Oltre il Limite
One-shot per la quarta prova intermezza del concorso di Eternity_Hook
Coppia : Ichigo x GrimmJow / Ichigo x Ulquiorra
Anime : Bleach
Genere: Yaoi
Rating : Arancione
Parole : 1589
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Il mondo umano, con i suoi colori insopportabilmente accesi, pieno di mortali formicolanti, una visione fastidiosa e degradante. L'Hollow dai ribelli capelli azzurri, si lasciò scivolare pigramente sul tetto grigio della palazzina, le braccia incrociate dietro la schiena, scrutando il cielo seriamente. Sentiva un profondo languore all'addome, coperto dal kimono candido orlato di nero, a livello del foro, della circonferenza di un pugno, che lo attraversava da parte a parte, prova della sua natura non terrena. Non era stato facile diventare così forte da potersi permettere quelle piccole scappatelle, tutto merito del suo insaziabile bisogno di combattere e sfidare gli avversari più potenti, perfino dover mangiare i propri simili non lo aveva fermato. Se Grimmjow voleva qualcosa, niente gli avrebbe impedito di ottenerlo. Il sesto Espada si alzò a sedere e strinse i pugni, stava solo perdendo tempo, la sua preda sarebbe uscita allo scoperto solo dopo diverse ore, alla partenza ne era consapevole, ma da impaziente qual'era, anche quel giorno era in anticipo. Ad un tratto, i suoi sensi lo misero in allerta sull'arrivo di una nuova energia spirituale, la sensazione vibrò attraverso il suo corpo, un portale dal mondo dal quale proveniva si aprì a poca distanza. Una Gillian, com'era lui in passato, ovvero deliziosamente infimo, sgattoiolò fuori, così debole da essere sicuramente incapace di offrirgli un passatempo soddisfacente.
- Sempre meglio che rimanere qui ad annoiarmi - pensò con tono di superiorità l'Adjuchas per poi lanciarsi all'inseguimento
Ciò che il guerriero non sapeva era che, nello stesso istante, un diverso cacciatore scattò verso il medesimo obiettivo, un Hollow superiore di ben due numeri. Ulquiorra, il quarto Espada, aveva passato le ore precedenti ad osservare lo stesso edificio sul quale era steso l'altro Arrancar, ma dalla prospettiva opposta, dunque non si era reso conto della presenza di Grimmjow, neppure dopo che questi aveva deciso di abbandonare la propria posizione. Dato il suo carattere riflessivo e molto attento ai dettagli, il corvino aveva approfittato della lunga attesa per riflettere su ciò che il suo sguardo riusciva ad incrociare. Passanti, usanze o quant'altro, tutto appariva estremamente incomprensibile al cupo Adjuchas, nonostante quanto il combattente aveva intuito durante il poco tempo passato a contatto con loro, i mortali restavano inspiegabili. In passato, come Vasto Lord, Ulquiorra non aveva mai mostrato alcun interesse nei confronti dei deboli, li riteneva spazzatura, soprattutto gli umani, ma, poco prima della propria sconfitta, causata dallo stesso individuo che ora sentiva la forte necessità di seguire, aveva dovuto ammettere di provare un qualche interesse per essi. Portandosi una mano al petto, dove il foro attraversava la sua pelle candida, l'Hollow sospirò arrivando nel punto dove era giunto il suo infimo simile, ma trovandolo quasi completamente consumato da qualcuno che ben conosceva, ma con il quale avrebbe grandemente fatto a meno di entrare in contatto.
- Grimmjow, cosa ci fai qui ? - affermò seriamente il quarto osservando la mascella dell'altro serrarsi sulla carne del Gillian
- Ulquiorra - sputò a denti stretti l'interpellato con rabbia - Sei di nuovo qui, credevo di essere stato chiaro la scorsa volta ... - ringhiò alzandosi in piedi
- Mi auguro che tu abbia un motivo differente da quello che penso per aver incrociato la mia strada, altrimenti sei più sconsiderato di quanto pensassi -
In un gesto lento, l'Arrancar dai capelli color ciano estrasse dal fodero la propria spada, la Zanpakutō Re Pantera, per poi rilasciarne il vero potenziale urlando famelico la parola "Digrigna " ed assumendo in questo modo la forma di un felino umanoide. Trasformato, Grimjow era agilissimo e feroce, dotato di una lunga coda, o sarebbe meglio dire una frusta letale, alla quale sarebbe bastato un solo scatto per distruggere qualsiasi ostacolo, e mani provviste di artigli affilati, pronti ad affondare e dilaniare. Ulquiorra rimase insensibile all'evidente minaccia e decise di estrarre a sua volta la propria arma, a quanto pareva non c'era altro modo per far capire all'altro di dovergli lasciare campo libero. Sollevando il braccio sopra la testa, il corvino afferrò l'elsa di Pipistrello, il Grande Demone Con Ali Nere, estraendolo dal fodero e rilasciando la Resurrecciòn, annunciando con sicurezza la parola "Imprigiona". Una sferzata di energia spirituale nera contornata di smeraldo, cadde intorno al guerriero come pioggia, sulla sua schiena si spalancarono due immense ali nere e, la maschera che gli ornava metà della testa, gli dotò il capo e la nuca di due paia di corna, due lunghe sul retro ed una coppia di piccole alle tempie. Lungo le guance del quarto Espada, i segni che prima lo marchiavano dagli occhi al mento, si allargarono, ed i capelli gli si allungarono fino alla vita rendendolo molto minaccioso, ma ciò non preoccupò minimanete il suo sfidante che sorrise, pronto alla battaglia.
- Ammazzarti sarà un modo molto divertente per passare il tempo - ghignò Grimmjow portando una mano davanti a sé prima di rilasciare dal palmo una sfera di energia contro l'avversario - Fulmine del Re Hollow ! - ovviamente il colpo non andò a segno schiantandosi contro un'abitazione e frantumandola, Ulquiorra perfettamente immobile, era rimasto intoccato
- Ora è il mio turno -
Nemmeno dieci minuti dopo, l'edificio sul quale i due Arrancar erano in febbricitante attesa, venne prontamente evacuato, così come tutta la zona per chilometri, a causa di terribili scosse di terremoto ed esplosioni. Molti dei presenti erano sicuri si trattasse di un attacco terroristico su larga scala e, mentre andavano radunandosi nell'ampio giardino, il più lontano possibile dalla struttura a rischio crollo, uno di loro partì di corsa verso il punto in cui i colpi si facevano più forti. Non era qualcosa di terreno, Ichigo lo sapeva bene, ma nessun altro era in grado di percepire ciò che invece lui sapeva cogliere, dove i suoi compagni vedevano nuvole di fumo e sentivano boati, lui scorgeva i veri responsabili ed udiva le grida concitate di uno di loro, particolarmente preso dalla battaglia, inutile suggerirne il nome. Raggiungendoli più velocemente che poté, il giovane dai capelli arancioni si ritrovò presto al centro della battaglia, fendenti rischiarono di centrarlo più d'una volta, ma non aveva paura, ormai capitava da mesi.
- Adesso ... - strinse i pugni chiudendo gli occhi e riflettendo un secondo sulla possibilità di lasciarli distruggere la città e cambiare paese, ma la risposta fu logica - ... Piantatela ! - gridò con tutta la voce di cui fu capace, fino a sgolarsi
Il risultato fu istantaneo, i due Hollow si bloccarono e posarono le loro pupille, dilatate dall'adrenalina dello scontro, dritte nella direzione dalla quale era giunto il richiamo. Immediatamente, i poteri di entrambi si annullarono, riportandoli alla forma originale, e trasformando un combattimento all'ultimo sangue in una sfida di velocità a chi avrebbe raggiunto il terzo più velocemente. In un battito di ciglia, Ichigo fu intrappolato fra le braccia dei due Espada, le loro mani a scontrarsi e spostarsi sotto la sua maglietta e l'elastico dei pantaloni, senza tregua, senza pudore. Il ragazzo provò a fermarli, a lamentarsi, ma le sue labbra non ne furono in grado, la sua gola bruciava, piena di ansimi, tanto da non lasciare spazio a possibili lamentele.
- Era ora che uscissi Ichigo, mi stavo annoiando aspettandoti - gli sussurrò Grimmjow all'orecchio facendolo fremere - Beh, Ulquiorra, adesso che lui è qui, tu puoi pure andare, non mi occorri più, ti ucciderò un'altra volta -
- Rifiuto - annunciò perentorio il corvino scostando una delle mani dell'altro dal viso della propria preda stringendola, e producendo così un arrossamento improvviso sulle guance di quest'ultimo - Sparisci, sei tu il passatempo qui. Devi ringraziare Ichigo per averci fermati o ti avrei ammazzato sicuramente -
- Non credo proprio - lo schernì l'offeso riprendendo il terzo fra le braccia - E poi ... - ghignò stringendo fra il pollice e l'indice della mano destra il capezzolo sinistro del giovane, facendolo avvampare maggiormente ad ogni strusciata - ... solo io riesco a far sentire così Ichigo, tu non ci riusciresti mai -
- Lo dici solo perché te lo sei appena preso, stava godendo solo grazie a me - tornò all'attacco il quarto Espada riprendendo possesso del corpo del terzo ed immergendo il palmo sotto il suo intimo per poi afferrare saldamente la sua asta, mutandola velocemente in una vispa semi erezione - Visto ? - domandò ad un forte gemito del passivo mentre passava a strofinargli la punta della cappella e, nel frattempo, lo solleticava e viziava fra le natiche.
Da quel punto in poi, Ichigo fu travolto in un crescendo di passione. Denudato, sfiorato in ogni parte, e posseduto a turno dai due Adjuchas, l'ex Shinigami fu totalmente incapace di opporsi, il cuore in lotta, la scelta su chi dei due fosse il più adatto per lui sembrava senza soluzione, era una di quelle occasioni nelle quali, aver perso i poteri, si stava rivelando uno svantaggio non indifferente per il fulvo. Gli occhi pieni di lacrime, il petto soffocato, il corpo svuotato, solo quando l'intero trio raggiunse la condizione di piacere ultimo la situazione sembrò calmarsi. Portando lo sguardo da un pretendente all'altro, il passivo chiuse gli occhi, gli sarebbe tanto piaciuto poter dire di preferirne uno, almeno per evitare di dover vedere la città distrutta ogni qualvolta che i due pretendenti gli venivano a far visita nello stesso momento, ma la verità era che non avrebbe saputo darsi una risposta. Incapace di capire da dove gli venisse tanta forza, il rosso si sollevò leggermente e lasciò un bacio sulle labbra ad entrambi.
- La prossima volta, per favore, limitatevi ad una scazzottata - sorrise sfinito lasciandosi cadere sui loro petti
- Vuoi scherzare spero - dissero i due all'unisono per poi guardarsi negli occhi - Che cosa intendi dire !?! - si urlarono in faccia per poi voltarsi di nuovo verso Ichigo - Sia chiaro, lotterò fino alla morte, supererò ogni limite per te, ma alla fine, sarai mio ! -
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