#VisitaDa/AunAmico (S.K)

Stamattina non riesco ad alzarmi dal letto, sono senza energie.
Sto provando per la prima volta dei sentimenti che non mi appartengono: ansia, tristezza, panico.
Mi sento solo, abbandonato.
Perché? Perché ? Cosa sta succedendo... piango.

Sono un debole, sento delle voci, non solo quelle di Cristina e Michele.
Stamattina percepisco la voce di Ilenia:
«Perché mi hai ucciso? Perché non hai mai creduto alla mia innocenza?»
«Sai che ti amavo come una figlia, ma anche se i miei sentimenti per te erano forti, e mi chiamavi zio, amavo anche Anna e in te ho visto il male, e quel male non ti ha mai abbandonato» Provo a spiegarle con calma.
«È stato un incidente... una catastrofe anche io ho sofferto. Cazzo Simone, anche se sembrava che non le volessi bene era sempre mia sorella»
Ilenia stava piangendo, Simone ne era sicuro...
«Sei sempre stata una brava attrice fin da bambina, hai ingannato tutti, i tuoi genitori compresi, accecati dall'amore per te. Li posso capire avevano perso una figlia ed erano disposti a non perderne un'altra. Ma dovevano farti punire, saresti diventata un'adulta migliore. No un avvocato senza pietà, che fa scagionare tutti e immette male nel mondo.»
«Ma se perfino mio padre ti ha dato del pazzo e si è tolto dalla società che aveva con te...»
«Perché non voleva guardare in faccia la realtà...» la interruppe.
«Ma ti sei visto? Tu sei un assassino un serial killer... hai dei problemi sei schizofrenico. Michele non è reale, è morto»
«Stai zitta! Anche tu allora non sei reale?»
«Non meriti di sapere se sono la vera Ilenia o una proiezione della tua mente malata, io so chi sono e tu lo sai chi sei?
«Sì, io sono SIMONE KLAP, ho pagato la mia pena e mi è stata affidata una missione: ripulire il mondo da persone come te. Non ti ho uccisa subito, ho aspettato che fossi una donna che saresti cambiata, ma invece hai scelto il male. Tu vuoi confondermi, ma io so chi sono. So che tu, come Michele siete reali. Io ho un dono, forse questa è l'ennesima prova a cui devo sottopormi per pagare il mio debito con l'universo.»

Trovo la forza di alzarmi non voglio più sentire Ilenia, la figlia del mio ex migliore amico, Alfonso per me era come un fratello. Abbiamo fondato la nostra prima azienda... poi finì tutto con la morte di Anna. Io amavo quelle bambine, ma dovevo mettere in guardia Alfonso. Non mi ha ascoltato. E questo è il risultato.
Vado in bagno. Apro l'acqua della vasca da bagno bella calda come piace a me. Entro mi rilasso. Che bello non sento niente. Mi sto rilassando. Chiudo gli occhi.

«Simone, vestiti e scappa. La polizia sta arrivando.»
«Michele, ma che dici loro non sanno niente...»
In quell'istante sento bussare alla porta:
«Signor. Klap, sappiamo che è in casa. Abbiamo un mandato ci apra subito o butteremo giù la porta»
«Cazzo, devo scappare.»
Mi vesto, per fortuna non ho i capelli bagnati. La finestra del bagno, certo salto sulla parte di tetto della parte dietro e subito raggiungo il bosco non mi troveranno.
Salto, sono quasi arrivato al bosco. Alle mi spalle qualcuno mi sta inseguendo. Sono veloce non mi prenderà.

Ma anche lui è determinato a un certo punto inciampo su una radice. Cado a terra, mi sto per rialzare. Qualcuno mi afferra, mi giro:
«Ciao Simone, finalmente!»
Non so cosa dire, balbetto:
«Ciao Antonio, amico mio, non è come sembra?»
«Ah sì, allora perché non ci hai aperto, ma sei scappato?»
«Pensavo fossero dei ladri, ero in bagno...»
«È i ladri bussano?»
Sto zitto, mi sono inguaiato. Michele mi sta dicendo di non dire nulla sennò mi prendono per pazzo. Lo ascolto.
«A parte Antonio, nessuno ti ha sentito, rimani sicuro di te, e nega di aver detto dei ladri. Portalo dalla nostra parte.»mi dice Michele

«Simone Klap, per resistenza a pubblico ufficiale lei è in arresto...»
Ma come mi da del lei, noi siamo amici, lui mi dovrà capire , lui mi proteggerà, mi libererà e mi aiuterà. Era destino che mi trovasse, saremo una coppia perfetta, come mi sta dicendo Michele.

«Ha capito, quello che le ho detto?»
«Sì!» In realtà non he ho idea di cosa mi abbia detto, mi avrà letto i miei diritti.
«Antonio, non so perché tu sia qui o cosa sospetti, ma io non ho fatto nulla e non capisco perché mi dai del lei...»
«Sei un estraneo per me in questo momento. Non ti vedo come Simone, il mio amico, la persona buona, ma ti vedo solo per quello che sei. S.K, dovrei chiamarti?»
Ha lo sguardo livido di rabbia.
«S.K, il tuo killer? Ma sei impazzito? Ti denuncio per diffamazione, commissario!» Rido.
«Lo vedremo, intanto lei è in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e viene in caserma con noi. Sono sicuro che troveremo le prove, che tu sia S.K.» Le ultime parole me le bisbiglia all'orecchio, anche se i suoi uomini sono distanti.
Vuole intimorirmi, ma sento la voce di Michele:
«Non preoccuparti, non troveranno niente. Io e l'Universo ti proteggeremo. Sei il nostro guerriero di luce.»

«Ok, commissario, vengo con lei.»
Dopo poco gli urlo:
«Antonio, grazie per la visita, sempre bello vedere un amico, ma ti sbagli. Sei un fallito e fallito rimarrai.»

I suoi uomini si girano a guardarlo con aria interrogativa.
«Ah, non lo sanno che siamo amici? Per quello mi davi del lei, ma che commissario bugiardo!»
«Stia zitto!» Cerca di spingermi dentro a un auto della Polizia, ma resisto ancora un attimo. Mi sto divertendo a giocare con lui:
«Commissario, non le fa bene agitarsi. Lo sa che soffre di cuore vero? Guardi che brutta cera che ha...»
Mi spinge con forza, non oppongo resistenza, mi sono divertito abbastanza col povero Antonio.
Mi siedo sul sedile e guardo in direzione del guidatore, da dietro sembra un giovane poliziotto.
Il giovane o forse una recluta si gira:
«Non riuscirà a invalidare l'arresto per quello che ha detto, anche se fosse vero, noi tutti non abbiamo sentito. Siamo col commissario...» sorrise.
«Lo trovo molto romantico, quasi commovente l'ammirazione che avete per Antonio... ops il commissario Di Dio, ma lo vedremo. Non sono io, il vostro uomo.»
«Ha detto bene signor Klap, lo vedremo.»

Spazio Autrice:
Ecco siamo a uno degli ultimi capitoli, questa volta la pedina si è mossa nel modo giusto. Subito sapevo cosa fare, ma ovviamente ho cambiato. Prima di scrivere doveva essere Antonio Di Dio la voce narrante, invece Simone ha voluto dire la sua. Invadente non trovate? Non rileggo perché la cancellerei. Quindi aspetto i vostri commenti sia positivi che negativi 😂 intanto via di tag BlondeAttitude_  Wulkoff

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