11. Pre partita
Il grande giorno è arrivato. Tra poche ore comincia di nuovo il campionato di basket dove si sfideranno le due squadre rivali della città. La Wallingford South High School contro la Wallingford North High School, sarà una partita tosta. I miei compagni di scuola dovranno mettercela tutta per iniziare nel migliore dei modi e batterli. A me poco interessa se vincono o perdono, ma purtroppo sono costretta a vedere la partita perché sono la rappresentante della scuola e il preside Young non ha ammesso scuse da parte mia, e per di più devo allestire la palestra con striscioni e palloncini di supporto per la squadra. Diciamo che il mio umore non è uno dei migliori oggi.. Del resto sono settimane che vado avanti così.
L'ultima campanella della giornata è suonata già da mezz'ora, e io sono nella palestra a gonfiare degli stupidi palloncini azzurri e bianchi, per una stupida partita. Quando sono uscita dalla classe nei corridoi della scuola c'era il caos più totale. Tutti sono euforici, tranne me. Cosa ci trovano di così tanto eccitante in una partita di basket con persone che devono far rimbalzare una palla? Non lo capirò mai.
In teoria con me ad aiutarmi ci sarebbero anche due ragazze che si sono offerte volontarie. Lesly e Crystal. In pratica però, stanno parlando beatamente tra di loro perdendo solo tempo, mentre aspettano l'arrivo dei ragazzi della squadra per iniziare l'allenamento. Da quanto ho capito una va pazza per Chris, che so di vista, e l'altra per Martin, che conosco e frequentiamo qualche corso insieme.
Sbuffo per l'ennesima volta mentre ascolto i loro discorsi.
"Quando iniziano gli allenamenti i ragazzi?" Mi domanda Crystal eccitata. Roteo gli occhi scuotendo la testa e prendo il cellulare dalla tasca dei miei jeans per controllare l'orario.
"Tra quasi mezz'ora" rispondo scocciata. "Dobbiamo muoverci perché abbiamo poco tempo e dobbiamo attaccare ancora gli striscioni" continuo irritata.
"Ci serve uno scaletto allora" constata Lesly.
"Giusto" mi metto una mano sulla fronte. "Puoi andarlo a chiedere a Mark?" domando, almeno fa qualcosa di utile. Mark è uno dei bidelli della scuola.
Annuisce. "Crystal mi fai compagnia? È pesante quel coso" dice lamentandosi. La rossa accanto a me annuisce e se ne vanno. Sbuffo di nuovo super nervosa di come sta andando la mia giornata. Al diavolo il preside Young e i suoi ordini. E al diavolo queste due che sono qui solo per sbavare per i ragazzi della squadra. Ora sono sicura che si decideranno a farsi vive solo quando inizieranno gli allenamenti.
Finito di gonfiare i palloncini mi alzo e con lo scotch li attacco vicino al muro dove ci sono gli spalti. Dopo quel che penso siano passati dieci minuti sento sbattere la porta della palestra e a seguire delle risate. Mi volto verso la porta scettica sul ritorno delle ragazze, e infatti fanno la loro entrata Justin e Ryan.
"Hielà Faith!" Mi saluta Ryan non appena mi vede con un ampio sorriso. Accenno un lieve sorriso e torno a fare quello che stavo facendo. Non so se Ash gli abbia parlato del mio cambio di pensiero su di lui, ma in ogni caso continuo a non dargliela per vinta.
"Vado a cambiarmi e a prendere il pallone" avvisa Ryan al suo amico prima di scomparire negli spogliatoi.
"Cosa fai qui?" Mi domanda Justin con un sorriso sul volto. Io e lui non ci rivolgiamo la parola da quando venne a casa mia venerdì per togliersi quel "dubbio".
"Non si vede?" Rispondo ovvia attaccando un altro palloncino in modo nervoso.
Ride. "Vuoi mano?" Mi chiede avvicinandosi a me e cercando un contatto visivo.
"Devi allenarti" lo rispondo superandolo e attaccando altri palloncini lontano da lui.
"Beh se ti aiuto e non mi alleno poi il tuo ragazzo ha più possibilità di vincere" sembra quasi una battuta, ma in realtà lo dice con un tono abbastanza serio. Mi volto verso di lui e gli dedico un'occhiata truce.
"Travis non è il mio ragazzo Justin e-" mi blocca parlandomi sopra rispondendomi con un "Meglio così".
Non lo rispondo alla sua affermazione e continuo con quello che stavo per dire. "E non m'interessa proprio chi vince questa stupida partita" dico dedicandogli uno dei miei più falsi sorrisi.
"Faith eccoci!" Entrano le due ragazze con uno scaletto, finalmente. Mi allontano da Justin e vado incontro alle ragazze. Posiziono lo scaletto sempre dove ci sono i posti a sedere e prendo il primo striscione da attaccare. Ne sono tre. Justin intanto non c'è più, forse è andato a cambiarsi anche lui.
"Sono venuti già i ragazzi?" Domanda Lesly contenta riferendosi alla presenza di Justin.
"Pensiamo a finire tutto, andate ad attaccare i palloncini voi, ci penso io ai striscioni" la rispondo evitando la sua domanda piuttosto infastidita e nervosa.
Salgo sullo scaletto e attacco il primo lato dello striscione, poi scendo e lo sposto più in là per attaccare anche l'altro capo e cosi faccio anche con il secondo. Sposto lo scaletto nel lato opposto della palestra e attacco anche il primo lato del terzo e ultimo striscione.
"Ti serve una mano?" Sobbalzo quando sento la voce di Justin, cadendo letteralmente tra le sue braccia perdendo l'equilibrio. Faccio un lungo sospiro di sollievo per non essere caduta per terra e quando mi volto verso di lui sta indossando solo il pantaloncino di basket senza la maglietta mettendo così in mostra tutti i suoi tatuaggi che non ho mai visto prima d'ora. Ha una croce al centro del petto, una corona a sinistra e una data con i numeri romani a destra, un gabbiano sul fianco e intorno all'ombelico ha scritto qualcosa.
"Sei un defi-" quando capisco cosa c'è scritto per poco non mi escono gli occhi fuori dalle orbita per lo stupore. Ha mantenuto la nostra promessa. Non riesco a distogliere lo sguardo da quel tatuaggio dove c'è inciso il mio nome, e lui se n'è accorto. Mi prende per un braccio risvegliandomi dal mio stato di trance e lo guardo arrabbiata.
"Non ci posso credere" dico quasi in un sussurro scansandolo e andando verso i bagni con gli occhi pieni di lacrime.
"Faith aspetta" mi urla venendomi dietro.
"Perché l'hai fatto? Perché hai avuto il tempo di farti un tatuaggio dedicato a me e non hai avuto invece il tempo di farmi una fottuta telefonata e spiegarmi perché te ne eri andato?" Gli dico quasi in un sussurro con le lacrime agli occhi uno difronte all'altro.
"T-ti ho chiamato Faith, sei tu che non mi hai risposto" parla quasi come se avesse paura di me.
"L'hai fatto dopo un mese e mezzo, come potevi pretendere che ti avrei risposto?" Domando con una risata nervosa alzando di più la voce ora.
"M-mi dispiace Faith, sul serio" mi dice allungando la sua mano verso la mia sfiorandola appena.
"Non basta un "mi dispiace", tu mi hai distrutto. Io non ti riconosco più Justin" dico singhiozzando e scuotendo la testa. "Perché sei tornato e hai continuato startene zitto? Perché sei andato a New York la scorsa settimana e sei tornato con quei lividi? Perché Ashley e Ryan sanno tutto e io invece non so niente? Perché Travis mi dice che voi due vi conoscete da quando noi eravamo ancora amici e che per di più avete avuto una discussione, quando io non ne so assolutamente nulla? A cosa serve tatuarti il mio nome sulla tua pelle, quando poi te ne freghi di me e non ti fidi nemmeno a tal punto da confidarmi tutte queste cose?" Gli dico tutto con le lacrime che non smettono di rigarmi il viso e con il fiato corto non interrompendo però nemmeno per un secondo il contatto visivo con lui. Ora deve rispondermi, non può evitare ancora queste domande.
Resta in silenzio per interminabili secondi. "E' successo un casino Faith e io ho rovinato tutto, ma non puoi dirmi che me ne frego di te o che non mi fido quando invece tu sei la cosa più bella che mi sia mai successa." mi risponde nervoso e puntandomi il dito contro. "Ho scritto il tuo nome sulla mia pelle per ricordarmi sempre di te ma tu non riesci a capire.." è agitato, sta cercando di trovare le parole giuste da dirmi. Il mio cuore batte troppo velocemente, e non riesco a smettere di piangere. Dovrei essere felice di sentirmi dire che sono la cosa più bella che gli sia mai successa ma ho talmente tante domande di cui necessito una risposta che non riesco ad esserlo, voglio solo la verità.
"Che succede qui?" entra Ronnie guardandoci confusa.
Tempismo perfetto!
.....
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