LETTER.

Viktor, mi dispiace di aver preso questa estrema decisione. Devi capire che non ho la forza di continuare o di aiutare Samantha. Oliver cercherebbe di fermarmi, di trovarla prima lui, per avere la sua custodia e probabilmente farle le stesse cose che ha fatto lui a me. Cose terribili, violenza inimmaginabile da subire per una bambina di nove anni, l'età che avevo quando questo incidente si verificò per la prima volta. Ho chiesto a Octavian di portarti la lettera, spero ce la faccia senza che Oliver lo scopra, perché non potrò mai esserne certa.
In questa lettera ti chiedo tre cose, soltanto tre.
Per prima cosa, prendere il mio posto nell'intervista fissata per l'11 novembre al Compton Union Building, e dire TUTTO. Tutto quello che non ho mai avuto il coraggio di dire. Dire che ha abusato di me per anni e anni a questa parte e che mi ha minacciato per farmi stare in silenzio. Usa come prova questa lettera e se riesci cerca il diario che Oliver mi ha sottratto, ci sono molte informazioni in più che adesso non riesco a scrivere. Sei la mia unica speranza per farmi giustizia, ti prego di far sì che la mia storia non venga dimenticata. Per seconda cosa, di ritrovare Samantha. So che è un compito davvero arduo e darlo in carico a te soltanto non è giusto, ma i ricercatori non la trovano nemmeno nelle città vicine. Sto iniziando a pensare che Oliver li paghi per non andare troppo in là con le ricerche. Samantha è l'unica prova vivente che ho dovuto subire il dolore del parto quando ancora ero bambina, e forse Oliver vuole eliminare anche lei. Se la trovi, fa' tutto il possibile perché stia lontana da Oliver e dille ciò che sai. Devi rivelarle la verità. Dovevo farlo io, ma ora che ci penso probabilmente non ne avrei il coraggio.
Per ultima cosa, di far leggere questa lettera anche alla piccola Sammie.
A te, Samantha, sappi che la mamma ti vuole bene. Non ti ha mai considerato un errore, sa che non è assolutamente colpa tua. Non smetterò mai di amarti più di ogni altra cosa, e spero di poterti guardare dal Paradiso, per proteggerti in ogni situazione.
So che tu sei più matura, più intelligente, ma soprattutto più FORTE di me. Non dubitare mai della forza che c'è in te, non lasciare mai che un uomo te la rubi. Tu sei più forte di qualsiasi uomo di voglia fare del male, anche di tuo padre. Sai una cosa? Non ci crederai, ma tuo padre è debole. È un uomo che usa la violenza per risolvere qualsiasi problema perché quella è la sua unica forza. Ma la violenza, ricordatelo sempre, non è forza. La forza è l'intelletto e la capacità di difendersi.
Samantha, amore mio, quando sei triste perché non ci sarò più con te, sappi che ti guarderò sempre. Ti vedrò quando troverai un uomo che ti ama e ti rispetta, quando piangerai di felicità mentre ti sposi, quando abbraccerai felice i tuoi bambini. Sarò fiera di te anche se non ti sposerai o avrai figli, perché saprò che, nonostante il tuo passato, tu sei stata forte.
Sii forte per me, e prendi questo come un "arrivederci" più che come un "addio".
Con amore,
Candace

Octavian ha tentato di fermare Oliver. Purtroppo, essendo lui più forte, gli ha strappato di mano la lettera. Dopo averne letto il contenuto l'ha bruciata.
«Che ingenua, pensava di non farsi scoprire... Beh, ora che non c'è più non dovrò preoccuparmi di lei. L'unico problema rimane con...»
Sente bussare alla finestra.
È Viktor.
«APRI QUESTA PORTA!», grida.
È vero. Lui è l'unica persona che sa ciò che ha fatto, e ancora fa, alle donne che accettano di lavorare con lui.
Dannazione. Se non fosse stato brillo quel pomeriggio non gli avrebbe mai e poi mai confessato quelle cose.
Il bussare, aggressivo e incessante, e le urla di Viktor continuano. Oliver tenta di scappare, ma più corre più la ferita nello stomaco si riapre e gli fa male. Inizia a sputare sangue, poi si accascia a terra, esausto.
Il russo, intanto, ha rotto la finestra con un pugno. Il servizio nella Marina l'ha reso ancora più robusto di quanto non lo fosse già.
«Per favore... Vik... Viktor.... No... Uccidimi pure... Ma per favore non denunciarmi... Non... Far sapere cosa ho fatto...»
«Scordatelo. Ti ucciderò solo quando ti sbatteranno in galera.»
In realtà aveva già portato una mazza di ferro, in caso lo sorprendesse a far del male a Candace, ma è meglio lasciarlo vivere abbastanza perché paghi per le sue azioni. Prende il telefono e chiama un'ambulanza per riportare Oliver in ospedale.

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