Buona la prima

Continuo a fissarla.
È così bella, così giovane e così curiosa.
-Bene, Robert, se non ti dispiace io devo andare a prepararmi per la scena, tu vai sul set che ti stanno aspettando tutti.
Improvvisamente mi risveglio da quella strana sensazione che provavo nel fissarla, così piccola eppure così forte.
Mi sembrava di fissare qualcosa di soprannaturale, una sorta di paradiso mentale. Ma come fa a sapere che devo andare sul set? Mi sto avviando verso quel posto, ma potrei benissimo prendere la porta a destra e uscire nel cortile del palazzo in cui stiamo registrando.
-E tu come fai a saperlo?
Mi raddrizzo in modo tale da guardarla con un po' di falsa superiorità, come facevo quando ancora non ero caduto nella battaglia dei miei demoni.
Le mie solite battutine amorose, mi conoscete.
Susan appoggia una mano sul mio petto, facendo aumentare il mio cuore, mi sposta e si allontana da me. Io la fisso mezzo intontito, il suo tocco era leggero eppure deciso.
Posso vedere il sorriso di chi sa sempre tutto apparirle sul volto mentre cammina dandomi le spalle.
-Chi credi che ti abbia scelto per questo film?
Svolta l'angolo e sparisce, lasciandomi confuso per giusto due minuti.
Sbatto più volte le palpebre, tornando verso il set.
Entro in quel corridoio che corrisponde al corridoio dove ci sono le celle delle donne pazze rinchiuse nelle celle di questo manicomio, dove io dovrei lavorare.
È un bel film Gothika, ho letto la trama e devo dire che mi ispira.
Vedo la troupe davanti alla cella della protagonista, Miranda Grey, interpretata da Halle Berry, la mia piccola Berry.
A volte lei sembra l'unica che mi capisce, ma solo a volte.
Poche volte l'ho vista aiutarmi ma almeno lei lo ha fatto, per il resto mi tratta come un semplice collega.
La vedo mentre recita, urlando come una psicopatica contro il vetro mentre due attori che interpretano gli infermieri tentano di farla stare calma.
Sono in ritardo.
Entro in scena ed entro nella cella, recitando la mia parte senza che il regista debba bloccare le riprese e ricominciarle per colpa mia.
Halle continua a dimenarsi, è davvero brava.
Le blocco un braccio e l'infermiere riesce a iniettarle un tranquillizzante, per finta ovviamente.
L'attore va via come è entrato senza chiedermi perché sono entrato così senza preavviso e la scena va avanti, lo sgomento oramai si è tolto dalla troupe.
Inizio a recitare con Halle, lei all'inizio è tranquilla, poi, quando le devo dire che ha ucciso suo marito, inizia a sbattere i pugni contro il mio petto.
È molto brava perché è realistica nelle cose che fa, ma non esagera mai se si tratta di colpire qualcuno.
Istintivamente la sollevo e la appoggio sul letto della cella, bloccandole le braccia e urlando alle infermiere di intervenire, come da copione.
Halle cerca di allontanarmi premendo i piedi sul mio addome, questa volta il suo concetto di far sembrare tutto così realistico ha superato il limite.
Stringo più del dovuto il suo braccio che sta per colpirmi, appena in tempo prima che arrivino gli infermieri per calmarla.
Mi allontano ed esco dalla scena, grattandomi la testa in un gesto disperato.
Lei ha esagerato nel recitare, ma anche io l'ho fatto.
Mi appoggio al muro e non appena il regista dichiara pausa di cinque minuti per tutti vedo Halle uscire, correre verso di me ed abbracciarmi.
-Scusami se ho esagerato.
Non mi da il tempo di ribattere che subito corre verso i suoi amici della troupe.
È un po' strana come ragazza, ma almeno è brava.
Sbuffo, infondo sono tutti strani in questo mondo, almeno quanto me. Esco dal corridoio e subito esco sul cortile, vedendo Susan che parla con un uomo alto e biondo.
La sento ridere e poi bacia in bocca quel tipo, cosa che stranamente mi fa stringere i pugni con una tale forza da far sbiancare le nocche.
Il suo fidanzatino chissà perché già mi sta sulle palle.
Ma che mi prende? Lei non è nessuno per me, se non l'unica persona che non è scappata da me.
Può stare con chi vuole, io non voglio certo andare lì ed interrompere il suo bacio.
Faccio per andarmene, ma il suo fidanzato mi passa accanto e mi da una pacca sulla spalla, superandomi per poi allontanarsi lungo il corridoio che ho attraversato.
Stringo le labbra.
-Ehi!
Mi volto di scatto e vedo Susan che mi saluta, sorridendo.
Alzo la mano anche io, avvicinandomi a lei con poche falcate date le dimensioni del cortile.
Mano a mano che mi avvicino lei alza lo sguardo per potermi guardare negli occhi, è così curiosa.
-Mi hanno detto che sei entrato in scena ed hai recitato senza interrompere la scena, sei bravo.
Infilo le mani in tasca e la guardo storto, forse non dovrei perché rischierei di spaventarla, ma non sopporto che qualcuno vada in giro a dire cosa faccio e cosa non faccio.
Forse un giorno ero felice che qualcuno spifferasse le mie doti di attore in giro, ma non sono più egocentrico ed esibizionista, almeno, non con tutti.
Susan non smette di sorridere, è così difficile farle capire che io sono quello che gli altri mi vedono? Perché non scappa? Perché non mi insulta!?
-Grazie.
Guardo davanti a me, ma la sua mano sul mio braccio mi costringe ad abbassare lo sguardo e fissarla, di nuovo.
Respingo quella voglia di volerla fissare tutto il tempo, vedere il suo sorriso.
-Io credo in te.
Mi allontano di scatto.
Nessuno può credere in me, nessuno. Se tutti continuano a vedere il mostro, perché faticare per dimostrare di non esserlo? Facciamo vedere che siamo dei mostri, così se ne faranno una ragione e non ti tormenteranno più.
Mi sono stufato di fare il bravo ragazzo, anche se infondo lo sono.
Ecco, visto? Il mio carattere sta tornando. Sono di nuovo capace di dirmi cosa sono e cosa non sono.
Tutto ciò per essere stato vicino a Susan e al suo stramaledetto sorriso.
La soluzione è semplice.
-Stai lontana da me!
Prima di voltarmi e andarmene, il suo sorriso continua a luccicare sulle sue labbra.

*ho visto Gothika prima, e mi è piaciuto un sacco. Roberto così giovane mi ha fatto sorridere e vedere tra i nomi dei produttori quello di Susan Levin mi ha fatto scendere una lacrimuccia, quanto è cambiato da quel momento. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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