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Ho osservato la vostra comunità per secoli. Ora rimpiango di non aver fatto niente alla vista di tali miserie:

Una popolazione tanto ampia e colta, che nonostante le sue condizioni di vantaggio si sente attaccata, proteggendosi con ami che li uccidono, creando un suicidio di massa.

Cosa temete?

Avete già sottomesso le altre creature viventi.

Cosa temete?

Temete voi stessi, create paesi e chiudete le frontiere, mutilandovi a vicenda.

Perché?

Ho osservato ogni vostro singolo gesto, ogni vostro pensiero e sospiro.
Vi conosco, so come siete.
Vi ho creato e voi vi uccidete.

Che strana ironia.
Guardandovi nel mio scranno, appoggiando il mento sul pugno, rifletto. Cosa posso fare, se non guardare? State distruggendo tutto ciò che creo e che ho creato. Avete mutilato la vostra casa, abbattuto esseri viventi e vostri simili.

Ho tentato di rallentarvi portando malattie e facendovi collaborare, portandomi a credere in una speranza.

Quanto ho sbagliato, nel riporvi fiduce vane.
Quanto ho pregato, per darvi uno spiraglio di Luce.

Ma ora. Basta.
Ora non farò più niente.
Non porterò nuove malattie.
Non cercherò di velocizzare la crescita della flora e della fauna.

Non pregherò per Niente.
Vi osserverò soltanto.
E pazientemente, vi guarderò mutilarvi, mentre la paura inonderà i vostri sensi e non vi piegherete a terra, cercandomi invano.

Io non vi offrirò altro soccorso.
Io non farò altro che osservare.

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