Siamo ormai ad aprile inoltrato e il caldo primaverile qui a Wallingford si fa già sentire, così come sento che la mia voglia di andare ancora a scuola diminuisce sempre di più. Non mi rallegra affatto chiudermi in quell'edificio per ore mentre fuori c'è una bella e calda giornata di sole.
Sono da poco appunto tornata da scuola e mi sono fatta una doccia mentre sul letto nella mia stanza c'è Justin che mi aspetta. Tra poco andremo al parco dietro casa nostra e lui con gli altri ragazzi giocherà a basket mentre io starò con le mie ragazze.
"Caro diario oggi mentre io e Justin stavamo tornado a casa lui non ha fatto altro che parlare di Theresa, sono così nervosa e gelosa, avrei voluto solo tappargli la bocca e non sentirlo più. Perché dovevo innamorarmi proprio del mio migliore amico?" mentre mi pettino i capelli sento Justin parlare, quasi con una risata in bocca. Corrugo la fronte e continuo ad ascoltarlo. E' fuori la mia porta e vuole apposta farsi sentire. Non appena capisco cosa sta leggendo esco dal bagno infuriata.
"Ma come ti permetti di leggere il mio vecchio diario segreto eh?" gli do uno schiaffetto sul braccio e gli tolgo il diario dalle mani mentre lui ride squadrandomi poi dalla testa ai piedi. Sto indossando solo l'intimo e mi sento bruciare con il suo sguardo addosso. "E smettila di guardarmi" gli faccio il dito medio raggiungendo l'armadio.
"E' impossibile" mi raggiunge abbracciandomi da dietro e mi da un bacio umido sul collo. "Non sapevo avessi un diario segreto" mi sussurra all'orecchio trattenendo un sorriso. Si sta prendendo gioco di me.
"Questo perché anni fa non avevo nessun amica con cui parlare dei sentimenti che provavo per uno stupido idiota!" lo rispondo togliendomi dalle sue braccia e dandogli altri colpetti sul petto.
"Avevi me, avresti potuto parlarne con me di questi sentimenti che provavi per un certo idiota" mi risponde sempre con un sorriso divertito sul volto. Chiudo i miei occhi a due fessure e gli do le spalle prendendo dall'armadio un jeans chiaro.
"Posso leggerlo ancora?" mi domanda, cercando di persuadermi.
"No, e poi chi ti ha dato il permesso di iniziare a leggerlo?" dico mentre mi infilo il pantalone e Justin invece si siede sul letto non staccandomi nemmeno per un secondo gli occhi di dosso.
"Stavo cercando il quaderno di chimica sullo scaffale e invece ho trovato il diario segreto con i pensieri di una Faith uhm.. quanti anni avevi?" mi domanda curioso.
"Ho iniziato a scriverci sopra quando avevo quattordici anni, più o meno, ma poi ho smesso quando te ne sei... andato" mi volto dedicandogli un occhiataccia. "Quindi a sedici anni ho smesso" aggiungo mentre mi metto una semplice t-shirt bianca.
"Posso leggere quello che hai scritto quando me ne sono andato?" insiste ancora con un espressione più seria. Roteo gli occhi e gli lancio il diario, sdraiandomi sul letto con lui al mio fianco.
Sfoglia le pagine lentamente fino ad arrivare all'ultima, dove ho scritto i miei pensieri con una penna blu, seguita poi da altre pagine bianche. Quando se n'è andato ero talmente arrabbiata e delusa da non voler più scrivere di lui.
"Caro diario sono passati venti giorni dall'ultima volta che ho visto Justin e ogni giorno mi sento peggio. Non siamo mai stati lontani per così tanto tempo, o almeno senza nemmeno sentirci. Penso che lui se ne sia andato per colpa mia, per "l'errore" che abbiamo fatto, o meglio per lui è stato un errore. Ha capito di aver fatto uno sbaglio e per non affrontare la realtà è scappato con la stupida scusa di voler cambiare aria. E' scappato senza avere il coraggio di dirmi che quello che è successo quella notte per lui non ha significato niente. Mi ha spezzato il cuore e non lo perdonerò mai. Lui non sente la mia mancanza e credo che sia arrivato il momento di andare avanti, di pensare a me e di cercare di farlo uscire dalla mia testa e sopratutto dal mio cuore, quindi addio mio caro diario, devo pensare a me stessa ora." Justin legge le mie parole con tono basso e quando finisce di leggere resta a fissare per qualche secondo la pagina pensieroso. Prende un lungo respiro chiudendo il diario e mi avvicina a lui stringendomi forte tra le sue braccia.
"Mi dispiace piccola mia" mi sussurra all'orecchio.
"Va tutto bene Justin, l'ho superato ormai" lo rassicuro guardandolo negli occhi e dandogli poi un bacio dolce. Veniamo interrotti dal suono che emette il cellulare di Justin e sbuffa prendendolo da sopra il comodino affianco al mio letto.
"E' Ryan" mi dice prima di rispondere. Mentre parla con il suo amico io prendo le converse bianche e me le metto, capendo che forse i ragazzi sono già al parco ad aspettarci.
"Sono già tutti lì, vogliamo andare?" mi domanda dandomi un bacio sulla guancia. Gli sorrido e annuisco uscendo dalla mia camera seguito da lui, mano nella mano.
***
Mentre i ragazzi sono super concentrati a giocare quasi come se fosse una partita del NBA, io Ashley, Gisele e Jasmine andiamo al bar vicino al parco per prenderci qualcosa di fresco.
"Come mai Ronnie non è venuta?" domando mentre con le nostre ordinazioni ci sediamo fuori vicino ad un tavolino libero.
"Doveva studiare, ha rimandato molte interrogazioni il mese scorso e ora le deve recuperare" mi risponde Ashley. Il rapporto con Ronnie non è mai tornato come prima. Nonostante lei abbia incoraggiato Justin a fare il primo passo verso di me, ed indubbiamente è felice di vederci insieme, in sua presenza ci conteniamo sempre. Penso sempre a come possa sentirsi, anche se dopo Justin è uscita con molti ragazzi e sembra sia andata avanti. Io e lei ci vogliamo un gran bene, ed io sarò sempre al suo fianco pronta ad aiutarla per qualsiasi cosa, ma penso che il nostro rapporto non sia tornato del tutto come prima perché per quanto tu voglia superarlo, certi episodi non li dimentichi. "Dovrei studiare anche io, ma penso che incomincerò la settimana prossima" aggiunge.
"Sei sempre la solita" roteo gli occhi. Il cellulare di Gisele squilla, ma in modo velocissimo lei lo prende dal tavolo e lo posa in borsa staccando la chiamata. Jasmine la guarda e ride, come se già sapesse chi è la persona che la sta cercando, mentre Ash mi guarda con aria furba. "Chi ti cerca?" dico trattenendo a stento una risata.
"N-nessuno di importante" mi risponde Gì facendosi rossa in viso.
"Dai" dice Jasmine come per incoraggiarla a parlare.
"Mi sto sentendo con Zayn" ammette con gli occhi chiusi per l'imbarazzo. Lo ammette parlando talmente veloce che riesco a capire solo il nome. Vado per intuito.
"Tu e mio fratello v-vi state sentendo?" domando piuttosto sorpresa. Avevo notato i loro scambi di "like" su instagram e dei commenti da parte di mio fratello sotto le foto della mia amica, ma lei ci aveva sempre detto che oltre quello non c'era niente, per questo non me lo aspettavo per niente questa dichiarazione improvvisa.
"S-si, p-più o meno" risponde agitata.
"Gì non ti ammazzo, puoi parlare tranquillamente con me, e con tutte noi di te e quel coglione di mio fratello" cerco di rassicurarla. "Non me lo aspettavo per niente, ma basta che si comporti da uomo e non faccia lo stupido per me va bene" continuo mentre lei annuisce. "Ma da quanto va avanti questa situazione? Perché non me l'hai detto?" dico con tono un po' deluso. Lei è stata l'unica a sapere dei miei sentimenti per Justin e ci sono rimasta un po' male che lei non abbia fatto lo stesso con me.
"Non te l'ho detto ancora perché è da pochissimo che ci sentiamo, d-due settimane penso" mi spiega guardandomi dispiaciuta. "Prima ci sentivamo solo su instagram ma parlavamo del più e del meno, come voi già sapete. Poi mi ha chiesto il numero una decina di giorni fa e a volte ci sentiamo, ma siamo solo amici, o almeno per adesso" dice.
"Per adesso?" domanda Ashley sorridendo.
"Si, Zayn mi ha detto che vorrebbe uscire con me ma che fin quando io non andrò alla NYU e mi trasferirò lì, non vorrà iniziare niente. Entrambi possiamo fare quello che vogliamo ora, poi se entrambi ad agosto saremo liberi usciremo insieme e vedremo se funzioneranno le cose" ci dice. E' un ragionamento giusto, anche perché non si conoscono per niente, quindi penso sarebbe sbagliato iniziare qualcosa basato sul nulla senza avere nemmeno il tempo di vedersi.
"Stranamente sono d'accordo con mio fratello" dico stranita e subito dopo rido. "Quindi forse diventerai mia cognata?" dico alzandomi per abbracciarla.
"Vedremo" ride tra le mie braccia. La vedo felice e spero che se inizieranno davvero ad uscire insieme le cose tra di loro andranno bene.
"Faith?" mi sento chiamare alle mie spalle. E' una voce maschile che conosco troppo bene e non sono per niente felice di risentirla. Mi volto.
"Travis" il suo nome esce dalla mia bocca con un tono schifato. "Che vuoi?" Lo guardo con rabbia.
"Posso parlarti un secondo?" mi domanda con un espressione da cane bastonato sul volto mentre le mie amiche gli dedicano le peggiori occhiatacce. Roteo gli occhi ma mi incammino sul marciapiede a qualche metro di distanza dal tavolino.
"Cosa vuoi ancora Travis?" gli domando già spazientita a braccia conserte.
"Non ti ho più rivista da quella festa e per questo non ho mai avuto modo di scusarmi per il comportamento che avuto con te, mi dispiace sul serio, non era mia intenzione spaventarti e sappi che non ti avrei mai fatto del male" mi parla sempre con la stessa espressione.
"Okay" riesco a dire con tono distaccato mentre lui annuisce tristemente. Vuole farmi pena?
"Ora stai con lui vero?" mi domanda, riferendosi ovviamente a Justin.
"Si, sto con Justin" preciso a denti stretti.
"Beh.. ti auguro il meglio Faith" abbozza un sorriso e mentre sta per andarsene vedo Justin e gli altri attraversare la strada per raggiungerci.
Tempismo sempre perfetto direi!
"Travis!" lo chiama il mio ragazzo. Lui si volta e resta fermo ad aspettarlo senza paura. "Che ci fai a parlare con questo qui?" mi domanda arrabbiato verso di me.
"Justin va tutto okay, si stava solo scusando per quella sera" lo prendo per le braccia in modo da non farlo avvicinare al ragazzo difronte a lui.
"Ti avevo avvisato di non avvicinarti di nuovo a lei" dice nervoso, mentre anche Ryan si mette in mezzo ai due.
"Non succederà più, tranquillo" parla calmo Travis. Si gira per qualche secondo verso di me e poi se ne va, facendo innervosire ancora di più Justin e anche me a dire il vero. Che faccia tosta!
"Di cosa avete parlato?" mi domanda mentre gli altri ci lasciano da soli.
"Justin te l'ho già detto, siamo stati a parlare per un minuto solo, se ne stava anche andando quando tu stavi venendo, si è solo scusato per l'altra sera" gli spiego.
"E tu cosa gli hai detto?" domanda ancora interessato.
Roteo gli occhi. "Niente, ho ascoltato quello che aveva da dirmi e basta, non ci siamo detti nient'altro" dico scrollando le spalle.
Justin si morde una guancia e poi prende un lungo respiro guardandomi negli occhi. "Okay." dice. "Non voglio più vederti parlare con quel pezzo di merda perché ti giuro che se osasse toccarti di nuovo non penso proprio di riuscirmi a contenere" continua mentre mi guarda negli occhi.
Sembra calmarsi ora, mi viene incontro e mi abbraccia. "Io voglio solo proteggerti da chiunque osi farti del male Faith" aggiunge mentre mi accarezza la schiena.
"Lo so Justin" dico tra le sue braccia, nel mio posto sicuro.
Spazio autrice
Buon pomeriggio splendori, alla fine ho deciso di scrivere prima questo capitolo e di risolvere anche la questione Travis-Faith, e nel prossimo invece come vi avevo già anticipato, Justin comincerà a cambiare, capirete anche perché. Intanto pensiamo a questo capitolo, è abbastanza lungo e non ho voluto dividerlo in due parti, spero vi faccia piacere. Fatemi sapere cose ne pensate! A presto con un nuovo aggiornamento e grazie infinitamente per le oltre 4.000 mila visualizzazioni, vi adoro! 💘
-Assia 🌸
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