Capitolo 7
Mi svegliai sentendo un leggero fastidio al collo. Aprii gli occhi e mi trovai avvinghiata a Salvatore, completamente nuda mentre lui mi baciava dolcemente.
Oddio, sarei rimasta lì per l'eternità, ma purtroppo non ci riuscii a causa del l'imbarazzo che provo al suo cospetto. Mi alzai velocemente e scattai in bagno, chiudendo la porta alle mie spalle mentre Salvatore mi chiedeva cosa mi sia preso.
Mi guardai allo specchio.
I miei piccoli occhi verdi erano lucidi e splendevano di gioia, le mie labbra erano morbide.. "Saranno stati tutti quei baci" pensai sorridendo al mio riflesso, i capelli erano scompigliati e ribelli ma rispecchiavano il mio stato d'animo.
"Oddio.."
Sospirai, e mi sciacquai il viso con dell'acqua tiepida.
Continuavo a sorridere come un idiota, ma ero felice.
Per la prima volta in ventidue anni ero veramente felice.
L'amore che provo per questo ragazzo è qualcosa di indescrivibile, e so dentro di me che anche lui provava lo stesso sentimento.
Ripensai a quella notte.. baci,carezze e molta dolcezza. Non sapevo fosse così bello fare l'amore, visto che durante la mia vita non l'avevo mai fatto per davvero. Durante la mia 'carriera' non l'avevo mai fatto. Era la prima volta e giuro che l'avrei ripetuta mille volte.. Specialmente con lui. Il mio Ciccio.
Uscii dal bagno e Salvatore mi venne incontro, abbracciandomi forte.
Mi alzò il mento con il pollice e mi chiese -Stai bene?-
-Si!- dissi sorridendo e alzandomi in punta di piedi, gli diedi un dolce bacio sulle labbra che lui ovviamente ricambiò.
"Sono cotta!" e l'avevo stampato in faccia. Spero solo di non 'scottarmi'.. Non lo sopporterei.
Cacciai via questo pensiero, e andai a vestirmi. Misi un vestitino per casa, color menta, e mentre Salvatore era in bagno, sistemai il letto e presi la valigia. Ero al settimo cielo.. "Sarei andata a Roma! E con salvatore!"
Non riuscivo nemmeno a parlare.. Riuscivo soltanto a sorridere.
Il telefono mi strappò via dai miei pensieri. Era Giulia. Non la sentivo da sabato.
-Pronto?-
-Enia! Accidenti!- esclamò.
-Che succede?- chiesi io un po' infastidita dal suo tono.
-Dovresti dirmelo tu. Ho parlato con Donato e ha detto che ti sei presa una pausa. Perché?- chiese tutto d'un fiato.
Accidenti! Avevo dimenticato che il secondo nome di Giulia era 'curosità'.
Giulia era una ragazza molto bella. Aveva i capelli ricci e biondi,gli occhi castani, le labbra sottili e aveva le sue forme tutte al punto giusto.
Ma dietro la sua bellezza, si nascondeva una ragazza curiosa e spiritosa. Le volevo bene e non potevo non dirgli la verità.
-Sai, credo che non sia la strada giusta. Non sono più convinta e Donato mi ha dato una settimana per pensarci, ma a dirti la verità ho un po' paura.- sospirai.
-Paura di cosa?- chiese lei preoccupata.
-Di Donato.. Cioè sai che lui è irascibile e mi intimorisce un po'.. specialmente se gli dirò che voglio lasciare il lavoro per sempre.-
-Enia.. Io ti conosco e so che non puoi aver preso questa scelta da un giorno all'altro, anche se sei abbastanza istintiva. Parlami, dimmi come mai questa scelta!- chiese lei, curiosa e sempre più preoccupata.
-È tornato, Giulia è tornato!- dissi tutto d'un fiato.
-Come? Quando?- aveva capito. Le avevo parlato tanto di lui.
-Sabato è arrivato qui e per ora sta qui a casa mia. Mi ha visto mentre mi prostituivo e ballavo al night club e mi ha detto di smettere. Ha ragione. Mi ha fatto cambiate idea e io voglio che lui sia felice, perché se lo è lui lo sono anch'io!- sospirai di nuovo.
-Enia.. guarda.. voglio che tu sia felice. Se pensi che sia la cosa giusta io sono con te... Solo stai attenta.- sussurrò. Aveva ragione. Avevo troppa paura di Donato! Ma avevo Salvatore al mio fianco e sicuramente mi avrebbe protetto.
-Lo so, lo so.. Comunque sai, domani parto. Salvatore mi porta a Roma e stiamo lì fino a sabato!- dissi cercando di cambiare discorso e alleggerire l'atmosfera.
-Sono felice. Magari potessi partire anch'io. Ora devo andare.. Ci sentiamo. Un bacio.-
-Un bacio. Ciao.- dissi e riattaccai.
Avevo un brutto presentimento.. Temevo che Donato l'avesse costretta a chiamarmi e farmi parlare, per poi riferirgli tutto.. ma so anche che Giulia non avrebbe mai accettato. O quanto meno, lo speravo.
Salvatore uscì dal bagno. Indossava soltanto una tovaglia che teneva avvolta alla vita.
"Oddio.. Vuole farmi morire."
Sospirai, per trattenere l'impulso di saltargli addosso. Lui capì e sorrise.
Cazzo! È bellissimo!
Mi avvicinai a lui. Tracciai con un dito i suoi lineamenti. Le sue spalle, il suo addome...
"Oddio"
Mi sorrise e mi baciò dolcemente.
Lo strinsi forte a me, per poi staccarmi piano piano e andare in cucina.
"Spero solo di non scottarmi" continuano a ripetere tra me e me.
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