Capitolo 1
Fissavo quegli occhi che mi guardavano che avevano sete, sete di sapere.
Mi sono sempre piaciuti i suoi occhi.
Quegli occhi in cui mi sono sempre persa.. Persa ad ammirare quel marrone che andava a scemare fino a diventare verde.
-Non so di cosa tu stia parlando.- dissi ma in realtà avevo ben capito.
-No Enia, non giocare con me. Ti ho visto su quel marciapiede. Ti ho vista vestita in modo poco solito per il tuo stile. Quindi non venirmi a raccontare storielle e dimmi tutta la verità!- disse lui, e gli occhi gli ardevano.. Per cosa? Gelosia? Incredulità? Non saprei dirlo.
"Tu non sai quanta voglia ho di raccontarti tutto, di dirti ciò che provo e spiegare perché lo faccio.. Ma non posso. Non sono più la dolce bambina con cui sei cresciuto.."
-Davvero, non sono affari che ti riguardano.- dissi.
-Invece si. Ogni cosa che fai o dici mi riguarda e lo sai, lo hai sempre saputo.- Aveva gli occhi di chi soffre, ma non può soffrire.. Non quanto soffro io.
-Senti, sono le tre del mattino e io sono stanca. Vai a casa e ne riparleremo quando ho voglia, okay?-
-No Enia no! Non me ne andrò di qui finché non saprò la verità. Non ho nessuna intenzione di andare via.. di nuovo! E poi non so dove andare se non qui.- disse ed era sincero.
-Va bene, rimani qui. Ho solo una camera ma il letto è matrimoniale quindi puoi benissimo dormire con me. Infondo non sarebbe la prima volta...- Il mio tono tradì ciò che intendevo e lui lo usò per arrivare al suo scopo.
-È questo che vuoi?- disse e aveva negli occhi un lampo di sfida.
-No. Non è questo ciò che voglio. A dire il vero vorrei che tu non fossi qui, e contemporaneamente vorrei abbracciarti e non lasciarti più andare.-
Le lacrime mi invasero gli occhi e di colpo mi ritrovai tra le sue braccia, e mi sentivo a casa dopo anni di vagabondare. Lo strinsi più forte e lui respirò il profumo dei miei capelli.
Quando mi staccai anche lui aveva gli occhi lucidi e io crollai. Crollai in un pianto liberatorio ma disperato e lui mi prese in braccio, mi portò in camera da letto e mi fece sdraiare. Si tolse le scarpe e i calzini e si mise accanto a me sotto le lenzuola. Appena mi si avvicinò mi appoggiai sul suo torace e piansi.. Piansi a lungo fino a quando, esausta, mi addormentai mentre lui mì cullava fra le braccia.
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