Oggi ho pensato, con le lenti degli occhiali appannati dalla condensa formatasi dai vapori del tè, quale fosse il mio scopo.

Non sono il primo o l'ultimo che si trova ad affrontare queste mie riflessioni.
Ma nel mio rimuginare, smuovendo ciò che sono i miei neuroni, mi rendo conto di star seguendo un filo, un filo invisibile e lunghissimo, che tende una strada predefinita.

Faccio ciò che mi viene detto di fare.
Dunque non sono un'individuo con un'identità propria.

Sono un Droide?

Non potrei, avendo neuroni, avendo un mio pensiero e non cavi e viti da oliare. Ma non posso definirmi come creazione umana nonostante possieda degli organi.

E di certo non sono un'alieno.
Qualsiasi sia la loro forma.

Vivo con loro. Faccio ciò che fanno loro. Mangio ciò che cucinano.
Sono come loro... ma non sono umano.

Non sono oggetto materiale, in quanto ho sangue nelle mie vene.

Allora, sono Nessuno?
No, nessuno indicherebbe un umano. Io sono una cosa non prevista nei loro standard. Allora sono un Niente.
Sono una cosa, ma non la sono.

Dunque oggi mi presento alla comunità umana.

Salve, io sono Niente.