Sangue del mio sangue
I sospiri pesanti.
I baci irruenti.
Le carezze del biondo sul suo corpo.
I suoi occhi azzurri che esploravano la sua figura.
Le lenzuola aggrovigliate a terra.
Il piacere invadere tutto il corpo.
Erano cose di poche ore prima.
Eppure, sembravano passati anni.
Ora non c'era lui sopra la ragazza, solo la pioggia tracciata il contorno del suo giovane corpo.
Grosse lacrime si univano alle gocce d'acqua che scorrevano sul corpo di Dominique.
Lei non piangeva mai.
Lei era forte.
Ma in quel momento era crollata. Prima o poi tutti crollano.
Anche i migliori.
A distruggerla era stata una delle persone che lei più amava.
Le parole della sua migliore amica viaggiavano ancora nella sua mente, in cerca di una risposta.
Di un significato secondario.
Perché non potevano essere prese alla lettera.
Erano troppo dure.
Troppo crudeli.
La gaia Margaret Zabini non avrebbe mai rivolto quelle parole a colei che le era stata sempre vicina.
Anche nei momenti più problematici.
Per una volta la bionda aveva deciso di non tenersi tutto dentro.
Quello che nascondeva da mesi era troppo anche per lei.
Aveva deciso di dirlo a qualcuno.
Margaret era l'unica papabile.
Eppure era lei, la sua migliore amica, ad averla tradita per prima.
Nel giro di poche ore sicuramente tutto il castello l'avrebbe saputo.
Le voci girano veloci ad Hogwarts.
Non sarebbe mai riuscita a dire a Louis quello che aveva fatto.
Si immaginava già i suoi occhi azzurri che la rimproveravano anche se le sue parole avrebbero cercato di consolarla.
Le lacrime sarebbero iniziate a sgorgare dai suoi occhi e lui l'avrebbe baciata e le avrebbe detto nuovamente che andava tutto bene, che insieme ce l'avrebbero fatta.
L'avrebbe abbracciata e lei si sarebbe sentita a casa.
A casa per davvero.
Ma non era Grifondoro lei.
Non sarebbe riuscita a camminare a testa alta per tanto tempo sapendo che la scuola intera parla alle sue spalle.
Non sarebbe più riuscita ad intrufolarsi nella torre Griffindor per andare dal fratello, senza sentire degli occhi fissi su di lei.
Che la seguivano.
Perché alcuni segreti non possono essere nascosti troppo a lungo ad Hogwarts.
Nella tana del serpente tutto prima o poi viene scoperto.
Non sarebbe riuscita a tornare nel proprio dormitorio.
Avrebbe dormito fuori la notte a venire Dominique.
Con la pioggia che la bagnava.
L'idea di ammalarsi non la spaventava.
Avrebbe accolto una polmonite a braccia aperte.
Che la portasse anche via.
Quella sera avrebbe voluto chiudere gli occhi e non aprirli mai più.
La vergogna era troppa.
Lei e Louis non si erano mai domandati come avrebbero fatto quando qualcuno l'avrebbe scoperto.
Insomma, se dicevano di andare l'uno dall'altro non sarebbe dovuto apparire strano.
Erano fratelli in fin dei conti.
Sangue dello stesso sangue.
Eppure Margaret aveva notato che i loro incontri si erano intensificati.
Normalmente ci facevano attenzione.
Ma ultimamente il bisogno l'uno dell'altro era aumentato molto.
E quella mattina, quella mattina non era riuscita a mentire a Margaret.
I suoi occhi neri leggevano dentro.
Non sarebbe contato nulla dirle una bugia.
Lei l'avrebbe scoperto comunque.
Si aspettava comprensione dalla bionda.
Ma le uniche parole che aveva ricevuto erano cariche di disgusto.
-Mi fai schifo Dominique. Non ti fa schifo sentire dentro di te tuo fratello?-
Poi se n'era andata.
Non sarebbe riuscita ad affrontare altre parole più dure delle precedenti.
Era corsa via.
Con il vento.
Sotto lo pioggia.
Pioggia che non accennava a smettere.
Anzi, diventava sempre più forte.
Una sagoma avanzava nel buio della sera.
I contorni poco definiti per via della pioggia.
Ma lo sguardo di Dominique era fisso su quella sagoma.
I suoi occhi trasmettevano paura allo stato puro.
Nonostante tutto aveva già riconosciuto la persona che si avvicinava a lei.
Il suo modo di camminare.
Il suo passarsi la mano tra i capelli bagnati.
Mettersi le mani in tasca.
La maglietta che indossava era quella che la stessa Dom gli aveva regalato poche settimane prima.
L'alta e muscolosa figura si avvicinava sempre di più alla ragazza, incurante della pioggia che scendeva a catinelle.
Incurante di tutto.
Le braccia della ragazza cingevano le gambe.
Il suo petto si alzava ed abbassava al ritmo dei singhiozzi che scuotevano il suo corpo.
Un braccio la attirò a se.
E la sensazione che nulla più le potesse fare male entrò a far parte di lei.
Tra le braccia di Louis si sentiva al sicuro.
Appoggiò la testa sul suo petto e si perse ad ascoltare il battito regolare del cuore del fratello.
Nessuno parlava.
Louis le accarezzava la testa bagnata.
Scostava le ciocche bionde che le ricadevano sugli occhi.
La fece sedere sulle sue gambe e solo dopo fissò i suoi occhi in quelli della sorella.
Lo stesso azzurro si rifletteva negli occhi dei due fratelli.
-Sai Dom, molte volte ho sentito dire che quando si crede che tutto sia finito, tutto comincia-
Un sorriso triste riempì il volto della bionda.
Ma era pur sempre un sorriso.
Louis accarezzò il volto della sorella.
In quel momento sembrava lui il fratello maggiore che consola la sorellina, non il contrario.
Con ancora la mano ferma sul volto della ragazza, il giovane rivolse il viso verso il cielo che piangeva pioggia ed aprì la bocca.
La risata cristallina della bionda riempì l'aria.
Pensava di non essere più capace di ridere, eppure eccola lì, con delle graziose fossette scavate nelle guance e la mano del fratello che le spostava i capelli dal viso.
-È cambiato qualcosa Louis?-
Con un sospiro il biondo si grattò la nuca.
-Dipende da te Dom. Dipende da te. Quello che ti ho detto ieri notte non è cambiato. I miei sentimenti non sono cambiati. Io ti amo Dominique. E poco importa che sei mia sorella. Se lo sa tutta la scuola? Lo potrei urlare in sala Grande. Ma dipende da te. Solo da te-
Louis distolse gli occhi da quelli della sorella.
Rivolse lo sguardo verso l'orizzonte.
Iniziava ad esserci più luce.
Saranno state le 5.30 di mattina.
Ma l'orario non fermava la pioggia che continuava a scorrere veloce sui corpi dei due fratelli.
-Ti amo pure io Louis. Ti prometto che imparerò ad essere coraggiosa. Diventerò coraggiosa per te. Solo per te-
Gli occhi del biondo tornarono su Dominique, le sue labbra raggiunsero quelle della ragazza.
Le mani della bionda si congiunsero dietro il collo del fratello.
Le braccia di Louis attrassero maggiormente a se il corpo della sorella.
E in quel momento Dominique avrebbe voluto dimenticare tutto il resto.
Concentrarsi solo sul fratello.
Delle urla arrivarono da lontano.
Ma Louis strinse ancora più a se la sorella,come a volerla proteggere da tutto.
Da tutti.
Dominique non si girò.
Continuò a baciare il biondo.
In sangue del suo sangue.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top