Goodbyes
Pov Dean
Avevamo riportato Catherine al Motel dove stavamo alloggiando e per tutto il tempo non faceva altro che fissarmi.
Deve essere stato uno shock per lei riavermi davanti agli occhi.
Sfogava tutta la sua rabbia uccidendo i mostri e trovando ogni volta un nuovo caso.
Da quando l'avevo vista l'ultima volta aveva anche qualche ferita in più e ciò mi dispiaceva.
Lasciai Catherine nella sua stanza così che potesse ripulirsi dal sangue e uscii fuori nel parcheggio con Sam.
«Come credi l'abbia presa?» domandai passandomi la mano destra sopra al viso.
«Penso che in un secondo le hai eliminato interminabili momenti di sofferenza e malessere» ammise mio fratello camminando lentamente avanti e indietro.
Sembrava turbato, come se qualcosa tenesse lontano la sua mente dal presente.
«Dean, dobbiamo parlare di una cosa» disse improvvisamente fermandosi proprio davanti a me.
Alzai lo sguardo e incrociai le braccia al petto pronto ad ascoltare ciò che doveva dirmi.
«Immagino che voi due adesso...insomma hai capito no? Quindi per te è un problema se io...se io me ne vado?» domandò lui ciondolando leggermente con i piedi.
Rimasi immobile fissandolo per qualche secondo poi alzai un sopracciglio.
«Stai scherzando spero» ammisi con tono ovvio.
Sam si mise le mani in tasca poi sospirò ammettendo così che le sue parole erano completamente oneste.
«Mi dispiace Dean, ma non riesco a rimanere con voi ogni giorno se state insieme....io amo Catherine, quindi ti prego di lasciarmi andare, tornerò un giorno, quando finalmente starò bene» disse lui facendo un piccolo sorriso.
Lo guardai sempre più scioccato dalle sue parole ma poi capii che aveva ragione, neanche io avrei sopportato una tale cosa se la situazione fosse inversa.
Vedere ogni giorno la persona che ami con qualcun'altro e con la consapevolezza che non ci sarà mai nulla, era orribile.
«Promettimi che mi chiamerai e scriverai ogni giorno, ma soprattutto che se avrai bisogno non esiterai, promettimelo» dissi allungando un braccio verso di lui.
Sam annuì convinto poi strinse la sua mano nel mio braccio e io feci lo stesso.
«Lo prometto Dean, lo prometto» rispose tirandomi verso di lui e abbracciandomi forte.
Ricambiai l'abbraccio e chiusi gli occhi, mi sarebbe mancato e lo sapevo già.
Mi dispiaceva una tale situazione, lui era mio fratello e lasciarlo solo mi provocava un grande vuoto dentro di me.
Avevamo ancora tante cose da fare insieme, eppure ora ogni cosa sembrava svanita nel nulla.
Io ero la sua unica famiglia e lui la mia, ma sapevo che l'unica scelta sarebbe stata abbandonare Catherine e non potevo farlo.
Vedendo come aveva reagito alla mia morte sapevo che un altro addio non lo avrebbe mai superato.
Sospirai e lasciai andare Sam dopo aver sentito la sua presa allentarsi.
«Lo sai che non voglio tutto questo vero?» dissi appoggiando le mani sopra il suo viso.
Rimaneva comunque il mio fratellino, nonostante fosse più alto e più grosso di me.
«Non abbiamo altra scelta Dean e non sono il tipo di persona che ti fa decidere tra il fratello e la tua fidanzata. Non è giusto. Voi avete anche la possibilità di vivere una vita normale e tu, te lo meriti davvero tanto» ammise lui sorridendo ampiamente.
Notai solo in quell'istante i suoi occhi lucidi e sapevo che non avrebbe mai pianto davanti a me, nonostante le lacrime gli urlassero di uscire.
«Ti voglio bene Sam, lo sai vero?» domandai dandogli una pacca sulla spalla e tirando fuori le chiavi dell'Impala.
«Anche io Dean...ma...ma che fai?» appena vide il mio gesto sgranò gli occhi e io subito sorrisi in modo fiero.
«Queste sono tue, ti concedo l'Impala e tutte le armi che ci sono dentro. Serviranno più a te che a noi. Trattamela bene capito? E non inserire quell'Mp3 ti prego, le cassette sono tanto fighe» dissi iniziando a canticchiare una melodia dei Led Zeppelin.
Lui sembrava sbalordito dalle mie parole poi scoppiò a ridere sentendomi.
«Dean ma...sei sicuro?» domandò Sam guardando le chiavi.
Io presi la sua mano poi appoggiai il mazzo sul suo palmo e richiusi le dita in un pugno.
«Ne sono sicuro» dissi stringendo la presa e guardando la mia macchina luccicare sotto i raggi della Luna.
"La mia piccola Baby, papà tornerà promesso"
«Non stai dimenticando qualcosa però?» domandai indicando la porta della stanza.
Lui sorrise poi si mise le chiavi in tasca e bussò sul legno, quando sentì la voce di Catherine aprì la porta e poi andò dentro.
Subito io mi sedetti sopra una panchina e il mio sorriso si spense in un istante.
Non sapevo come avrei fatto senza mio fratello, ma sapevo anche che nonostante tutto era la scelta migliore per tutti.
Pov Sam
Entrai nella stanza di Catherine e quando la vidi seduta sul letto sorrisi.
Era così bella, nonostante avesse i capelli spettinati dopo averli lavati e un semplice pantalone della tuta con una felpa.
«Sam...perdonami, sono fuggita quando anche tu avevi bisogno di qualcuno con cui sfogarti...mi dispiace tanto» ammise lei portandosi le gambe alle ginocchia.
Mi avvicinai a Caty poi mi sedetti al suo fianco continuando a mantenere il mio sorriso.
«Non ti preoccupare, lo capisco, non sono di certo arrabbiato con te... però, devo dirti una cosa che forse non ti piacerà» ammisi posando una mano sopra la sua spalla.
Lei mi guardò con gli occhi lucidi poi li vidi incupirsi dopo le mie parole.
Forse non sapeva cosa aspettarsi, o forse immaginava già cosa le avrei detto.
«Ho parlato con Dean e...ho deciso di andarmene. Ascoltami prima di urlarmi contro o qualsiasi cosa. Io...io ti amo Catherine lo sai e ora so anche che vorrai stare con mio fratello. Perciò, ti prego di accettare il fatto che me ne andrò via, non sarà per sempre ovviamente, il tempo di stare bene e di riflettere. Inoltre tu e Dean così potrete rifarvi una vita, se vorrete...una vita normale» ammisi sorridendo e stringendo la mano sulla sua spalla.
Lei sgranò leggermente gli occhi per poi socchiudere le labbra, non sembrava per niente felice.
«Sam...tu...tu non puoi andartene...siamo sempre stati tutti e tre insieme...» disse lei mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.
Era strano vederla in quel modo, l'unica volta fu al funerale di Dean e per sua sorella.
Mi sentivo in colpa perché sapevo che la causa di quelle lacrime ero io, nonostante sapessi che stavo facendo la cosa giusta.
«Caty lo so...e mi fa male lasciare entrambi, ma non puoi pretendere che adesso io sia felice per te e Dean, cioè, lo sono ovvio ma...ma mi fa male. E preferisco starmene un po'da solo, così che possa tornare e superare tutto questo. Capiscimi...» risposi sospirando e alzandomi in piedi.
I miei occhi erano diventati lucidi e così mi misi di spalle per non mostrare la mia debolezza.
«Lo capisco Sam...ma mi mancherai...e anche a Dean...mi dispiace, la causa di tutto ciò sono io, era meglio se io non fossi mai entrata nella vostra vita...» subito interruppi la sua frase e mi voltai velocemente.
«Non dire così Caty, grazie a te io e mio fratello siamo cresciuti tanto, siamo cambiati e abbiamo capito cose nuove. Ti prego, non darti la colpa di nulla» notai solo allora che si era alzata in piedi e così posai entrambe le mani sulle sue spalle.
«Io non credo nel destino lo sai, ma in questo caso penso che ci abbia fatto incontrare per un motivo, e so che prima o poi lo capiremo, nonostante tutto» ammisi dandole un bacio sulla fronte.
Una lacrima scese lungo la sua guancia e io gliela asciugai con il pollice.
«Prenditi cura di mio fratello okay? Lo sai com'è...potrebbe fare una pazzia in qualsiasi momento» dissi facendo una piccola risata.
Lei annuì senza proferire parola e così mi avvicinai a Caty.
Sfiorai il suo naso con il mio, potevo sentire il suo respiro e il suo profumo su di me.
Chiusi gli occhi poi mi allontanai consapevole che baciarla non sarebbe stato giusto per nessuno.
Soprattutto per me, mi sarei fatto solo del male e inoltre avrei creato problemi alle persone che più amavo.
«Ora devo andare...mi farò sentire te lo prometto» ammisi abbracciandola stretta al mio petto.
Catherine ricambiò il mio abbraccio e dopo pochi secondi mi allontanai da lei mettendole un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
«Addio Caty, tornerò promesso» quelle furono le mie ultime parole prima di uscire dalla stanza e chiudermi la porta alle spalle.
Lì fuori c'era Dean ad aspettarmi, aveva messo in moto l'auto e teneva i gomiti appoggiati sul tettuccio.
«Dean» dissi mettendo il mio borsone dentro la macchina.
«Sammy» rispose lui stringendo la mia spalla nella sua mano per un'ultima volta.
Entrai dentro l'Impala e chiusi la portiera, alzai il braccio per salutare mio fratello poi feci retromarcia e uscii fuori dal parcheggio.
Sapevo che era la scelta migliore, ma mi faceva male comunque.
∞∞∞
Ecco il nuovo capitolo!
Spero vi sia piaciuto e se volete lasciate un commento per dirmi cosa ne pensate.
Volevo comunicare che tra poco la storia sarà finita, non mancano molti capitoli.
Non si ancora se farò in seguito.
Grazie e baci 😊.
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