Inizio

Eccomi qui. Appena sveglia. E finalmente posso dire che sono libera.
Libera da quell'opprimente gabbia chiamata scuola.

Ieri sono andata a vedere i quadri.
Tutti si aspettano da me risultati ottimi, sopra la norma ed io inerme faccio ciò che mi dicono.
Tutti 8 e 9 che per un primo liceo sono voti stupendi.
Faccio il Liceo delle Scienze Umane, e sono felice perché per la prima volta ho fatto una scelta di testa mia.
Amo questo indirizzo, fatto proprio apposta per me.

Oggi ho deciso di andare al mare.
Non riesco a vivere senza il mare, l'acqua è il mio elemento.

Per dodici anni sono sempre andata allo stesso stabilimento e quest'anno abbiamo voluto cambiare.
Quindi non conosco nessuno, ma non mi importa. Basta che con me ci sia un libro e allora tutto il mondo intorno a me scompare.

La mia migliore amica dice che quest'estate troverò un ragazzo, visto cosa è accaduto a gennaio io non sono dell'umore adatto per stare veramente a pensare a un possibile fidanzato. E l'oroscopo è pure dalla sua parte.

Se deve accadere, succederà.

Come al solito sono davanti ai cassetti, pieni di vestiti che sicuramente non metterò mai. Come devo far capire ai miei parenti che non voglio vestiti per il compleanno ma LIBRI?
Prendo un pantaloncino di jeans e un copri-costume azzurrognolo.
Non mi interessa cosa metto, basta che sto comoda.

Prendo la borsa, le chiavi ed esco di casa.
Sono abbastanza vicina al mare così in cinque minuti sono già arrivata.

"Cabina 84" dico al Signore che controlla la chiavi.
Lui, come se mi conoscesse da una vita, si apre in un sorriso a trentadue denti.

"Prego e buona giornata" qui sono molto più gentili.

Allora vediamo dove si trova la mia cabina.
80....81........83
"Eccola" sussurro.

Mi cambio mettendomi il costume dell'anno scorso. Non ho avuto ancora tempo di andare a comprarne uno nuovo. Tanto di fisico non sono per niente cambiata.
Mi infilo i pantaloncini, non mi piace stare solamente in costume.

Esco e la sensazione di sabbia fra le dita è meravigliosa. Amo il mare.
Vado dritta all'ombrellone, il 19.
È già aperto, bene. Mi stendo e dopo poco sento qualcuno chiamarmi.

"Nicole" È un'amica di mia nonna, mi ha visto crescere. L'adoro è una forza della natura.

"Ehi piccola è da un po che non ti vedo. Sei sempre più alta e bella" mi dice stringendomi tra le sue braccia.

Vorrei smentirla, ma inizierebbe una discussione su chi ha ragione. Anche se ho ragione io lei vincerebbe in ogni caso. Non mi sento bella e questa non è falsa modestia.

"Ciao Ljuba. Come stai?"

"Ovvio che sto bene, non vedi come sono. Una vecchia baccucca pronta a lasciare tutto questo"

"Eddai Ljuba, non deve accadere, tu starai con me per tutta la vita. Ahhahah"
"Io vado a farmi il bagno, a dopo nonnina"

Mentre vado la sento dire -nonnina a chi? Non vedi come sono giovane-

Prendo l'asciugamano e mi infilo le ciabatte, la sabbia scotta peggio di un forno.

Un tuffo mi rilassa sempre.
Vedo tanta gente che sta in acqua solo con le gambe mentre intanto batte un po i denti.
Ma se avete freddo uscite. No?

Metto i piedi nell'acqua e già in un secondo mi sono abituata al "gelo" a sentir i tizi accanto.

E come faccio di solito, mi tuffo.
Sento mormorare - ma è pazza, l'acqua è gelida-.
Per me questa è la temperatura migliore. Dopo una buona mezz'ora decido di uscire stanca di nuotare a vuoto.
Vado di nuovo all'ombrellone e vedo Ljuba conversare con un africano che vende bigiotteria.
Quella donna è capace di comprare dieci cose ogni giorno. È una spendacciona, ma se lo può permettere.

"Nicole vieni qui, ho una cosa per te"
Oddio già inizia con i regali, non sono una tipa che ama sfruttare gli altri.

"Guarda che bella cavigliera. Ti starebbe benissimo con quel fisichetto che ti ritrovi" ancora continua con questa storia. Basta.

Ma devo dire che appena vedo questa cavigliera me ne innamoro.
È argento indiano con pendenti a forma di stella e brillantini.
La vorrei tanto ma non posso prenderla.
"Ma dai Ljuba, non fa per me"

"Invece adesso la prendi e te la metti"

E andiamo avanti così, botta e risposta. Finché non mi mette la cavigliera lei stessa.

"Ti porterà fortuna credimi. Non la togliere"
[....]

Iniziammo a parlare quando all'improvviso mi sfila accanto un ragazzo. Non sono la tipa che sbava dietro ai ragazzi, ma con questo è diverso.

Ho come sentito delle farfalle nello stomaco. Il cosiddetto colpo di fulmine.
E non è finita qua, lui passandomi accanto mi osserva. Resta là come imbambolato, incurante della sabbia che scotta. Poi si riprende e continua a camminare.

Sono rimasta paralizzata li a fissarlo.
MI SA CHE MI SONO PRESA UNA COTTA.

Ma non devo destare sospetti o Ljuba inizierà con la raffica di domande.

Quindi la mia amica ha ragione o è solo tutto nella mia testa?
Come posso dire di essermi presa una cotta se l'ho solo guardato?

Ciao a tutte
Non fate caso alla neve nell'immagine ( È Nicole).
Ed eccomi qui con una nuova storia pronta per voi. Commentate se volete e non fate caso agli errori.

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