#Prova (S.K)

La notte è stata agitata, e la mattina non è per niente meglio. Cristina mi parla  in continuazione. Dice che la mia missione è sbagliata, che lei non avrebbe mai potuto e anche se lo avesse fatto non era compito mio giudicarla.
«Simone, la giustizia privata non è mai giusta»
«Cristina, è qui che ti sbagli! Per me non era una giustizia privata, ma solo giustizia in un mondo corrotto, governato dalle forze del male. Le forze del male sono travestite da agnello, si annidano ovunque e la fanno sempre franca. Proprio come te. Non hai pagato per la morte del tuo unico figlio causata da te, dannazione! Come fai a pensare di essere nel giusto e io che sono sbagliato?»
«E chi te lo dice che magari ero innocente per davvero? Che magari hai fatto una giustizia privata per qualcuno? E che sei solo un sicario, tu stesso uno strumento in mano a dei demoni e non ai degli angeli ?»

«Simone, non ascoltarla, lei adesso è all'inferno. È il Diavolo in
persona che te la manda per metterti alla prova, per farti abbandonare il tuo compito di aiutare a salvare questa umanità. Quante volte hai sentito le voci delle tue vittime?»
«Mai, Michele io mi fido  di te e della rete, che tu e altri guerrieri della luce avete creato»

«Ragiona! Tu ti senti in colpa per la sua morte e devi trovare un modo per redimerti, ma quello che fai è allucinante, cattivo e sbagliato. Ti puoi ancora salvare da lui, scappa, consegnati. Paga per i tuoi delitti! Non ascoltarlo lui non è reale»
«Smettila serpe! Non ti permetto di giudicarmi. Sei solo un'assasina!»
«Ma anche tu lo fai, mio caro» la risata di Cristina rimbombò nella
mia testa. Un frastuono dolorosissimo.
«Amico mio, tu hai pagato per la mia morte con il fardello che ti ho chiesto di portare sulle tue spalle. Scacciala dai tuoi pensieri, ignorala, medita. Vedrai che si stancherà e ti lascerà in pace, non lasciarle entrare solo perché l'hai amata in passato. Non è più la ragazza di cui ti sei innamorato»

«Lo so, ma... è difficile. Michele sono stufo da un lato, forse dovrei ritirarmi e consegnarmi ad Antonio. Sto rovinando anche la sua vita. Alberto, comincia a essere preoccupato. La storia che ho sognato tante volte di raccontargli...»
«Ma sei impazzito? Antonio è stata un segno del destino quando ha conosciuto Alberto. Figurati se sospetterebbe che uno dei pochi amici che ha in questa città è uno dell'armata dei guerrieri della luce. Pensa a tua figlia, a tua moglie»
«Ma se stessi sbagliando tutto?»
«Simone, torna in te. È solo una prova con la tua coscienza umana che devi affrontare. Ascolta me! Combatti la tua coscienza. Combatti contro i tuoi dubbi. Si forte»
«Michele...»
«Pensa a quello che hai, anche se hai dovuto rinunciare alla tua famiglia tu hai una famiglia che ti ama, invece il nostro caro commissario?»
«E se gliela avessi rovinata io?»
«E se... e se, se la fosse rovinata da solo perché combatte le forze sbagliate? Dopo tutti questi anni, non puoi cadere adesso. C'è ancora tanta strada che dobbiamo percorrere assieme»
«Bastaaaaa!!!!! Sparite tutti e due dalla mia testa, mi state facendo del male. Lasciatemi in pace. Ho bisogno solo di riflettere, di riposare...»
«Io avevo solo bisogno di vivere per dimostrare chi fosse il vero assassino di mio figlio. Per rendergli giustizia... tu me l'hai negato. Io non ti lascerò mai in pace. Non ho potuto salvare mio figlio, ma posso salvare altre vite. Michele non ti dice la verità anche io da qui vedo molto, adesso. Ti ha sempre invidiato e lui il demone. Simone, tu lavori per l'oscurità. Hai una bella vita, soldi, fortuna etc... perché è più difficile essere onesti in questo mondo e guadagnarsi le cose»

«Bugiarda! Strega! Non è vero io ho sofferto, ho superato tutte le prove che la vita mi ha posto davanti. Ho combattuto e sempre
per il bene. Sparite dalla mia testa!»

Vado a correre, piove ancora, ma la pioggia sul viso mi fa sentire vivo, pulito, mi purifica. Corro senza pensare - o almeno cerco- , il fango è alle caviglie, è sempre più duro correre. Mi manca il fiato, ho un giramento di testa. Torno indietro. Arrivo a casa.  Mi faccio un bagno rilassante, copro le voci con la musica. Chiamo Alberto per una birra. Ho bisogno di essere normale, di essere Simone Klap, di vedere un viso amico, una faccia reale.

Le prove saranno ancora tante  lungo il mio cammino, alla
fine forse Cristina ha detto una cosa vera: sei un sicario!
Sì, ma un sicario al servizio del bene...

Spazio Autrice:
Ispirata dal mare della Croazia, dal caffè americano bevuto durante questo capitolo sono in tempo per continuare l'avventura. Quando Simone aveva chiamato Di Dio, volevo fosse un altro Simone, ma
alla fine ho scelto così. Spero che vi piaccia Wulkoff se BlondeAttitude_   Un grazie al bar che mi ha lasciato usare il Wi-Fi 😂😂😂😂

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