Atto 4

Sailor Mars: Quindi... Se non fosse stato per Michiru, voi non sareste mai riuscite a scovare questa fortezza volante.
Sailor Uranus: No, l'avremmo comunque avvistata nel cielo, ma non saremmo mai giunte qui in tempo per difendervi.
Sailor Venus: È bello collaborare. Tutti noi, insieme.
Sailor Jupiter: Sono d'accordo. Siamo più forti se siamo uniti.
Sailor Mars: E se c'è qualcosa che può confermare tale affermazione è il fatto che grazie all'unione dei nostri cuori Usagi ha potuto attingere al potere del Calice Lunare per diventare Super Sailor Moon. Ve lo ricordate?
Sailor Neptune: Certo. Quello è stato il momento in cui tutta l'energia di Sailor Moon è venuta fuori, permettendole di usufruire dello sconfinato potere della Luna per sconfiggere il nemico. All'epoca, purtroppo, non eravamo molto unite e questo impediva a Usagi di mantenere la sua trasformazione per un lungo periodo.
Sailor Pluto: Perché al tempo miravamo solo a portare a termine la missione, senza curarci che così facendo avremmo potuto creare molti disagi alle nostre compagne.
Sailor Mercury: Adesso, però, siamo unite e questo farà sì che i nostri poteri siano al culmine della forza.
Erano talmente concentrate sulla conversazione che non si erano accorte di essere arrivate in cima al castello fluttuante. Là poterono scorgere una figura femminile che avanzava verso di loro. I suoi occhi avevano il colore del ghiaccio e la sua pelle era talmente pallida da sembrare gelida. Indossava un corsetto rosso, una gonna corta porpora con le balze, dei guanti da chirurgo e degli stivali color rosso carminio con il tacco alto, che le arrivavano alle cosce. I suoi capelli corvini erano raccolti in una lunga treccia legata da un fiocco bianco che presentava una fantasia tribale viola. Nella sua mano destra danzava un quadrato astratto ceruleo e il sorriso che fece alle guerriere e a Tuxedo Mask era pieno di malignità.
Justine: Io sono Justine, la quarta sorella dei Dreadful Five. Ho il potere del quadrato. Vi intimo di inchinarvi al mio cospetto... Altrimenti soccomberete.
Tutte le guerriere e Tuxedo Mask si prepararono a combattere, ma la prima a farsi avanti fu Uranus, che evocò il suo Talismano, la Spada Spaziale, decisa ad eliminare la sua avversaria.
Sailor Uranus: Non prendiamo ordini da te. "Esplosione di Luce della Spada Spaziale"!
La guerriera scagliò molteplici fendenti con l'arma. Justine riuscì a schivarli tutti, ma l'ultimo la prese in pieno, facendola crollare al suolo. Adirata, la donna si rialzò e puntò una mano contro il pavimento sotto i piedi dei nemici.
Justine: Lascerò che sia Troy a occuparsi di voi. "Quadrato Dreadful"!
Justine scagliò il magico quadrato, distruggendo il pavimento e facendo precipitare all'interno della struttura tutti i suoi avversari. Quando Sailor ChibiMoon si risvegliò non sapeva dove fosse e attorno a lei c'era solo il buio e niente più. A un certo punto notò qualcuno steso a terra a qualche metro da lei e si accorse che era Sailor Neptune.
Sailor ChibiMoon: Oh, menomale. Non sono sola. Sailor Neptune, svegliati. Coraggio...
Quando aprì gli occhi, la guerriera era molto confusa e l'espressione che assunse sul volto era accigliata, ma poi le brillarono gli occhi di dolcezza quando vide la bimba accanto a lei e sorrise. Sailor Neptune aveva un sorriso particolare, capace di addolcire chiunque, anche le persone dal cuore di pietra. L'aura positiva che emanava, specialmente quando la sua fluente chioma acquamarina veniva spostata dal vento, era davvero rilassante.
Sailor Neptune: Principessina... Sono felice di aver visto te al mio risveglio. Dove sono le altre?
Sailor ChibiMoon: Non lo so. Ho tanta paura!
Pronunciate quelle parole, Chibiusa si lanciò fra le braccia della ragazza, venendo avvolta dal calore di Michiru, che sistemò i codini della bambina delicatamente.
Sailor Neptune: Non temere, piccolina. Con me sei al sicuro. Vieni, cerchiamo le altre.
Le due guerriere perlustrarono il luogo, utilizzando lo specchio di Neptune come unica e debole fonte di luce. All'improvviso tutto il buio sparì e Neptune si inginocchiò e coprì Sailor ChibiMoon con le braccia non appena si accorse di essere finita in una sorta di arena al chiuso. C'erano molte prigioni con sbarre arrugginite e in lontananza si potevano udire dei ringhi di chissà quale abominevole bestia.
Sailor ChibiMoon: Ma... Dove siamo capitate? Questo posto mette i brividi.
Sailor Neptune: Sta' tranquilla. Ti proteggerò io.
Di colpo, dal nulla, sbucò un essere demoniaco simile a un cane che corse verso le guerriere. Sailor Neptune guardò il mostro con i suoi occhi color del mare, si spostò i capelli con la mano e impugnò il suo Talismano, lo Specchio d'Acqua Profonda, sollevandolo in aria.
Sailor Neptune: Dietro di me, Chibiusa! "Riflesso Sottomarino"!
Dallo specchio scaturì un raggio di un tenue color celeste, quasi invisibile, che colpì la bestia, facendola scomparire. Dopodiché Michiru prese la mano della sua piccola compagna e corse via con lei, cercando ovunque una via d'uscita. Nel frattempo anche Jupiter e Venus aprirono gli occhi, ritrovandosi insieme a Mercury.
Sailor Mercury: Ragazze! State bene?
Sailor Jupiter: Sì. Dobbiamo assolutamente andarcene da qui.
Sailor Venus : Forza, andiamo!
Le tre cominciarono a correre senza sosta, finché non si ritrovarono davanti a un demone minaccioso, il cui aspetto ricordava vagamente una medusa, ma con delle zampe al posto dei tentacoli. Questa creatura scattò verso le tre ragazze, le quali non ebbero alcun timore di reagire.
Sailor Mercury: "Suprema Sfera Acquatica di Mercurio"!
Sailor Jupiter: "Pressione Prorompente del Fulmine"!
Sailor Venus: "Spirale dell'Amore di Venere"!
La prima guerriera colpì con dei dardi d'acqua il mostro, la seconda lo folgorò con una saetta elettrica e la terza lo eliminò stritolandolo con una brillante catena dorata. Una volta che ebbero neutralizzato quel demone, setacciarono il luogo per trovare le loro amiche. Intanto anche Sailor Moon si risvegliò, affiancata da Mars, Pluto e Uranus.
Sailor Pluto: Sailor Moon!
Sailor Mars: Come stai?
Sailor Moon: Bene... Credo. Sono un po' indolenzita.
Sailor Uranus: È comprensibile. La caduta è stata davvero brutta.
Sailor Moon: Ehi, ma dove sono le nostre compagne?
Sailor Pluto: Non lo sappiamo, ma dobbiamo affrettarci. Questo luogo non mi ispira fiducia.
Uomo: Sono spiacente. Voi non andrete da nessuna parte.
Sailor Mars: E tu chi saresti?
Venne verso di loro un uomo alto, dai corti capelli verde menta e gli occhi grigi, la pelle lievemente abbronzata. Era vestito con uno smoking lilla e con degli orecchini raffiguranti un cuore nero trafitto da un pugnale.
Troy: Mi chiamo Troy e sono il secondo fratello dei Dreadful Five. Il mio è il potere del triangolo. Non avete speranze contro di me, i vostri poteri sono mediocri.
Sailor Mars: Presto cambierai idea! Forza, Sailor Uranus! "Mandala Infuocati"!
Sailor Uranus, decisa ad aiutare Sailor Mars, puntò la sua mano contro Troy, guardandolo minacciosamente.
Sailor Uranus: "Terremoto di Urano"!
Purtroppo, malgrado la loro devastante potenza, gli attacchi delle due guerriere furono vanificati da uno scudo del nemico, che poi attaccò le sue avversarie.
Troy: "Triangolo Dreadful"!
Sailor Moon guardò spaventata l'attacco di Troy e sentiva che stava per essere annientata, ma Sailor Pluto si parò davanti all'uomo, dando le spalle alle sue compagne, e fece oscillare il suo bastone.
Sailor Pluto: "Sfera di Granato"!
La punta del bastone di Pluto brillò, generando una cupola color granato che avvolse lei e le altre, difendendole dal colpo di Troy e facendole volare fuori da quel "fossato". La cupola si infranse e le quattro guerriere, tornate in superficie si ricongiunsero con tutte le altre.
Sailor Mercury: Ragazze! Che sollievo vedere che state tutte bene.
Sailor Mars: Sì. A me fa un po' male la schiena, a dire la verità.
Sailor Moon: Ma... Dov'è Tuxedo Mask?!
Sailor Pluto: Oh no. Guardate! Il principe Endymion è stato rapito!
Tutte quante osservarono impotenti una forza oscura che portava via Tuxedo Mask.
Sailor Moon: No!! Vi prego, lasciatelo andare!! MAMORU!!

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