non avere paura, va tutto bene-disse l'anziana prima di sparire appena le porte si chiusero dietro Izuku.

Camminò per il lungo corridoio, il suono dei passi risuonava nel silenzio.

Quando arrivò alla grande stanza vide una donna, i lunghi capelli bianchi erano raccolti in una treccia, il suo sguardo era fermo ad osservare fuori da una finestra chiusa, si voltò sentendo i passi di Izuku, indossava un abito simile ad un kimono, bianco e ornato di rifiniture dorate e azzurre.

Aveva uno sguardo dolce.

-mi hanno detto che sei stato trovato dentro il nostro villaggio... Come sei arrivato da solo fin qui?-

Izuku non rispose, abbassò il capo come fa un bambino che si prepara ad essere sgridato.

-non preoccuparti, non sono arrabbiata, solo sorpresa-
-io... Volevo trovare il mio nuovo amichetto-
-amichetto? Chi sarebbe?-
-mi ha detto che si chiama Shouto, l'ho visto in sogno-
-com'è possibile?-
-mio fratello l'ha chiamata connessione orn... Ort...-
-connessione onirica?-
-si si, quella!-

Rimase per un po silenziosa.

-ho detto qualcosa che non va?-
-oh no piccolo... Mi hai sorpresa-
-ancora?-
-eh si! Sei pieno di sorprese!-Rise.
-io sono Izuku...-
-io Rei, è un piacere conoscerti... E penso che avrai piacere di conoscere qualcun'altro... Vieni pure con me-

Gli prese la mano, la sua presa era delicata, Izuku ebbe un sussulto al cuore.

Sentiva la mancanza di sua madre.

Rei lo condusse in una stanza, un'enorme cupola di vetro al cui interno c'era un giardino.

Tantissimi tipi di fiori, colorati e dalle dimensioni e forme bizzarre, sentiva il ronzio di api che lavoravano senza sosta.

Una chioma dai colori familiari a Izuku uscí da alcuni cespugli.

I due si scambiarono un'occhiata sorpresa e incredula.

-Izuku...?-
-Shouto..?!-

Rei sorrise leggermente prima di lasciare la mano al piccolo.

I due bambini si corsero incontro, con un sorriso gigante.

-sei venuto! Hai mantenuto la promessa!-
-certo che l'ho fatto!-

Rei lasciò i due da soli e si precipitò in una sala, dove alcune persone si erano riunite.

-cosa hai intenzione di fare?-domandò uno.
-avevano ragione ma... È un bambino-
-le veggenti hanno parlato del caos che sarebbe arrivato con un "camminatore dei sogni" dobbiamo cacciarlo-disse un altro.

Il "camminatore dei sogni" uno spirito che parla ai sognatori, invadendo le loro menti ed intrappolandole in quel mondo onirico, ma Rei sapeva bene che Izuku non era quell'essere, Requiem sarebbe sicuramente intervenuto altrimenti;
le predizioni delle veggenti, tuttavia, erano di difficile interpretazione, ricordava bene quella sul "Divoratore di divinità".

La donna che predisse tutto, fu chiara su una cosa, che spesso sono gli umani ad andare incontro al destino.

La veggente consigliò di lasciar stare il divoratore e la sua famiglia, ma nessuno l'aveva ascoltata.

Ed ora, tutti aveva paura di cosa, il misterioso bambino potesse fare e cho fosse.

Lo avevano osservato dal primo momento che era entrato nel villaggio.

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