Viaggi turbolenti

Pov Sam

La settimana seguente alla caccia dei vampiri fu un po' strani, Catherine parlava molto poco, soprattutto quando si trattava di Dean.

Spesso cercavo di introdurre un discorso ma lei lo lasciava decadere, ero sicuro che ci fosse qualcosa sotto e io volevo scoprirlo.

Continuai a fissare  il soffitto della stanza del Motel mentre la mia mente collegava ogni tassello di quei giorni passati tutti e tre insieme quando il telefono di mio fratello prese a squillare.

Guardai Dean ancora immerso nei suoi sogni e così presi il cellulare per poi rispondere.

«Pronto?» chiesi passandomi la mano sugli occhi.

«Sam sei tu?» la voce dall'altra parte del telefono mi fece subito scattare a sedere.

«Papá?!» gridai completamente scioccato, non pensavo ci avrebbe mai chiamato dopo tanti mesi di ricerca.

«Si Sam, sono proprio io, voi state bene? So che mi state cercando» disse lui con tono stranito.

«Si papà, ti cerchiamo da mesi e mesi ormai, dove sei?» chiesi nuovamente preoccupato per la sua situazione.

In quell'istante si svegliò Dean che quando sentì la parola papà spalancò le labbra.

«Tuo fratello è lì?» mi chiese a sua volta.

Feci una smorfia poi passai il telefono a Dean che immediatamente fece mille domande.

Notai le espressioni di mio fratello mentre parlava con nostro padre e non sembrava affatto contento.

«No, noi veniamo con te, non puoi farlo da solo» disse lui serio.

«Ma...! Okay, sissignore» quelle furono le ultime parole di Dean prima di chiudere la chiamata.

«Che cosa ti ha detto? Dov'è? Ha trovato qualcosa?» domandai fissando mio fratello con sguardo preoccupato.

«È sulle tracce del demone dagli occhi gialli, vuole trovarlo da solo, è molto vicino e dice di non richiamarlo perché ha telefonato da una cabina» rispose Dean alzando gli occhi al cielo e sbattendo un pugno sul materasso.

«Dovremmo dirlo a Caty, anche lei sta cercando questo demone» dissi togliendomi le coperte di dosso.

«Assolutamente no, anche perché non siamo sicuri che papà lo abbia trovato e darle false speranze non l'aiuterà, quindi noi non diremo niente, okay Sam?» mio fratello mi guardò serio e poi annuii cambiando discorso.

«Comunque non possiamo lasciarglielo fare da solo, oltretutto non sappiamo neanche se riuscirà ad ucciderlo normalmente, secondo te l'acqua santa e qualche simbolo per intrappolarlo serviranno? Io non credo proprio» continuai passandomi una mano tra i capelli con fare ovvio.

«Sammy io non lo so, non abbiamo nessuna informazione su questo demone, per ora cerchiamo di trovare papà okay? Poi decideremo cosa fare» concluse mio fratello alzandosi dal letto.

Capii che non voleva più parlarne e così rimasi in silenzio per tutto il tempo mentre ci preparevamo per lasciare la stanza del Motel.

Sentii bussare alla porta e con ancora la maglietta fra le mani andai ad aprire vedendo Catherine davanti a me.

Lei rimase immobile per qualche secondo fissandomi poi scosse la testa e mi mostrò un foglio.

«Ho trovato presunti casi di possessione nel Mississippi, potremmo darci un'occhiata» disse lei sorridendo e guardando ogni tanto dentro la stanza.

Mi misi la maglietta poi controllai ciò che aveva trovato.

«Certamente, io e Dean siamo quasi pronti, aspettaci vicino l'Impala» risposi sorridendo a mia volta per poi chiudere la porta.

Proprio in quel momento arrivò mio fratello dal bagno con sguardo curioso ma quando vide che c'ero solo io cambiò espressione.

«Era solo Caty, non ti preoccupare» lo anticipai ridacchiando per poi prendere il borsone con alcuni vestiti e delle armi.

«Ah...vedo che avete trovato qualcosa» cambiò discorso lui prendendomi il foglio dalle mani e raccogliendo intanto le sue cose.

«Penso abbia fatto delle ricerche stanotte perché ieri non aveva detto nulla» dissi curioso.

«Ultimamente fatica a dormire, ha degli incubi e cose del genere» rispose Dean tranquillamente.

In quell'istante mi fermai a guardarlo poi alzai un sopracciglio incrociando le braccia al petto.

«E quando te lo avrebbe detto?» chiesi continuando a fissarlo.

«Mah, una sera così, non guardarmi in quel modo Sammy, era solo una conversazione, ora andiamo» lui alzò le spalle con fare disinteressato poi prese le chiavi dell'auto.

Rimasi di sasso per un secondo poi seguii mio fratello nel parcheggio vedendo Caty vicino alla nostra Impala.

«Quindi si va nel Mississippi» disse Dean mettendo in moto la macchina una volta che tutti fummo a bordo.

«Precisamente nel Calhoun, controllando ci sono stati alcuni strani omicidi, uomini che da un giorno all'altro sono cambiati e hanno ucciso le loro mogli, tutte sgozzate brutalmente» rispose Catherine controllando il suo foglio attentamente.

«Potrebbe non essere qualcosa di paranormale, certe cose capitano» ipotizzò mio fratello dubbioso.

«Non penso che la gente si diverta ad ammazzare le proprie mogli, poi ci sono dieci casi in sole tre settimane, mi sembra abbastanza esagerato» ammisi battendo il dito sul mio ginocchio.

«E va bene, okay, forse avete ragione, ma questa cosa è strana, perché così tanti demoni in un luogo solo?» chiese lui prendendo una delle sue cassette.

«Io pensavo che potrebbe essere lo stesso demone, si diverte a passare da una persona ad un' altra, magari sta cercando qualcosa» propose Catherine appuntando delle parole al lato del foglio.

«Potrebbe essere, ma per prima cosa capiamo di chi si è impossessato il demone e poi prepariamo un piano» dissi guardando al di fuori del finestrino.

In quell'istante Dean fece partire la musica e io mi rilassai leggermente calmando un po' i nervi.

Ultimamente ero sempre in tensione e la testa spesso mi martellava, tanto che nessuna medicina riusciva a placare quei dolori atroci.

Il viaggio durò diverse ore e la destinazione sembrava non arrivare mai, tanto che Catherine si era addormentata.

Dean aveva detto che dormiva poco e forse la stanchezza ormai non le permetteva più di stare sveglia come avrebbe voluto.

Guardai mio fratello con la coda dell'occhio poi voltai il capo completamente verso di lui.

«Dean, per caso c'è qualcosa tra te e Caty?» chiesi improvvisamente senza pensarci, tanto che subito dopo me ne pentii.

«Sammy ma cosa dici? Se mi fosse piaciuta probabilmente l'avrei già fatta arrivare dentro al mio letto» rispose lui scoppiando a ridere e scuotendo la testa.

Notai un certo bagliore nei suoi occhi e da lì capii che non mi stava dicendo tutta la verità.

«Non ti ho chiesto se vuoi farci sesso, ti ho chiesto se ti piace, sai, la cosa è differente» ammisi alzando un sopracciglio.

«Sam, a me non importa di avere una ragazza, lo vedi anche tu, vado a letto con qualcuna ogni tanto e basta. Poi cosa sono queste domande?» chiese Dean curioso.

"Merda" pensai grattandomi il capo con fare nervoso.

«Nulla, è che da un po' di giorni sembrate strani voi due» dissi sperando di non creare in lui nessun sospetto.  

Dean mi guardò per qualche secondo poi si mise di nuovo a ridere battendo le dita sul volante.

«Aspetta, aspetta, aspetta. Non è che mi stai chiedendo queste cose perché piace a te?» chiese nuovamente muovendo le sopracciglia.

«Ma cosa ti salta in mente! Poi non rischierei di metterla in pericolo come con...Jessica» risposi sospirando.

«Sammy, non è stata colpa tua, non potevi sapere che il demone le avrebbe fatto del male» cercò di consolarmi Dean, ma in realtà la verità la sapevo eccome.

«E comunque, se ti piace Caty dovresti provarci, dico sul serio, infondo voltare pagina non fa male» continuò mio fratello scuotendo le spalle.

«E a te una relazione seria farebbe comodo, non ti sei mai chiesto come sarebbe trattare una ragazza per quello che è invece di usare solo il suo corpo?» domandai leggermente irritato.

L'idea di trattare una donna nel modo in cui lo faceva Dean mi sembrava altamente sbagliato, soprattutto dopo aver capito che bisognava dare importanza a tutto, anche ad un piccolo gesto.

«Sam ma che ti prende oggi? Si può sapere? Mi stai facendo domande peggio di un agente di polizia» confessò mio fratello alzando gli occhi al cielo.

«La verità è che non voglio che accadano certe cose. Sinceramente se ti piace Caty o no è un tuo problema, del resto come per me, ma sappi che se la usi solo per i tuoi fini poi ne prenderai le conseguenze» dissi con tono autoritario.

«Sam, sei serio? Perché questo non sembri tu» Dean rise dicendo quelle parole poi quando notò la mia espressione smise immediatamente.

«È praticamente quasi due mesi che sta con noi, ci salva sempre il culo, si prende cura di noi cucinando pur di non mangiare cibo scadente e pensando a medicarci senza farci venire infezioni. Ti sembrano pochi motivi per pretendere un minimo, solo un minimo almeno, di rispetto?» chiesi indicando la grandezza con il pollice e l'indice.

Mio fratello rimase in silenzio per qualche secondo poi guardò lo specchietto da dove si poteva intravedere il viso di Caty.

«Non sappiamo neanche cosa le è successo, se ha una famiglia o no, quindi ti prego, non fare cazzate» lo supplicai per poi voltarmi.

Notai che Caty si stava leggermente dimenando anche se coperta dalla sua giacca e che muoveva gli occhi da sotto le palpebre.

«No...ti prego...» sussurrò lei stringendo il pugno fino a far diventare le nocche bianche.

«Dean, credo stia avendo un incubo» dissi passando lo sguardo da mio fratello a Caty.

«Lasciali stare...LASCIALI STARE!» gridò Catherine svegliandosi improvvisamente con la fronte sudata.

Mio fratello quasi sbandò per lo spavento poi accostò a fianco della strada preoccupato.

Immediatamente scese dall'auto andando vicino la sua portiera e la aprì mettendole una mano sulla spalla.

«Dio mio Caty, stai bene?» chiese lui cercando lo sguardo di lei.

«Levati Dean, per favore» Caty scese dalla macchina barcollando leggermente poi prese a fare lunghi respiri per calmarsi.

Automaticamente li raggiunsi guardando la scena e ripensai a me stesso quando avevo gli incubi su Jessica.

A quel punto mi avvicinai verso di lei poi a pochi passi mi fermai lasciandole il giusto spazio.

«Ascoltami Caty, non so cosa tu abbia sognato, ma non ti preoccupare, ci siamo qui noi ora, è tutto finito» provai a dire cercando di rilassarla.

«No Sam, non passerà mai...non passerà mai» sussurrò Caty guardandomi, notai che aveva le lacrime agli occhi.

«Si, so quello che dico, ti ricordi di Jessica vero? Per molte notti ho fatto incubi su incubi e non volevo dormire per paura di rivederla morire di nuovo. Ma grazie a Dean sono riuscito a stare bene, anche se la ferita si deve ancora cicatrizzare completamente. Voglio solo farti capire che non sei sola e che si, capisco cosa provi» continuai sorridendole leggermente, come per darle conforto e lei mi osservò qualche secondo.

Notai il terrore dell'incubo nei suoi occhi ma anche la voglia di essere protetta, evidentemente non era così dura e forte come voleva far credere.

Feci un passo verso Caty, poi un altro ancora, fino a quando mi ritrovai con la sua testa sul mio petto.

Misi una mano fra i suoi capelli e glieli accarezzai lentamente con dolcezza.

Volevo che si sentisse al sicuro, senza malizia e volgarità, solo semplici carezze che io non avevo mai avuto.

Potevo sentire perfettamente il profumo dello shampoo alla vaniglia di Caty mentre i suoi leggeri boccoli sfioravano la mia maglietta.

Non riuscii a vedere il suo viso, era completamente nascosto alla mia visuale, ma fui felice di saperla così vicino a me.

I suoi capelli soffici mi trasmettevano una sensazione di serenità mentre le mie dita passavano tra una ciocca e l'altra, tanto che chiusi gli occhi.

I minuti passavano in silenzio, nessuno dei due si spostava, potevo sentire solo il respiro di Caty e il mio cuore.

Un rumore improvviso però mi fece tornare alla realtà, fu Dean che con forza aveva chiuso la portiera dell'auto.

«Volete venire o proseguiamo con i sentimentalismi» disse mettendo di nuovo in moto l'auto.

Lasciai andare Caty e feci per voltarmi quando lei mi prese il polso per fermarmi.

«Grazie Sam, anche se ti sembrerà una cosa stupida quella che hai fatto per me, grazie» notai gratitudine nei suoi occhi e il suo piccolo sorriso mi fece tornare il buon umore.

«Arriviamo Dean tranquillo» feci un cenno con il capo a Caty poi insieme a lei entrai nella Impala notando gli sguardi di mio fratello.

"Perché il mio cuore non smette di battere a mille?"


∞∞∞∞


Ecco il nuvolo capitolo della storia, spero vi sia piaciuto e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate. E voi per chi tifate? Team Dean o Team Sam? Al prossimo capitolo 😊.

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