-PROVA NO.4-
Autrice: chichi108_90
Anime: Kyo Kara Maoh!
Personaggi: Yuuri Shibuya, Wolfram
Tipo di coppia: Yaoi
Ship: Yuuram
Titolo: In un pomeriggio Invernale
Ratings: Arancione
Note: Non ho ancora finito di vedere l'anime, quindi alcune cose che scriverò potranno non rappresentare la vera fine di "Kyo kara Maoh!"
Parole: 1089
Le coperte frusciarono, il lenzuolo cadde insieme al piumone, il cuscino volò contro la lampada sul comodino facendola cadere. Il sole continuava a passare, pigro, attraverso l'enorme vetrata, i suoi raggi scaldavano appena la pelle dei ragazzi, l'inverno era arrivato presto quell'anno e nonostante Yuuri, arrivasse sempre attraverso le fonti d'acqua più impensabili, non si era ancora ammalato.
Le labbra del Maoh sembravano non volersi separare più da quelle di Wolfram, sorrideva ogni qual volta si separavano, tornando, poi, a baciarlo con sempre più eccitazione, le lingue che, con freneticità si accarezzavano mentre i denti si scontravano.
"Yuuri..." Le labbra chiare del biondo furono catturate, con impazienza, dal corvino.
Un sorriso gli increspò il volto appena si separarono, era passato molto tempo da quando erano riusciti a fermare la Grande Shimaron, e finito il suo compito Yuuri era rimasto.
Era rimasto per la piccola Greta, per Conrad, per Günter, per Gwendal, per Chelie-sama, per Anissina, per Hube e la sua famiglia, ma sopratutto era rimasto per... Wolfram. Perché alla fine era riuscito a capire ciò che provava, a sorridere quando il biondo gli stringeva la mano, a ridere quando lo rimproverava di essere un Maoh buono a nulla o un supremo libertino.
Le mani diafane, del ragazzo dagli occhi chiari, si strinsero attorno alle spalle di Yuuri, la schiena che si inarcava sotto l'abbraccio di un raggio di sole.
Un ansito fuoriuscì dalle sue labbra quando, con estrema gentilezza, Yuuri accarezzò con due dita, il solco dei glutei del suo promesso sposo.
"Wolfram... ti voglio..."
Il naso passò dalla clavicola destra fino all'orecchio, del biondo, come una carezza rassicurante e gentile. Un mugolio lasciò, dolcemente, la bocca di Yuuri, nel momento stesso in cui Wolfram, si riappropriò delle sue labbra.
"Fammi... tutto quello... quello che vuoi... buono a nulla... di un Maoh." Ansimò, ancora, per via dei baci che, poco prima, gli avevano tolto il respiro.
"Buono a nulla a chi? -un leggero ghigno di divertimento, gli si formò sulle labbra- Devo forse ricordarti chi ha fermato la Grande Shimaron?"
Le punte dei nasi che si sfiorarono ed il sorriso di Wolfram si allargò.
"Ci sei riuscito grazie a Shinou che si è intromesso!"
"Ah si?"
Sorrise, allo sguardo liquido, dell'altro ragazzo.
Yuuri, prendendolo di sorpresa, cominciò a baciargli la mandibola scendendo con premura sul collo, succhiò e lappò, ogni singolo frammento della pelle chiara del suo ragazzo, facendogli emettere, sospiri e dolci gemiti di apprezzamento. Raggiunse la clavicola e come prima l'accarezzò gentilmente con, questa volta, le labbra gonfie per i baci. Sorrise sul petto del biondo, che si alzava ed abbassava freneticamente.
Una sua mano andò con gentilezza a posarsi sulla schiena pallida, avvicinando con attenzione, i loro bacini, l'altra si assicurò di stringere tra le sue dita, la mano, stretta alla sua schiena, di Wolfram.
Riprese la sua lenta scia di baci sul petto dell'altro, intrappolando, più volte, la pelle bianca tra le labbra, lasciando morsi che, poi, curava con depositandovi sopra piccoli baci e leggere leccate nel mentre che, muovendo piano il bacino, faceva incontrare le loro erezioni. Ad ogni contatto si creavano nuovi e pesanti sospiri di piacere, interrotti a tratti da gemiti sussurrati.
La mano sulla schiena prese ad accarezzare Wolfram con calma e lussuria facendolo, gemere. "Yu... uuri... fammi tuo..." Il respiro sconquassato, del Maoh, si posava sul petto del ragazzo sotto di lui, un bacio, dolce e leggero, si premurò di accarezzare la pelle dietro l'orecchio di Wolfram, uno dei punti più sensibili del biondo, punto che, con il tempo, Yuuri aveva cominciato a sfruttare, ogni qual volta volesse far perdere il filo del discorso al suo promesso.
"Come desidera...Wolfram von Bielefeld" Un sussurro leggero che, con un fremito, fece sospirare d'eccitazione, il più piccolo dei figli di Chelie-Sama.
"È... inutile che... tu mi voglia... prendere in giro... tanto non funziona..."
Wolfram riusciva mala pena a parlare mentre Yuri continuava a tempestare di baci il suo collo.
"Non funziona? Allora proverò qualcos'altro..."
L'indice di Yuuri cominciò a giocare con l'anello di muscoli di Wolfram. Wolfram, stupito da quel piccolo gioco, fremeva di continuo stringendo, la mano libera dalla stretta del corvino, alla schiena dell'altro.
Nello stesso istante che Yuuri baciò, con passione, le labbra di Wolfram il dito fece, la sua completa entrata dentro il biondo.
Wolfram sospirò sulle labbra di Yuuri con estrema eccitazione, i suoi occhi, di solito di un verde bottiglia particolarmente intenso, ora, ricordavano il verde scuro di uno smeraldo, ancora nascosto al mondo, dentro l'abbraccio di una pietra. La sua mano libera, che prima artigliava la schiena del corvino si mise ad accarezzargli gentile il volto, come a dirgli che, nonostante quello stupido gioco, lui sarebbe, davvero, rimasto sempre al suo fianco. Yuri sospirò quasi fosse sollevato e sorrise nel mentre che, un secondo dito seguiva il primo. Il biondo, a quella inaspettata intrusione, inarcò la schiena facendo scivolare la mano nei capelli scuri dell'altro. Sospirò soddisfatto, annuendo ad una domanda che non era stata posta, ma che da un po', aleggiava silenziosamente nell'aria.
Yuurì annuì felice, in quei momenti, quando lui e Wolfram erano in intimità si sentiva completamente a casa, ma non era, propriamente, il corpo del biondo a farlo sentire così, bensì la sua presenza, come quella della piccola Greta, che, ogni sera era nel loro lettone e chiedeva al suo compagno di leggerle una favola della buonanotte anche se, alla fine, si addormentavano tutti e due a nemmeno metà del racconto. Era il semplice calore di una persona amata, come l'abbraccio di sua madre o la stretta di mano di suo fratello maggiore quando da piccoli voleva solamente proteggerlo dalle liti dei loro genitori, erano le piccolezze che gli altri gli donavano a farlo sentire a casa, che questa fosse nello Shin Makoku o sulla Terra.
Il sole brillava ancora sul regno dei Mazoku, poteva sembrare un comune pomeriggio invernale, né troppo freddo né troppo caldo, ma, nel mentre di quel comunissimo pomeriggio invernale che faceva rabbrividire i contadini nei campi e riscaldava gli animi dei bambini, nello sperare di una piccola nevicata, in quel pomeriggio Yuuri decretò, con il più grande gesto d'affetto, il suo amore per Wolfram.
Era un comunissimo pomeriggio invernale per gli altri, ma non per loro.
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